Note:
Ragazze, sono così felice che anche
questo lavoretto sia piaciuto (per ora), vi ringrazio tanto, siete la mia
felicità XD Lascio i ringraziamenti singoli a fine capitolo ^^
Sono stata parecchio a decidere se mantenere la lunghezza inalterata o dividere.
Ho optato per la seconda, sia perchè mi è stato chiesto, sia perché sono davvero
molto lunghi, e possono risultare noiosi. Però, dato che comunque ormai questo
l’avevo già scritto, aggiornerò più velocemente.
In verità ogni capitolo aveva una sua completezza in sé, o almeno ci ho provato,
ma non succede nulla se si legge spezzettato. Inoltre, seguendo il consiglio di
mame, ho deciso di spezzettare di più i paragrafi, così forse la lettura è più
agevole (ho cambiato anche il precedente).
Quindi, la storia l’ho quasi conclusa, mi mancano le ultime revisioni, non
disperate(?). Ah, era iniziata per essere di 3 capitoli, ma mi ha preso la mano
ed è diventata di 4, e adesso che divido sarà di 7…
Qui iniziamo ad entrare nella storia, c’è da notare che ho incasinato le cose,
dal punto di vista stilistico, perché ogni paragrafo è un salto spaziale e
temporale… spero che si capisca lo stesso… questa ff è tutta un salto ^^’
Mi avete scritto che l’idea della recita è carina, è originale, che li farà
avvicinare, ecc., ma nessuna ha chiesto quale è questa recita… ^^
Ultima cosa, ho notato un numero spropositato di letture rispetto ai commenti
O__O è impressionante! Di solito io riapro una storia che ho letto anche 4-5
volte, perché mi perdo sempre qualcosa, o mi piace rileggerla, ma non 15… Tutto
questo per dire che non pensavo ci fossero tutti questi lettori nell’ombra… è
inquietante a pensarci bene, mi sento spiata, aiuto! ^^”
Vi lascio alla lettura.
A tto II - Litigi, accettazioni e risoluzioni (Parte Prima)
La serata era fresca, anche se il sole ancora non era tramontato del tutto. Roy
e Riza si trovavano soli davanti l’entrata del teatro della scuola di Elycia,
secondo il luogo prestabilito dalla lettera che era arrivata ad entrambi quella
mattina. Mancavano pochi minuti alle otto, ma nessuno dei due sembrava
intenzionato a varcare quella soglia, non sapendo a cosa stavano per andare
incontro. Erano uno di fianco all’altro, guardavano l’ingresso come se fosse la
Porta dell’Inferno, a Roy tremavano leggermente le mani e Riza aveva appena
deglutito a vuoto.
“Crede che prima o poi dovremmo entrare o rimaniamo qui fuori tutta la sera?” si
azzardò a chiedere lei.
“Temo che sia ora di andare là dentro, almeno per chiarire che noi non
c’entriamo niente in questa faccenda” decise lui.
“Ma c’erano i nostri nomi sulle lettere, non può essere un errore” precisò lei.
“Deve esserlo! mi rifiuto di credere a qualunque altra cosa. Andiamo?” le
chiese, per la prima volta un pochino speranzoso in un suo rifiuto. Ma Riza
annuì lentamente ed entrambi si avviarono verso quella porta.
Una volta aperta si presentò loro una confusione enorme: gente che gridava,
costumi sparsi sulle sedie della platea, luci che si accendevano in ogni angolo,
per non parlare del palco, sul fondo della saletta, su di esso c’erano
scatoloni, scenografie, fili della corrente, gente che provava battute. Il
contrasto con il silenzioso e buio esterno era netto, e quasi accecò i due, che
rimasero sulla soglia finché una voce a loro ben nota non li richiamò
all’interno.
“Roy! Riza! Finalmente! Siete in ritardo di tre minuti, oggi è il primo giorno e
ci passo sopra, ma in futuro non accetto queste cose, se non prendete seriamente
il vostro lavoro potete anche andarvene” li aggredì Julia, con una sciarpa
bianca attorno al collo e un copione ripiegato a cono in una mano.
“Ma che-” provò a rispondere Roy, ancora abbagliato dalla luce e dal
comportamento della ragazza.
“Niente ma! Sulla scena, forza, tutti e due!” e così dicendo li spinse in malo
modo sul palco. Un uomo sulla trentina si avvicinò a loro e gli mise in mano due
copioni. I due si scambiarono uno sguardo eloquente, prima di essere richiamati
ancora una volta dai loro pensieri.
“Allora, Atto I Scena I, iniziate a leggere” strillò Julia, che si era
accasciata su una sedia appena sotto al palco.
“Ehm” provò titubante Roy, ma appena vide lo sguardo disperato che gli rivolse
Riza ritrovò tutte le sue forze. “Aspetti un attimo, chi le ha mai detto che
accettiamo? Siamo qui per capirci qualcosa di più, neanche la conosciamo, come
si permette di trattarci così? Non ci facciamo comandare così facilmente, e poi
non ho neanche capito che recita è!” si infervorò.
