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Autore: ciuffo rosso    20/06/2013    1 recensioni
'insegui i tuoi sogni e vivi la vita al massimo, perchè quando sarai morto non potrai fare più nulla'
cit.
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: PWP, Triangolo
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il suo sguardo. Alzai lo sguardo.
Un ragazzo, piu o meno della mia età, mi stava osservando.
Mi tese una mano e mi aiutò ad alzarmi.
'Stai bene?'
'Sono appena caduta, mi sono graffiata la mano ed il ginocchio. Direi di stare benissimo'
'Fammi vedere'
Mi prese la mano, ma la ritirai subito. Appena mi toccò avvertì un senso di vuoto: vertigini.
'Sto bene.'
'Non stai bene, stai sanguinando'
'Non sto sanguinando'
Aprii la mano e la ferita non c'era, era scomparsa.
'Il ginocchio? I tuoi pantaloni sono sporchi'
'Sangue?'
'Rosso'
'Oh, non fa male..'
'Okay'
Mi guardò. Occhi marroni, color nocciola, ciglia lunghe nere e una bocca abbastanza carnosa.
'Emily' Mi presentai.
'Bel nome Emily.'
'Il tuo?'
'Devo andare scusa, sono tardi.'
'Ma..'
Due secondi dopo lo vidi correre per la stradina. E non lo vidi più.
Bene, ci mancava solo un ragazzo anonimo per completare la giornata.
Mi sedetti su un tronco di un albero spezzato. Mi tirai su i pantaloni fin sopra il ginocchio e le ferite non c'erano.
Osservai di nuovo la mano, dove mi ero tagliata. Nulla. *Strano.. e quel sangue che aveva visto? Ed il sangue che avevo anche io
visto? Dov'era finito?* pensai confusa.
Mi era passata la voglia di mangiare, non mi andava più di espolare niente. Volevo solo tornare a casa.
Mi alzai e mi avviai verso casa. C'era tanto buoio per essere le 9 di sera in estate.  Tutto era così strano.
Mentre camminavo solo un immagine mi affiorava nella mente: i suoi occhi. Degli occhi profondi che ti penetravano fino infondo. 
Appena arrivai sul portone di casa non entrai subito dentro, ma mi misi in giardino. Sdraiata sull'erba.
Sentii della musica provenire dalla casa vicina. La casa di Perrie. Chissà con chi viveva, forse da sola o magari con una famiglia.
Sta difatto che in quella casa si stava tenendo una festa. Perrie mi sembrava una donna sulla quarantina e non avrei mai immaginato
che fosse una persona a cui piacciono le feste.
Vedevo le macchine arrivare ed accostare affianco alla sua casa. Gente che scendeva da esse oppure che arrivava a piedi.
Poi un ombra si stava avvicinando a me, sembrava correre. Mi alzai, era Perrie. 
'Senti, sei nuova, voglio farti conoscere gente'
'Ehm, non mi piacciono le feste'
'Tranquilla, ci sono gli adult' Mi fece l'occhiolino.
'Ah ah ah no. Sono un po' stanca...'
'No, no. Ti divertirai. Ne sono sicura. Sei giovane dai'
Accettai. Mi accompagnò fino a casa sua. 
La notte era ancora giovane.
  
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