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Autore: ceeline    18/01/2013    9 recensioni
Rimasi con lo sguardo puntato su Zayn che mi guardava scendendo dal palco e posizionandomi davanti a me.
Perché? Perché mi faceva tutto questo? Infondo cosa gli avevo fatto io?
“Vattene che è meglio” mi sussurrò all'orecchio.
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Importante! Visualizzate l'ultimo capitolo, ovvero "Leggetemi per favore!", grazie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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un grazie infinito a 
@hjsdjmples per il banner.

Chapter one.

 

Ehi, cheeseburger”

Ti pareva, non potevano mancare i più rincoglioniti della scuola.

Harry Edward Styles.
Louis William Tomlinson.
Zayn Jawaad Malik.
Niall James Horan.
Liam James Payne.

Ma per me, Allyson Bess McCartney ormai era un abitudine.
Frequentavo il terzo liceo, avevo un rendimento scolastico da far invidia, ma l’unica cosa che non andava in me, l’unica cosa, l’unico motivo per cui tutti mi prendevano in giro e mi sfottevano, l’unica cosa che odiavo di me stessa, era il mio aspetto fisico.
Diciamo che non ero inclusa nei canoni di bellezza che richiedevano i ragazzi di lì.
Gli unici che non mi criticavano erano i miei genitori; bene.
Ciao, Zayn…”
Cos’è cheeseburger, hai paura di guardarmi in faccia!?” disse con il suo sorriso strafottente, mentre rideva con i suoi compari.
Mi spiegate perché dobbiamo stare a parlare qui con… be’, con questa?!”
Liam, ma lei è la nostra cara ‘amica’ cheeseburger, come possiamo non farle compagnia?” esclamò Harry.
Cos’hai mangiato questa mattina?! Un po’ di porchetta? Arrosto? Agnello e un po’ di uova? Un BEL po’ di uova?!” mi prese in giro l’altro, Niall.
Dovresti mangiare carote! Segui il mio consiglio, anche se non credo ti aiuterebbero.” Fece l’ultimo, Louis.
Scoppiarono tutti e cinque a ridere, facendo formare un piccolo pubblico intorno a noi.

Ogni tanto qualcuno lì in mezzo mi lanciava qualche insulto, o mi mandava a quel paese, nemmeno gli avessi fatto qualcosa di male.
Non credevo che la gente potesse essere così... cattiva.
Senza che me ne accorgessi, avevo cominciato a piangere: mi portai le mani al volto, ma qualcuno me le spostò con violenza.
Zayn Malik.
Che c’è cheeseburger, perché piangi? La mamma non ti ha cucinato la pasta o il pollo, stamane?”
Ora basta, smettetela cazzo, perché dovete sfotterla così?” Conoscevo quella voce. Oh dio mio, grazie,
pensai.

Georgia Cass Lewis, comunemente chiamata Cass, i capelli scuri e ricci che le cadevano sulle spalle, un fisico nella norma e, la cosa più bella, i suoi occhi color cielo e la pelle pallida, aveva le sembianze di un angelo, ed era la mia migliore amica, o almeno lo credevo.
Era conosciuta per essere stata anche lei, come quasi tutta la scuola, facendo eccezione dei maschi e delle ‘brutte’, nel letto di Zayn, ma ormai non le importava più.
Mi prese per il polso e mi strattonò verso di lei, facendomi uscire da quell’accumulo di gente.
Riesci sempre a cavartela McCartney, ma non ancora per molto...!” furono le ultime parole di Zayn.
Dai, non piangere, sono dei cafoni, non devi piangere per colpa loro!” mi disse Cass asciugandomi le lacrime.
Grazie Cass, ora scusami, ma dovrei andare in bagno...”
Ti aspetto qui.” ribattè lei.
Mi girai e corsi verso la porta dei bagni.
Appena entrai mi chiusi a chiave dentro, aprii l’acqua e mi sciacquai la faccia, poi rimasi a fissare il mio
riflesso allo specchio.

