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Autore: _Lolita    01/04/2013    3 recensioni
Inghilterra 2005.
Sullo sfondo di una Londra divisa fra quartieri alti e periferia si incrociano le vite di Christian e Gloria.
Due adolescenti che non potrebbero essere più simili nella loro diversità.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Barfly Club era pieno. In strada, davanti al locale, c'era già chi non si reggeva più in piedi, chi rimorchiava qualche bella ragazza e vi ci si appartava in un vicolo, chi si andava a imboscare nella macchina di qualche amico per farsi una canna, o una striscia o solo dio sa cosa.

Gloria sospirò rassegnata e, senza aspettare suo cugino che era andato a parcheggiare, entrò nel locale.

La prima cosa che colpì Gloria, come sempre, fu l'innaturale puzza di sudore e di fumo che invadeva la stanza; superato l'impatto olfattivo la situazione poteva anche essere accettabile, la band di apertura stava già facendo pogare un pò di gente per tanto raggiungere il bar fu un impresa

-Una Ceres- ordinò Gloria e il barista non se lo fece ripetere due volte

-Noto con piacere che ti stai divertendo sorellina- Gloria si girò di scatto, accanto a lei, appoggiato al bancone, c'era Josh che aspettava la vodka liscia che aveva appena ordinato

-Che ti fa pensare che non mi stia divertendo?- chiese la rossa cercando di fare le finta tonta

-Beh, hai la faccia di una che butta un biglietto della lotteria nel cesso e poi si rende conto che era quello vincente- bel paragone davvero

-Non è vero..

-Dai retta a me tesoro, smettila di dannarti per i problemi dell'umanità- disse Josh prendendo la sua vodka e andandosene

Nell'esatto istante in cui i ragazzo se ne andò a Gloria arrivò la birra, ne prese u lungo sorso e poi, senza pensarci due volte si fiondò in mezzo alla gente.

Forse Josh aveva ragione, perchè rovinarsi la vita per problemi irrisolvibili? Viveva in un quartiere di merda? Fanculo. Sarebbe morta senza mai aver fatto davvero nulla per cui valesse la pena essere ricordati? Fanculo. Non aveva un futuro e non riusciva a crearsene uno? Fanculo.

Era davvero il vaffanculo la risposta giusta? Gloria non lo sapeva. Ma per una sera decise di dar pace alla sua mente affollata e di lasciarsi andare.

Si muoveva a ritmo di musica, in una danza statica che la faceva sembrare una bambolina di pezza, ma in quel momento la sua mente era sgombra e Gloria era felice.

Finché non andò a sbattere contro qualcuno che le fece rovesciare a terra la birra

-Fanculo!-

-Vaffanculo cosa? Guarda dove cazzo vai!- esclamò una voce maschile

-Tu?!- esclamarono poi all'unisono i due non appena si guardarono in faccia

-Tu, sei in coglione di sta mattina, che cazzo ci fai qui?-

-Perchè, non posso stare qui?-

-Non credevo che a un ragazzino tutto casa chiesa come te potessero piacere delle cover band di morti di fame-

-Ci sono tante cose che non sai di me- disse serio

-Tipo che soffri di personalità multipla? Sei leggermente diverso da questo pomeriggio- disse Gloria alludendo al fatto che poche ore prima pareva uscito da un Country Club e in quel momento sembrava uno scappato di casa

-Ti ripeto la risposta di prima-

-Me la farò bastare. Non ricordo il tuo nome comunque-

-Sono Christian, tu invece?- il ragazzo le porse la mano

-Gloria- rispose lei stringendogliela per poi afferrarlo per il polso e trascinarlo in mezzo al pogo.

 

Dopo un ora e mezza di pogo, strilli e canzoni cantate a squarcia gola il concerto terminò e il locale cominciò a svuotarsi rapidamente, o almeno, chi riusciva a stare in piedi se ne andava, gli altri erano già collassati sui divani del Barfly.

-Senti.. io non ho voglia di andare a casa, che dici se ci facciamo un giro?- propose Chris

-Ci sto, devo solo recuperare la macchina- detto questo partirono alla ricerca di Josh in quanto fosse lui ad avere le chiavi della macchina

La ricerca fu breve, lo trovarono con lontano dal bar completamente ubriaco che camminava abbracciato ad Alex cantando una canzone troppo volgare persino per lui

-Jo, dov'è la macchina?- chiese Gloria dandogli una pacca sulla spalla per farlo riprendere

-Macchina? Che macchina?- chiese il cugino con la voce alterata dall'alcol ridendo come un coglione

-La tua macchina!- esclamò la ragazza enfatizzando sul "tua" -La Mercury cristo santissimo!-