“Ma se è per questo non c’è problema, mio caro” civettò Julia, lanciandogli un
sorrisone. “La recita è tratta da La Bella addormentata nel bosco, una
favola che conoscono tutti, no? E per mettere le cose in chiaro, io sono la
regista, quindi è naturale che i miei due attori principali mi obbediscano,
sciocchino” spiegò lei, come se si rivolgesse a un bambino.
Roy rimase per un attimo basito da quella risposta, e lo sguardo che gli lanciò
Riza sembrò confermare i suoi pensieri. Quella non era solo strana, era matta da
legare!
“E poi” continuò lei, stavolta con voce fredda e uno sguardo subdolo “la piccola
Elycia e gli altri bambini erano coooosì contenti di questo spettacolo, non
vorrete deludere le loro aspettative, spero… sono così piccoli e indifesi, e la
vita è già così triste” aggiunse, con tono melodrammatico, portandosi una mano
sulla fronte mentre un cono di luce casualmente si posava su di lei “avrete
sulle vostre coscienze tutti i loro cuoricini spezzati… No, io non ho il
coraggio di dire loro che non potremo realizzare la recita e vedere i loro occhi
riempirsi di lacrime, il mio debole cuore non reggerebbe…” concluse mentre
fintissime lacrime avevano preso a solcare il suo viso “però potete
riferirlo voi a loro, domani mattina” li guardò con sguardo malefico e un sorrisetto che non presagiva niente di buono, smettendo improvvisamente di
piangere.
Roy iniziò ad avere un tic nervoso all’occhio, mentre una goccia di sudore
scendeva dalla sua fronte, e Riza rimase impietrita da quel comportamento
assurdo.
“Beh, ha ragione, se ormai è già stato deciso tutto non possiamo tirarci
indietro, quei bambini non hanno colpa” ammise quest’ultima, riflettendo ad alta
voce.
“Cosa? Tenente, ci hanno incastrato, non possiamo dargliela vinta così!” gridò
Roy, voltandosi a guardarla.
“Ma ormai non possiamo fare più niente, ricorda anche lei l’espressione felice
di Elycia ieri, quando parlava della recita” affermò lei. Roy non trovò nulla da
controbattere; era vero, il volto della bambina sembrava essersi illuminato e
non voleva essere proprio lui la causa della sua delusione.
Vedendo che nessuno dei due obiettava qualcos’altro, Julia ricominciò: “bene,
vedo che abbiamo trovato un accordo! E poi le locandine sono già state stampate
con i vostri nomi, non potete più tirarvi indietro. Lo spettacolo deve
continuare!” spiegò lei, rivolgendosi ad un ipotetico pubblico davanti a sé.
“Ma perché ha scelto proprio noi come attori? Nemmeno ci conosce…” chiese Riza,
ignorando volutamente il comportamento di Julia.
“Ma certo che ci conosciamo” rispose, offesa “ci siamo conosciuti ieri, no? Già
non ti ricordi? Non sembravi così tanto vecchia…”
Riza fece finta che quelle parole non l'avessero toccata, mentre Roy soffocò a
stento una risatina.
“Voi mi avete ispirato, e non bisogna opporsi al sacro fuoco dell’ispirazione,
non credete?” riprese lei, e non aspettandosi una risposta continuò, “siete
perfetti per il ruolo dei due protagonisti, e se lo dico io che sono la regista
vuol dire che è vero!” disse, confermata dalle altre persone presenti in sala
che iniziarono ad annuire.
“Ma perché ha aspettato le ultime due settimane per cercare gli attori
protagonisti? A quest’ora la recita doveva essere finita da un pezzo” notò Riza.
“Nessuno aveva abbastanza talento per un ruolo cooosì importante, semplice!”
chiarì l’altra. “E sono sicura che voi sarete perfetti per questa parte, lo
sento, e il mio talento non sbaglia mai!” e si posizionò in un’altra posa
teatrale.
Ormai la situazione era chiara, non potevano sfuggire a questa piega degli
eventi.
“Va bene. Almeno ci può dare qualche chiarimento in più?” esordì Riza, ormai
sconfitta.
“Cosa? Ma che chiarimento in più! Questa è una truffa, io me ne vado!” disse
adirato Roy.
“Tutto quello che vuole, sono disposto a tutto” cantilenò Julia. Roy si
bloccò a metà di un passo, le gote arrossate. Come aveva fatto a ricordarsi le
sue esatte parole? Era un piano già studiato per incastrarli, lo sapeva, e ormai
lui aveva perso, era caduto in trappola. Ma non si sarebbe dato per vinto,
questo era certo, nessuno poteva permettersi così di prendersi gioco del grande,
eccezionale, incredibile Alchimista di Fuoco.
“Allora” riprese Julia, con il sorriso sulle labbra “la recita riguarda la
favola de La bella addormentata del bosco, ma è rivisitata e corretta
secondo il mio meraviglioso stile.”
