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Autore: itsedwardbitches    08/06/2013    15 recensioni
Avrei soltanto voluto sentire ancora una volta quel maledetto profumo di vaniglia.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Louis.

Battevo il ritmo con le mani sul manubrio del vecchio furgone rosso di mio nonno.
Ci aveva lasciati da ormai molti anni e aveva voluto regalarmi il suo amato rottame, a cui con il tempo avevo dato una sistemata.
Ci tenevo molto, era il regalo migliore che avrebbe potuto farmi.
Così avevo un ricordo di lui, eravamo molto legati.
Quel furgone divenne la mia seconda casa, ci trascorrevo la maggior parte del tempo all'interno, anche senza avere una meta precisa.
Giravo per le strade di Bradford, con i finestrini aperti e la radio accesa.
Quel giorno passai per il nuovo paese, ad assaporarne l'aria.
Mi ero trasferito lì da solo un giorno, ma già mi piaceva quel posto, sentivo che l'avrei fatto mio nel giro di poche settimane.
L'unico luogo dove non mi sarei mai sentito a mio agio era la scuola, troppa gente e poca aria.
Ci ero stato la mattina stessa, il mio primo giorno alla St. Patrick, e così mi ritrovavo nel furgone a canticchiare 'Over the rainbow', ripensando alla giornata trascorsa.

Un uomo di nome Mike mi aveva fatto visitare la scuola per poi portarmi nella sala del preside dalla folta barba grigia.
Mi aveva stretto la mano per poi consegnarmi dei fascicoli che averi dovuto riportare firmati da un genitore.
Mia madre non era quasi mai in casa essendo giornalista, quindi li avrei fatti firmare a mio padre.
Uscii dalla presidenza e cercai l'aula di inglese, introvabile. 
Mi arresi, e decisi di raggiungere il mio armadietto per scegliere la combinazione del lucchetto.
'Sei nuovo?' un ragazzo dai capelli biondi mi si piazzò avanti.
Mi spaventai per lo strano modo in cui era vestito.
Indossava dei pantaloni neri con catene al lato di dietro, strettissimi, camicia a quadri rossa, ed un paio di stivaletti neri in pelle lucida.
Ma mi piaceva, aveva un aria amichevole.
Subito dovetti ricredermi quando le sua voce acuta mi trapanò i timpani.
'Che hai da guardare? Ma vedi di levarti di torno' mi aveva detto strattonandomi per poi raggiungere il suo armadietto, quello due dopo il mio.
Forse lo avevo davvero guardato troppo, e con aria da sofisticato.
Lo ignorai completamente e questo sembrò innervosirlo a tal punto da chiudere la porta del mio armadietto, con assurda forza, appena ebbe finito di sistemare i suoi pochi quaderni sui ripiani del suo.
Non avevo mai incontrato una persona tanto complicata, ma decisi di lasciar perdere e di non prendermela con lui, dopo tutto era solo il mio primo giorno.
Con dieci minuti di ritardo, trovai l'aula.
Erano tutti seduti compostamente e in silenzio.
Entrai dando il buongiorno al professore e stringendogli la mano.
Era giovane, non avrebbe potuto avere più di trentacinque anni.
Sfogliò una serie di fascicoli e prima che potesse alzare il capo e rivolgermi la parola, io ero già andato a prendere posto all'ultimo banco.
Si avvicinò un po' più a me.
'Lei deve essere il signor Tomlinson' disse poggiando il fondo schiena sul banco più vicino che gli era capitato.
Sorrisi annuendo, quello fu solo l'inizio di un noioso interrogatorio.
'Allora Tomlinson! Sono il signor McRyan, il professore di Inglese' disse drizzandosi in piedi, 'si alzi e ci parli un po' di se' continuò sorridendo e indicandomi la cattedra.
Voleva che andassi lì, e lo feci senza proferir parola.
'Salve' cominciai a diventare davvero nervoso, ma cercai di non darlo troppo a vedere.
Le situazioni di quel genere mi rendevano spossato, avere gli occhi di tutti puntati addosso era un incubo.
Mi asciugai le mani sudate sui jeans come per darmi sicurezza.
Presi fiato e cominciai a parlare.
'Sono Louis William Tomlinson. Vengo da Doncaster. Mi sono trasferito qui per il lavoro di mio padre' era tutto secondo me, avrei aspettato la risposta da parte di Mr. McRyan.
'Qual'è l'ultimo libro che ha letto?' mi chiese incrociando le dita delle mani tra di loro.
Non avevo mai letto un libro in tutta la mia vita, non che non mi piacesse, ma non avevo mai provato a comprarne uno.
'Non ricordo signore, è da tanto che non leggo' fu solo una mezza bugia.
'Non si preoccupi, rimedieremo' disse alzandosi e riprendendo posto in cattedra.
'Si accomodi pure Tomlinson'.
Feci per ritornare al mio posto ma 'No!', mi fermò il professore, 'Si segga di fianco al signor Payne, sono sicuro che andrete molto d'accordo' disse scrivendo sul registro.
'Piacere Liam'. 
Il ragazzo mi strinse la mano e mi fece accomodare vicino a lui, come il professore aveva richiesto.
'Louis' risposi accennando un sorriso. 
'Non preoccuparti, questa testa pelata fa sempre così con i nuovi' mi rassicurò strizzandomi l'occhio.
Annuii, guardandolo mentre tornava a leggere il suo libro. C'era una grande intesa tra di noi, e finalmente ero riuscito a trovare qualcuno con cui andavo d'accordo. Sentivo saremmo diventati buoni amici.
La testa pelata aveva ragione.

