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Autore: Alexiel Mihawk    30/10/2007    6 recensioni
Lucius fece una smorfia schifata come per dire che anni addietro tali oscenità non sarebbero mai state permesse, quindi dopo aver posato un bacio sul capo della moglie si chinò è uscì.
-Devi perdonarlo Hermione tesoro lui non…-
-Non riesce ad accettare che ci sia una sangue sporco tra i mangiamorte, infatti detto così anche a me suona senza senso-
-Sai credo che il vero motivo sia che lui dubita che tu sia fedele alla causa-
-Lo sono forse?-

Allora questa è la nuova storia che sto scrivendo. E’ ambientata sette anni dopo la fine del settimo ad Hogwarts di Hermione, che attualmente ha venticinque anni. Harry e Ron sono scomparsi e con loro sembra essere scomparsa la speranza dei maghi e anche quella di Hermione che, diventata mangiamorte, da cinque anni vive a Lost Hope Manor come moglie di un uomo che non ama, in attesa di una libertà che non è poi così lontana come sembra.
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte, Sorelle Black, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Darkness

Capitolo 2: La Lettera

 

5 Anni Prima – La Tana

 

Hermione sedeva tranquilla nella cucina della tana leggendo un libro di medicina, accanto a lei Luna sorseggiava il suo te persa nell’osservazione di un orologio da taschino che una volta era stato di Harry.

In quel periodo la biondina era particolarmente depressa, il che poteva essere attribuito sia alla scomparsa di Harry con Ron a seguito che alla recente morte del padre, suo unico parente.

L’ex Corvonero fissava intensamente l’orologio d’argento cercando di imprimere nella memoria ogni più piccolo particolare dai graffi sul retro all’incisione interna recante il nome del proprietario.

Mancava solo un personaggio a quello strano quadretto, Ginevra Molly Weasley, che non tardò ad arrivare in un turbinio di capelli rossi.

 

-         Ragazze cosa sono quelle facce da mangiamorte in rovina?? Su con la vita!!-

 

-         Ginevra posso ricordarti che fino a ieri aspiravi al suicidio?- le disse Hermione senza alzare la testa dal suo prezioso libro.

 

-         Herm davvero – la rossa si fece improvvisamente seria –Ci sono novità-

 

Novità, parola tanto attesa quanto temuta, le cui infinite sfaccettature fecero tremare d’ansia e paura le ragazze sedute al tavolo.

C’erano buone novità come quelle che entrambe speravano di udire e cattive novità che purtroppo in quel periodo di buio erano le più comuni.

E novità in quel caso significava morte, morte di qualcuno che amavano.

Ginevra sorrise radiosa.

No decise Hermione quella era decisamente una buona notizia.

Non aveva nemmeno finito di pensarlo che l’amica che sbattè in faccia una lettera, una busta chiusa indirizzata a lei.

L’ex grifondoro trattenne il fiato, avrebbe riconosciuto quella scrittura tra mille, la scrittura del suo primo amore, del suo primo ragazzo, del suo migliore amico.

La scrittura di Harry Potter.

Aprì la lettera senza tante cerimonie lasciando che l’involucro bianco della busta cadesse a terra tra le zampe di grattastinchi, comodamente acciambellato ai suoi piedi.

Quindi iniziò a leggere ad alta voce.

 

“Cara Hermione, sono tre anni. Forse l’abbiamo trovato. L’abbazia Westminister è esattamente come la ricordavo,  l’hai mai vista all’alba? E’ bella quasi quanto te. XIV-X ”

 

-         Tre anni che non vi sentite nè vi vedete e ti mandano questo insulso bigliettino??- Ginevra era furente.

 

-         Ti sbagli Ginny, in questo biglietto c’è scritto molto più di quanto appaia ad un occhio poco allenato- ribatte saggiamente la riccia –Le vedi quelle lettere in maiuscolo? Sono numeri romani, rappresentano una data. Harry ci sta proponendo di vederci-

 

-         Be se ci avesse messo anche il posto e l’ora magari sarebbe stato meglio- replicò acida la rossa palesemente seccata perché nella lettera non vi era nessun accenno a lei.