“Eh?” risposero basiti entrambi. “Che significa più precisamente?” azzardò Riza,
non tanto sicura di voler conoscere la risposta.
“Vi racconterò brevemente la mia geniale trama. C’è un principe e una
principessa, esattamente voi due” disse rivolgendosi prima a Roy e poi a Riza
“la prima parte della trama è incentrata sul principe, che vive annoiandosi nel
suo castello, sì sì – annuì, portandosi due dita sotto al mento, mentre l’altra
mano reggeva il gomito - lo so che è difficile annoiarsi se si è circondati
dalla ricchezza, ma il punto è che questo principe è costretto a sposarsi, e lui
non ne ha la minima intenzione – risata soffocata di Riza e sguardo torvo di Roy
– così cerca in tutti i modi di divertirsi negli ultimi giorni che lo separano
dalle nozze. E qui entra in gioco il problema. Infatti mentre si aggirava nella
foresta, viene colpito da un incantesimo di una strega cattiva, che era stata
rifiutata dal principe, così questo cade addormentato in un sonno senza
risveglio per cento lunghi anni, però-”
“Ehi, aspetti un attimo, la storia non è così, è la principessa che cade
addormentata, altrimenti non si chiamerebbe La bella addormentata,
non crede? Non si è mai sentito di un principe vittima di un sortilegio…”
precisò Roy.
“Uffa, se fosse una trama così scontata che gusto ci sarebbe? E poi per questo
ho detto rivisitata e corretta. E ora fammi continuare” sbuffò lei,
lasciando un Roy imbronciato che incrociava le braccia sul petto a domandarsi se
la regista avesse davvero il diritto di rivolgersi con il “tu” ai suoi attori.
“Allora, il principe cade addormentato e l’unico modo per svegliarlo è un bacio
di vero amore – lo disse con occhi sognanti rivolti al soffitto – e qui entra in
scena la principessa, e la parte più interessante. Lei è una ragazza forte ed
autoritaria, tanto che decide di partire da sola alla scoperta del mondo,
finisce nel regno del principe, combatte mostri, streghe e sortilegi, sempre con
calma e sangue freddo e alla fine riesce ad arrivare alla stanza dove dorme il
principe e lo risveglia dal son-”
“Ma questa trama è assurda! Come si può pensare che una donna da sola abbia la
forza per combattere contro tutta questa gente? E' fisicamente impossibile!” la
interruppe di nuovo Roy.
“Come si vede che tu non capisci assolutamente niente di arte” scosse la testa
lei “e non ti azzardare mai più ad interrompermi, sei proprio noioso! Allora,
dove ero arrivata?" mise un dito sulla guancia, cercando di ricordare, "ah, sì,
lo risveglia dal sonno, dopodiché decidono di sposarsi e vissero tutti felici
e contenti!” finì lei ridacchiando, mentre il resto della sala la applaudiva
rapito.
Roy e Riza rimasero entrambi attoniti, se già era difficile pensare di mettersi
a recitare in una commedia, lo era ancora di più se questa era un’assurdità totale,
un parto di una mente chiaramente malata. Roy inoltre non riusciva a credere che
il suo ruolo non era poi così importante, era lui che doveva risolvere la
situazione, non poteva pensare che doveva starsene buono e addormentato mentre
veniva salvato. No, il suo orgoglio di maschio adulto non glielo avrebbe mai
permesso!
“E’ una pagliacciata, io me ne torno a casa” disse serafico mentre voltava le
spalle alla platea.
“Aspetti, Colonnello, non può andarsene, ormai abbiamo preso un impegno e
dobbiamo andare fino in fondo.”
“Che stai dicendo, Tenente?! Non ti sarai fatta abbindolare?! Si vede chiaramente
che hanno scelto i primi due stupidi che hanno incontrato perché neanche loro
hanno il coraggio di recitare una cosa del genere” chiarì lui.
“Veramente non è proprio così, la regista –” provò a chiarire l’uomo che aveva
dato loro il copione.
“Sta’ zitto, George, lasciali fare” stabilì Julia. E il tizio di nome George non
fiatò oltre.
“E’ un impegno, signore, non può sempre lavarsene le mani, ci vuole serietà
nella vita” continuò Riza.
“Serietà?! Mi parli di serietà con una cosa del genere? Con che coraggio? E poi
non c’entra niente la mia vita privata, non mettere in mezzo altre cose” gridò
lui.
“E invece sì, signore, ho capito qual è il problema, pensa che il ruolo non le
si addica, non è così? Avrebbe preferito essere lei il salvatore!” lo riprese
lei, la voce leggermente più alta del normale, il tono che aveva perso un po’
della sua proverbiale calma.
“Questo… questo adesso non c’entra niente” balbettò lui, decisamente punto nel
vivo, “non è questo il punto, è il concetto alla base che è sbagliato, è un
ricatto bello e buono!” riprese ad urlare, i pugni stretti e le guance rosse.
