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Autore: Nori Namow    31/01/2013    27 recensioni
«Ther, nessuno può separarci. Tu sei la mia combinazione perfetta.»
***
«Smettila idiota.».
«Ti amo.»
«Lo so.»
«E sono un idiota. Sai anche questo?»
«So anche questo.»
«E tu non mi ami più?»
«Io ti amo. Ma se mi lasci di nuovo o fai il coglione, giuro che ti strappo i testicoli.» borbottò seria più che mai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Otto anni dopo…
 


-KATHERINE.
Sistemai una ciocca di capelli sfuggita al controllo della pettinatura e l’ adagiai dietro l’ orecchio. Osservai il mio riflesso allo specchio, cercando qualche imperfezione nel mio abbigliamento. Indossavo un vestito lungo con l’ orlo che arrivava poco sopra in ginocchio. Le spalline si poggiavano dolcemente sulle mie spalle e i tacchi bianchi si abbinavano perfettamente alla pochette dello stesso colore. I capelli erano raccolti in una coda alta, mentre due ciocche di capelli –che dovevano essere lisce, ma già stavano riprendendo la loro abituale forma- accarezzavano dolcemente il viso. Il trucco era qualcosa di leggero, della cipria per coprire le lentiggini, ombretto per mettere in risalto il colore dei miei occhi e una matita nera che li contornava, rendendoli più grandi.
Sentii un rumore secco proveniente dal piano inferiore mentre infilavo gli orecchini ai lobi.
«Harry?» chiamai, vedendolo arrivare pochi istanti dopo con il sorriso stampato sulle labbra mentre abbottonava la camicia bianca.
«Sei pronta?» chiese lasciandomi un bacio dolce e delicato sulla guancia, per poi soffermarsi ad osservare il mio ventre.
«Smettila, mi fai sentire grassa.» lo ripresi senza però nascondere un sorriso imbarazzato e allo stesso tempo soddisfatto. Lui mi diede un altro bacio.
«Non sei grassa. Sei solo incinta.» mi ricordò con un ghigno beffardo, come a vantarsi del fatto che a quella situazione avesse contribuito anche lui.
Spruzzai il profumo sui polsi e sul vestito, per poi incamminarmi al piano inferiore, assomigliando a qualche animale esotico e stupido.
«Hey, se non te la senti possiamo anche rimanere a casa, lo sai.»
«Siamo i testimoni. Dobbiamo andare.» specificai appoggiandomi per un breve momento a lui. Sembravo una vecchietta.
«Lo prendi tu Nate?» domandai al riccio, mentre il bambino di un anno e mezzo correva attorno al divano come se qualche strano mostro lo stesse rincorrendo.
Nate Styles, capelli ricci e castani, occhi blu come il mare. Non male come combinazione genetica, tenendo conto dei genitori che ha.
Harry prese in braccio il bambino per poi chiudersi la porta dietro le spalle. Entrammo in macchina –io assomigliando sempre a qualche strano animale esotico e nettamente stupido-.
Ero incinta di otto mesi e tre settimane circa, e anche se avrei potuto evitare di uscire di casa quel giorno, sapevo bene che non potevo evitarlo data la situazione. Nate insisté per sedersi in braccio a me, perciò lo accolsi fra le mie braccia senza protestare. Cominciavo ad agitarmi per l’ evento che mi aveva portata ad indossare dei tacchi, e sapevo che lo era anche Harry, nonostante non lo desse a vedere.
A volte mi capitava di guardare Harry, il suo cambiamento fisico in quei otto anni, i traguardi raggiunti. La barba che spuntava due giorni sì e uno no, le fossette che però non si azzardavano a sparire, comparendo ogni qualvolta lui sorridesse. Mi capitava di ricordare quella sera in ospedale, quando lo trovai in lacrime e lo perdonai.
Non ci eravamo più lasciati da quel giorno, nonostante ci fosse chi dubitasse della nostra relazione.
Non dimenticherò mai quando, compiuti i ventitré anni, mi aveva chiesto di sposarlo. Il matrimonio perfetto, la casa, la vita insieme a lui.
Non mi pentivo di nulla.
Non avevo abbandonato la danza, tranne quando ero in dolce attesa. Insegnavo hip hop sempre lì, nella vecchia palestra che frequentavo con Will, solo che questa volta ero io l’ insegnante e amavo il mio lavoro. Will invece aveva una bambina di cinque anni che aveva chiamato Katherine perché aveva i capelli rossi, simili ai miei. Alla fine anche lui aveva trovato l' amore. Harry invece si era laureato e insegnava arte nella sua vecchia scuola.
Era un continuo annegare nei ricordi, eppure era una sensazione piacevole.
«Non sei emozionato per oggi?» domandai con un sorrisetto beffardo, sapendo bene che la sua emozione era alle stelle. Lui scosse il capo ma tentò inutilmente di nascondere un sorrisetto timido e dolce. Poi si voltò verso me e Nate approfittando del semaforo rosso. Gli scompigliò i capelli, mentre il bambino rideva felice.
«Mio figlio è fighissimo.» esclamò per poi ripartire verso la nostra meta: la chiesa.
 
