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Autore: Kim NaNa    23/02/2013    9 recensioni
Quando il destino si intreccia con l'amore, quando l'onore rivendica il suo potere... sconvolge la vita di ciascuno, come Serenity e Nehellenia, come Endymion e Diamond.
Un filo rosso del destino sempre teso verso la fine...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Demando/Diamond, Endymion, Serenity, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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DISCLAIMER: i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.

 

Endy Della Rosa



«Endy… figliolo! Ma cosa ci fai qui? Saresti dovuto rimanere a casa.»
Soichi Tomoe, nel suo nuovo abito da gala, strinse con forza il braccio del giovane.
«Perché? Non è gradita la presenza di comuni mortali come me? Le loro altezze potrebbero indignarsi dinanzi al mio cospetto? Non temete, Signor Soichi… non ho intenzione di andare da Diamond e svelargli che razza di persona sia suo padre…»
Occhi del colore della notte, capelli ebano e sorriso sprezzante, Endy Della Rosa guardava, con arroganza, gli invitati alla festa di compleanno di Chronos Prince.
Soichi Tomoe, medico della cittadina di Miyakojima (*), paese di nascita delle giovani sorelle Queen, sospirò scuotendo il capo.
«Ragazzo mio, quando ti libererai di tutto questo astio verso questa gente?»
Endy lo fissò con sarcasmo.
«Forse mai, Signor Soichi.» Si liberò della stretta dell’uomo e raggiunse il centro della stanza.
Vide Diamond Prince avvicinarsi alla sua amata madre, posarle un bacio sulla mano e sorridere amabilmente ai presenti.
Oh, ma guardatelo! Che perfetto gentiluomo! Pensò, mostrando un ghigno.
«Signori e Signore» La voce del duca Prince si fece largo tra il rumoroso chiacchiericcio, attirando l’attenzione dei presenti.
«Ringrazio voi tutti per aver preso parte a questo delizioso ricevimento, organizzato dalla mia diletta moglie Beryl in occasione del mio compleanno. In questo allegro giorno di festa siamo lieti di annunciare il fidanzamento di mio figlio Diamond con la bellissima contessina Serenity, figlia della contessa Selene Queen.»
Diamond allargò le labbra in un sorriso, offrendo la mano ad una fanciulla dalla chioma color grano.
Endy non riuscì a vederle il volto, gli invitati si erano stretti intorno ai festeggiati per congratularsi, impedendo al giovane di avvicinarsi al duca.
Applausi e commenti di assenso riempirono l’aria.
«Ci conosciamo?» Una piacevole voce femminile lo raggiunse, costringendolo a voltarsi.
Una fanciulla dai grandi occhi blu e dalla chioma fluente lo guardava con interesse.
«Ne dubito. Lei è?» Rispose Endy, apprezzando il fascino e la bellezza della giovane.
«Nehellenia»
La fissò per un lungo momento. Le fanciulle dall’alta società erano solite presentarsi con il proprio titolo nobiliare, sfoggiando sorrisi smielati e manfrine di circostanza.
«Il suo nome?» domandò ancora la ragazza.
«Endy» baciò appena la mano che gli aveva offerto e indugiò sulle labbra turgide di Nehellenia.
Si limitò a sorriderle, evitando di proseguire la conversazione in quel luogo gremito di nobili. Non poteva svelare di essere un senza nome, un figlio illegittimo che chiamavano Della Rosa perché cresciuto tra i roseti della città di Miyakojima.
«Le chiedo scusa signorina, ma devo ritirarmi. Il dottor Tomoe mi attende.» Disse, indicando con gli occhi il signor Soichi.
«Lieto di averla conosciuta, Signor Endy…» mormorò Nehellenia, sorridendo maliziosamente.
«Incantato.» rispose lui, prima di allontanarsi da lei.

