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Autore: MillyMalfoy    10/01/2008    3 recensioni
Ispirato al film "Sweet November". Se Harry si fosse dimenticato del vero significato della vita? Se fra tutti solo Draco fosse in grado di insegnarglielo?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era appena rientrato, dopo una dura giornata fuori di casa. Il lavoro, lo studio, aveva pranzato con Hermione, che lo aveva informato che nel pomeriggio Draco sarebbe uscito dall’ospedale. Due settimane esatte erano passate dal rifiuto definitivo di Draco. Le vacanze natalizie si stavano avvicinando inesorabilmente sempre più. Molte cose erano cambiate nella vita di Harry, nel suo cuore. A partire dal semplice arredamento del suo appartamento. Era stato riempito di foto di tutte le persone che nella sua vita lo avevano accompagnato, amato. Una grande foto trionfava su tutte: Draco e Harry abbracciati sorridenti al parco, le loro mani congiunte. Come ogni sera Harry si fermava a rimirarla lasciando la sua mente ripercorrere l’ultimo mese e mezzo della sua complicata vita.

Si diresse in bagno per lasciare i propri muscoli distendersi sotto la pioggia cadente della doccia. L’acqua calda come ogni sera si mescolava alla caduta delle sue lacrime. Nessuna perdita o rifiuto nella sua vita lo aveva cambiato così tanto. Una volta uscito dalla doccia si avvolse un bianco asciugamano, cingendoselo attorno alla vita.

I capelli ancora bagnati, piccole gocce d’acqua scivolavano lungo la sua schiena riuscendolo a far sentire ancora vivo, si diresse come tutte le sere in cucina.

Aprì il frigo estrasse la bottiglia del suo vino rosso preferito, si versò un bicchiere, in un cristallino calice. Riaprì il frigo, riposizionò la bottiglia al suo posto, richiuse il portello e alzò gli occhi: “Draco”.

“Harry”. Il biondo ragazzo in piedi all’ingresso della cucina. “Cosa ci fai qui? Come stai? Quanto sono felice di vederti!” disse Harry mentre si avvicinava al Serpeverde e lo afferrava fra le sue braccia, lo stringeva a se, ma Draco gli posò una mano sul petto e si scostò. “Ho visto Percy oggi” prese a dire il biondo. “Lo immaginavo” rispose Harry. “Nessuno però ha saputo dirmi perché non sei venuto oggi” riprese il biondo ragazzo. Furono quelle poche e innocenti a parole a risvegliare la rabbia e la frustrazione che da giorni Harry aveva in tutti i modi tentato di nascondere e mascherare dietro una apparenza di calma e accettazione. “Perché oggi non sono venuto alla tua festa? Draco hai davvero battuto la testa molto forte spero. Ho sbagliato molte cose con te, lo so. Ma non credo di meritarmi questo, non credo che tu dovresti essere qui”. “Harry, non hai capito. So che hai ripreso ad andare all’università, so che hai deciso di aprire un orfanotrofio per maghi, so che stai ricominciando e andando avanti, ma speravo che avresti lottato per me ancora un po’. Mi ero immaginato di poterti rivedere, di correrti incontro, di lasciarti stringermi a te, di baciarti, ma tu non sei venuto. E ora ho davvero bisogno di sapere se non sei venuto solo perché avevi paura, o se non ti sei presentato perché oramai sono solo il ricordo di un mese” Draco stava piangendo. Harry era come impietrito, incredulo, esterrefatto. Si avvicinò lentamente a Draco, insicuro, spaventato. Posò una mano sulla perlacea guancia del biondo ragazzo sfiorandola leggermente con i polpastrelli, avvicinò le loro bocche fino a unirle. Si staccarono, le loro fronti in contatto, mentre Harry diceva: “Ti amo. Ti amo. Ti amo”. Draco si lanciò nuovamente contro la sua bocca. Una dolce danza di bocche, mani, vestiti li condusse fino a un morbido letto. Nudi i loro corpi complementari, le loro mani che s’incontravano e scontravano. Passione, dolcezza, condivisione, le tre componenti che li condussero al piacere. Sudati uno abbracciato all’altro. In attesa del sonno, quando Draco ruppe il silenzio: “Ti prego promettimi che da questa notte, tutte le mattine che avremo mi risveglierò al tuo fianco, fra le tue braccia”. Harry lo baciò prima di sussurrargli sulla bocca: “Sempre, Per sempre”.

Ecco giunti alla fine. Grazie mille davvero a tutti!

  
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