“Ma quale ricatto! Non faccia il bambino e non trovi scuse inutili, non ci pensa
ad Elycia?” semplificò lei, sempre più sopra le righe.
“Certo che ci penso! Ci penso ogni giorno. E questi non sono affari tuoi, non
sono cose che puoi capire!” disse a voce sempre più alta.
“Proprio perché ci pensa allora dovrebbe capire che non è una cosa così
terribile in fondo!” alzò la voce, infastidita dalle ultime parole di Roy.
“Ma come puoi sopportarlo? Non pensavo che fossi così debole!” le gridò contro.
Riza rimase colpita da quelle parole, e anche Roy a giudicare dall’espressione
pentita che assunse il suo viso. Probabilmente erano parole che gli erano uscite
dalla bocca ancor prima di pensarle, non che le pensasse sul serio, cioè, quante
volte era stata lei a salvargli la vita? Quante volte si era messa in prima
linea davanti a lui? Lo aveva protetto sempre a costo della sua stessa salvezza,
come poteva dimenticarsene così? Possibile che non ci avesse mai fatto caso? No,
Riza preferiva credere che avesse detto quella frase perché era in preda alla
collera. Ma mentre sentiva dentro di sé che qualcosa al livello del cuore le
stava facendo male, come se si stesse squarciando in due, poteva percepire che
stava crescendo qualcos’altro, una cosa a livello dello stomaco, che le faceva
serrare i pugni e le imporporava il viso. Rabbia, collera, delusione, non sapeva
bene di preciso cosa fosse – e neanche se lo chiese – ma non poteva permettere
che Roy le si rivolgesse in quel modo, non dopo tutto quello che aveva fatto per
lui nella sua vita. C’era un unico pensiero dentro di lei: Roy Mustang doveva
pagarla.
“Colonnello Roy Mustang” sibilò lei. Roy avvertì la sua aura nera e si pentì
amaramente di ciò che aveva detto.
“Hawkeye, io non volevo dire, ecco… scusa” sussurrò lui.
“Scusa?” urlò lei così forte che Roy fu costretto a fare un passo indietro “Non
me ne faccio niente delle sue scuse! Adesso lei mi sta bene a sentire, e le
assicuro che non ripeterò queste cose un’altra volta, quindi cerchi di stare
attento” continuò a gridare lei “questa recita è una stupidaggine, lo so
benissimo, e di certo è scaturita da una mente malata, ma non possiamo farci
niente, lo capisce? – cenni veloci di assenso di Roy – ma non è un’idea da
buttar via” abbassò il tono di voce, tornando calma e pacata come al solito “è
un modo per rendere Elycia felice, io ho intenzione di continuare proprio per
questo, vedere il suo sorriso mette di buonumore, lo dice sempre anche lei, no?”
gli sorrise.
Roy sembrò rifletterci per un po’, ma non poteva non dare ragione al suo
Tenente, tanto più che si sentiva ancora in colpa per le cose terribili che le
aveva detto prima.
“E va bene, accetto, sarò il principe di questa assurda recita” capitolò lui.
“Che ti avevo detto? sono perfetti insieme!” sussurrò una voce all’orecchio di
qualcuno.
“E’ vero, le loro voci si sentono fino quaggiù” disse l’altro.
“Che ci fate voi due seduti là in fondo?” strillò Riza per farsi sentire da
Julia e George che si trovavano sull’ultima fila di poltrone della platea,
bisbigliando tra loro.
“Niente, niente, cara” ridacchiò Julia, mentre si avvicinava al palco. “A quanto
pare avete raggiunto un accordo!” applaudì felice.
“Sì, siamo dentro al progetto” bofonchiò Roy.
“Bene! Allora ci vediamo domani sera, intanto prendete i vostri copioni. A
domani, carissimi!” e senza aspettare una risposta si sistemò la sciarpa dietro
le spalle e uscì.
§
Era una mattinata come tante altre al Quartier Generale di Central City.
Un’altra giornata lavorativa per la squadra del Colonnello Mustang. Riza era
rimasta sola in ufficio insieme al suo superiore, e si stava meravigliando che
lui stesse lavorando in modo così fervido.
“Colonnello, è sicuro di sentirsi bene? E’ tutta la mattina che non stacca gli
occhi dai documenti” si preoccupò Riza.
“Pensavo fossi felice di vedermi lavorare” rispose annoiato lui.
“Sì, certo, mi scusi” si imbarazzò lei. “Allora intanto controllo questa pila di
documenti” e così dicendo si avvicinò alla scrivania di Roy, scoprendo che
nessuno di quei fogli era stato toccato in tutta la mattinata.
“Colonnello, ma si può sapere che-” iniziò a chiedere Riza, mentre notò che il
suo superiore stava nascondendo qualcosa dentro un cassetto. Lei, ovviamente, fu
più veloce di lui e gli strappò la rivista dalle mani, osservandola con gli
occhi ridotti a fessura. Intanto Roy aveva iniziato a sudare freddo.
