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Autore: fearless13k    13/01/2013    3 recensioni
Rory, Harry, Xander e Taylor. Questa storia parla di loro. O meglio, di come l'arrivo ad Holmes Chapel di Rory, una ragazza dalla personalità stravagante e colorata, abbia cambiato le vite degli altri tre. L'inverno a Holmes Chapel quest'anno sarà meno freddo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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About Taylor. . .

 

Taylor non aveva mai avuto tanti amici nella scuola, la sua migliore amica, Abbie, si era trasferita in America un paio di anni prima e lì a Holmes Chapel non le era rimasto nessuno. Le sue altre amiche stavano a Londra o nei dintorni della capitale e con loro si incontrava solo d’estate, quando andava a stare da sua zia. Durante l’anno si sentiva con loro tramite sms o facebook, ma doveva contare su se stessa per tutto il resto.
Quando Abs si era trasferita, Taylor aveva iniziato a passare davvero molto tempo da sola, viveva con sua nonna, Ethel e il suo unico svago era passare del tempo con la vecchietta a cucinare, cucire, giocare a carte, leggere o ascoltare la musica dei vecchi vinili della nonna. Non si incontrava con nessuno dei suoi compagni di classe, ogni tanto usciva per andare in libreria o al parco, seguendo il suo gattino Meredith, ma non le piaceva neanche andare fuori la sera, non avendo nessuno con cui ridere e scherzare.
Aveva iniziato in una giornata di pioggia come non se ne vedevano da tantissimo tempo a scrivere poesie. Erano quasi un modo per tenere un diario, in quei versi poneva tutta se stessa, non avendo nessuno in quel preciso istante con cui parlare di cose “da giovani”. Infatti con sua nonna, Taylor adorava parlare, era una persona estremamente saggia e gentile, a volte anche spiritosa ed estrosa, tutto il contrario di lei, ma dei ragazzi che ti piacciono, delle ragazze che ti sbeffeggiano per i corridoi della scuola non puoi parlare con un’ultra settantenne. . . perlomeno questo era quello che pensava Taylor.
Le sarebbe tanto piaciuto saper suonare uno strumento, ma non aveva mai avuto il coraggio di dirlo a sua nonna e non sarebbe mai stata capace di suonare davanti a qualcuno. Era una sorta di sogno proibito, quello di una chitarra.
Mentre tornava a casa, Taylor non poté fare a meno di ripensare a quello che le era successo a pranzo, continuando ad arrossire e a inciampare, perché persa nei suoi soliti film mentali.
E sorridendo e mordendosi un labbro, sentendosi un po’ sciocca, ripensò alla prima volta che aveva parlato con Xander. La prima ed ultima volta fino ad allora.
 