Dopo due stressanti ore di lettura Shakespeariana e di commenti buffi tra me e Liam, la campanella finalmente suonò.
Mi alzai di scatto seguito da tutti gli altri compagni, e di corsa ci dirigemmo verso la porta per andare a pranzo.
'Tomlinson, resta un attimo qui' mi fermò Mr. McRyan con voce cauta.
Drizzai la schiena e feci un cenno con la testa come per ubbidire.
Prese una piccola chiave dalla tasca e la inserì nel cassetto sotto la cattedra, lo aprì.
'Anna Karenina, Tolstoj!' esordì con tono buffo.
Inizialmente ero un po' confuso, ma dopo mi fu subito chiaro il suo intento.
'Prendilo, voglio che tu lo legga' disse porgendomi l'enorme libro.
Era davvero pesante e ancora non sapevo come avrei fatto a leggerlo tutto.
'Grazie, lo farò' risposi infine deglutendo, come per abbandonarmi al mio destino.
Uscì dalla classe salutando con un cenno della mano.
'Ancora una cosa, Tomlinson' disse seguendomi con la borsa in pelle marrone tra le mani.
Mi voltai, 'Cosa aveva ancora da chiedermi?' pensai.
'Sta alla larga da quelli che frequenta Liam' continuò mettendosi la tracolla della borsa sulla spalla.
Aspettò un attimo. 
Rimanemmo a fissarci per qualche secondo in quel corridoio deserto, poco luminoso.
Abbassò lo sguardo, girò i piedi e mi voltò le spalle dirigendosi dalla parte opposta alla mia.
'Sei un bravo ragazzo tu, Louis' si chiuse la porta dell'uscita d'emergenza alle spalle.
Rimasi scosso per un po'. 
Cosa intendeva dire?
Ma non potevo saperlo, poiché non conoscevo ne gli amici di Liam ne lui, non sapevo che tipi fossero.
Scelsi. Mi sarei fidato di Mr. McRyan, dopotutto sembrava un tipo sicuro di ciò che diceva.
Andai all'armadietto per riporre il libro che averi ripreso alla fine delle ore, e mi diressi verso la mensa.
Entrati nella sala, ero nervoso e per scacciare tutti i pensieri, mi strofinai bene le mani sui pantaloni, come ero solito fare. 
Mi andai a sedere al tavolo più vicino. Ero da solo.
La pizza nel mio piatto era davvero invitante. Sorrisi dinanzi a quel bel vedere.
'Dai, Styles! Lasciami in pace' gridò la voce di un ragazzino.
Alzai il capo per capire cosa stesse succedendo, assistere alla scena, ma il mio sguardo incrociò altro.
Due splendidi occhi color nocciola formavano una combinazione perfetta con il resto del volto della ragazza che avevo a pochi metri da me. Lunghi capelli biondi le accarezzavano dolcemente il piccolo viso.
Pensai che fosse la cosa più bella che avessi mai visto, di certo non me ne sarei dimenticato facilmente.
Le sorrisi facendole un cenno con la testa.
Lei arrossì e abbassò il capo nascondendo un accenno di sorriso, tremendamente dolce.
Continuai a fissarla. Sgranai gli occhi quando vidi che parlava con lo strano ragazzo con cui avevo avuto un piccolo malinteso la stessa mattina. Dovevano essere buoni amici dal modo in cui scherzavano.
Andarle vicino per parlare, conoscerla, non sarebbe stata un ottima mossa in presenza del biondo.
Ma lo avrei fatto molto presto, appena si sarebbe presentata l'occasione.

