Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Divergent    24/03/2013    1 recensioni
“Dovete semplicemente dire il vostro nome e cognome e descrivervi con poche parole, coraggio allora…Vediamo chi avrà l’onore di iniziare…” Oh cristo no! Sta guardando nella mia direzione, ti prego fa che non mi chiami, ti prego, ti prego, ti prego. “Signor Payne che ne dice di iniziare lei?” La tensione sparì dal mio volto e tirai un sospiro di sollievo. “Certo professore” “Poi sarà il turno della signorina Lawrence” Il mio cuore saltò un battito, lo dicevo che io che quell’uomo ce l’aveva con me.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter three

Quelli che chiamate uomini
talvolta sono soltanto bambini alti.
 
- Geppi Cucciari.

 
 
Avevo un po’ paura di quello che il professor Robins avrebbe deciso di mettere in scena, era noto per le sue stravaganze e per i suoi spettacoli sempre studiati nei minimi dettagli, era riconosciuto da tutti come un grande regista all’interno della scuola e pretendeva sempre molto dai suoi attori: quelli non ritenuti all’altezza svolgevano ruoli piccolissimi che si limitavano a una o due battute oppure facevano semplicemente le comparse. Come dargli torto se si voleva recitare in uno spettacolo del suo calibro bisognava esserne all’altezza.
Questo è il punto: io non ne sono all’altezza.
Raggiunto il salone dove avremmo provato mi sedetti in uno dei posti rimasti liberi. “Allora ragazzi siete curiosi?” Una  ragazzo bionda alzò la mano “Ci dica che faremo Romeo e Giuliette, la prego!” “ Mi dispiace deluderti Ashley ma penso sia un opera teatrale ormai scontata, io voglio mettere in scena qualcosa di nuovo! La storia e il copione l’ho scritto io personalmente: parla di Elizabeth, una giovane donna del seicento troppo timida e pudica, ancora incosciente di cosa significhi dare e ricevere amore. Nonostante la sua grande bellezza  non ha mai avuto una relazione: la sua timidezza l’ha sempre frenata. Questo finche non arriva nella sua vita Gabriel, ragazzo di rara bellezza che lui sfrutta per far cadere tute le giovani ai suoi piedi: un don Giovanni insomma. Quando incontra la timida Elizabeth scommette con un amico di riuscire non solo a conquistarla e farla innamorare di lui per poi lasciarla come tutte le sue altre conquiste ma anche di insegnarle l’arte della seduzione. Di trasformarla in una nuova donna.
Elizabeth  lo respinge, il ragazzo riuscirà però pian piano a conquistarla con i suoi gesti, le sue carezze e la sua esperienza ed ad aprirle le porte di un altro mondo fatto di passione. Sfortunatamente per lui Elizabeth scopre della sua scommessa e sorprendentemente decide allora che ora tocca a lei riuscire a sedurlo per poi lasciarlo come lui avrebbe fatto con lei. Gabriel l’ha istruita troppo bene, Elizabeth sa essere ormai un femme fatale. Ciò che ognuno dei due non sa è che questa situazione porterà solo a far nascere l’amore fra due animi così diversi.”
 
