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Autore: Hischocolateeyes    24/06/2013    4 recensioni
Ok, non sono per niente brava con le introduzioni, quindi... spero di non fare un colossale fiasco xD. Evelyn, è la protagonista di questa storia. Una ragazza come me e voi, che vive nel 2012, ha i suoi problemi, la sua vita e una colossale ammirazione per Titanic, anzi, un'ossessione per quel film. Questa è lei, con i suoi momenti no, i suoi pianti e le sue gioie. Questa è lei, italiana fino al midollo. Questa è lei che sogna. Questa è lei, che ama. Questa è lei che, a sedici anni suonati, piange ancora per Titanic. Questa è lei, capelli lisci come spaghetti e di un castano chiarissimo, che diventa biondo durante l'estate. Questa è lei, con i suoi occhi nocciola. Questa è lei, nelle sue molteplici imperfezioni. Questa è lei, e credo di aver detto tutto.Oh, dimenticavo: è innamorata di Jack Dawson.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Dawson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It was only just a dream'
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Capitolo 6: Amore?

-Come sarebbe a dire?-
-Bè, è una domanda semplice. Lo ami?-
-Io… Io…- sei completamente in panico. Non sai cosa dire e non sai neanche cosa pensare, ad essere proprio sinceri.
-Di nuovo, Evelyn, quella che ti ho fatto è una domanda banale. Devi rispondermi con un semplice monosillabo, più facile di così?- Jack sembra estremamente seccato, come se tu avessi fatto qualcosa di male.
-Ho quindici anni, Jack. Non posso sapere bene cos’è l’amore.-
-Strano. Cinque minuti fa mi hai detto che eri innamorata di lui.--Appunto.- vi siete alzati entrambi, adesso c’è una leggera distanza, come per sicurezza, tra i vostri corpi, e tu, Evelyn, senti distintamente il freddo che per la prima volta sembra colpirti sul serio. Lui scuote la testa e quando alza gli occhi, puntandoli nei tuoi, ti senti distrutta: ti guarda come se tu gli provocassi solo ribrezzo, come se, perché gli hai raccontato la tua vita, lui abbia aperto gli occhi sul tuo conto. E capisci. Quello sguardo cristallino è come una doccia fredda che ti colpisce in pieno e t’illumina d’immenso. Lui. È sempre stato lui e solo ora te ne rendi davvero conto. Hai avuto bisogno di una domanda, fatta con rabbia e nervosismo per capire che, in realtà, Francesco è da un po’ l’ultimo dei tuoi pensieri.
I suoi occhi azzurri sono stati rimpiazzati, così come i suoi capelli neri. Altri occhi, di un celeste più scuro, e capelli biondi hanno preso in pochissimo tempo il loro posto. Jack ti sta fissando e tu ti umetti leggermente le labbra, per prendere tempo.
-Appunto. Credevo di essere innamorata di lui, ma era solo una cotta. Quindi no, Jack. Non amo Francesco. A conti fatti, credo di non averlo mai amato. Credo di aver sempre scambiato la semplice passione per qualcosa di più.- dici, sentendo un peso sollevarsi dallo stomaco quando gli occhi azzurri di Jack ti ritornano a sorridere, sinceramente felici.
Lui ti guarda, poi si riavvicina e ti abbraccia: è molto più alto di te, ti dà almeno dieci centimetri. Affonda il viso tra i tuoi capelli e le sue labbra sfiorano il tuo collo, provocandoti un’infinità di brividi lungo la spina dorsale.
