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Autore: mbpika    15/02/2013    1 recensioni
"kan mik onogred fu na danakii paalav,
ma vii konterok fus caasik.
rook, yal, maal casikun zen.
ne alak, ne onokan ka ne
nakim rasakaa kan zafiik"
questo era ciò che trovai quando andai là la prima volta. è una profezia in lingua draconica e di seguito vi scrivo la traduzione...
in un libro c'è scritto questo. Draghi, profezie, tre ragazzi ed un destino. se volete sapere la traduzione di questa profezia dovrete leggere la mia storia. A chiunque piacciano i draghi questo è il racconto giusto, in cui ne faranno da padroni.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sandra aprì il libro, doveva esserci da qualche parte la traduzione di quella strana scrittura.
 
-          Eccola qui! Adesso vi leggo cosa c’è scritto – Sandra si schiarì la voce, poi iniziò a leggere.
 
Una porta di pietra troverai dopo esserti avventurato nella crepa; un indovinello c’è scritto nel muro e la giusta parola dovrai dire.
 
“ Na gukan fus salak
Wok khalaan na delak,
Na yolakun dov henarak.
Fal nii sol rak
Goken na den mol vik
Ma solk jorrvik,
Na rik fur dalyin
Ma na ganakun fur dyin. ”
 
 
L’indovinello è questo e qui di seguito la traduzione ti scrivo:
 
 
“ Una prova bisogna superare;
Prima della porta da attraversare
Un indovinello dovrai risolvere.
Come tante luci fiere
Bucano il grosso telo nero
E tanto leggero,
che tutto fa sparire
e il giorno fa finire. ”
 
(Siete capaci di arrivare alla soluzione dell'indovinello senza leggere più avanti?)
 
-          Fantastico! Un'indovinello! Come se ci capissi qualcosa – dì Leo sarcastico.
-          E dai Leo, non è così tanto difficile; la risposta a quest'indovinello sono le stelle – Maria era sempre disposta a vantarsi della semplicità con cui risolveva gli indovinelli.
-          Le stelle... eh eh eh, come ho fatto a non pensarci prima? È così semplice! - e Leo di canto suo non si lasciava influenzare dalle osservazioni di Maria.
-          Si, come no... - Sandra li conosceva entrambi come le sue tasche ormai.
-          Però... non succede nulla; non dovrebbe aprirsi la porta o qualcosa del genere? – dì il ragazzo mentre fissava la porta.
-          Nel libro c'è scritto che bisogna dire la parola in draconico... eh? - Sandra non riusciva a credere ciò che aveva appena letto.
-          Draconico!? Ma starai scherzando! Che razza di lingua è? - chiese Leo
-          Quella dei draghi, no? – rispose scherzando Sandra.
-          Anche se fosse non possiamo conoscere una lingua del genere – osservò Maria.
-          Zvai – dì la bionda con gli occhi fissi sul libro.
-          Cosa? – chiesero in coro i due ragazzi.
-          Zvai, è la traduzione di stella – dì Sandra con calma.
-          E tu come fai a saperlo? – le chiese Maria.
-          C'è scritto qui sul libro – rispose Sandra.
-          … - gli altri due ragazzi restarono in silenzio, era così semplice guardare sul libro se c'era scritto qualcosa in proposito e si domandavano perché non ci avevano pensato prima.
 
poco dopo una luce accecante illuminò tutta la grotta e ai tre parve di vedere una figura nella luce. Piano piano la luce assumé le sembianze di quella figura e mutò verso un leggero azzurrino, ora che i tre poterono meglio vedere l'essere si sorpresero delle sue sembianze; sembrava in tutto e per tutto un drago con tanto di quattro zampe, una grande coda e un paio di ali lunghe; anche se non sembrava avere alcuna consistenza.
 