 Calò il silenzio per alcuni secondi.
Penso che una storia del genere non sia mai stata messa in scena. Insomma parliamo di scene spinte, difficili da scrivere ma ancora più difficili da interpretare. “Vi informo inoltre che a differenza degli altri anni quest’anno non reciteremo solo per gli alunni di questa scuola, ma andremo in un vero teatro e tutti potranno venire a vederci”
 Il silenzio che calò questa volta  mostrava tutto il nostro stupore. Insomma un conto è recitare davanti ad amici e genitori ( a me solo questo pensiero mi manda in tachicardia)  un altro è recitare davanti a centinai di sconosciuti ( qui avrebbero fatto prima a seppellirmi direttamente) , poi cavolo era una cosa seria.
“Lei professore è un grande” disse uno dei ragazzi del corso, partirono subito gli applausi.
“Bene, ora passerei all’assegnazione delle parti, il ruolo di Gabriel sarà interpretato dal nostro Harry, trascurando le tue doti recitative credo che tu ti possa adattare molto bene a questo personaggio” Mi girai verso il riccio, quello sbruffone l’aveva avuta ancora vinta “Mi dispiace Liam ritenta l’anno prossimo” ma quel ragazzo un minimo di pudore non ce l’aveva? Mi girai verso Liam, non sembrava triste “Tranquillo ci sarò”. “Liam non preoccuparti nella nostra storia ci sarà anche un altro personaggio che metterà i bastoni fra le ruote a Gabriel quando cercherà di conquistare Elizabeth, avrai anche tu un personaggio importante!” “La ringrazio professore” Liam guardò Harry e gli fece l’occhiolino, povero riccio non se l’aspettava.
“Il ruolo femminile principale, quello di Elizabeth sarà invece interpretato da…” L’unica cosa positiva in tutto questo era che quel ruolo non sarebbe mai potuto essere mio, vista l’importanza che aveva assunto questo spettacolo solo un pazzo avrebbe potuto assegnarmi la parte di Elizabeth, non avevo mai recitato prima, non ero sicuramente la persona adatta al tipo di scene che avrebbero realizzato, la mia goffaggine si era già manifestata in tutto il suo splendore e “… Audrey!” la mia timidezza era un continuo freno, poi a me quel Harry stava antipatico e poi.. un attimo! Fissai stupita il professore. Ditemi che ho sentito male, ditemi che mi è calato l’udito. Quell’uomo è un pazzo vuole rovinare il suo spettacolo. Questa era la prova, bisognava internarlo il più presto possibile. “Scusi?”la mia voce uscì più acuta del dovuto. “Ha capito bene Audrey, sarà lei a interpretare la parte della nostra Elizabeth, nonostante debba ammettere che non ha alcuna esperienza in questo campo- bravo professore, oltre al danno la beffa – credo che fra tutte le ragazze del corso lei sia la più indicata. Il suo carattere è quello che si avvicina di più al personaggio di Elizabeth e questo per me è importante. Voglio che una attore si possa immedesimare completamente nel personaggio che interpreta e credo che lei, vista sua personalità, possa riuscirci”. Cos’era questa una presa in giro? Sto sognando? Adesso vedrò una lucina luminosa infondo a una nebbia bianca e mi risveglierò? Io non posso recitare quella parte! Io non posso recitare e basta! Perché non mi può mettere dietro le quinte come tutti quelli incapaci come me? Perché?
“Ma come professore? Ci sono molte altre ragazze più brave di me, io non sono in grado di recitare un parte del genere” “Sono d’accordo con lei che in questo corso ci siano ragazze con maggior esperienza ma come le ho già detto lei è l’unica con un carattere molto simile a quello della nostra protagonista, poi questa esperienza la aiuterà ad aprirsi di più, a diventare più estroversa e a lasciarsi andare” Ah eccolo il punto della questione, quest’uomo l’ha fatto apposta. Si crede un paladino della giustizia, un salvatore, un eroe che riuscirà a cancellare la mia timidezza.
Io l’avevo detto che ce l’aveva con me vero?
“Ma professore…” “Niente ma Audrey ormai ho deciso, ho assegnato le parti e non ho intenzione di cambiarle. Ti consiglio di iniziare a provare con Harry voglio che quando sarete sul palco si percepisca l’attrazione che uno prova nei confronto dell’altro.” “Provare con lui? Da sola? Sta scherzando?” “Suvvia Lawrence hai sentito il professore, smettila di fare la rompi scatole” Ma come si permetteva? Io avevo appena scoperto di che morta sarei dovuta morire e questo riccio mi accusava di essere una rompi scatole?
“Bene ragazzi per oggi questo è tutto, dalla prossima volta inizieremo a provare, quindi studiatevi le prime scene del copione”. Tutti si alzarono, chi deluso per non aver ricevuto la parte che desiderava, chi felice per averne avuta una.
 “Ehy Audrey ho visto che all’inizio del copione dovremo recitare una scena insieme che ne dici se ci troviamo oggi al bar della scuola?” Come facesse Liam ad essere sempre sorridente rimaneva un segreto. “Allora ti va?” Al bar? Io e lui? “Ehm ecco io, non lo so…” “Mi dispiace Liam ma la signorina Lawrence sarà impegnata con le nostre prove, non ho intenzione di non ricevere i crediti per il prossimo semestre a causa della sua inesperienza e timidezza ancora molto evidente” Concluse facendomi un occhiolino. Alzai gli occhi al cielo. Spirito santo scendi su di me e aiutami a sopportarlo. “Prima o poi dovrai cedermela caro Gabriel, la nostra Elizabeth recita con me parti di una particolar importanza. Ci vediamo Audrey!”
“Senti… ecco…” perché non riuscivo a parlare! “Non ti sforzare troppo Audrey, passo da te alle otto, qual’è il numero della tua stanza?” “trecentotrentatre” “Perfetto”.
Si girà e se ne va. Neanche un saluto, un cenno della mano, niente. Viva la buona educazione.
 