 

-         Ma ci sono Ginevra eccome se ci sono, l’appuntamento è per questa notte a Westminister-

 

Luna parlò per la prima volta riscuotendo cenni di approvazione di Hermione, il suo sguardo prima spendo e vuoto, privo di ogni speranza era ora tornato ad ardere, ardeva dello stesso di una volta il fuoco dell’innocenza, ricolmo di aspettative e speranza.

La mora fissò prima Luna e poi Ginny quindi si alzò dalla sedia, era giunto il momento di muoversi.

Se davvero Harry e Ron avevano trovato quello che stavano cercando allora anche lei doveva agire.

Prese il mantello che penzolava pigramente dall’attaccapanni e dopo esserselo messo indosso rivolse un’ultima occhiata alle amiche.

 

-         Tenetevi pronte, questa sera andremo a Londra-

 

 

 

 

Nocturn Alley era qui tra la peggiore feccia del mondo magico che Hermione Jane Granger era riuscita a trovare tre anni prima un libro in cui era contenuto un possibile modo per distruggere Tom Ridde, il nemico di sempre.

Si trattava di una magia tanto antica quanto proibita il cui nome era andato perduto nel corso dei secoli.

Per poterla usare bisognava essere dei maghi di altissimo livello, bisognava poter padroneggiare la magia naturale degli elementi.

Per tutti quegli anni lei non aveva fatto altro che studiare come ottenere quel potere mentre Harry e Ron erano partiti alla ricerca degli elementi necessari per ultimare quell’incantesimo.

Se si erano fatti vivi ora dopo anni di silenzio voleva dire che ne avevano trovati almeno due su quattro.

Così si erano ripromessi tempo addietro.

 

“Nessun contatto fino a che non sarete a metà strada, dovrete avere trovato almeno due delle quattro pietre prima di farvi risentire. Io non dovrò sapere dove siete ne cosa fate. Sareste un bersaglio troppo facile da raggiungere, sarò sorvegliata costantemente, penseranno che possa essere un mezzo per arrivare a voi. Non fatevi trovare, non fidatevi di nessuno. Mai”.

 

La luce fioca di una piccola libreria illuminava una strada deserta, la grifoncina entrò senza farsi notare, silenziosa come una ladra, si accostò al bancone dove un uomo basso e tarchiato stava spulciando un grosso tomo dall’aria antica.

 

-         Signor Wilkins -

 

-         Signorina granger, non l’aspettavo così presto -

 

-         Nemmeno io a dire la verità, ma ha o non ha il libro che le avevo chiesto? –

 

-         Certo che ce l’ho, Miss, aspetti qui solo un istante. –

 

Scomparve dietro una piccola porta di legno ammuffito lasciando la ragazza da sola nel negozio, circondata da libri.

La situazione sarebbe stata anche piacevole ma le circostanze non le permettevano di lasciarsi andare ad un esame approfondito della libreria. Doveva rimanere vigile e attenta e soprattutto concentrata. Era un periodo buio quello e bastava un attimo di disattenzione per rimetterci la vita. Così era morto Percy Weasley e nello stesso modo Xenophilius Lovegood.

Non si poteva abbassare la guardia.

Mai.

La porta cigolò e il signor Wilkins rientrò portando con se un enorme libro polveroso.

 

-         E’ stato molto difficile riuscire e trovarlo Miss Gr anger –

 

-         Non dubitavo, ha fatto un ottimo lavoro e confido che questi basteranno –

 

Disse gentilmente la mora calandosi il cappuccio sul viso e appoggiando un sacchetto tintinnante sul banco.

 

-         E’ un piacere fare affari con lei Miss-

 

Ma Hermione era già sparita.

 

 

 

Una  volta tornata alla Tana si chiuse nella sua stanza senza lasciare entrare ne Luna ne Ginny, doveva sincerarsi che il libro fosse autentico.

Lo aprì lentamente cercando di non rovinarlo, le sembrava che alla minima pressione le pagine avrebbero potuto sgretolarsi.

Scosse piano la testa e iniziò a leggere.

 

Al piano di sotto intanto Ginevra Molly Weasley stava intrattenendo una conversazione via camino con l’amore della sua vita (o almeno per le due settimane successive).

 

-         Mi tratta come fossi stupida-

 

-         Ma amore tu non lo sei affatto-

 

-         Lo so- sbuffò la rossa seccata – E’ che a volte mi sento un po’ inutile, lei riesce a fare tutto, io invece no-

 

Luna alzò gli occhi al cielo, quando Ginny entrava in modalità vittima non la fermava più nessuno, sorrise all’amica che le fece l’occhiolino di rimando.

