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Autore: EvE_Taemints    13/06/2013    5 recensioni
due ragazzi normalissi con un problema che per le persone normali sarebbe buffo, ma per loro no, anzi vorrebbero sicuramente farne a meno.
Jongkey e 2min
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si lo so faccio schifo T^T Scusate per tutto questo tempo che vi ho fatto aspettare, ma questo non è uno dei periodi migliori della mia vita, almeno mi sono tolta la scuola dalle scatole così sarò più libera e aggiornerò più velocemente!
Spero che anche questo capitolo vi piacca ^^ <3

 

Quella mattina stranamente si svegliò presto e si stupì del fatto che non c'era Taemin nei dintorni. Era vero che si arrabbiava quando la mattina lo svegliava presto bagnandolo ma era anche vero che ormai si era abituato a quel risveglio movimentato. Allora decise di rimanere ancora nel letto aspettando il più piccolo ma, passò un bel po' di tempo e dell'altro ancora nessuna traccia. Sbuffando si tolse le coperte di dosso, si stiracciò e poggiò i piedi per terra ma, proprio in quel momento essi vennero a contatto con qualcosa di freddo e solo dopo essersi sporto vide che era dell'acqua. E già... a terra al letto si trovava una bacinella piena d'acqua fredda, e solo un secondo dopo ecco che le orecchie e la coda fecero la loro entrata. Dire che non se l'aspettava è dir poco, ma non era molto arrabbiato sia perchè era domenica quindi poteva stare in quelle condizione senza pensare alla scuola e sia perchè, grazie allo shampoo di quell'affascinante veterinario, la coda perdeva molto meno pelo. Però una strigliata doveva fargliela per forza, così si alzò e si diresse nel salone. Arrivato lì vide il più piccolo seduto sul divano mentre si mangiava l'ennesimo pacco di biscotti.
''Taemin ho trovato una bacinella piena d'acqua ai piedi del letto. Tu ne sai qualcosa?''
Chiese, avvicinandosi sempre di più al piccolino, il quale fece un piccolo salto probabilmente per la sorpresa e poi iniziò a fissarlo con sguardo innocente ma allo stesso tempo beffardo.
''No''
Rispose semplicemente per poi ritornare a mangiare.
''Se lo dici tu''
Concluse, andando in cucina prendendosi una tazza di caffe.
Era ovvio che non ci credeva ma voleva lasciarglielo credere. Nel frattempo il più piccolo si alzò, posò il pacco di biscotti sul tavolino e si stava dirigendo verso la porta.
''Taemin dove vai?''
Gli chiese, con voce ''innocente''
''Oh hyung, ecco siccome è una bella giornata volevo andare un po' al parco.''
''Taemin la sai una cosa.''
Iniziò a parlare, avvicinandosi sempre di più. La grande coda che 'scodinzolava'. Era palese che voleva vendicarsi.
''Hyung, dai non lo faccio più! Era solo un piccolo scherzetto.''
Disse il più piccolo con aria innocente, probabilmente aveva capito l'intento del più grande, così aveva confessato.
''Oh allora sei stato tu.''
Si fermò, portandosi le mani sui fianchi, la coda dritta e le orecchie alzate. Era arrabbiato.
''Se confessavi prima non ti avrei fatto niente, ma sai che odio le bugie.''
Era vero, odiava a morte le bugie. Soprattutto quand'era Taemin a dirle, insomma si conoscevano da anni e ne avevano passate di tutti i colori, che bisogno c'era di mentire? In quella situazione poi, solo loro due vivevano in quell' appartamento, chi sarebbe potuto essere stato se non Taemin!
''Sei terribilmente carino!''
Lo disse a denti stretti, per poi dirigersi verso il bagno.
Il piccolo fiore sbucò dalla testa del più piccolo, mentre la sua espressione era un misto tra rabbia e dispiacere.
''Grazie Hyung!''
Gli disse per poi buttarsi a peso morto sul divano.
-----------
Erano le 4 del pomeriggio. Fuori era sul serio una bella giornata così Kibum decise di uscire.
Prese chiavi, portafogli, borsa, cellulare e uscì. Scese velocemente le scale e si ritrovò sulla strada principale.
Non sapeva di preciso dove andare, voleva solo camminare un po'.