 
Sono già le otto e dieci e quel riccio presuntuoso non si è ancora presentato. Bussano alla porta, deve essere lui. “Scusa il ritardo” Ancora nessun saluto, bene. “Senti facciamo la cosa nel modo più indolore e veloce possibile” “Audrey rilassati non dobbiamo partire per andare in guerra!” la fai facile tu riccio non devi avere a che fare con te. Oddio. “Si può sapere cosa stai facendo? Sei impazzito? Smettila subito!” “Che c’è mai visto un ragazzo in costume?” Mi misi le mani davanti agli occhi. “Questo cosa centra? Rivestiti subito!” Quello screanzato si stava spogliando davanti a me rimanendo solo con il costume che intelligentemente aveva pianificato di indossare a casa. “Sei troppa timida e pudica Audrey proprio come la nostra Elizabeth, ma se come lei dovrai innamorarti di me e provare a sedurmi non basterà provare a intenerirmi con il tuo balbettio, devi diventare più sicura. Coraggio dimmi, cosa ti piace fare?” “dobbiamo proprio parlare con te conciato così?” “Qual è il tuo cibo preferito?” Ora neanche mi ascoltava più? Come facevo a parlare con lui vestito così, o forse farei meglio a dire svestito così. Era uno screanzato, poco ma sicuro.Sono sicura che le più guance erano ormai di un rosso acceso le sentivo esplodere. Bisognava ammettere che era proprio un bel ragazzo, capelli scuri, occhi chiari e fisico che avrebbe potuto competere con quello di un modello, molte avrebbero volentieri fatto a cambio con me in questo momento. Solo che tutti questi particolari mi mettevano ancora di più in soggezione. “Audrey non ho la minima intenzione di venire a letto con te, non faccio questo per provarci con te ma solo perché anche a me servono quei crediti per il prossimo trimestre, coraggio” parlammo per circa quaranta cinque minuti in cui gli dissi quale cibo preferivo, quale era il mio libro preferito, il film più bello, la canzone che ascoltavo più spesso e lui sorprendentemente resto tutto il tempo ad ascoltarmi senza fiatare, tanto che a un certo un punto pensai si fosse addormentato ad occhi aperti. Ad un certo punto guardò l’ora sul cellulare, si alzò e si rivestì. “Audrey sono le dieci devo andare, domani stessa ora okay?” era praticamente fuori dalla mia stanza quando si girò ancora verso di me “Senti indossa un costume sotto i vestiti ve bene? Domani le cose le faremo alla pari" Ancora quel sorriso bastardo. Lui uscì. Io rimasi paralizzata davanti alla porta. In che cosa mi ero cacciata?
 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Divergent