Scesi dalla macchina per comprare un pacchetto di sigarette nel bar più vicino.
'Un pacchetto di Luckies, grazie' chiesi al ragazzo dietro il bancone.
Mi porse le sigarette e lo pagai.
Feci scivolare l'acquisto nella tasca dietro i pantaloni e mi diressi rapidamente a testa bassa verso la porta.
Spinsi. 
Dall'altro lato della porta qualcuno mi venne addosso, non feci in tempo ad alzare lo sguardo che già era sgattaiolato all'intero del negozio. 
Mi girai, era lei.
Aveva raccolto i liscissimi capelli biondi in uno chignon basso dietro la testa, così da lasciare il collo scoperto.
Pensai che fosse ancor più bella in quel modo, e non potei fare a meno di sorridere a quella vista.
Indossava una felpa monocolore grigia, un paio di jeans non troppo stretti e converse bianche ormai consumatissime.
Decisi che le avrei parlato, anche solo per sapere il suo nome.
Così la aspettai fuori dal negozio poggiato con la schiena a sinistra della porta.
Mi sembrarono minuti interminabili. 
Mi girai per vedere a che punto fosse, e proprio in quel momento cominciò a dirigersi verso l'uscita con un sacchetto bianco tra le mani.
Aprì la porta e appena mi vide fece un salto.
Il suo volto inespressivo si trasformò in spaventato, sconvolto.
Subito dopo si rilasso, come rassicurata che fossi io, fece un lungo respiro.
Averla così vicino mi creò un forte avvampamento.
'Scusa' disse passandomi oltre cominciando a camminare rapidamente.
La seguii cercando di rimanere al suo passo.
'Hey' dissi passandomi una mano tra i capelli.
'Che fai mi segui?' chiese emettendo un risolino di scherno.
La luce rendeva i suoi capelli incredibilmente lucenti, la chiara pelle del viso appariva luminosa, il tutto formava una combinazione perfetta, una dea.
Ma aveva occhi tristi, spenti, occhi che hanno sofferto molto in passato.
Sentivo che avrei dovuto rendermi partecipe di questo passato, volevo conoscerlo, per trasformare quegli stupendi, seppur tristi occhi color nocciola, in veri e propri diamanti, raggianti di felicità.
Sentivo per la prima volta di poter essere utile per una persona, lo sentivo nel cuore, grazie alla sua presenza, come se ci fosse qualcosa di molto profondo a legarci.
Questo diventò una certezza quando la mia mano sfiorò la sua per poi stringerla.
Avvertii una sensazione di idillio, e un brivido mi percosse l'intera colonna vertebrale.
'Ti do un passaggio a casa, ho la macchina proprio qui' dissi stringendole la mano.
Si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e sostenne il mio sguardo per alcuni secondi, poi rivolse gli occhi al furgone.
'Non vado a casa' disse sospirando.
La trascinai più vicino alla macchina e le aprii lo sportello.
'Prego' dissi mostrandole il posto 'Andiamo ovunque tu debba andare' continuai.
Si arrese e salì in macchina chiudendo da se lo sportello prima che potessi farlo per lei.
Feci il giro per prendere il mio posto.
'Bel furgone!' disse quando anch'io richiusi lo sportello.
Annuii con soddisfazione. Io e mio padre ci avevamo lavorato molto per renderlo abbastanza bello ed efficiente.
'Sono Louis' dissi porgendole la mano.
'Piacere di conoscerti Louis' guardò la mia mano esitando un po' prima di stringerla con decisione.
'Tu non hai un nome?' le chiesi ironico.
'Allyson, mi chiamo Allyson' disse aprendosi in un gran sorriso, il primo sincero che le vedessi in volto.
Non riuscivo a fare a meno di guardarla sorridere.

Allyson.
Una parola.
Sette lettere.
Tre sillabe.
Per me un unico e solo significato.
















SALVE BELLISSIMI.
Eccoci qua con un nuovo capitolo.
Ho aggiornato così presto perchè molti di voi mi hanno chiesto di farlo, però questo capitolo sarà un tantino più  ristretto di quello precedente.
Come avete visto parla finalmente il caro Louis che sembra davvero affascinato da Allyson...eh sì il ragazzo misterioso era proprio Louis klsjd.
Nei prossimi capitoli vedremo come andrà avanti la conoscenza tra i due.
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia perchè ci ho davvero messo l'anima.
Un saluto e a presto con il prossimo capitolo che sarà più ricco....nell'attesa comunque mi piacerebbe arrivare ad un numero abbastanza soddisfacente di recensioni e visite per questo capitolo...soooo penso che aggiornerò solo se arrivo a 20 recensioni! 

Un bacione carissimi lettoriiiiiiiiiiiiiii -Nunzia e Federica <3
ps. ecco i notri nick twitter per qualsiasi evenienza @xjameseye @ximginger :)).










 

  
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