-Ah... eh non so...l'ho parcheggiata dietro...o davanti...ehi ma tu chi sei?- chiese poi indicando Chris che non potè fare a meno di sorridere divertito dalla situazione

-Dio, non c'è limite al peggio!- esclamò Gloria esasperata passandosi una mano fra i capelli -Alex lo porti a casa tu perfavore?- chiese poi rivolta all'amico del cugino che di certo era più sano di lui

-Sì, sta da me stasera, e comunque la macchina è laggiù- disse indicando un vicoletto non molto distante e passandogli le chiavi che probabilmente Josh gli aveva dato prima

-E che aspettavi a dirmelo?-

-Volevo divertirmi un po- rise, "troppe canne" pensò Gloria prendendo Chris per un braccio e trascinandolo verso l'auto

-Dove andiamo?- chiese Chris una volta seduto al posto del passeggero

-Nel posto migliore di tutta Camden- rispose la ragazza mettendo in moto

Ingorando ogni limite di velocità Gloria, dopo venti minuti, parcheggiò davanti a un palazzo abbandonato decisamente più alto degli altri

-Siamo arrivati- sentenziò non appena la ragazza scese dall'auto

-Che posto è questo?- chiese

-Ora vedrai- Gloria andò sul retro del palazzo seguita a ruota da Chris che era sempre pià confuso

-La vedi quella scala anti-incendio?- chiese la ragazza indicando una scala di ferro arrugginita che collegava tutti i terrazzini di quel palazzo distrutto

-Si-

-Ecco comincia a salire, arriva sul tetto-

Chris obbedì, cominciando a salire per quella scala pericolante che sembrava potesse crollare da un momento all'altro, un tocca sana per la sua paura dell'altezza davvero

Dopo un numero di scalini indeterminato i due arrivarono sul tetto del palazzo;

Gloria sorrise senza dire una parola mentre Chris fissava il panorama stregato, si vedeva tutta Londra, Il Tamigi, il London Eye e le stelle brillavano sicure in cielo illuminando la città, una vista del genere non c'era nemmeno a Kensinghton

-E' bellissimo..-

-Lo so-

Dopo un ora erano ancora li, straiati a terra a passarsi uno spinello, avevano parlato del più e del meno come se si conoscessero da una vita scoprendo che avevano molte cose in comune a discapito di ciò che diceva l'apparenza

-Senti ma a che ora devi essere a casa?- chiese Christian dopo un pò, Gloria scrollò le spalle

-Ho la macchina, volendo potrei tornare anche domani mattina- non lo disse ostentando superiorità o vantandosi della libertà che aveva, anzi, lo disse quasi con una punta di rammarico

-E' tipo da due giorni che mio zio non si fa vedere, alle volte succede, se ne va da qualche parte a Manchester o solo dio sa dove con la sua nuova ragazza, o con degli amici, non so, non mi interessa.. il fatto è che le bollette da pagare restano a me e Josh a siamo entrambi disoccupati- aggiunse poi

-Ah.. e con la scuola come fai?-

-Io non vado più a scuola, mi sono diplomata con un anno di anticipo facendo gli ultimi anni che mi mancavano in uno, ora dovrei pensare al college, ma giuro che non è di mio interesse-

-Capisco, io sono iscritto a Oxford da quando avevo 9 anni, mio padre mi ha riservato un posto nella sua vecchia università ovviamente, spera che io mi laurei in legge così da poter prendermi il titolo una volta che passerà a miglior vita-

-Titolo?- chiese Gloria prendendo un tiro

-Mio padre è un conte nella fattispecie- Gloria annuì

-Quindi fa parte della camera dei lord- dedusse la ragazza

-Esattamente. Personalmente mi eviterei volentieri di diventare come lui-

-Mica sei costretto. Tu hai mille possibilità Chris, non buttarle via- Gloria si accese una sigaretta, lasciando ciò che rimaneva dello spinello al ragazzo

-E tu invece?-

-Io cosa?- chiese la ragazza -Quelle come me non hanno possibilità, quando mia madre morì venni affidata ai servizi sociali che quando si resero conto che mio zio era l'unico parente vivo che avevo mi mandarono da lui senza troppe storie, senza preoccuparsi di capire che persona fosse, all'epoca avevo 8 anni, non potevo capire che per loro ero solo una pratica da evadere, potevano mettermi in una altra famiglia, magari di brave persona, con un lavoro stabile e una bella casa, ma no, hanno voluto privarmi di questa possibilità. Ho mollato il liceo e ora ho un diploma che non può garantirmi nulla di che, non ho idea di cosa potrà accadere domani o tra una settimana, non so se questo mese riusciremo a pagare l'affitto, non so nulla..No Chris, quelle come me non possono avere possibilità-