-Scusa. Non volevo aggredirti in quel modo.- dice piano. Senti che quel sussurro nasconde qualcosa di più, ma tu non ti senti pronta per una cosa del genere, dopo tutto hai quindici anni e non hai mai avuto un ragazzo, tanto meno baciato qualcuno, e decidi di provare a buttarla sul ridere, quindi sussurri:
-Perché? Sei geloso per caso?-
-Si.- dice solo. Poi, sembra correggersi: -Cioè, sei come una sorella, per questo sono geloso. Sei tipo la mia sorellina.-
-Oh.- è la tua risposta, molto intelligente. Pensavi che fosse geloso, i segnali c’erano tutti. Ma… come potrebbe essere geloso di te nel modo in cui tu volevi, e non come un semplice fratello maggiore? Guardati, Evelyn, non è che tu sia questo gran che: normali capelli castano-ramati, occhi nocciola ce ne sono a migliaia di ragazze come te e molto più belle. Le altre sono più belle perché non hanno la pancia, perché le loro cosce sono normali e perché non hanno dichiarato guerra aperta alla bilancia. Una guerra quell’aggeggio infernale sta vincendo. Ti costringi a sorridere, mentre dentro sei a pezzi e ti sembra che i colori che ti circondano siano improvvisamente più opachi, il vento della notte che soffia ti fa rabbrividire, nonostante ti abbia sussurrato quelle parole all’orecchio e sia ancora abbracciato a te.
-Sai, Jack… anche tu sei tipo un fratello maggiore per me. Ti voglio bene.- ti costringi a dire, cambiando il “Ti amo” che ti è morto sulla lingua quando ha detto quelle cinque parole.
-Bene.. allora, sorellina, credo sia il caso di andare dentro, visto che ormai è tardi e freddo. Che dici?-
-Dico che è un ottima idea- sorridi  e lo prendi per mano, portandolo dentro.
Arrivate in camera, ormai è molto tardi e tutti stanno dormendo: per non disturbarli cercate di fare il più piano possibile. Vai in bagno a cambiarti, e ti rimetti i vecchi pantaloni e maglietta che avevi quando sei arrivata, tenuti ben nascosti. Ti butti poco delicatamente sul letto, accanto a Jack che subito ti abbraccia, non come un fratello. Ma tu sei stanca e non fai caso a quella stretta troppo protettiva, troppo intima per essere quella di un fratello. O meglio, non vuoi farci caso.

 
La mattina dopo ti svegli consapevole di una cosa: è il 14 aprile, alla fine della giornata il Titanic si scontrerà con l’iceberg e più di metà delle persone presenti sulla nave moriranno. Tu non puoi fare niente per impedirlo, lo sai. Se corressi dal capitano cercando di dirgli di fare molta attenzione agli iceberg ti riderebbe in faccia: primo perché sei una ragazzina, secondo perché sai che lui ha molta più esperienza di te. In ogni caso non sei nella posizione per poter dire a qualcuno che ha, ad occhio e croce, cinquant’anni più di te cosa deve fare. In ogni modo sai che a Jack devi dirlo, non hai molta scelta, lui sa che vieni dal futuro ma non gli hai detto che fino a pochi giorni fa, per te, lui era semplicemente un personaggio di un film interpretato da un bell’attore come Leonardo Di Caprio. Che poi, a rifletterci bene, il Jack che ti sei ritrovata davanti è praticamente identico all’attore. Non che questo ti dispiaccia, chiariamoci: lui è un bel ragazzo. Altroché se lo è, molto meglio di alcuni dei tuoi compagni di classe. Ma lasciamo perdere, penso sia meglio che tu, Evelyn ti risvegli da questi pensieri, o non ne esci più. Anche perché questi sono piuttosto innocenti, ma potrebbero presto non esserlo più. Alzi la testa dal petto di Jack, notando che sei rimasta lì sdraiata a pensare, e ti scontri con i suoi occhi cristallini.
-Allora, signor Dawson, cosa vuole fare?- chiedi tirandoti a sedere e facendo attenzione a non sbattere la testa sul letto di Fabrizio, che sembra russare ancora.
-Ho sentito che c’è un fotografo a bordo. Dici che se gli chiediamo una foto ce la fa anche se non siamo in prima classe?- risponde lui, sorridendoti.
-Certo. È un fotografo, deve fare il suo lavoro.- dichiari, poi ti alzi e ti chiudi in bagno, per metterti il vestito: come ieri è una lotta all’ultimo sangue tra te e il corsetto, e sei costretta a chiedere aiuto a Jack ma, alla fine, puoi dichiararti vincitrice.

