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Autore: uadjet    22/06/2013    1 recensioni
“Perché fai quella faccia?! Ne avrai provato almeno uno nella vita” gli chiese la ragazza, ben sapendo che il primo contatto di Harry con un autobus era stato il Nottetempo al terzo anno. Dopo essere scappato di casa. Sul Nottetempo. No, di certo non una bella esperienza.
“Non è come il Nottetempo, sta’ tranquillo” dissipò i suoi dubbi la giovane, “ per quello dovresti prendere un treno Freccia Rossa” concluse, ridacchiando tra i baffi.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Angelina/George, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
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8.

Il giorno prima

“Allora ciao, Clio, penso che non tornerò a casa stasera”
“Certo, va bene: allora mi posso chiudere in casa?” Rispose Clio ad una agghindata Emma, in procinto di uscire di casa per una festa.
“Sì, sì, tanto dormo da un’amica”
“Va bene, allora a domani”
“A domani”
Fu ascoltando il rumore della serratura che la giovane si incamminò in camera, non prima di aver raccattato in cucina una confezione di gelato alla crema ed un cucchiaio.
Entrando nella stanza prese tra le mani il telecomando e accese la tv sul telegiornale: quella sera avrebbero riproposto “L’Esorcista” e, sebbene fosse uscito quasi quarant’anni prima, aveva ancora il potere di metterle una potente ansia addosso ogni volta che lo guardava da sola.
A noi due, mio amato, pensò la mora prendendo una cucchiaiata di gelato mentre la conduttrice televisiva annunciava una notizia dell’ultimo minuto.
“Sono stati registrati questa mattina strani fenomeni in varie parti del mondo, compr-”
Accadde tutto in un secondo. La luce c’era, la luce non c’era più.
“No, no, no” mormorò Clio allarmata, pensando che si trattasse di un sovraccarico energetico: lei non aveva acceso nulla, ma l’appartamento di certo non era all’ultima moda per quanto riguardasse cavi elettrici o idraulici.
Si alzò dal letto per controllare che fuori la situazione fosse la stanza e l’oscurità più piena accolse i suoi occhi.
Un blackout.
Niente panico, riflettè la ragazza, cercando subito la torcia, e andando subito a sbattere contro lo stipite del letto.
“MMh, Diamine!!” sbraitò tenendosi il piede con la mano, e riadagiandosi sul letto. Il buio durò ancora per poco, infatti l’elettricità ritornò quasi subito: tutto a posto.
Credeva lei.


Non riusciva a spiegare ciò che era successo. Era successo e basta. Il Cruciatus che doveva colpire Harry chissà come era rimbalzato sul suo corpo e si era successivamente infranto su uno dei vetri dell’autobus, causando un’esplosione di frammenti sui presenti scioccati. Non che lei fosse tranquilla.
Fece appena in tempo a prendere la mano di Harry e a pensare ad una destinazione che si ritrovarono improvvisamente sulla riva di un fiume, il frastuono sostituito da un’atmosfera di quiete.
“Che è successo?” le chiese il maghetto alzandosi e ripulendosi i jeans con le mani.
“Io … forse ho capito che sta succedendo” sussurrò lei, accettando l’invito del ragazzo a rimettersi in piedi.
“Ah, sì? Allora ti farò in anticipo i complimenti, perché IO invece non ci sto capendo nulla” rispose lui ravviandosi la chioma ribelle.
Il suo sguardo era chiaro.
Voleva una risposta.
Una risposta alla morte delle persone a lui più care.
Una risposta al rapimento della persona amata.
Una risposta alla terribile situazione in cui si trovavano.
Lei non era sicura di averle tutte.
Ma forse, qualcuna sì.
“Allora, prima sbrighiamo la faccenda del voi-siete-reali-e-qui-nel-mio-mondo” cominciò la mora scegliendo con cura le parole, e appoggiando le mani sui fianchi, “il giorno prima che ti trovassi in casa mia ci sono stati degli strani avvenimenti, una specie di tempesta magnetica che ha coinvolto il nostro pianeta” riprese camminando avanti ed indietro, seguita dal volto sorpreso del ragazzo, “ e anche un blackout mondiale; io credo che quella tempesta abbia creato una realtà alternativa in cui voi siete reali e la magia esiste” si fermò davanti al moro, guardandolo negli occhi con espressione seria e decisa, “ecco perché non riesco a trovare i miei libri”
“Ehm … perché?” le domandò il giovane, confuso.
“Perché di fatto non esistono” gli rispose lei con espressione trionfante (anche se, sinceramente, non c’era nulla di cui rallegrarsi), “in questa realtà la saga non esiste, e anche la vostra storia è diversa da quella dei libri” finì tutto d’un fiato.
“Ammettiamo che sia vero” affermò lui precedendo eventuali proteste da parte di Clio, “e come la mettiamo con quello che è successo in metropolitana? Cos’è successo?”
“Non credo di poter rispondere a questo” mormorò lei amareggiata, “ma non importa adesso” disse risollevando lo sguardo, “una cosa importante l’abbiamo scoperta”
“Cioè?” bisbigliò il giovane ancora più confuso di prima.
“Che ora abbiamo una possibilità di uscire vivi dal salvataggio della tua fidanzata”

I suoi pensieri vennero interrotti da una forte fitta alla testa.
Immagini veloci, nitide.
Ma troppo veloci.
Un viso.
Ginny.
“Crucio!!!!”
Dolore, terribile dolore.
Voldemort si stava divertendo con lei.
L’ultima cosa che vide fu il suo viso ridente, e poi si accasciò a terra.


Note dell’autore:
Ehm, allora, non ammazzatemi, ok? Ci ho messo un pochino a postare, e non è un capitolo lunghissimo, ma mi farò perdonare, lo giuro! XD ringrazio tutti coloro che leggono la storia, che la mettono tra le preferite, ricordate o seguite, ci sentiamo alla prossima
Uadjet
  
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