Stava piovendo a dirotto. Era maggio. Una pioggia di quelle pesanti che ogni goccia te la senti cadere addosso e rimanere sulla pelle anche quando non c’è più. Una di quelle piogge che preferisci guardare da dentro casa, senza voler sguazzare fra le pozzanghere con gli stivali, sotto un ombrello.
Taylor adorava la pioggia, ma non quella. Purtroppo quel giorno era a passeggiare nel parco vicino al centro, alla biblioteca, quando era scoppiato il temporale. E lei si era ritrovata senza ombrello. Si era sentita veramente una sciocca, considerato che viveva in Inghilterra da tutta la vita e ancora non aveva l’abitudine di portarsi un ombrello o perlomeno un’impermeabile sempre dietro. Così si era messa a correre in direzione del luogo più vicino in cui ripararsi. I capelli le si erano bagnati completamente, anche il maglione era fradicio e non erano più scarpe, ma spugne, quelle che portava ai piedi.
Quando era entrata gocciolante nella biblioteca si era diretta verso il bagno, ma lo aveva trovato chiuso, evidentemente stavano facendo le pulizie. Così, come faceva solo di rado, si era avventurata nel bagno per gli uomini. Non le sarebbe mai saltato in mente di andarci così a cuor leggero se non avesse avuto davvero bisogno di strizzarsi i capelli e i vestiti e di mettersi per una buona mezz’ora sotto l’asciugamani elettrico.
Entrò e piano piano controllò guardando per terra che non ci fosse nessuno, in caso contrario sarebbe schizzata via in imbarazzo, questo era il piano. Per sua fortuna il bagno sembrava vuoto, così si era levata il golf, rimanendo in canottiera, anch’essa bagnata e aveva appoggiato le scarpe sul piano appena sotto l’asciugamani, facendo partire il getto.
I bagni della biblioteca comunale avevano la fama di essere i più puliti di tutta la città, per questo Taylor non si preoccupò affatto di rimanere in calzini, per di più nel bagno degli uomini. Sebbene si sentisse comunque a disagio.
Cercò di asciugarsi un po’ per quello che poteva, fino a quando non smise di tremare per il freddo. Si mise a sedere sul piano dove prima stavano le scarpe e si godette il minuto di aria calda sparato dritto nella sua canottiera. Poco a poco, scaldandosi iniziò a sentirsi a suo agio e finì con l’intonare una canzone che le aveva fatto ascoltare di recente Abigail, in quel momento era entrato Alexander Ludwig.
Aveva fatto quell’espressione che ormai Taylor conosceva a memoria, occhi leggermente più aperti del normale, bocca ad ‘o’ e lieve rossore sulle guance. Poi si era girato, come se l’avesse beccata nuda a farsi la doccia, era rientrato e aveva tossito. Aveva guardato lei, le scarpe, i suoi capelli che svolazzavano. Aveva scosso la testa.
- È normale che tu sia qui, o sono io che sto impazzendo?- domandò, facendo un passo verso di lei. Taylor non sapeva cosa dire. Desiderava parlare ad Alexander Ludwig dalla quinta elementare e adesso che ne aveva l’occasione, non riusciva a spiccicare parola. Spalancò gli occhi anche lei, si guardò i piedi in imbarazzo e tentò di raccattare tutte le sue cianfrusaglie nel minor tempo possibile. Poi corse fuori senza dire niente.
Tutto qui. Come minimo Xander a pranzo non si era nemmeno ricordato di lei, o perlomeno aveva tentato in quell’anno che era passato, di non ricordarsi della pazza che pensava che il bagno degli uomini fosse una sorta di spa.
Rabbrividì al pensiero che Xander la ricordasse a quella maniera. Purtroppo non era cambiata di una virgola, non era riuscita a parlargli neanche una volta dopo quell’incidente e anche a pranzo, non era stata molto eloquente. La timidezza e l’insicurezza erano il suo più grande difetto. Una volta che conosceva qualcuno, cioè che qualcuno le si avvicinava, Taylor riusciva ad aprirsi e a essere veramente se stessa, ma doveva venire dall’altro la prima mossa, lei non ne era capace. Per questo, quando la nuova arrivata si era messa a saltare la corda assieme a lei e aveva iniziato a parlare senza sosta e senza sentirsi a disagio, per Taylor era stata una sorpresa e quasi un sollievo.
Tutti i ragazzi della scuola già parlavano di lei: Aurora, detta Rory, Lewis. Taylor non aveva mai avuto un’amica così desiderata e così inaspettatamente simpatica, non aveva più un’amica così vicina da molto tempo.
Erano andate a pranzo insieme e Taylor aveva scoperto che guarda caso, Rory era amica proprio di Xander Ludwig, la sua storica cotta. Come faceva a mangiare se c’era lui che la guardava?
Dalla quinta elementare desiderava pranzare con Alexander, ma non aveva mai trovato il coraggio di sedersi accanto a quel ragazzo così alto, muscoloso e solitario. Nonostante al suo tavolo non ci fosse mai nessuno. E dal nulla era spuntata fuori Rory che non solo li aveva fatti pranzare insieme, li aveva presentati, ma addirittura aveva organizzato una sorta di appuntamento-non-appuntamento per quel venerdì! Taylor non era riuscita a dire niente all’inizio, perché non si era resa bene conto di che cosa stesse parlando la sua nuova amica, quando poi aveva realizzato la situazione, aveva obiettato, ma la ragazza era riuscita a tranquillizzarla in un batter d’occhio. Rory sembrava bravissima a fare tutto.
Questo era un altro dei suoi problemi, quando le passava qualcosa per la testa di sentore scortese, le veniva da dirlo ad alta voce. Era una cosa incredibile, non riusciva mai a far trapelare la vera Taylor se l’altro non sembrava “interessato” a scoprirla e come difesa, sputava stronzate senza senso.
“ Senti, non è che hai in mente una cosa simile ad un appuntamento a quattro, vero?”, ma come le era saltato in mente di dire una cosa del genere? E rispondere male a Harry Styles? Che forse era l’unica persona in tutta la scuola che sapeva davvero il suo nome!
Taylor scosse la testa e si sentì arrossire, era stata un disastro. Ma il pensiero che seguì la distolse dalla sua figura di merda giornaliera.
Aveva intenzione di dire a Rory che cosa provava per Xander?
No, perché in primo luogo si erano conosciute solo quel giorno e lei non era il tipo da fare certe confidenze ad una ragazza appena incontrata, sebbene le ispirasse fiducia. In secondo luogo, Taylor si era accorta dello sguardo che Xander aveva posato su Rory, sembrava che al ragazzo lei piacesse. . . ma lui non era tipo da esternare certe cose e Taylor non lo conosceva abbastanza per dire se aveva capito davvero i sentimenti di Xander per la nuova arrivata. Si decise ad aspettare prima di trarre conclusioni affrettate riguardo a possibili cotte. E con un ultimo balzo raggiunse il vialetto di casa.


 





per chi non leggesse c'è scritto "what happens at the library stays at the library"



questa è Tayloruccia fradicia :) dolze lei!


 

Lo so. m'è presa la fissa con il mettere le immagini alla fine dei capitoli, da quando ho capito come fare!
eheheheh!! lo adorooo!!!
immaginate la mia faccia a psicopatica :3
ok, tra l'altro mentre scrivevo questo capitolo, stava davvero piovendo quindi ero tutta "yeee" 
a parte le stronzate che penso, lo sapete che io Rory continuo a immaginarmela mora?
lo so che ho ribadito più volte il concetto che era biondissima e blablabla.. 
mi detesto per averlo fatto.. ma non lo so, quando l'ho inventata m'era presa con le bionde,
e poi insomma se erano due biondi e due mori nel gruppo non era uno po' stupido?
-.-"
secondo me sì.. quindi io me la immagino come mi pare, voi immaginatela come vi pare
e pace in terra agli uomini di buona volontà! e pure alle donne!
che ne pensate della piccola, dolce e timida Taylor?
sembra un po' pazza quanto sono io! eheheh!! mi piace trapiantare la mia personalità nella sua..
(che tra l'altro noi ci assomigliamo davvero in un sacco di cose! tranne che per l'amore per i gatti..
io sopporto poco ogni genere di animale...
ma pazienza... siamo uguali lo stesso! oh.)
ok. sono pazza.
secondo voi Xander si ricordava di lei?
devo ancora decidere...
voglio più recensioniiii!!
giuro che se mi fate pubblicità ricambio!
LO GIURO!
sono una persona di parola!
DAVVERO!!
ok. sembro pazza e pure una barbona che è in cerca di attenzioni...
sono una perdente.. 
mia sorella direbbe "patetica"
ok.
Ciao
LA

 

  
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