«Con chi stavi parlando?» Soichi Tomoe fissò l’espressione del giovane e scrutò tra i presenti.
«Ho appena conosciuto una fanciulla davvero bella…» sussurrò Endy.
«Non le avrai detto che sei…» cominciò Soichi.
«Si calmi dottore. Non le ho detto nulla.» Un velo d’amarezza si posò sul suo viso, costringendolo ad abbassare gli occhi.
«Endy… Endy…» bisbigliò il dottore.
«Vado a prendermi qualcosa da bere… Ma non preoccupatevi, andrò via prima che altri si accorgano della mia sgradita presenza.» Diede le spalle all’uomo, avvicinandosi ad uno dei tavoli da buffet.
«Soichi, vecchio mio!»
Chronos strinse la mano all’uomo con affetto. «È passato davvero molto tempo… Ti avrei raggiunto in questi giorni a Miyakojima, ho da farti alcune domande…» disse, con fare circospetto.
«Capisco, caro duca… Non lo avete visto? Lui è qui.»
L’uomo si guardò in giro stupito, disperdendo lo sguardo tra gli invitati.
«Non riuscirai a vederlo se ha deciso di nascondersi…» mormorò ancora Soichi.
«Voleva conoscerti.»
Gli occhi grigi del duca divennero due piccole fessure e dalle labbra scomparve quel sorriso che l’aveva accompagnato sino a quel momento.
«Sono in debito con quel ragazzo… vorrei parlargli e spiegargli tutto…»
Il dottor Tomoe gli si fece più vicino: «Endy non è un ragazzo domabile e non ha il temperamento di un gentiluomo. È buono, educato, istruito, ma in fondo al cuore ha solo dolore e amarezza.»
«Ti sono grato per esserti preso cura di lui per tutto questo tempo, Soichi. Oggi stesso parlerò con Beryl e cercherò la migliore delle soluzioni per quel giovane. Vorrei tanto che lui e Diamond diventassero buoni amici…»
Soichi ridacchiò, compiaciuto.
«Endy è taciturno e solitario, ma con le giuste persone accanto è gradevole ed altruista… Ti somiglia, non credi?»
«Dici?»
«Chronos… in paese lo sanno tutti. Ti somiglia molto.»
Il duca scosse il capo, perplesso.
«Caro! Qualcosa non va?» Beryl, raggiunse il fianco di suo marito senza lasciarsi sfuggire l’espressione preoccupata dipinta sul suo volto.
«Va tutto bene, Beryl. La tua festa è davvero un gran successo.» mentì l’uomo.
«C’è qualcosa che non riesce alla tua amata moglie?» scherzò lei, portando un sorriso sulle labbra di entrambi gli uomini.
«Dottor Tomoe! Sono lieta di averla tra i miei invitati.» disse dopo, porgendo la mano a Soichi.
«È sempre un piacere essere insieme a voi!»
«Permettete che vi presenti la futura moglie di Diamond, è una fanciulla davvero graziosa.» Continuò la donna, facendo un cenno ai due giovani fidanzati.
«Dimenticate duchessa che anche io vivo a Miyakojima e che la famiglia Queen è mia amica da sempre.»
«Che sbadata! Diamond, figliolo. Ricordi il dottor Tomoe?»
Il ragazzo si fece avanti con modi eleganti, sotto gli occhi imbarazzati di Serenity.
«Come potrei averlo dimenticato? Che piacere rivederla! Mi dica, signor Soichi… ha più visto il giovane Endy? Sono passati dieci lunghi anni dall’ultima volta che l’ho visto. Vorrei poterlo frequentare e ci terrei a presentargli la mia futura moglie.»
«Diamond… Endy non è più un ragazzino con il quale puoi giocare. È un uomo come te adesso.»
Diamond si lasciò sfuggire un risata: « Endy non è mai stato un ragazzino, l’ho sempre considerato più maturo rispetto alla sua età ed è per questo che lo consideravo un fratello maggiore.»
«Ne sono felice.» Rispose compiaciuto Soichi, incontrando gli occhi basiti di Beryl.
«Figlio mio… non vorrai recuperare i rapporti con quel giovane mendicante?» squittì la donna.
«Madre! Vi chiedo di portare rispetto per coloro che io stimo. Endy è solo un ragazzo che non ha avuto la fortuna di essere figlio di un uomo facoltoso come mio padre.»
Chronos Prince chinò il capo.
Sul suo volto sembrava essersi abbattuto qualche nefasto sortilegio.

«Serenity! Bambina mia… sono così tanto felice per te!» Donna Selene strinse la ragazza tra le braccia, congratulandosi per il suo imminente matrimonio.
«Siete felice, madre mia?» domandò Serenity, ricambiando l’abbraccio.
«Immensamente.» rispose, liberandola dalla stretta. «Oh, dottor Tomoe! C’è anche lei! Che piacere incontrarla!»
«Il piacere è mio, Donna Selene. Le mie felicitazioni, signorina Serenity.»
La ragazza abbozzò un sorriso e avvertì una mano cingerle un fianco.
«Potresti anche fingerti entusiasta, non credi?» le sussurrò Diamond in un orecchio.
Gli occhi color ghiaccio le provocarono un brivido lungo la schiena.
«Resterete a lungo qui a Tokyo?» chiese Soichi a Demando.
«Sei mesi. Non è stato ancora disposto il mio congedo.»
«Capisco. Suppongo che vi vedrò spesso a Miyakojima…»
«Se la mia fidanzata gradirà la mia presenza, sarò lieto di venire in paese!»
Serenity avvampò.
Che impudente! Madre, volete davvero darmi in sposa ad uno come lui? Pensò, fissando gli occhi di Selene.
«Qualcosa non va, mia cara?» le domandò sua madre.
«No.» mentì subito. «Sono solo un po’ emozionata.»
«Come biasimarti, Serenity! È stato appena annunciato il tuo fidanzamento con Diamond e molto presto stabiliremo la data delle nozze. Sarai trattata come una sovrana, la degna sposa del mio unico erede.» Beryl le accarezzò i capelli, sorridendo soddisfatta.
Endy? Chi sarà mai? Un ufficiale? Un conte? No, no. Zia Beryl è stata troppo dura nei suoi riguardi per essere un nobile. Endy… non ho mai sentito parlare di lui.
Con cautela, Serenity scrutava i volti dei presenti per scovare questo misterioso giovane del quale Diamond parlava pochi prima.
Che sciocca che sono! Come potrei riconoscerlo, se non l’ho mai visto?
«Dovresti avere occhi solo per me, futura sposa.» Diamond la strinse più a sé, solleticandole il collo con la scia dei suoi respiri.
«Oh… io cercavo solo mia sorella…» mugugnò lei, allontanandosi.
«Nehellenia? Sarebbe piacevole conversare con la mia futura cognata.» disse lui, guardandola con attenzione.
Ne avrete sicuramente occasione. Lei vive qui a Tokyo, con mia zia Kakyuu…»
«Serenity… rilassati. Non ho intenzione di mancarvi di rispetto.»
Le baciò una mano con dolcezza, suscitando un compiaciuto applauso degli invitati