Dopo aver attraversato il parco, davanti a sè si ergeva un bellissimo bar. ''The little paradise'' era il suo nome, e gli si addiceva alla perfezione.
Era piccolo ma era di una bellezza immensa, peccato che era solo per le coppie, cioè potevano accedervi tutti ma dato che era molto grazioso era frequentato per la maggior parte dalle coppiette. Di conseguenza è un po' imbarazzante entrare da soli e ritrovarsi circondati da queste coppiette che si scambiano effusioni.
Con un sospiro Kibum si girò ritrovandosi alla fermata del semaforo. Voleva tanto entrarci. Alzo il capo è vide che il semaforo era rosso. Sospiro di nuovo, in quella strada un semaforo per cambiare colore ci metteva secoli. Così per perdere tempo iniziò a fissare le persone che camminavano.
''Ehi!''
Qualcuno lo chiamò. Si girò per vedere chi fosse e ci rimase di sasso. Era Jonghyun. Lo guardava con un sorriso bellissimo, il più bello che avesse mai visto, mentre lo salutava con la mano. Stavolta era vestito normale, cioè jeans e maglietta, però, se era possibile, il look casual gli stava ancora più divinamente.
''Oh, buongiorno.''
Si appresto a dire con un piccolo inchino. Il suo cuore aveva iniziato a battere forte e una moltitudine di sentimenti mai provati iniziarono ad inondarlo. Forse perchè gli piaceva, ma chissà... anche perchè Kibum non aveva mai provato quel fatidico sentimento chiamato Amore. Eh già... per ora non si era ancora mai innamorato.
''Non darmi del lei anche fuori dallo studio, mi fa sentire vecchio.''
Disse, con un sorriso imbarazzato. A quel'espressione sorrise anche lui... era così carino.
''Allora come sta il tuo cane? Speravo ritornassi all'ambulatorio ma eri sparito.''
Già, il cane, cioè il finto cane... è ora? che gli avrebbe detto?
''Oh... si... bhè... ultimamente ho avuto molto da fare a scuola per questo non sono più passato, anche perchè la cura sta funzionando alla perfezione. Ora va molto meglio.''
Rispose, sorridendo. Perchè in effetti la cura funzionava.
''Ne sono felice.''
Concluse, iniziando a fissarlo negli occhi. Kibum da parte sua a quel contatto visivo senti qualcosa allo stomaco. Che siano le cosiddette farfalle allo stomaco che di solito hanno gli innamorati? Che sia sul serio innamorato di quel ragazzo?
Non poteva rimanere lì, si sentiva strano. Così si girò e fissò il semaforo. Era verde finalmente!
Ma quando iniziò a camminare per attraversare la strada, qualcosa gli afferrò il polso... o meglio qualcuno.
Si girò e vide che era stato Jonghyun. Lo teneva saldamente per il polso.
''Ecco... stavo pensando, che ne dici di prenderci un caffè... insieme?''
Disse, con tono timido.
Kibum continuò solo a fissarlo, mentre le parole da lui dette gli rimbombavano nella testa. L'aveva invitato per un caffè? Lui? D'un tratto divenne tutto rosso, quando notò che l'altro lo stava fissando con sguardo speranzioso.
Annuì solo, facendo sbocciare un sorriso felice sulle labbra dell'altro.
Iniziarono a camminare, e con sua meraviglia Jonghyun lo portò proprio al bellissimo bar di prima.
Entrarono, lui un po' imbarazzato, e si sedettero ad un tavolo vicino ad una grande vetrata.
All'inizio erano entrambi imbarazzati e non facevano altro che lanciarsi qualche sguardo ma, dopo l'arrivo delle loro ordinazioni, la situazione cambiò, e finalmente iniziarono a parlare del più e del meno. Kibum in quel momento scoprì molte cose su di lui, ad esempio che era più grande di lui di 2 anni! E lui che pensava che fosse della sua stessa età! Scoprì che aveva una sorella maggiore di nome SongDam che lavorava in una stazione radiofonica, che i suoi genitori erano medici mentre lui aveva deciso di fare il veterinario perchè amava gli animali, e molte altre cose sui suoi gusti. Dopo un po' la situazione era completamente cambiata, l'imbarazzo iniziale non c'era più e si erano ritrovati a parlare e scherzare come due amici di vecchia data, quando in realtà era solo la seconda volta che si incontrarono.