“Colonnello!” lo riprese lei, “è questo che ha fatto tutta la mattina? Ha letto
il copione della recita invece di lavorare?” disse scrutandolo attentamente.
“Beh, Hawkeye, hai detto tu che ci siamo impegnati e che dobbiamo mettercela
tutta, no?” provò lui, quasi sdraiato sulla sedia sotto lo sguardo accusatore di
Riza.
“Ma non per questo deve saltare il lavoro! Se non finiamo in tempo stasera
faremo tardi alle prove, senza contare che la disciplina è importante, non deve
dimenticarlo…” eccola che partiva per uno dei suoi monologhi interminabili:
tutte le volte che lo trovava a distrarsi – e bisogna dire che era abbastanza
frequente – iniziava con delle prediche lunghissime. Ma stavolta Roy aveva la
risposta pronta, sapeva come fermarla.
“Tenente, tu hai già letto il copione?” chiese con finta innocenza.
“E quando avrei avuto tempo, signore? Ieri sera sono tornata a casa tardi e mi
sono occupata di Black Hayate, e stamattina ho lavorato, io” rispose,
continuando a fissarlo.
“Allora non hai letto l’ultima scena, è molto interessante, non vedo l’ora di
provarla” aggiunse con un ghigno malizioso, mentre stendeva le braccia sopra la
testa.
Riza, colta un pochino a disagio da quel comportamento, scorse le pagine del
copione fino a leggere l’ultima scena, e più andava avanti nella lettura, più il
suo viso aveva deciso di prendere fuoco.
“Interessante, no?” riprese lui, assicurando i gomiti sulla scrivania e
poggiando il mento sulle mani, beandosi della reazione del suo subordinato. “La
scena del bacio! E dice anche che deve essere lungo e appassionato, leggi qua –
e indicò un rigo all’interno della pagina – beh, ormai che siamo entrati in gioco
non possiamo tirarci indietro, no?” sogghignò lui, mentre Riza continuava a non
dire una parola. “E dovrai essere tu a darmelo!” disse alzandosi e avvicinandosi
a lei. “Chissà se riuscirai ad essere così brava da svegliarmi” le sussurrò
all’orecchio.
“Adesso è meglio che inizi a lavorare, Colonnello, o non riusciremo ad arrivare
in tempo, stasera” cambiò discorso lei.
Roy sorrise solamente, risedendosi, guardando Riza ancora rossa in volto che si
sistemava dietro la sua scrivania. Prese un foglio dalla pila dei documenti da
compilare, stupendosi della capacità eccezionale del suo Tenente di sviare gli
argomenti.
Tutta questa storia potrebbe avere qualche vantaggio, si ritrovò a pensare prima
di prendere la penna in mano e iniziare a scrivere, tutto sorridente.
- To Be Continued... –
Nota finale:
La “litigata” (se si può considerare tale) mi serviva perché comico
e serio stanno bene insieme, sì, li ho fatti litigare solo per divertimento
personale, sono perfida XD. Questo capitolo doveva essere un po’ di transizione,
perché non ci vedo molto Roy, o Riza, che si imbarcano in un progetto del
genere. Il problema è che può perdere importanza, dato che è diviso, ma metterò
una nota nel prossimo indicando i punti fondamentali. Intanto ricordate che
alcune cose devono ancora essere chiarite, e che la storia del bacio sarà poi la
parte fondamentale dei prossimi capitoli (e di tutta la storia), chissà se Riza
troverà qualche modo per evitarlo... ^^
Me lo lascereste un commentino? Anche due parole, del tipo "ho letto e mi
piace/mi fa schifo/non è chiara/devo pensarci su...", tanto per sapere se piace ‘sta
cosa o se vi fermate dopo le prime tre righe, grazie ^^
Ringraziamenti per i commenti al primo capitolo: io ho scritto questa ff in un
momento in cui non avevo nulla da fare, per divertimento e per mettermi alla
prova, sinceramente ci sono molto affezionata, perché ci ho lavorato parecchio e
perché è la mia prima longfic, e perché mi piace molto, nella sua semplicità.
Quindi trovare i vostri commenti entusiastici mi ha fatto molto piacere, è bello
vedere che sono riuscita, nel mio piccolo, a dividere le mie emozioni con voi,
grazie!
Stray: davvero la parte della favola è dolce? Mi sono accorta che ho un sacco di
difficoltà con le scene più “umane”… anche quelle romantiche che già ho scritto
sono state un parto, spero che le troverai di tuo gradimento, più in là. Però un po’ me lo immagino Roy come padre di famiglia, che
si occupa di una bambina, probabilmente dipende dai tuoi themes, il piccolo Maes
è entrato nei miei pensieri ^^ l’ho visto anche come un momento in cui poteva
mostrarsi per ciò che è realmente, senza maschere, e per come lo vedo io, si
impappina di continuo, anche perché non è abituato a relazionarsi con le persone
che ama (perché può anche essere un dongiovanni, ma non prova niente per le
altre ragazze), e si vede sia con Elicia che con Riza, e come contrasto c’è il
comportamento fiero e audace che ha con Julia. In poche parole: è uno stupido!
