Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Lou_    19/04/2013    21 recensioni
E se in un giorno piuttosto nuvoloso incontraste all'improvviso un raggio di sole?
Un ragazzo capace di farvi battere il cuore per un solo sorriso, la sua dolcezza, il modo in cui vi parla?
Se capiste di esservene innamorate all'istante come mai prima d'ora?
E se questo ragazzo fosse la morte in persona?
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 



Epilogo?
 




Sto suonando la mia chitarra ora, la mia compagna di vita, e posso dire di essere abbastanza felice.
Sono nella mia nuova stanza, nella mia nuova casa, con mio padre, in cucina al piano di sotto, che prepara le sue imbattibili frittelle con lo sciroppo d’acero e, si, sono spensierata.
Sono passati giorni da quando sono qui.
Sembra assurdo ma, non smetto di sperare che questo mio periodo di pace continui.
Dopo tutto quello che ho passato, ben più di quello che un essere umano comune dovrebbe passare, me lo merito, credo.
Sono qui, sul mio letto, pizzico le corde con delicatezza, quasi a non volermi far sentire.
E in effetti è quello che voglio.
E’ una melodia lenta, triste e familiare quella che sto suonando.
Lo faccio per tenerne viva la memoria.
Lo faccio per attaccarmi ai ricordi.
Lo faccio per non dimenticarmi di lui.
Del resto, io ormai vivo di ricordi: mamma, i miei amici lasciati a Holmes Chapel, Harry.
Posso considerare questo soggiorno col mio vecchio come un lungo periodo di vacanza.
Una vacanza costretta.
Devo per forza specificare quanto io voglia tornare a Holmes Chapel, vederlo, stringerlo tra le mie braccia, sentirne il profumo, toccarne i capelli?
Perdermi nei suoi occhi verdi, glaciali, e alcoltempo capaci di scaldarti l’animo?
Sono qui, e suono.
Suono per distrarmi, lasciarmi andare.
Pizzico le corde ad occhi chiusi, non voglio tornare a piangere, non qui.
 
 
 
Che poi, non sono neanche sicura di dove sia ora.
Probabilmente non è a Holmes Chapel.
Non dopo tutto quello che è successo in quella cittadina.
 
 
 
Alle volte mi sveglio nel cuore della notte, dopo aver sudato freddo, con un respiro affannoso e la pelle d’oca.
Sento un freddo glaciale avvolgermi, quasi mi abbracciasse stretta, ma la finestra è sempre chiusa.
Il mio cuore perde sempre un battito.
 
 
 
Ogni giorno invece, ogni sfottuto giorno, spero che torni.
Quando il telefono squilla sussulto, mi agito, e corro sempre a rispondere, lasciando mio padre sorpreso del mio entusiasmo; non mi fa mai domande e per questo gliene sono infinitamente grata.
Quando citofonano mi do sempre della stupida a pensare di trovarmelo davanti, col suo sorriso sincero e malizioso dipinto sulle labbra, le fossette profonde agli angoli della bocca, i jeans sfatti e le maglie a collo a v.
 
 


Mi sento patetica, incompresa e abbandonata.
Ma io nascondo tutto dietro ad un sorriso, perché così vorrebbe mio papà, lo faccio soprattutto per lui.
Non voglio che mi lasci col terrore che io sia infelice: perché so che prima o poi se ne andrà. Lo fanno tutti.
Oggi è una giornata piuttosto ventosa, sento dei rami sbattere contro il mio vetro, il lenzuolo che non mi scalda più, varie porte della casa sbattere.
Si avvicina l’autunno, e a me è sempre piaciuto l’autunno, ha dei colori spettacolari.
E’ una stagione di passaggio, non troppo fredda, non troppo calda.
Mi dà un senso di pace.
Corro a chiudere l’ennesima porta che sbatte pesantemente contro lo stipite, quindi mi abbandono sul divano di pelle del salotto.
L’arredamento è moderno, costoso, tipico di mio padre.
E’ pomeriggio inoltrato, fuori sta iniziando a piovere; piccole gocce iniziano a picchiettare insistentemente contro i vetri di casa.
Sbadiglio, annoiata, quindi accendo la televisione per passare il tempo.
Mio papà è uscito per delle commissioni, non tornerà prima di cena.
 
 

 
Apro gli occhi, intontita, stiracchiandomi dal divano e sbadigliando.
Devo essermi addormentata.
La televisione è ancora accesa e mi affretto a spegnerla, quindi mi metto in piedi e inizio a girare senza meta per casa.
Passo davanti l’ingresso di casa e qualcosa di diverso attira la mia attenzione.
Strizzo gli occhi più volte, per abituarmi alla leggera oscurità che mi avvolge, quindi mi chino a prendere una busta.
Corrugo la fronte e me la rigiro tra le mani: è marroncina, profuma di lavanda, sopra, in corsivo piccolo, c’è scritto qualcosa.
Alzo lo sguardo: la porta di ingresso è ancora chiusa a chiave, e prima questa lettera non c’era.
Forse sto impazzendo davvero.
Stringo la busta tra le mani, quindi mi sforzo di decifrare la scrittura.
 