Se si aveva bisogno di qualcosa si poteva stare certi che la rossa in un modo o nell’altro sarebbe riuscita ad ottenerla.

 

-         Amore – continuò imperterrita la ragazza – Sai mi piacerebbe farle vedere che anche io valgo qualcosa-

 

-         Hai assolutamente ragione Gin, tesoro. Prova a sfidarla a duello e farle vedere chi sei!!- E in quel momento Ginevra capì due cose primo che il suo neoamore era un perfetto imbecille perché tutti sapevano che a scontrasi con Hermione Granger ci si poteva solo rimettere e secondo che era sufficiente cotto per rigirarselo come una polpetta.

 

-         Forse se riuscissi a procurarmi dei cristalli di antracite per la sua pozione….. –

 

-         Tesoro non dire altro, li avrai entro dieci minuti!!-

 

-         Oh Johnatan!!! Sei [un incredibile idiota] un vero amore! Come ho fatto senza di te fino ad ora-

 

Luna decise che aveva ascoltato abbastanza.

Avevano i cristalli di Antracite e il libro sulla creazione elementale di Hermione ora dovevano solo aspettare il momento giusto per recarsi all’appuntamento con Harry.

Sorrise per la prima volta dopo mesi e stava ancora sorridendo quando andò a sbattere contro i gemelli Weasley.

Oh si era il suo turno adesso.

Fred e George Weasley non erano cambiati molto in quegli anni, erano sempre i soliti bambini troppo cresciuti, sempre a ridere a inventare nuovi scherzi.

Erano loro a mantenere alto il morale della casa.

Insomma se nessuno si era ancora suicidato o arreso nonostante i numerosi eventi disastrosi che avevano colpito la famiglia era solo merito loro. Prima Ron era scappato di casa per accompagnare Harry nella sua assurda ricerca, poi Charlie era stato licenziato, quindi la bambina di Fleur e Bill si era ammalata di scarlattina rischiando più volte di morire e infine a morire era stato Percy, ucciso da Rufus Scrimgeour sotto imperio.

Oramai anche il ministero della magia era diventato un covo di traditori, i mangiamorte e le spie dell’Oscuro erano riuscite a introdursi ovunque, non c’era più un solo luogo sicuro in tutta la GranBretagna.

Nemmeno Hogwarts era più inattaccabile come un tempo, anche se ancora resisteva, ultimo baluardo in una terra quasi completamente assoggettata dal nemico.

Era stato solo grazie a loro che lei era riuscita a non sprofondare nel baratro della disperazione quando era morto suo padre, Fred con le sue battute e George con i suoi scherzi le erano sempre stati vicini senza mai diventare invadenti.

 

-         Oh scusa Fred non ti avevo visto –

 

-         Luna così mi uccidi io sono George –

 

-         Si donna come puoi non accorgerti che lui è George!-

 

-         Scusa George-

 

-         Fregata! Io sono Fred!- disse Fred scoppiando a ridere, erano passati anni ma facevano ancora lo stesso scherzo stupido ogni volta che qualcuno li chiamava per nome.

 

-         Oh accidenti, ci casco ogni volta!-

 

-         Non prendertela piccola ci casca ancora pure la mamma – annuì saggio George passando la mano tra i capelli della ragazza.

 

-         A proposito devo chiedervi un favore ragazzi- esclamò Luna ricordandosi che li stava cercando – Questa sera io Gin e Herm andremo ad un appuntamento, potreste  coprirci?-

 

-         Vanno ad un appuntamento Fred -

 

-         Proprio così George –

 

-         Che ne pensi Fred? Le copriamo? –

 

-         Ma certo George!- replicò il gemello sconvolto, che razza di domande erano quelle?

 

-         -Fanno 50 galeoni piccola- celiò George o forse a quel punto era Fred ma la bionda non ci fece molto caso si limitò a tirare fuori dalla tasca un sacchettino datole da Hermione e, una volta consegnatolo a quello che credeva essere Fred (ma forse era George), si allontanò tranquillamente dalla parte opposta a quella dei gemelli.

 

Una cosa bisognava sapere se si facevano affari con i gemelli Weasley.

Ciò che fai con Fred e George resta tra Fred e George.

