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Autore: xArwen    17/03/2013    0 recensioni
« Caro Te, mentre ti aspetto ho deciso di scriverti come me la passo in tua assenza. Voglio essere sicura che una volta insieme tu possa avere ogni parte di me, anche il mio passato. Ti permetterà di conoscermi più a fondo e ti dimostrerà che sei te che io voglio al mio fianco, per sempre. »
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caro Te,
nella scorsa lettera non credo di essermi comportata molto bene, ma l'ho scritta di notte. Quando scende il buio mi sembra di precipitare in una dimensione onirica e, sopraffatta dai miei demoni nutriti dall'oscurità, cado.
Non ti farò una cronaca della mia vita fisica. Ti racconterò ciò che provo per te, e ciò che provo ogni giorno. Ti racconterò di Me.
A volte guardo il mare e penso che questo mio senso di eccessiva realtà sia dovuto alla solitudine intrinseca del paesaggio, che amplifica la mia. Senza nessuno al mio fianco mi sento dispersa nel mondo. Tuttavia non ho mai condiviso un paesaggio con qualcuno e posso solo immaginare cosa si provi. Vorrei avere te, qui, su questa spiaggia, per non perdere il mio tempo. Da soli, ogni azione diventa occupare un rettangolo di terreno con il proprio corpo pesante.
Guardo le onde innalzarsi e poi, all'improvviso, ricadere in una frenetica corsa di topi schiumosi che si consuma sul bagnasciuga. Ma l'esperienza si svuota di ogni evanescenza: la realtà è così vera, definita e reale da non potersi adattare ad un interpretazione sentimentale slegata dalla malinconia da incapacità di volare.
Ci sono delle sensazioni che possono essere percepite solo da fuori, guardando ad esempio una foto, ma a viverla la si vive diversamente. Tranne quando si ha qualcuno al proprio fianco. Sentire una persona come propria, percepirla, toccarla, poterne disporre per nutrirsi. Cambia tutto. La mente è riempita da essa, non c'è spazio per la considerazione razionale della realtà: i pensieri vengono contaminati da questo stato mentale. La mente stessa diventa il palcoscenico, la realtà un'illusione proiettata in essa, rappresentata, e ne siamo spettatori.
L'unica cosa che voglio, che mi porterebbe una felicità non effimera, è poter riversare il flusso traboccante della mia coscienza in te. Poter non avere limiti o convenzioni nei tuoi confronti. Avere una libertà privata e condivisa. Non lasciar marcire ciò che abbonda nel mio petto e mi preme sulle costole. Già lo sento ribollire e fermentare questo amore per te. Dentro questo cuore nero si combatte una tacita guerra civile. Le pareti ne risultano scalfite. Nessun pianto può drenare la mia anima con le sue lacrime salate. L'unico antidoto sei tu.

Ti prego, fai presto.
Me.

   
 
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