A Susan’
 
 
Sono sempre più curiosa.
Alo lo sguardo attorno a me, quasi per paura che spunti un’altra Susan e che mi strappi la busta di mano.
Scuoto la testa e inizio ad aprirla con poca delicatezza.
Oh che sorpresa, una lettera.
E’ spiegazzata, vi sono molti segni di cancellature, ma è scritta a mano, a penna, sempre in corsivo.
Profuma ancora di lavanda.
Stringo gli occhi e mi sforzo di leggere.
 
 


Cara,
Carissima,
Ti amo.

Ciao Susan, come stai?
 
Mi manchi tanto, in un modo che non credevo possibile a dire il vero. Ti sto anche scrivendo questa stupida lettera, quando vorrei correre da te e abbracciarti.
Credimi, lo farei con tutto me stesso, ma non posso.
Probabilmente mi odierai perché ti ho lasciata sola in quell’hotel, ma per favore, frena l’istinto di bruciare questa lettera e leggi fino alla fine, poi ti do il permesso di farne quello che vuoi.
Scrivendoti sto un po’ infrangendo le regole.
Mi sento così trasgressivo.
Diciamo che mi hanno detto che non posso parlarti delle cose in cui sono coinvolto.
Ma infatti io te le sto scrivendo.
Immaginami che sorrido come un idiota mentre scrivo questo.
Sai quante volte ti immagino accanto a me durante il giorno? No, non ne hai idea.
Tu sai chi sono, te l’ho detto più volte.
Ti ricordi anche che molto tempo fa, in quell’hotel, ti ho detto che non avevo più i miei poteri?
Beh, ne ho scoperto il motivo.
Ho così paura a dirtelo.
Louis. Quel ragazzo…. È riuscito a prendere il mio posto Susan. Per colpa tua sono diventato troppo ‘umano’ e non potevo continuare a fare quello che facevo. Stavo anche iniziando a provare compassione verso chi moriva. E a nessuno andava bene.
Ora sono una via di mezzo, non completamente umano credo, ma nemmeno un essere superiore.
E mi sento così vivo Susan, che tu non ne hai idea.
Mi è stato ordinato di non avvicinarmi più a te, ma sai cosa ti dico? Sarà la prima cosa che farò.
Solo se lo vuoi te ovviamente.
Quando lo vorrai davvero sarò lì da te, ti starò accanto, come ho sempre fatto e farò.
 
P.s. (Mi emozionano queste caratteristiche curiose delle lettere, ad esempio, sapevi che P.s. sta per post scriptum?) il ragazzo che hai conosciuto della caffetteria, beh, non esiste più. Dopo che è stato ricoverato con te se ne è andato. Ora ho il suo aspetto.
 
Un abbraccio   un bacio  ti amo a presto.                                                           
                                                                                                                       Harry.
 
 
 
Le mie mani tremano.
Sento la vista offuscarsi nel leggere quelle parole.
Sorrido, arrossendo come una stupida nel leggere i ‘ti amo’ cancellati.
Sorprendentemente non ne sono sconvolta, o arrabbiata, o triste perché mi ha scritto.
Mi sento leggera, libera, pronta per qualcosa di nuovo.
Posso dire di essere più confusa di prima riguardo il suo mondo, soprattutto la parte su Louis, e sento un dispiacere profondo per la morte dell’altro Harry.
Ma ora, quello che ho conosciuto, quello di cui mi sono innamorata, è vivo, e mi ha scritto una lettera.
Posso dire che ancora una volta la mia vita verrà stravolta.
Piacevolmente stravolta.
Il mio periodo di vacanza si può definire concluso. 







Sera :)
Allora?
Non mi ammazzate vi prego ahahah
Lo so che vi lascio al momento più faigo, ma è la vita ahahah
Che dite, lo volete il continuo? Con Louis morte, Harry metà demone e altri personaggi?
Se si fatemelo sapere, se no lascio stare ;)
E con questo si può dire conclusa la mia storia. Sono soddisfatta un pochino ahahah c'è mi piace finire quello che inizio.
Vi ringrazio per aver letto i miei vecchi capitoli, per esserci sempre state.
Per tutto.
Grazie di cuore.
Vi aspetto nelle recensioni o nelle mie altre storie,
Vi mando un grosso bacio c:
Lou_
  
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Lou_