Dio... che schifo.” mormorai, guardandomi.
E le lacrime ricominciarono a scendere... 
Dovevo bilanciare il dolore, dovevo cercare qualcosa che mi avrebbe fatta stare meglio... Solo allora mi ricordai di avere un taglierino nell’astuccio, e così, impulsivamente, lo presi.
Era da quando che ero entrata al liceo che avevo cominciato a tagliarmi, da quando Zayn e i suoi ‘seguaci’ mi avevano preso sotto tiro.
Mi faceva stare bene, anche se una volta ero finita in ospedale; mia madre si era preoccupata tanto da chiamare uno psicologo. 
Avvolta da mille pensieri, chiusi gli occhi e sentii la lama accarezzarmi la pelle, mano a mano andare sempre più giù fino a scavare...
Improvvisamente la campanella suonò ed io sussultai.
Riposi in fretta e furia il taglierino e mi sciacquai il polso.
Pensai che quel suono mi avesse salvata: se non l’avessi sentito, sarei andata oltre.
Oh, ma finalmente, dove caspita eri finita? A limonare con la tazza del cesso?” sbottò Cass quando uscii dal bagno.
Ehm, no, sai stavo pensando a un po’ di cose” risposi, tentando un sorrisino teso.
Be’, muoviamoci! L’ultima lezione dell’ultimo giorno di scuola è appena iniziata, non voglio fartardi!” proseguì lei, ignorando la mia risposta.
Così ci avviammo di corsa in classe.
Quell’ora volò via e uscimmo tutti felici dalla scuola. Io lo ero un po’ meno: certo, ero felice di non dover più entrare in quell’inferno per tre mesi, ma ero anche un po’ triste... e non capivo il perché.
Salutai Cass e tornai a casa.
Durante il tragitto sentii una macchina dietro di me rallentare: non ci diedi importanza e continuai a camminare, finché non mi ritrovai del succo d’ananas addosso.
Succo d’ananas? Succo d’ananas? Cos’è, ora piovevano ananas?
Mi voltai e...
Oh, ma ciao carissima ‘amica’! Cos’è, oggi c’è la moda di andare in giro con del succo d’ananas addosso?” Riconobbi quella voce, ero nella merda.
Zayn... ma tu come fai a sapere che è succo d’an… ah.” Le mie parole sfumarono fino a scomparire.
Era affacciato al finestrino della sua ‘Range Rover’ con una bottiglia vuota di succo d’ananas in mano.
Te l’avevo detto che non mi saresti sfuggita, no?”
Me ne vado, ciao.” tagliai corto, leggermente intimorita.
Scappi sempre McCartney. Ah, vabbe’, devo andare anche io... questa bionda è stanca di aspettare.” E indicò una ragazza bionda seduta al suo fianco.
Buone vacanze Bess, ci vediamo a Settembre!”
Se ne andò, e imprecai a bassa voce.
Mi aveva chiamato Bess, mi prendeva per il culo? La risposta potevo darmela da sola: sì, mi prendeva per il culo.
Oh mio dio, Ally, non mi dire che avete fatto a gavettoni fuori scuola! E poi.. succo d’ananas?” esclamò angosciata mia madre, quando entrai in casa.
Lunga storia mamma.” borbottai in risposta. “Vado a farmi una doccia. Ah, e stasera non scendo a cenare!” aggiunsi cupamente.
Ok tesoro, ma ricordati che domani abbiamo appuntamento alle 9.00 al centro con la dottoressa!” disse lei.
Infatti, l’indomani mattina sarei dovuta andare in un centro di riabilitazione per persone come me, anche comunemente chiamato dietologo e/o nutrizionista .
Mi feci la doccia, lessi un libro e andai a dormire.
Sembravano passati solo cinque fottutissimi minuti da quando mi ero addormentata, e già suonava la sveglia.
Che palle.
Mi vestii e andai a fare colazione.
Buongiorno mamma.” la salutai sorridente.
Buongiorno tesoro, sei pronta? Tra cinque minuti andiamo!” mi rispose.
Ok” Feci spallucce.

***

Ehm, mamma, sicura che siamo nel posto giusto? Più che un centro mi sembra una villa.” Fissai l’edificio davanti a noi, meravigliata: non sembrava proprio un centro di bellezza!
Era enorme, di un color rosso fegato, e con grandi finestre che davano sulla strada.
Entrammo, e facemmo un ampio giro: le pareti erano di un candore quasi accecante, e il pavimento era in marmo bianco. 

Quella giornata fu davvero faticosa: per prima cosa, andammo dal dietologo, che mi pesò: pesavo esattamente 110.93; mi scrisse delle ricette di vari medicinali, e infine in foglio dove c’era la dieta che avrei dovuto seguire da quel momento in poi.
In pratica era come se dovessi mangiare una volta al giorno: a colazione una mela, a pranzo solo pasta o solo carne, a cena solo verdura.

Mi state prendendo per il culo pure voi?, pensai, mentre leggevo il foglio, sempre più corrucciata.
Facemmo altri giri, ed entrammo in varie stanze, tutte diverse tra di loro: una aveva il pavimento in parquet e le pareti di un giallo tenue.
Poi andammo in farmacia a prendere le medicine.

Tornai a casa con la consapevolezza che avrei cominciato a fare la dieta il giorno dopo, e che sarebbe stata dura.

***

Una voce mi svegliò bruscamente: “Tesoro, svegliati, oggi si inizia.” Era mia madre.
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Ciao ragazze/i ho modificato il testo del primo capitolo come farò con tutti gli altri, visto che questa era una vecchia storia e non ero molto brava nel campo della scrittura, i capitoli sono in fase di aggiornamento.
Ringrazio con tutto il cuore la mia beta: Ruki Matsumoto, senza il suo tocco il capitolo sarebbe stato una checca!
Vi piace? Mi fate sapere con una recensione? Più di 10 parole.
Alla prossima
<3
P.s: il banner ha il titolo precedente, ce ne sarà un altro con il nome attuale della storia :)
 

   
 
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