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Autore: Trigger    17/02/2013    1 recensioni
Raccolta di piccoli episodi di vita quotidiana.
Dal capitolo "Ananas":
- Non starai mica andando a comprare i regali adesso, spero.
- Ciambellina al cocco, ma per chi mi hai preso? Per Babbo Natale? Lui avrà già pensato a tutto, tranquilla!
- Babbo Natale non esiste.
- Tu non esisti!
- Spiderman nemmeno!
- Va’ via, mostro!
- Ma sei te che devi uscire, idiota! E comprami qualcosa di utile, quest’anno. Te ne prego.
- Come sempre, chicco di caffè.

Dal capitolo "Banana":
- Sei sempre così dura con me.
- Qualcuno deve pur esserlo nella coppia!
- Ci sarebbe sempre la mia bana...
- Daniele!
- ...le voglia di dire BANANA! AH! Fregata!
- Ma quanti anni hai? Tre?
- È per caso una tua fantasia erotica, amore?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Banana

19 marzo 2001

 



In giro si diceva che ci fosse una prima volta per ogni cosa: primo vagito, primo dentino, primo giorno di scuola, primo bacio, prima sigaretta, primo sorso di vodka. A Daniele piacevano quelle prime volte che gli facevano venire la pelle d'oca sulle braccia, come il primo concerto dei Placebo o il primo bagno di mezzanotte, quelle che lo facevano urlare, come il primo goal segnato durante una partita di calcetto o la prima lite con i genitori.
 
Daniele aveva imparato ad apprezzare le prime volte, tranne quelle che vedevano le parole 'fidanzata' e 'dentista' nella stessa frase.
 
Tutto era cominciato con una canzone.
- L’unico frutto dell’amor è la bananaaa, è la baaanana! 
A Maria piaceva cantare. Non importava dove si trovasse -sotto la doccia, in un negozio, in chiesa, in macchina-, o cosa la radio trasmettesse, lei cantava e basta. A volte inventava le parole, ma sapeva come camuffarle.
- Secondo me è la fic…
Poi però c'era lui che non cantava per paura di rompere qualcosa, vetri o timpani che fossero. A lui piaceva parlare e interrompere la gente.
- Daniele! 
- Presente! 
- Sei un maiale. 
Il che era comunque un passo avanti rispetto allo scarafaggio della settimana precedente.
- Ma sei te che canti canzoni sulla banana! 
Non si capacitava di come la sua fidanzata riuscisse a far ricadere la colpa sempre e comunque su di lui.
- Devi andare oltre, oltre! 
- Cosa c’è oltre la banana? 
- L’amore! 
- Allora dato che io e te c’amiamo come due Agapornis, non è che vuoi assaggiar la mia banana? 
- NO! 
- Ma non è mica di quelle mature e mosce, lo giuro! 
- Neanche se mi pagassi. 
- No, in effetti se dovessi pagare sceglierei una professionista. 
Già pensava alla Tatiana, la prostituta con i capelli biondi e le tette enormi sull'autostrada 107. In giro si diceva che la sua fosse solo una parrucca e che in passato si chiamasse Antonio.
- La tua dolcezza mi uccide. 
- Piccina, lo sai che nel caso tu volessi imparare io son sempre disponibile. 
Daniele era un ragazzo dalla bontà infinita.
- Piccina tua sorella. 
- Ma non ce l’ho! 
- Per forza! Dopo aver partorito te, chiunque si farebbe estirpare a morsi le ovaie, l'utero e anche la v... 
- Maria! 
- ...oglia di vivere, Daniele. 
- Sei sempre così dura con me. 
- Qualcuno deve pur esserlo nella coppia! 
- Ci sarebbe sempre la mia bana... 
- Daniele! 
- ...le voglia di dire BANANA! AH! Fregata! 
- Ma quanti anni hai? Tre? 
- È per caso una tua fantasia erotica, amore? 
- Oh certo, farlo con un uomo travestito da bebè. Eccitante. 
- Io lo trovo un po' gutturale ed estremamente inquietante, ma per te questo ed altro, micina. 
Già s'immaginava gattonare con una bavetta celeste al collo.
- Ero sarcastica, idiota. 
- Ma non mi dire! Secondo me, tu nemmeno ce le hai delle fantasie. 
- Allora dimmi, qual è la tua fantasia erotica più spinta? 
- Lo vuoi sapere davvero? 
- Se te lo sto chiedendo... 
- Ma davvero davvero? 
- Smettila. 
- Ma lo vuoi sapere perché poi mi vuoi prendere in giro o perché vuoi renderla reale? 
- Se non parli entro tre secondi, giuro che ti tiro un pugno sui denti. 
Maria era una brava ragazza, non avrebbe mai osato tanto.
- La violenza non ti porterà mai da nessuna parte, sai? 
E Daniele era convintissimo delle sue convinzioni.
- Uno... 
- Tua mamma se ti sentisse, cosa direbbe? 
- Due... 
- Che poi, da chi avrai mai preso? Tuo fratello è così un angelo del paradiso... 
- Tre. Tempo scaduto, di' ciao ai tuoi incisivi da coniglio. 
- Che son di certo più belli delle occhiaie da drog... 
Daniele non era più riuscito a continuare, impegnato com'era ad imprecare contro tutti i giocatori cinesi di ping pong - i santi non gli sarebbero bastati -.
 
Una prima volta che l’aveva fatto urlare, una di quelle che gli sarebbero piaciute molto, se solo non fosse stato per il dentista che gli chiedeva come il tutto potesse essere accaduto mentre aveva le sue mani in bocca e il dolore atroce che aveva provato mentre con il vestito di Maria cercava di tamponare la ferita al labbro. 



















- L'angolo di un'autrice indecisa -

Quando i personaggi non hanno voglia di essere accantonati, nascono queste raccolte. 
Niente pretese gente, niente scadenze, date e ritardi. Forse ci saranno altri capitoli, forse no, chi lo sa? Brancolo nel buio come voi.

Intanto grazie per essere giunti qui. ^^

   
 
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