«Sta' scappando?»
Nehellenia aveva seguito Endy, scrutando ogni suo piccolo movimento.
«Non sono mai scappato in vita mia. Di fronte a niente e nessuno.» rispose stizzito il giovane. «E non sono qui per farmi spiare da una principessina viziata e capricciosa. Anche se ammetto che la sua bellezza è davvero ammaliante.»
Una risata piena di ilarità colpì la ragazza.
«Lei è gentile. Ma mi dica, chi le dice che io sia una principessina?»
«I vostri abiti, i vostri modi, i vostri pregiudizi… La gente dell’alta società è così prevedibile e scontata…» Un’espressione di disgusto calò sul suo volto.
«Se permette… vorrei andar via. Questi ricevimenti non fanno per me…»
«Aspet…» Nehellenia non riuscì a terminare la frase, il giovane era sparito nel centro della sala, inghiottito dai presenti.
Zirconia, la sua cameriera personale, la raggiunse, porgendole dei guanti di pizzo bianco.
«Non ne ho più bisogno, Zirconia.»
«Signorina… perché parlavate con quell’uomo?» s’intromise Zirconia.
«Lo conosci? Sai chi è?» domandò incuriosita Nehellenia.
«Ma certo! A Miyakojima lo conoscono tutti. Lo chiamano Endy Della Rosa.»
«Della Rosa?»
«Sì, Della Rosa. È cresciuto tra i roseti della città, non ha genitori, né un nome, ma è stato educato ed istruito dal dottor Tomoe… Si ricorda di lui?» continuò la domestica.
«Certo… è davvero bello. I suoi occhi, le sue labbra…» cominciò Nehellenia.
«Oh, signorina… non dovreste parlare così! Però è vero, Endy è affascinante e ha molto successo con le donne…»
«Ma davvero… credo tornerò da mia madre per qualche tempo… D’improvviso Miyakojima non è più la cittadina noiosa e di campagna che ricordavo!» disse, ammiccando, la ragazza.
«Signorina… lei non cambierà mai!»

Quando agli invitati fu dato il commiato e le donne del palazzo furono andate a letto, Chronos volle parlare con Soichi.
«Domattina andremo dal notaio. Voglio che Endy porti il mio cognome. È mio figlio e voglio che sia trattato come tale.»
Soichi si sistemò l’orologio da polso, poi rispose: «è una scelta saggia. Endy ha sofferto molto. Ha conosciuto la fame e la miseria e ha sempre lottato per sopravvivere. È un giovane impulsivo e coraggioso e ha un grande cuore. Merita di essere felice o quantomeno di essere riconosciuto come figlio legittimo.»
Legato da un profondo affetto paterno, Soichi Tomoe, ripensò alla dura infanzia del giovane.
«Non ha mai voluto che lo riconoscessi come figlio mio… Se mio padre non desidera che sia suo figlio, allora non sarò figlio di nessuno. Mi ha sempre risposto così… è testardo come te.»
Chronos sospirò.
«Ikuko? Sai qualcosa di lei?»
Soichi Tomoe si incupì.
«Per anni ha pagato in silenzio l’aver avuto una relazione con te. Suo marito, Kenji non le ha mai perdonato di aver avuto un figlio da un altro… è morta quando Endy aveva solo quattro anni…»
Una lacrima scese dagli occhi del vecchio duca, al quale pesava maggiormente il senso di colpa che lo aveva accompagnato in tutti quegli anni.
«Prepara i documenti, Soichi. Domani voglio che tutta la nobiltà riconosca mio figlio maggiore come tale. Endymion Prince. Gli darò il nome che gli è sempre spettato.»


Note: Miyakojima, città dell'isola Miyako, nella prefettura di Okinawa.


   
 
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