Quando finirono e uscirono si rese conto che si era fatto proprio tardi! Il cielo si era già un po' scurito, eppure sembrava che erano rimasti lì dentro solo un'oretta!
Guardando l'orologio si rese conto che erano le 7 meno 20! E doveva ancora cucinare a Taemin!
Gli occhi si allargarono all'inverosimile.
''Si è fatto tardissimo! Scusami ma ora devo andare.''
Disse velocemente, iniziando a camminare, ma fu di nuovo bloccato.
''Aspetta, non farai più veloce se prendi una auto?''
Chiese Jonghyun. Kibum non capì e continuò a guardarlo con aria interrogativa.
''La mia intendo, su vieni e qui vicino, così arriverai prima''
Continuò sfoggiando un'altro dei suoi meravigliosi sorrisi.
''Ma io... non vorrei disturbare, insomma non ci conosciamo nemmeno tanto bene..''
Disse un po' imbarazzato. In fondo era vero, quella era solo la seconda volta che si incontravano e lui era così gentile! Per non parlare dei nuovi sentimenti che stava provando, in un certo senso ne aveva paura.
''Appunto... questa è un'occasione in più per conoscerci meglio..''
Bhè... di sicuro non potè rifiutare, così decise di seguirlo. La sua mano ancora stretta al suo polso. Era imbarazzante.
''P-puoi lasciarmi ora..''
Disse Kibum con un filo di voce.
''No, altrimenti scappi via''
Rispose semplicemente. Un tenero colore rosse dipinse le guance del più piccolo.
Finalmente arrivarono, salirono e partirono.
All'inizio si creò la stessa situazione di prima. Nella macchina regnava un silenzio molto imbarazzante.
''Se posso, come mai a quest'ora è così tardi per te? Insomma di solito i ragazzi della tua età non si ritirano così presto a casa.''
Domandò, rompendo finalmente quel silenzio.
Kibum si girò, iniziando a fissarlo. Di profilo era ancora più bello, gli occhi concentrati sulla strada, le mani possenti che stringevano il volante, e dopo poco iniziò anche a mordersi il labbro inferiore! Che fosse nervoso...
Ma all'improvviso si girò notando che lo stava fissando, un sorrisetto si dipinse sulle sue labbra.
Kibum velocemente si voltò, il cuore riprese a battere fortissimo.
''Ecco, devo cucinare per il mio fratellino. Per questo torno a casa presto... tutto qui...''
Disse con tono imbarazzato, voltandosi guardando fuori dal finestrino.
''Capisco''
Concluse.
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Dopo poco arrivarono.
''Quindi vivi in un appartamento.''
Affermò Jonghyun osservando l'enorme palazzo di fronte all'auto.
''Sì, si trova al 4 piano.''
Dopo quell'affermazione, si bloccò. Perchè gliel'aveva detto? Cosa gli interessava a lui in quale piano stava?
Eppure il maggiore rise.
''Buono a sapersi.''
Disse, guardandolo negli occhi.
Kibum avampò d'un colpo. Doveva andarsene!
''A-allora ci vediamo... C-ciao''
Disse, uscendo dall'auto e dirigendosi verso il portone.
''Non vedo l'ora.''
Rispose, mettendo in moto e partendo.
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Velocemente salì tutti i piani fino ad arrivare al suo e entrare nel suo appartamento. Si sentiva ancora scosso, per tutto quello che era accaduto in quella giornata.
Iniziò a posare la borsa, le chiavi, il portafogli e ... il cellulare?
Iniziò a perquisire i jeans che indossava, la borsa ma niente. Come avrebbe fatto ora? Il cellulare era una cosa fondamentale per lui. Con il broncio si diresse in cucina, iniziando a cucinare.
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 Stava ritornando a casa, dopo quell'incontro inaspettato e quel bellissimo pomeriggio passato con quell'altrettanto bel ragazzo quando notò qualcosa sul sedile di fianco. L'afferrò e notò che era un cellulare con una volpe stampatovici sopra rosa e bianco con tanto di cordicella uguale alla coda delle volpi!. Sorrise, che gusti strani che aveva quel ragazzo... perchè si, quello era di Kibum.
Sempre con un sorriso stampato sulle labbra, ripose il cellulare in tasca.
''Glielo ridarò domani''
Afferrò con sicurezza, continuando a guidare.

  
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