 
Quando arrivammo, gli invitati erano ancora fuori dall’ imponente edificio parlottando fra loro, tutti nei loro vestiti eleganti.
Intravvedemmo una figura che si agitava, guardando l’ orologio ogni cinque secondi e scrutando i volti fra la folla. Quando ci individuò, si trattenne dal correre verso di noi.
«Harry, tua sorella non mi risponde al cellulare. Capisco che alla sposa piace far aspettare, ma io credo che sia fuggita con il postino…» cominciò a blaterare Louis, in preda ad una crisi isterica. Harry lo guardò con la fronte corrugata, quasi impaurito dalla reazione dell’ amico.
«O forse con l’ idraulico. O con il vicino di casa. Lo sapevo io che quel…»
«Louis, stai zitto.» lo riprese Harry sorridendo divertito. Già, Louis e Grace convivevano da due anni e avevano deciso di sposarsi.
Non dimenticherò mai la reazione di Grace quando Louis le chiese di sposarlo. Corse a casa nostra rischiando di tamponare un’ auto, pur di arrivare il prima possibile.
Si precipitò a casa nostra urlando felice che si sarebbe sposata. L’ abbracciai, così come fece Harry.
Mezz’ora dopo, mentre stavamo ancora parlando Louis ci chiamò terrorizzato, affermando che la fidanzata era uscita di casa senza neanche dargli una risposta. Il ragazzo aveva creduto che lei non volesse sposarlo e se ne fosse andata.
“Ops, ho dimenticato di digli che lo sposavo…” si difese allora Grace, scoppiando a ridere.
Una situazione diversa dalle altre, insomma.
«Sta arrivando, sta arrivando!» strillò Louis scorgendo l’ orlo del vestito bianco di Grace, che si sentiva intrappolata in quel grande indumento principesco.
 
