Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: fanniex    16/01/2013    1 recensioni
< ... "So che non dovrei chiedertelo ... ma potresti abbracciarmi?"
Jared, senza aggiungere una parola, le si avvicinò, tirandola delicatamente a sé, mentre faceva scivolare piano un braccio sotto il corpo di Francesca e con l'altro l'agganciava come una cinghia, leggero ma deciso. > (tratto dal cap 15)
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PICCOLA NOTA INTRODUTTIVA:

Eccomi con la mia seconda long. Ci sto lavorando su da un po' e, benché alcune situazioni siano già ben chiare nella mia mente, ancora non so dove in definitiva mi porteranno. Vi anticipo che lo svolgimento avverrà in due momenti distanti tra loro nel tempo e nello spazio. Spero di renderli abbastanza chiaramente. L'inizio della storia è ambientato temporalmente nel 2007, più o meno dopo l'abbandono di Matt, nel momento di massima popolarità dell'album ABL, ma non sono stata troppo precisa con lo svolgimento cronologico.

La mia protagonista si chiama ancora una volta Francesca Hadrian, come la protagonista della mia precedente long “Nessuno è perfetto” e di alcune mie OS, ma in comune con loro ha soltanto il nome.

Come è ovvio, scrivo queste mie allucinazioni senza alcuno scopo di lucro, Jared Leto e gli altri Mars coinvolti non mi appartengono in nessun modo (MA VA?), e se qualcuno si dovesse riconoscere in uno dei miei personaggi, non me ne voglia, l'ho fatto solo con immenso affetto!!!

Vi lascio … Buona Lettura!!!

 

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CAP 1.

OVVERO: CHE FARE QUANDO UN FANTASMA CHE PENSAVI DI AVER SCACCIATO PER SEMPRE, RIAPPARE ALL'IMPROVVISO?

La sede di Chicago Radio Station, una delle emittenti più popolari dello stato, si trovava in un elegante palazzo del centro. Signorile e vecchio stile all’esterno, moderna, funzionale ed ipertecnologica all’interno, era un perfetto connubio tra vecchia e nuova generazione nel mondo della comunicazione di massa. E rappresentava idealmente il tipo di atmosfera che si respirava lì dentro. Niente manager, niente capi struttura, niente matricole in soggezione. Era quasi una grande famiglia, nella quale tutti svolgevano il loro compito alla perfezione, mantenendo la loro buona dose di divertimento. Una goliardica e perenne gita scolastica!

Felix! Mi chiedevo se domani potessi rimanere a lavorare in redazione? Anziché stare qui in studio. Ho un po’ di lavoro arretrato … e sarebbe meglio che mi mettessi in pari per il prossimo mese.”

Francesca guardava il suo capo con disinvoltura, finendo di spuntare la scaletta del programma che era appena terminato. Felix, oltre ad essere una delle voci radiofoniche più amate della città, era anche il direttore artistico della radio, per la quale Francesca lavorava come assistente di produzione da quasi dieci anni.

Ma tu lo sai chi abbiamo come ospiti, domani, in onda?” Le domandò retoricamente l’uomo, stupito dall’insolita richiesta della sua collaboratrice.

Erano diversi giorni che le sembrava un po’ strana, ma la sua domanda lo colpì ugualmente come un fulmine a ciel sereno. Francesca era sempre stata la sua colonna portante con gli ospiti. Un po’ gli rodeva riconoscerlo, ma se riusciva a portare a casa sempre delle ottime interviste, brillanti e mai banali, lo doveva principalmente alla cultura e al viscerale amore per la musica della ragazza. Sembrava che non ci fosse aneddoto o notizia che sfuggissero al suo raggio d’azione. Dal blues all’hip hop, al rock, ovviamente. Era stato l’acquisto migliore che la radio avesse mai fatto. Se non fosse stata tanto restia anche solo all’idea, l’avrebbe piazzata volentieri davanti al microfono. E poi, come assistente era davvero insuperabile.

Era ovvio che Francesca sapesse perfettamente chi sarebbe venuto l’indomani. Ed era proprio per questo che desiderava tenersi alla larga il più possibile. Anche se si trattava soltanto del piano superiore.

Andiamo! Hai già tutto il lavoro preparatorio. E poi, sono certa che Sarah non vedrà l’ora di sostituirmi. Lo dici sempre anche tu che è ora che faccia esperienza!”