Però ho scoperto un debole nel trattarlo male, già si intravede in questo
capitolo XD insomma, se Riza non gliela fa pagare, ci penso io! XD L’arrivo di
Julia doveva dare fastidio, almeno nelle prime due battute, poi la tensione si
smorza, insomma, a lei non importa un fico secco di lui XD bè, per ora, poi
vedremo come si evolve (lascio la suspence :P). Complimenti per aver indovinato
dove sarei andata a parare ^^ e chissà come andrà avanti la situazione… Sono
contenta che trovi leggero da leggere il mio capitolo, mi sono sforzata per uno
stile più lineare e semplice, più vicino a quello che sono io. Ancora grazie per
il Ps, mi sento sempre un parassita ^^" Ciaoooo!
The_Dark_Side: grazie per i complimenti e per l’entusiasmo ^^ sono davvero
felice che ti sia piaciuta, e che l’hai trovata dolce, ho fatto una faticaccia
con la scena della favola… E certo che Roy è sempre nei guai, se no che
divertimento c’è? XD E’ troppo divertente vederlo in difficoltà con queste cose,
ih ih ih, meno male che vicino a lui c’è sempre Riza. Eh già, credo anche io che
questa nuova occasione li avvicinerà, e anche parecchio ^^ puoi già immaginare
che accadrà dopo aver letto questo secondo capitolo (ho una mente malvagia) ^^
Grazie ancora!
Nimpha: a dirla tutta, mi sono rotolosamente rotolata (XD) anche io quando ho
scritto questa storia, soprattutto nei capitoli successivi al primo. Io amo
l’episodio 37, anche più del 13, quindi il tuo commento mi ha imbarazzato
notevolmente, non credo di essere ai livelli di quell’episodio, ma sono felice
che ti sia piaciuto ^^ e poi, piccolo spoiler, la squadra tornerà… e ho dato il
peggio di me, non so che ne è uscito fuori ^^ Sì, ce lo vedo Roy a comportarsi
così dolcemente, in fondo, ce l’ha un lato dolce nel suo carattere, deve solo
uscire fuori con calma. La maestra è un personaggio un po’ a parte, non volevo
creare una Mary Sue, e non credo di averlo fatto, lo hai visto in questo secondo
capitolo però, è un’artista (?) quindi è un po’ eclettica, e tu che studi arte
dovresti conoscere questo lato un po’ “particolare” degli artisti XD risvolti
eclatanti, uhm… credo proprio che ci saranno, ma non dico altro! Chissà… ^^ e
poi considera che Roy stava insieme a Riza in quel momento, forse qualcosa sotto
c’era, se si è comportato da dongiovanni così spudoratamente… ovviamente però
gli ho fatto fare la figura dell’idiota, perché non potevo permettere, in una ff
comica, che Riza soffrisse (ho una mente criminale o è solidarietà femminile? XD).
Aggiornerò presto, spero, alternandomi con la raccoltona. Grazie
del commento ^^
fullmetalQUEEN: Alloooooora (ricorda niente? XD), innanzitutto grazie per le
correzioni sui nomi, chissà perché avevo scambiato le lettere ^^’ sei stata
molto gentile. Poi, grazie per aver letto la mia ff, nonostante non sia edwin,
so che hai poco tempo e che probabilmente preferirai concentrarti sulle tue
preferite, inoltre la mia è parecchio lunga. Grazie per averla messa tra i preferiti! E infine grazie per averla definita
deliziosa, non pensavo risultasse così dolce, spero che anche il seguito sia
decente, ci sono stata parecchio sulle scene romantiche, sono difficili @__@
Grazie per il commento!
