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Autore: Pioggia    23/11/2007    10 recensioni
Un raggio di sole impertinente si fece strada tra le persiane di una stanza malandata di una locanda a Hogsmeade.
In un letto, circondato da vestiti, mantelli e un piumino logoro caduto per metà, una donna dai capelli rosa dormiva profondamente.

Ecco la mia prima ff. Spero davvero che vi piaccia!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Risvegli




Un raggio di sole impertinente si fece strada tra le persiane di una stanza malandata di una locanda a Hogsmeade.
In un letto, circondato da vestiti, mantelli e un piumino logoro caduto per metà, una donna dai capelli rosa dormiva profondamente.
Era la prima volta da tanto tempo che Ninfadora Tonks riusciva a dormire senza svegliarsi madida di sudore, tastandosi la gola con le mani con la sensazione di soffocare.
Aprì gli occhi stiracchiandosi soddisfatta. Quando la sera prima Remus le aveva chiesto di non lasciarlo solo, il cuore le aveva danzato follemente nel petto, mentre i capelli viravano verso un delizioso rosso fragola. Non aveva mai provato quella sensazione di completezza e perfezione che l’aveva invasa addormentandosi tra le braccia del licantropo, dopo che lui le aveva sussurrato un basso e roco “ti amo”, gli occhi scintillanti ma fermi nei suoi.

Quando Remus Lupin si era svegliato, aveva pensato che mai in vita sua aveva dormito meglio. Destarsi con la sua Dora tra le braccia, benché gli avesse appena rifilato un discreto calcio sullo stinco, era una sensazione a dir poco sublime.
Non ricordava di essere stato così intraprendente con una donna, eppure la sera precedente aveva sentito il bisogno di averla accanto, aveva avvertito l’estremo bisogno che aveva di lei. Una necessità, un'urgenza di starle accanto, sentirla sua.
Si alzò sfilando con delicatezza il braccio da sotto il suo fianco e si allontanò dal letto guardandola dormire. Aveva un’espressione dolce ma decisa allo stesso tempo.
Un dono degli dei. Una ninfa donata al lupo, pensò con un sorriso.

Tonks si allungò sul letto cercando tra le lenzuola il mago ma tutto quello che afferrò fu un cuscino con un angolo bucato dal quale usciva qualche piuma.
Con un gemito si mise a sedere e ispezionò febbrilmente con lo sguardo la stanza.
Vuota.
No, si disse, non poteva averle fatto questo; non poteva averla abbandonata un’altra volta.

- “Ehi, ti sei svegliata” bisbigliò una voce da un angolo buio della camera. Remus si alzò dalla poltrona e si avvicinò lentamente. Si era rintanato in quel cantuccio per guardarla dormire senza correre il rischio di svegliarla. “Credevi che me la fossi svignata?”
Lei non riusciva a spiccicare una parola tanta era stata la paura che aveva provato.
- “Comprensibile. Con tutto quello che ti ho fatto passare…”
Probabilmente fu l’amarezza di quelle parole e lo sguardo angosciato a ridarle capacità fonatorie.
- “Scusami Remus, mi sono sentita morire” iniziò incerta, non riuscendo a trattenere una risatina un po’ isterica. “Pensavo che fossi fuggito senza pagare la camera”
Lui rimase interdetto e un sorriso malandrino inconsapevolmente gli si disegnava sulle labbra.
- “In realtà aspettavo di fare colazione, così ti avrei fatto addebitare anche quella” stette al gioco sedendosi sul letto. Risero assieme guardandosi negli occhi e sfogando così paura e rimorso, timore e tormento.
- “Scusami se ho pensato…” disse tornando improvvisamente seria.
- “Dora, lascia stare” mormorò con una voce così profonda che lei non poté trattenere un fremito. Lo sguardo carico di passione che poi le aveva rivolto aveva provocato una scossa lungo la schiena.

Il tocco delle sue mani era qualcosa di sconosciuto, ma così dannatamente perfetto da cancellare qualsiasi pensiero razionale dalla sua mente. Quando infine le loro labbra s’incontrarono – prima timidamente, per poi farsi sempre più audaci – entrambi non serbarono ricordo di possedere un cervello.

Loro. Insieme. Solo quello e tutto ciò che significava echeggiava nelle loro menti.

Lui le baciò il collo, meticolosamente, come se non volesse lasciare privo d’attenzione nemmeno un centimetro di pelle e il suo cuore accelerò freneticamente i battiti. Non seppe come, ma si ritrovò nuovamente tra le lenzuola che profumavano di lui; ovviamente non se ne lamentò e manifestò il suo gradimento cingendo il collo di Remus per attirarlo più vicino a sé. Il modo in cui lui la andava in estasi semplicemente sussurrandole con voce roca quanto la trovasse adorabile con i capelli rosa era così… indescrivibile da lasciarla senza fiato.

Tenerla fra le braccia, sentire il suo respiro sulla pelle, assaporare le sue labbra… Merlino, che sensazione straordinaria! Sembrava che fossero destinati l’uno all’altra nonostante le loro differenze, o forse proprio in virtù di queste.
Lei gli mordicchiò il lobo dell’orecchio e qualsiasi pensiero che non fosse strettamente legato a quella favolosa donna avvinghiata a lui volò oltre la finestra. Quando la sentì mormorare fiocamente “ti amo” per un folle istante ebbe paura. Poi si perse nella purezza di quegli occhi che l’avevano stregato dal primo istante e seppe che mai più avrebbe avuto timore.
Le voci di James e Sirius si congratularono sghignazzanti con lui e poi fiocamente si misero da parte, lasciando spazio solo per quella dolce confessione che da quel momento avrebbe guidato come una stella la sua vita.











Dicono che la perfezione non si possa descrivere.
Dicono che l’amore non abbia una forma specifica.
Dicono che l’essere umano è tanto perfetto quanto inutile se solo.
Anche Ninfadora e Remus, ripensando a quella dolce mattina, non seppero mai descrivere la perfezione di quelle ore. Non riuscirono a trovare una categoria da associare a quel sentimento senza fine che devastava i loro cuori. La sola cosa chiara e indelebile era il loro amore: quell’insieme di sguardi, pensieri, gesti, parole che esprimevano il loro essere perfetti. Insieme.







~


Wow... che dire... mi sento leggermente svuotata nel postare l'ultimo capitolo. Questa storia è stata una sorta di banco di prova per me e a leggere i commenti sembra che abbia fatto un discreto lavoro.
Grazie a tutti quelli che hanno commentato e grazie a Mrs Rowling per gli splendidi personaggi che ci divertiamo a prenderle in prestito.

Passando alle recensioni dell'ultimo capitolo, grazie a:
Nonna Minerva (grazie per il commento chilometrico. Avrei voluto sentire il coro Sirius-James-Nonna che fanno rivoltare il povero Beethoven nella tomba! :P. Comunque aspetto con ansia il tuo prossimo capitolo)
CUCCIOLA_83 (vedo che la riappacificazione di Remus e Tonks ha effetti terapeutici!)
Summers84 (spero che le tue aspettative siano state soddisfatte!)
Rainsoul (grazie per i complimenti. Per la prossima ff non credo dovrete aspettare molto. Ho alcune ideuzze in mente...)
Lucia (grazie mille!)
monipotty (nemmeno io riuscivo a far tenere loro il muso. Non essere triste. Ci vediamo alla prossima!)

Ancora merci, gracias, thanks e molto di più a tutti!

A la prochaine...
  
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