Quando arrivate sul ponte di prima classe, attenti a farvi vedere da meno persone possibili, cercate il fotografo dappertutto fino a che non lo trovate sul corridoio che da sull’esterno della nave, dove lui ha insegnato a Rose a sputare, nel film. Ci avviciniamo al fotografo, e lui ci sorride:
-I signori vogliono una foto sulla nave più grande del mondo?-
-Magari, ma non penso possiamo permettercela.- dici piano, non sapendo se vuole essere pagato o meno.
-Suvvia, signorina, venga a fare questa foto, gliela offro gratuitamente, non c’è da pagare.- dice l’uomo di mezz’età sorridendo.
-Beh… allora… vieni, Jack.- ribatti, tirandoti dietro il ragazzo e sorpassando il signore.
Jack ti abbraccia da dietro, incrociando le mani sulla tua pancia e appoggiando il mento sulla tua spalla. Entrambi sorridete al fotografo e senti le farfalle volare nello stomaco mentre il profumo di Jack invade le tue narici, facendoti sentire a tuo agio.
L’uomo si toglie da dietro la macchina fotografica e voi vi avvicinate:
-Sapete, siete una bellissima coppia.- vi sorride, per poi andare avanti –Vi farò avere la foto entro sera. Venite a cercarmi poco prima del tramonto qui, io sarò in giro.-
E nessuno dei due può ribattere che lui è già sparito, portando via con sé tutta l’attrezzatura. Guardi Jack confusa e lui scrolla le spalle, per poi prenderti per mano e portarti di nuovo nella terza classe. Decidi che glielo devi dire, non puoi fare altrimenti:
-Jack, devo parlarti.-
-Dimmi tutto, Eve.-
-Io… ti ho raccontato alcune cose della mia vita, ma ce ne sono altre che non ti ho detto e devo farlo, perché le occasioni stanno sfumando sempre di più. Te lo devo Jack, non voglio andare via senza prima averti detto tutto. Io.. vengo dal futuro, e questo già lo sapevi. L’unica cosa che non ti ho detto è che hanno fatto un film, su questa nave. Ci hanno fatto un film perché questa nave è la protagonista di una tragedia.- dici piano, finendo di dire la verità.
-Che tragedia?-
-Jack, questa sera, verso mezzanotte, la nave si scontrerà con un iceberg. Più della metà delle persone moriranno, tra cui anche te.-
-Stai scherzando? Evelyn, se questo è uno scherzo  non è assolutamente divertente.- ringhia lui, rabbioso.
-Ti pare che scherzerei su una cosa del genere? Su tante cose puoi fare battute, Jack. La morte non è su quella lista, secondo me. Sono seria. Avrei voluto evitare di dirtelo, ma non mi sembrava giusto.-
-Fa qualcosa! Non puoi stare qui a fare finta di niente, va dal capitano!- urla quasi, furioso.
-Cosa potrei fare io, Jack? Sono solo una ragazzina quindicenne che in teoria non dovrebbe nemmeno essere qui! Dimmi un po’ te come faccio a convincere il capitano di una nave che in un prossimo futuro suddetta nave si scontrerà contro un iceberg?- chiedi, ragionevole.
-Forse hai ragione. Il capitano non lo puoi convincere, ma il signor Andrews si. Lui ha progettato la nave, ti ascolterà, se usi argomentazioni convincenti. C’è un modo per evitare che la nave affondi, se non notano l’iceberg come hai detto che probabilmente succederà?- ti guarda, afferrandoti per le spalle mentre metti in moto il cervello. Improvvisamente ti viene in mente.
-Si. Se non riescono ad evitare l’iceberg c’è un modo per non affondare, ma non piacerà a nessuno.- dichiari.
-Qual è?- chiede ancora Jack, nervoso.