valy88: grazie per i complimenti, e per aver messo la mia ff tra i preferiti
solo dopo il primo capitolo, spero che i prossimi non ti deludano ^^ Mi fa
piacere che il mio lavoro sia apprezzato, grazie! Sono contenta che Roy non sia
risultato OOC, io me lo immagino a mostrare la parte più umana di sé con le
persone a cui vuole veramente bene, come Elicia (e in questa ff non prendo in
considerazione i sensi di colpa, quindi stiamo tutti più tranquilli ^^). Hai
perfettamente ragione, quando si tratta di Roy e Riza tutto è meraviglioso ^^
spero di essere riuscita a descriverli bene, perché mi sono accorta che è
complicato scrivere su loro due, hanno caratteri troppo sfaccettati, ma io ci
provo comunque! E grazie, perché so che segui anche la mia raccolta, spero di
non deluderti, anche perché non ti ho mai vista sul sito, e non ti conosco, se
ti va continua a seguirmi, e non esitare se hai critiche da fare. Ciao! ^^
mame: è vero, è da un po’ che ci sono solo one-shot o raccolte, niente longfic,
spero che la mia farà venire voglia a qualcun’altra per scriverle di nuovo. Ed
era necessario sviare dalla raccoltona (ti rubo il termine, sei un genio ad
inventare queste parole ^^), siete state tutte gentilissime a seguirmi sempre e
ad incoraggiarmi, ve lo dovevo. L’idea di questa mi è venuta perché stavo
ripensando alla mia fiaba preferita, però non è che sia venuta fuori una ff
molto seria, ha dei toni molto leggeri. E anche a te è piaciuta la favola
all’inizio, wow, ma allora mi viene il dubbio di saper scrivere le scene dolci,
oppure sei tu troppo gentile XD Roy mi sembra il tipo da mostrare il suo lato
umano alle persone a cui tiene, ma non è la persona che si mette a raccontare
favolette ai bambini, per cui, se proprio deve farlo, almeno racconta qualcosa
inventato da lui, primo perché secondo me lui vuole stare sempre al centro
dell’attenzione, e secondo perché ,magari neanche le conosce le favole classiche,
quindi prende spunto dalla sua vita. La storia del ciclope noto con piacere che
è piaciuta, detto sinceramente, l’avevo aggiunta dopo aver già scritto il
capitolo, più o meno dopo aver scritto il primo theme della raccolta, è stata
una folgorazione un po’ in ritardo, ancora non so come mi sia venuta, ma anche a
me ha fatto morire dal ridere XD penso che Roy stia inconsciamente educando
Elicia contro Brad XD Ho sempre pensato a Brad come un orbo, ma nelle favole ci
sta meglio il ciclope, no? ^^ Bene, hai indovinato che la lettera era di Elicia,
anche perché se no Roy era già morto e sepolto XD e fa il dongiovanni con la
maestra anche perché lì vicino a lui c’è Riza, secondo me XD ma vedremo come si
evolve… Grazie per i suggerimenti di dividere i paragrafi, ho già corretto il
primo capitolo, però meno di così non riesco a dividerli, perché mi sembra che
abbiano un senso compiuto così. E poi, cosa importantissima, non puoi dirmi che
ci sono degli errori e non dire quali!!! La prossima volta ti prego di farmeli
notare, ci tengo che ciò che scrivo sia corretto grammaticalmente, ho riletto la
storia, e ne ho trovati un paio, ho aggiustato un po’ di virgole, ma non so se
c’era altro. Se sono troppi puoi anche mandarmeli per email, mi faresti un
favore non da poco. Un po’ di malinconia in effetti c’è, all’inizio, e non ho
ancora capito se era una cosa voluta o è uscita fuori così da sola ^^’ ma credo
che sia inevitabile quando si parli di Elicia non cadere nel discorso del padre…
cmq non dovrebbe essercene più, lo giuro! Da adesso in poi è tutto sul piano
della demenza XD Sì, la storia dovrebbe essere romantica, spero solo di esserci
riuscita, c’è un piccolo accenno alla fine del secondo capitolo (quindi il
prossimo), e poi nel terzo
e nel quarto. Le collaborazioni fuori ufficio portano sempre dei buoni
risultati, eh eh, e di casini ce ne saranno eccome, e anche in ufficio (piccolo
spoiler) XD Quando alla fine scoprirete che questa è un’immensa fic
inconcludente poi mi verrete a cercare sotto casa, ma per quel momento sarò già
fuggita in Australia XD Cercherò di mantenere una certa regola negli
aggiornamenti, anche perché le uniche cose che devo fare sono ricontrollare i
capitoli per benino (e in caso cambiare qualcosa), aggiungere le risposte ai
vostri commenti, e, la parte più lunga, sistemare in html, che ho scoperto che
mi odia profondamente… grazie mille del commento e delle tue opinioni, mi segui
sempre ^^, ciao!!
Nanni92: grazie per il commento e per il tuo entusiasmo, sono contenta che ti
sia piaciuta tanto, cercherò di fare del mio meglio anche negli altri capitoli,
che trovo più divertenti (ma la parola dell’autrice non conta XD). E grazie per
averla messa nei preferiti subito al primo capitolo ^^. Trovi l’idea dello
spettacolo originale? Evviva! Chissà che combineranno ‘sti due, eh? ^^ guarda,
Elicia chiama Roy zio perché io sono stata plagiata dalle ff inglesi, in cui
sembra d’obbligo che lui sia lo zio e Riza la zia. Ora, posso anche pensare che
lui sia lo zio, perché Maes era un po’ suo fratello, e poi perché immagino che
ci siano questi rapporti tra Roy e la famiglia di Hughes, anche se nell’episodio
37 Glacier dice alla figlia di salutare “il signore”... però non penso che Elicia
possa chiamare Riza sua zia, non ci vedo nessun rapporto stretto tra loro (o
almeno fino a quando Roy e Riza non si metteranno insieme, ma qui è la mia anima
da fangirl che parla XD), per cui ho optato per “signorina Riza”. E poi è dolce
chiamare “zio Roy”, no? Non poteva chiamarlo “signore” se le racconta le favole
e la mette a letto… insomma, ho fatto tutto per rendere decente la storia XD.