-Mi spiace..- fece una pausa -Sai, sto passando la mia vita a far finta di essere un altra persona, almeno tu sei te stessa..secondo me siamo entrambi imprigionati in qualcosa che non possiamo gestire..- Gloria annuì e ci fu l'ennesima pausa di silenzio, era strano per lei parlare della sua vita cn un perfetto sconosciuto, ma Christian gli ispirava fiducia dopo tutto, e pareva capirla fino infondo

-E' tardi, tu non dovresti essere a casa?- chiese Gloria pensando che lui dei genitori e delle regole da seguire le aveva

-Perchè, che ora è?-

-L'una- disse Gloria

-Porca puttana!- esclamò il ragazzo balzando in piedi come se avesse preso la scossa

-Cosa c'è?-

-Ho perso l'ultima metro-

-E allora?-

-E allrora dovrei essere a casa da due ore- disse passandosi un mano fra i capelli

-Sveglia, ho la macchina ti porto io- disse la rossa alzandosi

-Ma se ti sei fumata una piantagione!- gridò esasperato

-A parte che non è vero, non hai scelta, la prossima metro c'è alle 6 del mattino e non credo ti convenga, quindi non fare la ragazzina e scendi-

Chris obbedì senza troppe storie, tanto non aveva alternative.

Scese piano la scala anti-incendio e quando si ritrovò dalla macchina disse a Gloria

-Ti spupplico vai piano-

Gloria nemmeno gli diede retta e mise in moto, nel giro di neanche venti minuti parcheggiò davanti a un immensa villa bianca in stile vittoriano circondata da muri ricoerti d'edera a da e chiusa da un cancella nero

-Cazzo che casa- esclamò la ragazza appena scese dall'auto

-Credimi, non è nulla di che..- disse Chris, Gloria lo guardò storto

-Casa mia solo che nel tuo giardino ci sta otto volte- si accese l'ennesima sigaretta -E poi sarà anche una prigione dorata, ma è qui che devi tornare-

-Già..- disse Chris cominciando fissando il muro

-Come pensi di entrare?- chiese poi la ragazza

-Contavo di scvalcare il muro- Gloria lanciò un occhiata la muro, era alto almeno 3 metri e mezzo ed era ricoperto d'edera

-Sali sul tetto della macchina e arrampicati- disse poi con semplicità dopo quella breve analisi

-Ecco..il fatto è che... soffro di vertigini- Gloria alzò gli occhi da terra e lo guardò di sbieco

-Ok, ti dò una mano io- disse gettando il mozzicone a terra

Salì sul tetto della Mercury e fece cenno a Chris di imitarla, unì poi le mani e diede una spinta al ragazzo che intanto vi aveva appoggiato un piede.

Dopo svariati tentativi e Chris riuscì ad arrivare sulla cima del muro e a sedersici a cavalcioni

-Ehi, quando ci rivediamo?- chiese a Gloria che nel frattempo era scesa dal tetto dell'auto e si guardava intorno per assicurarsi che nessuno li avesse visti, del resto uno spettatore ignaro non poteva certo pensare che quella fosse la casa di Christian

-Che dici di domani? Vengo a prenderti alla Oxford High- chiese poi dopo aver accertato che la strda era deserta

-Come fai a sapere ceh vado a scuola li?- chiese Chris stupito

-Oggi, o meglio, ieri pomeriggio avevi la loro uniforme, e poi figuriamoci se un figlio di papà come te non va nel liceo più prestigioso di Londra- la ragazza rise di gusto

-Touché. Esco alle due domani, sii puntuale-

-Pensa ad andare a letto, sennò col cazzo che riesci ad alzarti fra qualche ora- Gloria salì in macchina

-Ci vediamo alle due- urlò poi dal finestrino partendo a tutta velocità per tornare a Camden.

 

 

 

MI SCUSO IMMENSAMENTE PER QUESTO RITARDO VERGOGNOSO.

Davvero, ma tra scuola, prove con la band e casini vari non sono riuscita a fare nulla.

E poi come se non bastasse si sono sciolti i MCR e la cosa mi ha abbastanza scossa.

Perdonatemi davvero.

 

Un grazie a tutte voi che leggerete e magari recensirete questa cazzate, il capitolo non mi entusiasma, farò meglio col prossimo lo giuro.

Un grazie speciale a Stallion_Duck che mi ha spronata a scrivere :3 Spero che il capitolo ti piaccia <3

 

Perdonate eventuali errori ho scritto di fretta.

 

Grazie a tutte voi <3

 

Pace, amore, empatia <3

 

_Lolita

   
 
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