 
La cerimonia fu stupenda, con tanto di lacrimuccia da parte degli invitati.
Ok, piansi anche io come una bambina, ma era dovuto al fatto che ero incinta.
In quel momento Harry stava seduto accanto al me al sontuoso tavolo del ristorante all’ aperto. La giornata era perfetta, il cielo privo di nuvole e
un’ atmosfera perfetta che niente sarebbe riuscito a spezzare. Osservai in lontananza la mia famiglia: Zayn, Sasha. I giovani Niall e Liam e Caroline che diventava sempre più bella.
Arrossiva spesso guardando uno dei camerieri, notai con divertimento. Grace e Louis erano su di giri, trillando ringraziamenti da tutte le parti. Era impressionante come la ragazza si muovesse all’ interno di quella campana fatta di stoffa. Era più agile di una scimmietta.
«Dov’è il mio nipotino? Dov’è il mio Nate?» trillò nella nostra direzione per poi prendere in braccio il bambino e portarlo in giro come se fosse un trofeo. Sentii un dolore familiare alla pancia; Lucinda mi aveva dato un calcio senza troppe cerimonie. Mi accarezzai il punto colpito con la massima dolcezza e Harry lo notò, ponendo tutta la sua attenzione su di me.
«Come va? Sei stanca?» chiese lasciandomi un bacio dolce sulle labbra mentre poggiava la sua mano sulla mia.
Per Harry, Katherine-incinta significava un’ invalida, credo. Era sempre così premuroso durante quel periodo.
In realtà lo era sempre, ma questi erano dettagli.
«Sto benissimo. Mai stata meglio.» mentii un po’, in quanto avvertivo un dolore strano alla pancia. Forse la bambina stava ancora calciando.
 
 
Mezz’ora dopo, la situazione precipitò. I dolori aumentarono a dismisura e avvertii qualcosa di bagnato fra le mie gambe.
Guardai terrorizzata il mio vestito impregnato di qualcosa, e con sguardo vitreo chiamai lentamente Harry che non si era accorto di nulla.
Anche Louis e Grace impegnati a parlare con degli amici avevano notato uno strano silenzio. Si avvicinarono piano, chiedendomi cosa fosse successo.
«Mi.. Mi… Mi si sono rotte le acque.» sussurrai nel panico, mentre nella sala calava il silenzio.
La prima contrazione. Urlai di dolore.
«Oh mio Dio, la mia nipotina nascerà oggi! Festeggeremo insieme questo giorno!» strillò Grace saltando come una bambina in preda agli spasmi, mentre Louis chiamava di corsa un’ autombulanza. E Harry?
Harry era diventato stranamente pallido, e sapevo già cosa stesse per accadere.
Andai nuovamente nel panico, mentre una seconda contrazione mi colpiva.
«No, ti prego Harry. Harry? NO. No, per favore…»
Troppo tardi.
Harry svenne, come quando partorii Nate.
Era stranamente sensibile in quel campo.
 
 
Alla fine mia sorella aveva ragione. Il vero amore è nel sangue dei Price. Io avevo trovato Harry, avevo capito che lui era speciale dal primo momento in cui i suoi occhi incontrarono i miei. Lo avevo capito persino mentre litigavo con Monique, mentre ero in compagnia di Chris.
Lui c’era comunque e ci sarebbe stato, sempre.
O quasi.
Quando dovevo partorire sveniva e perciò non c’era.








SCIAO BELEEEEEE
*piange disperata*
il pc mi si è rotto, perciò scusate per questo epilogo di medda.
Del resto, spero di avervi fatte divertire almeno un po', dai.
Si ride, si piange, si ama, si mangia, si dorme, si bestemmia.
Si fanno tante cose.
Boh, questa è stata la mia prima storia, quindi non nego che ci sono un po' affezionata.
Se volete continuare a seguirmi, sappiate che c'è un' altra storia in corso,
più le tante oneshot #lollino.
E boh, non so davvero cosa dire.
Grazie a tutte voi per aver seguito questa storia, per averla recensita,
per aver sopportato i miei scleri, le cretinate che facevo accadere a sti due poveri cristi.
Grazie a Sun, che mi sopporta tutti i giorni e non mi ha ancora mandata a quel paese.
So che lo farai, ma ti amerò lo stesso esfdrgthyj
A Harry Styles, che domani compie 19 anni mentre io devo aspettare Settembre per i 18 èwé
BASTADDDO.
Boh, vi amo tutte. ♥


With love,
@harryspatronus.

 


 



p.s. defrgthy ho chiamato la figlia che sta per arrivare Lucinda, come la protagonista di Fallen, che si chiama appunto Lucinda Price mlmlmlml
tenerello harry che sviene. HAHAHAHAHAHAHAHAHA
   
 
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