Grazie mille del commento!!
aduah: la trovi dolce, evviva! La scena della favola iniziale è stata un parto!
Meno male che è piaciuta. Il Roy paterno invece io me lo aspettavo, ma
l’importante è che lo chiamino “zio” e non “papà”, altrimenti ho l’idea che
fugge oltre il Portale e ce lo ritroviamo direttamente qui da noi XD Spero che
anche il seguito ti sia piaciuto, grazie del commento! ^^
faccina buffa: tu mi vizi con i tuoi commenti, sappilo! XD Non pensavo di far
ridere già dal primo capitolo, mi fa piacere che ci sia riuscita (un po’ meno il
fatto che a momenti morivi soffocata ^^’). Sei stata davvero gentilissima con i
complimenti, ci ho provato ad essere ironica e ad usare frasi retoriche (perché
a parole è un conto, ma scrivere è un altro!!) sono contenta di esserci riuscita
^^ anzi, sono proprio felice! E ti ho anche messa di buonumore, wow, era il mio
intento: scrivere qualcosa di poco impegnativo e di carino per alleggerire un
po’ l’animo del lettore. La prima frase che hai citato, è quella in cui lui
sovrappone se stesso al cavaliere della storia, sì, è sempre il solito XD ma è
stato involontario, già la favola parte riprendendo la sua vita (perché sono
sicura che lui non conosca le favole originale e quindi se le deve inventare, e
che c’è di meglio della sua vita per questo scopo? Possiamo anche far finta che
l’abbia fatto perché non è un egocentrico superbo pieno di sé, ma solo perché è
ingenuo e non sa che fare, ma, detto sinceramente, chi vuoi che ci creda? XD),
poi poco prima aveva sovrapposto Riza alla principessa della sua storia, è
normale che adesso ci si veda lui, nel ruolo del cavaliere, e che lo porti a
riflettere su se stesso (ma quelle cose dovrebbe dirle a Riza, non ad Elicia >.<
lo odio quando fa così, e per questo mi vendicherò! E faccio anche tutto da sola
XD). La storia del ciclope fa ridere anche me che l’ho scritta, è stata un’idea
improvvisa, nella versione originale neanche c’era, mi è venuta in mente dopo e
l’ho aggiunta, anche perché la prima parte ha in sé un po’ di malinconia (la
storia del re che fa ritratti mi ha commosso, non devo scrivere ‘ste cose) e
dovevo smorzare, perché questa è una ff comica. E chi meglio di Bradley, il suo
nemico naturale, poteva fare il cattivo? Ci stava troppo bene XD. Grazie mille
per avermi fatto notare gli errori, cavolo, ci faccio sempre tanta attenzione, cmq ho corretto, e per la seconda frase l’ho addirittura cambiata, perché già
non mi convinceva a suo tempo, e poi c’era anche una ripetizione. Fammi sempre
notare gli errori, mi raccomando!! E meno male, Fury l’ho beccato come nome ^^’
lui è il mio preferito, anche se ho notato che per fare il mio ragazzo ideale
devo fare una fusione tra tutti e 5… 6 se contiamo anche il senso di protezione
che dà Armstrong XD sono di gusti facili, eh? XD Per quanto riguarda i capitoli,
ho chiesto io se andavano bene così o era meglio dividerli, quindi no che non
ti uccido, ci mancherebbe! Come vedi ho provato a dividerli, spero di non aver
perso lettori così facendo, forse hanno perso un po' di comicità, perchè avevo
cercato di renderli omogenei tra comicità e romanticismo ^^’ ma pazienza, non mi
interessa. Questo sinceramente sono stata molto
in dubbio se dividerlo o no, perché ha una storia circolare, ma era davvero
troppo lungo. Grazie mille per i tuoi commenti sensati e critici, e per seguirmi
sempre, finora, ciao!
Sisya: wow, grazie mille per i complimenti >///< la storia ci prova ad essere
romantica, poi non so cosa è uscito fuori. Sono contenta che i miei personaggi
ti risultino IC, ho cercato di renderli il più consoni possibili, speriamo bene.
Sì, Roy è uno stupido! Ma secondo me si è messo a flirtare proprio perché era
vicino a Riza, chissà, ragiona in modo strano (e io peggio di lui XD). E il
discorso di Riza era d’obbligo, deve pur prendersi qualche piccola vendetta, no?
Trovo adorabile trattare male Roy, se lo merita per come la fa soffrire tutti i
giorni XD Sono contenta che anche Elicia ti piaccia, ogni tanto farà qualche
apparizione, così, per mettere in chiaro alcune cose e per sciogliere un po’ di
tensione… grazie anche per aver messo la storia tra i preferiti dopo solo un
capitolo, speriamo che non deluda troppo. Ciao ^^