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Autore: _MyDark_    02/04/2013    4 recensioni
immaginate di essere a letto con il vostro migliore amico e improvvisamente di trovarvi il suo sosia da piccolo addosso. avete fatto? beh, come vi sembra?
ecco, in questa fan fiction HiroMido ci sanno anche Midorikawa Jr. e Hiroto Jr.
Don't Like, Don't Read
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Xavier/Hiroto
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
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Rosa sulla schiena

[2° giorno, Prima settimana, 02/04/2013]






Nessuno, nemmeno il cielo stesso, sapeva perché accadevano certe cose. “Scherzi della natura” così venivano chiamati gli animali o le persone diverse. In quell’istituto ce n’erano tante, e una di quelle era un “Nuovo Acquisto”. Nella 3^G arrivò correndo la professoressa bionda, la professoressa Anna, e chiuse la porta.
-Serrate tutto, porte finestre, spegnete i cellulari, le luci! Tutto!- la prof aveva le lacrime agli occhi, aveva trasformato la classe in un bunker.
Toc Toc Toc
Silenzio, panico per la docente.
Toc Toc Toc
La porta cadde, solo polvere. Un polverone. Poi, quando un po’ di polvere si era dissolta sullo sfondo comparve una ragazza cadaverica, con indosso un vestito nero da tango. La ragazza si avvicinò al banco vuoto di Mistrene, tirò un sospiro poi guardò un altro banco vuoto.
-Alyson Strangers Kiyama. Io sto cercando lui e Mistrene Callous.- la ragazza si girò lentamente verso la professoressa, i suoi occhi brillavano della follia. Hiroto si alzò.
-È  mio fratello, Alyson. Cosa vuoi, chi sei?!- lei accennò a un sorriso, si avvicinò al ragazzo e gli toccò il viso, poi lo baciò. Il rosso rimase sconvolto dal bacio, ma ancor di più dalla tristezza di quelle morbide labbra e dalla freddezza di quel viso. Lei si voltò e se ne andò.
-Rosa … Rossa …- furono le uniche parole che il rosso riuscì a dire, mentre un suo compagno guardava la ragazza andare via pallido in viso. Quando di lei non ci fu’ più traccia Sakuma, che l’ aveva osservata attentamente, disse una cosa che molti diedero per scontato.
-Doveva avere sulla dodicina, eppure le punte dei suoi capelli erano nere e bianche, e sulla schina avete notato quell’ enorme rosa rossa?- Hiroto non fiatò, voleva bene al fratello e forse aveva capito chi era quella ragazza.

Alyson tornò a casa con il colto macchiato di piccole goccioline rosse e in mano una torcia. Tra i capelli la polvere.
-Fratellone, la mia ragazza si è tolta la vita. Io non voglio andare ai funerali, non me ne frega niente di lei.- il rosso guardò con le lacrime agli occhi il bambino sui sette anni.
-Alyson, noi andremo. Infondo tutto lei ti amava …-
-Non mi interessa.- il rosso tirò uno schiaffo al minore d’ impulso, subito dopo pentendosene. Il moro si toccò la guancia, gli occhi sgranati. Strinse il coltello nella manina e subito dopo lo puntò al ventre di Hiroto, che all’ epoca aveva nove anni. il cuore del ragazzo batteva all’ impazzata, mentre ALyson aveva una freddezza glaciale.
-Tu lo sai che non mi piace subire violenza, vero fratellone? Beh, Ari mi ha tirato un pugno. Per quanto leggero mi pur sempre fatto male … e l’ ho uccisa…- Hiroto guardò il più piccolo incredulo, mentre quello posava il coltello in terra e se ne andava.
-Ha ucciso … ha ucciso con l’ odio negl’ occhi … Alyson ha ucciso …-

 

La ragazza viveva in una villa, era sola se non era per la miriade di serpenti. Su quella ragazza giravano leggende visto che suo fratello era una divinità vanesia [Nota 1] e l’ altro fratello con cui di legame c’era solo amore, era un ninja.
Lei era dolcissima, faceva l’ impossibile per tutti, cercava di aiutare chiunque … e poi un giorno … la trovarono morta nel campanile. Il volto contratto in un pianto sommesso, il cuore in mano e indosso una veste nera. I fratelli quando vennero a sapere dell’ assassinio della sorella reagirono in malo modo. Hera strappò dal cuore del bimbo la gioia, lanciandogli addosso maledizioni, e Koheita lo fece odiare da Madre Natura stessa.
Dodici giorni dopo al ritrovamento del cadavere Koheita morì, lasciando la sua fine avvolta nel mistero.
-Sei cresciuta molto, Arianna.- fu’ un sospiro, quasi crebbe lui stesso di non averlo detto. Con l’ aria cupa e la testa bassa tornò a posto, mentre anche gli altri compagni fecero le stesso. La porta (che un bidello aveva da poco sistemato rimettendo apposto le viti) si spalancò, in quel momento entrò nell’ aula un ragazzo alto e magro, con i cpaelli castani e un aureola che gli copriva poco una cicatrice sulla fronte.
Dietro di lui un ragazzo dai capelli scompigliati viola. Il ragazzo gli si avvicinò e …

BAM!

Hiroto cadde dal letto. Erano notti che faceva lo stesso sogno, ma sapeva che il fratello non aveva mai fatto e subito ciò.
Erano le sei, decise di iniziare a preparasi. Svegliò il migliore amico e lo invitò a muoversi e a sistemarsi.
Quel giorno a scuola Mistrene mancava, ma c’erano altri due banchi. La professoressa di matematica entrò trotterellando e canticchiando, si sedette poi iniziò a parlare.
-Da oggi cari ragazzi, avremmo due nuovi compagni! Allora, uno dei due arriverà più tardi, oggi aveva una visita importante, quello che ora conoscerete invece è ... beh, chiedetelo a lui il nome. - pochi minuti dopo si sentì battere sulla porta. Comparve un ragazzo vestito in modo semplice, una t-shirt e dei jeans, la cartelletta che gli passava dietro la schiena e capelli viola. La professoressa lo invitò alla cattedra.
-Allora, ci hanno riferito che tu avevi già un lavoro … ti va di presentarti e dopo fare tu un po’ di lezione?- il ragazzo annuì, si avvicinò alla lavagna e iniziò a scrivere.
Young Omicron Death.
Sameoka si alzò e gli puntò il dito contro.
-Senti un po’ deficiente, chi ti credi di essere?!-  saltò giù dalla sedia e si diresse con passo pesante verso il ragazzo, pronto a  tirargli un pugno e stenderlo.
Sangue.
La professoressa si coprì gli occhi: Young aveva bloccato il pugno e lo aveva restituito al mittente, spaccandogli il setto nasale.
-My name’s is Young. I'm a quiet guy, but if I come instigated become don’t very sweet …- ripose il gessetto al suo posto e si sedette alla cattedra.
-Ho fatto Hacker da finanza[nota2] e cecchino- un sussurro, prese la cartella, si senti un piccolo gemito provenire da essa.
 
Angolo fantastica me detta autrice:
[nota1]= Divinità Vanesia, per chi non lo sa, sono delle divinità pure a cui con egli avvenimenti la rabbia sale così tanto da rompere la loro anima e farli diventare delle specie di demoni.
[nota2]= l’ Hacker da finanza è un tipo di Hacker che viene accettato nei lavori e in caso di furti, manomissioni o robe varie viene usato per sistemare tecnologicamente (fin dove si può) la questione.
poi, questo è Young:

alla prossimaaaa!

  
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