Il che voleva dire una sola cosa: silenzio.

E che si trattasse di qualcosa di illegale o meno i gemelli Weasley non tradivano mai chi faceva affari con loro.

 

 

Era mezzanotte quando tre figure incappucciate arrivarono nel centro di Londra.

Se qualcuno, trovandosi casualmente in quel luogo, avesse prestato particolare attenzione ai dintorni, si sarebbe accorto che tre ombre erano comparse dal nulla.

Ma si sa, i babbani non brillano certo per spirito d’osservazione.

La più alta delle donne, che come il lettore avrà capito era Hermione, si mosse agilmente tra la folla, seguita dalle altre due, e in pochi minuti si trovarono di fronte al più famoso orologio del mondo.

Il big ben.

E di fianco ad esso troneggiava l’imponente abbazia di Westminister.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo capitolo ha una funzione di intermezzo. Come ho già detto si svolge cinque anni prima del primo capitolo e quindi della storia vera e propia. Mi serviva per spiegare quale foss la situazione di Hermione e compagnia al tempo in cui successe quello che succederà nel prossimo capitolo e che porterà la bella riccia a passare dalla parte di Tom. Che dire spero che la storia non vi deluda troppo, in questo periodo sono un pò giù di corda e quindi non vorrei trasmettere la depressione anche alle mie storie! Non sia mai, vi immaginate Severus depresso? Oddio ppatetico XD Un bacio a tutti. Alexiel.

 

Coffe14: grazie sono contenta che la storia ti sia piaciuta *___* In effetti so che Severus è una scelta un pò strana ma era anche quello che più vedevo come disposto a salvare una mezzosangue per di più amica di Harry Potter, e come vedremo in uno dei prossimi capitoli non aveva molta scelta. O così o nì. Un bacio Ale.

HermyKitty: Hermy tesoro!! Guarda sei troppo gentile, commenti sempre, sei davvero un tesoro ^o^ bè Narcissa io la amo e nel mio intimo ho sempre pensato che fosse una donna più simile ad andromeda che a Bellatrix (come sentimenti intendo). Per ora Hermione deve fare di tutto per non fare capire di non essere fedele anche perchè essendo mezzosangue Tom la tiene molto più sottocontrollo che altri, ma anche lei non è certo uno stinco di santo. Comunque no io sono una dramione nel midollo non potrei mai averla fatta sposare a Draco e dopo cinque anni non averla fatta innamorare almeno un pochino! XD Sono davvero felicissima delle tue recensioni chilometriche le adoro! Un bacione Alex

giuliastarr: grazie mille per i complimenti *_* come vedi alla fine la sto continuando spero che ti piaccia^^

magicrossy: Si Severus è uno dei personaggi meglio riusciti a JK con questo ti tranquillizzo dicendoti che non è assolutamente una Severus x Hermione anziloo in effeti non sono nemmeo una coppi atenuta in considerazione

AuraD: Lo so Snape non è esattamente il modello d'uomo ma ti posso assicurare che Hermione è in ottime mani! grazie per avere commentato. Un bacio grande Ale

DamaArwen88: Sono contenta che ti sia piaciuta ^^ Presto districherò la matassa che avvolge il passato di Hermione e arriverò a parlare del presente. Draco si avrà un ruolo importante nella storia, molto importante aggiungerei, in fondo io sono una Dramione dichiarata ù.ù Grazie per avere commentato. Un bacio. Ale

Shavanna: Hola! Si bè la spiegazione era necessaria anche perchè leggendola da una prospettiva esterna mi sono accrota che sennò facevo venire un mezzo infarto a tutti, me compresa. Guarda questo capitolo è un attimo di transito giusto per far capire la situazione prima che la storia entri nel vivo. I primi capitoli sarannò flashback di come Herm è passata al lato oscuro ^^ Spero ti piaccia. Un bacio Ale.

lady_black: ù.ù vedo che il marito di Herm ti ha sconvolto, comunque tranquilla è proprio una Draco-Herm non tradiri mai il pairing per Severus, che per quanto io ami non mi piace assolutamente con la Grifoncina. Tu dici che tra Herm e Draco c'è stato qualcosa? ù.ù chissà potrebbe proprio essere così...... o forse no.... Vabbè dai non ti anticipo nulla. Un bacio grande. Ale.

 

 

 

 

 

 

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