-Scontrarci con l’iceberg.- vedi il suo sguardo scandalizzato e spieghi –La nave è affondata perché, avendo visto troppo tardi l’iceberg, hanno provato a virare ma non è stato sufficiente: la parte sommersa di quel blocco di ghiaccio è molto più grande della parte visibile, e ha causato una serie di falle lungo le pareti stagne, che hanno fatto entrare l’acqua. Se invece la nave andasse contro l’iceberg, e si scontrasse contro esso con la prua si fermerebbe. Nessun affondamento, nessuna falla. Il Titanic si ferma, semplice come bere un bicchiere d’acqua.-
-Ha un senso.- dice, dopo alcuni minuti passati a riflettere. –Devi provare a dirlo con il signor Andrews, lui è l’unico che potrebbe ascoltarti e che può provare a convincere il capitano.-
-Jack, tu stai dando per scontato che quelli di guardia non noteranno l’iceberg. Stai pensando al peggio. Prova ad essere ottimista, potrebbe anche non accadere.-
-Sai che non è così, Evelyn.- ribatte solo e tu non puoi fare a meno di annuire, prima di cercare un compromesso.
-Facciamo così: parlerò col signor Andrews nel pomeriggio, ma per adesso, ti prego, comportiamoci come se nulla fosse successo.-
-Ok. Ma in questo caso c’è una cosa che devo fare.- dichiara lui, prima di avvicinarsi a te, chinarsi e posare le sue labbra sulle tue.
Sgrani gli occhi, immobile, mentre senti la sorpresa salire e le farfalle iniziare a volare nello stomaco. Non sai nemmeno perché, ma ti lasci andare completamente, disconnetti il cervello. È solo un attimo, prima che le tue braccia siano dietro il suo collo, le sue attorno alla tua vita e i vostri corpi praticamente attaccati. È il tuo primo bacio e non sai bene come comportarti, quindi decidi di fare quello che fa lui: schiudi le labbra e la sua lingua si fa spazio nella tua bocca, facendoti perdere completamente la concezione del tempo e il cervello che, oltre ad essersi disconnesso, si è temporaneamente trasferito alle Maldive.
Quando vi staccate, tu lo guardi, leggermente ansimante e lui ti sorride, come se nulla fosse accaduto. Tu hai solo una domanda:
-Perché lo hai fatto? Ieri sera hai detto che ero solo una sorellina per te, e baciare le sorelle è incesto a casa mia.-
-Te l’ho già detto, Evelyn. Non sono un gentiluomo, e ieri sera ho mentito.- sorride sghembo, con una faccia che vorresti davvero prendere a schiaffi.
-Quindi?-
-Quindi… non aspettarti una dichiarazione d’amore eterno, eh, non sono esattamente il tipo. Però… se ti ho baciata è perché provo qualcosa per te. Non lo so identificare e francamente non voglio nemmeno, visto che probabilmente entro stasera io sarò morto e tu ti sarai svegliata dal tuo sogno, ma se fossi uno a cui piace scommettere, punterei su una cosa simile all’amore.- dice lui, puntando i suoi occhi nei tuoi.
-Hai ragione. Probabilmente sono le nostre ultime ore insieme, non bisogna dire cose di cui poi ci si pente, perché poi non si ha l’occasione di chiedere scusa. Mi va bene la tua definizione, per il momento. Se mai sopravvivi e io non mi sveglio, voglio qualcosa di più, chiaro?- ribatti, sorridendogli.
-Andata.- accetta lui, poi aggiunge –Ma non aspettarti che mi inginocchi.-
E ridete entrambi mentre, sotto il sole di mezzogiorno, tornate mano nella mano in terza classe.
Nessuno dei due sa se è amore, ma per ora vi basta.





Angolo mio...
Salve?? Ok.. mi odiate, lo capisco. Sono, quanto?, sei mesi che non mi faccio viva? E vi avevo promesso di aggiornare presto. Mi dispiace. Ma la scuola mi ha uccisa, quest'anno è stato davvero molto difficile, e spero durante l'estate di aggiornare con più frequenza. Non so quanto ancora durerà la storia, perché francamente non ho intenzione di tirarla troppo per le lunghe, diventerebbe una cosa molto più melensa e noiosa di quanto già non sia, quindi credo che durera ancora quattro, cinque capitoli al massimo. Nulla da dire, se non che spero leggiate e mi lasciate una recensione.
Baci,
Marty

  
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