Sottolineò la sua ultima frase con una punta di sarcasmo. Non le era mai piaciuta, Sarah! Aveva solo qualche anno meno di lei ma si comportava ancora come una teenager idiota. Sempre a ridere come un’oca, anche quando non c’era niente da ridere, e a mostrare le sue tettone senza ritegno. Felix gliela aveva affiancata da un paio d’anni, perché imparasse bene il mestiere, e a Francesca era venuto subito il sospetto che di lì a poco avrebbe potuto anche perdere il lavoro. Era certa che l’interesse del suo capo per la svampitella non fosse solo professionale. Comunque, aveva scampato presto il pericolo! In due anni Sarah era riuscita sì e no a capire come gestire una agenda elettronica, e anche Felix sembrava aver perso interesse per lei.

Ok! Non insisto!” Il capo si arrese. “D’altra parte, non posso chiederti di più di quello che già fai. … Però per il programma di Brice devi esserci! Lo sai che Sarah non capisce un cazzo di rock. Io posso anche fare a meno di te, ma non m’incasinare troppo il palinsesto!”

Perché puoi fare a meno di lei?” Albert era appena entrato in studio, bloccando sulla porta Felix, che stava invece per uscire. “Hai deciso di concederle finalmente le ferie?”

No! Ma a quanto pare la tua ragazza è l’unica donna della città che non freme dalla voglia d’incontrare i 30 Seconds to Mars!”

 

Perché non vuoi incontrare i Mars? Ti piacciono tanto!”

Anche Albert era convinto che ci fosse qualcosa che non andava nella sua ragazza, ultimamente. E questa sua ultima uscita ne era un’ulteriore conferma.

Non conosci il loro album a memoria?”

In effetti, Francesca aveva comprato ‘A Beautiful Lie’ il giorno stesso della sua uscita nei negozi, così come aveva fatto anni prima con il loro primo album, senza trafugarne una copia omaggio alla radio come faceva di solito. Ma questo era un caso completamente diverso.

Albert la stava riaccompagnando a casa, dopo il lavoro. Abitava da sola, anche se il ragazzo le aveva chiesto più volte, nei tre anni in cui facevano ormai coppia fissa, di vivere insieme. Ma Francesca, su quel punto si era mostrata irremovibile. Avevano turni di lavoro troppo irregolari, dato che anche Albert lavorava alla radio, come deejay notturno, e già era difficile così. Figuriamoci vivendo insieme. Forse era solo questione di tempo. Forse realmente non si sentiva ancora pronta. Per Francesca quella era la scusa più convincente, che propinava più a se stessa che al compagno, e che fino a quel momento era sembrata reggere alla grande.

Mi vuoi dire che ti prende?” Continuò Albert, mentre lei era rimasta impassibile a guardare fuori dal finestrino. “Non mi rivolgi la parola da venti minuti!”

Francesca si voltò verso di lui, appoggiandogli delicatamente una mano sul braccio che reggeva il volante. “Non c’è niente che non va, Al! Sono solo un po’ stanca. … Non capisco perché tutto questo baccano per una volta che decido di prendermi un giorno per riorganizzarmi il lavoro … neanche avessi deciso di mollare tutto e andarmene a fare shopping!”

Ehi! Non ti scaldare. Herr Kommandant! … È solo che è strano. Tutto qui!

E poi, chiariamo! Non sono una sedicenne in calore. Non ho bisogno di strusciarmi addosso a tre rockstar per essere felice! È un diversivo che lascio volentieri a Sarah. … Io ho già te per quello.”

 

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N.d.A. : Ok, lo so che in questo primo capitolo la presenza dei Mars aleggia solo nell'aria, ma non temete, Jared si farà vivo presto!

Voi avete capito perché Francesca sia così restia ad incontrare la band? Sì? … Sentiamo, sono proprio curiosa!

Ringrazio tutti i santi che hanno avuto la pazienza di leggere e spero di potermi divertire con qualche vostro commento. Di solito mi rendete tanto, tanto felice!!!

Baci e alla prossima!

P.S. Per chi non lo sapesse, il titolo si riferisce ad una nota, anche se giurassica, canzone dei Simple Minds, colonna sonora di quel piccolo gioiellino di film che era “Breakfast Club”. Ha segnato la mia infanzia, questo vi fa capire quanto sia anziana!!!! Comunque, preciso che non è una scelta casuale … e se deciderete di continuare la lettura, capirete ….

   
 
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