-          Chi mi ha chiamato? - tuonò la possente voce del drago.
-          Un drago! – esclamò Sandra sorpresa.
-          Aaaaaah! Un drago fantasma! – urlò spaventata Maria.
-          Un drago!? Dove? - Leo era l'unico dei tre che non l'aveva ancora notato.
-          Lì, zuccone! – gli disse Maria dandogli un pugno in testa.
-          Io sono il guardiano di questa porta – poi osservò attentamente i tre umani – allora siete stati voi a chiamarmi –
-          Aaaaaaah! Il drago parla la nostra lingua! Cosa vuoi fare ora? Mangiarci? Usarci come stuzzicadenti? Aspetta… parla la nostra lingua!? – la sconvolta Maria sgranò gli occhi appena capì che il drago parlava.
-          Calmati, Maria! Non c’è bisogno di essere così nervosi; vedi? È intangibile! – Leo, come per dimostrare ciò che stava dicendo agitò la mano all’interno del drago fatto di luce.
-          Dimmi… come mai non hai un corpo? Sei forse fatto d’aria? – gli chiese la bionda.
-          Si e no. Sono fatto di “ reik zwai ”, che nella vostra lingua significa a grandi linee resti di stelle – le rispose il drago.
-          Resti di stelle? – dì Leo.
-          Quando una stella esplode nello spazio resta qualcosa di simile ad una sottile polvere, che per qualche strano motivo si riuniscono assieme per poi comportarsi come un solo essere –
-          Come ti chiami? – gli chiese di nuovo Sandra.
-          Gli altri draghi mi chiamano Koel. La sua traduzione approssimativa è luce –
-          Quindi Koel… noi vorremmo passare attraverso quella porta, quindi se magari ce l’aprissi… - dopo aver ritrovato la calma, Maria ricominciò a parlare.
-          Impossibile – disse il drago facendo improvvisamente una faccia seria.
-          Che…!? – dissero i ragazzi in coro.
-          Se volete oltrepassare quella porta dovrete superare tre prove –  riprese a dire Koel.
-          Tre prove? Ma il libro non le menziona! – dì sbalordita Sandra.
-          Libro!? Ah… quel libro! Eh, eh, eh, beh… a quel tempo non servivano ancora queste misure di sicurezza – dì spensierato il drago
-          E a che dovrebbero servire le misure di sicurezza? – chiese Maria al lucertolone.
-          Ops, ho detto fin troppo – il drago si schiarì la voce imbarazzato – ad ognuna delle prove potrà partecipare solo uno di voi ed avrà un solo tentativo –
-          Rispondi alla mia domanda? – chiese Maria in modo sarcastico poi, dopo un breve silenzio, pensò tra sé e sé di essere stata completamente ignorata.
 
Il drago si avvicinò ai ragazzi, poi si girò senza dir nulla e cominciò a emettere una luce più luminosa, fino a far accecare i tre ragazzi e appena questi riuscirono a riaprire gli occhi videro un percorso pieno di ostacoli.
 
-          Questa è la prima prova; la prova della terra. L’obbiettivo è quello di prendere quell’anello lassù – Koel azzardò un sorrisino, poi riprese a parlare – chi di voi vuole affrontare la prova? –
-          Fantastico, una prova d’agilità! La svolgerò io – dì Leo entusiasta.
-          Bene, allora puoi iniziare. Hai un minuto per completarla –
-          Un minuto!? Almeno due! Questo percorso è complicato – gli criticò Leo.
-          La prova sta proprio in questo. E… via al tempo! –
-          Dai Leo! Corri, corri! – lo incitò Sandra.
-          Ce la puoi fare, sbrigati! – anche Maria fece lo stesso.
 
Leo cominciò a correre, superò facilmente il primo ostacolo costituito da una roccia da saltare; superò facilmente anche il secondo ostacolo, che dopo una fulminea corsa saltò facilmente, poi subito si buttò per scivolare sotto un muro di roccia che sarebbe stato impossibile da saltare. Come un fulmine completò buona parte del percorso: salta, scatta, scivola, salta, scivola, scatta, salta, salta, salta, scatta, scivola. Passano quaranta secondi e intanto le ragazze li stavano contando scandendoli secondo per secondo, parola per parola mentre una grande ansia le stava pervadendo.
Mancano quindici secondi e c’è un burrone da saltare con una liana.
 
-          Una liana!? Accidenti, spero di riuscire a superare quel burrone con ciò che ho imparato guardando i film – disse tra sé e sé il ragazzo.
 
Accelerò, poi quasi arrivato al ciglio del burrone saltò, si aggrappò alla corda e con la spinta data alla corda riuscì ad arrivare all’altro lato del burrone.
 
-          Ce l’ho fatta! Per un attimo ho temuto di non riuscirci –
-          Leo, che fai lì imbambolato? Muoviti! – gli gridò dietro Maria.
 
Senza esitare un altro attimo Leo riprese a correre verso l’ultimo ostacolo. Il tempo stava per scadere; aveva solo una decina di secondi per arrampicarsi sull’ultimo ostacolo, dove poi avrebbe dovuto recuperato l’anello.
 
 
 
 
 
 
 
Sono stata piuttosto occupata ma comunque questo capitolo l’ho messo. Ahem… che dite? Riuscirà Leonardo a superare la prova d’agilità o fallirà miseramente? Cos’ha di misterioso questo guardiano? Quando metterò il prossimo capitolo? (ok, quest’ultima me la potevo anche risparmiare >.<) mettetevi il cuore in pace perché non vi svelerò nulla (XD sono cattiva, eh?). Alla prossima! Ciao ciao!
  
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