"She was my everything..."

Abby point of view

 

 

 

 

Scrollai le spalle e ancora una volta aspettai che la macchinetta dell'espresso terminasse il suo lavoro.

Avrei tanto voluto mettere qualcosa dentro quel caffè,magari anche solo un lassativo ma mi sarebbe piaciuto.

Ronnie Stone: la più arrogante femminista quarant'enne che conosca,non che cliente abituale del bar.

Lei e Luke si conoscono dai tempi delle elementari e sono cari amici.

«Oh, Abby! Mettici un po' più di zucchero questa volta! L'altra volta era davvero pessimo..»

Eclamò la Regina Elizabetta.

Solo perchè è un'avocatessa le lucido i piedi in questo modo, Luke non vuole avere problemi. Altrimenti le avrei già sputato nel caffè e trattata male.

«Grazie mille tesoro, sei davvero un angelo..» 

Mi sorrise lei. Feci l'indifferente e tornai a pulire il bancone del bar.

 

 

«Abby,puoi andare. Hai finito per oggi.. »

Mi sorrise Luke,indicando il panno con cui avevo finito le pulizie.

«Ma manca ancora un po'..»

Guardai le lancette dell'orologio vecchio appeso al muro.

«Tranquilla,me ne occupo io qui.. Torna da tua madre..»

Gli sorrisi ancora una volta,e poi - come i bambini fanno quando suona la campanella di scuola - corsi in camerino e mi cambiai al volo.

Afferrai la borsa e uscii dal locale salutando Ronnie e Luke. Già, a quanto pare si frequentano.

Lanciai uno sguardo verso il cielo: finalmente un po' di sole. 

Non corsi almeno questa volta,e riuscii a dare un'occhiata alle vetrine passando.

Mi fermai di punto in bianco davanti a un negozio,guardando meravigliata un bellissimo vestito nero.

Corto,monospalla e davvero bellissimo.

Sgranai gli occhi quando vidi il prezzo: 200 £.

Sbuffai. Anche questo sarà per la prossima volta,se ci sarà.

I soldi servono per le medicine della mamma,non posso permettermi di buttarli all'aria.

Frugai fra gli scomparti della borsa e trovai le chiavi di casa; le presi e mi avvicinai all'enorme condominio bianco che mi si affacciava davanti.

Aprii la serratura con velocità e mi catapultai dentro iniziando a salire le scale. 

Terminai la gradinata e aprii la porta di casa con un altro mazzo di chiavi.

«Mamma? Sono tornata..» 

Dissi a voce alta per farmi sentire.

Mi chiusi la porta alle spalle e mi guardai attorno: tutto perfettamente in ordine.

«Mamma?» 

Chiamai ancora.

Mi affacciai al salotto,trovando finalmente la mamma dormire appisolata su un cuscino. 

Forse è l'effetto delle medicine.

Mi avvicinai a lei e le posizionai meglio il guanciale sotto la testa,coprendola con una coperta e spegnendo la tv che trasmetteva una fiction di alcuni anni indietro.

La mamma ha sempre avuto la passione per i film vecchi: dice che in qualche modo le ricordano papà.

Entrando in cucina mi accorsi che questa volta il pranzo non lo aveva saltato,e nemmeno la cena. Feci un lungo sospiro di sollievo e misi le posate dentro la lavastoviglie.

 

 

 

 

***

 

 

 

Ero stanco ormai di girare a vuoto per le strade di Londra. 

Louis mi aveva dato appuntamento tra la quinta e la settima, ma di lui non c'è nemmeno ombra. Probabilmente ha trovato di meglio da fare con la sua ragazza.

Almeno lui una ragazza ce l'ha. Io non voglio più saperne dopo quello che è successo con Helena.

Era bellissima, e credo di amarla ancora molto infondo.

Ma mi ha strappato il cuore dal petto e lo ha gettato giù da un ponte, tanto per capirci. Non è mai stata presa da me, mi ha sempre e solo usato per il sesso. 

Non dico di essere il ragazzo modello,quello perfettino e che si innamora per niente. Ma io lei l'ho amata come non ho mai amato nessuno.

Era riuscita a cambiarmi, a farmi diventare migliore. E adesso? E' scappata con il mio amico. Entrambi stronzi.

Lui diceva di odiare Helena, e lei diceva di odiarlo. 

'I mori vincono sempre!' aveva detto, prima che Zayn partisse in macchina con lei. Io ero rimasto lì: fermo e immobile come uno stupido. 

E ora sono tornato quello che ero: come loro. A me piace usare le ragazze, non penso più ai sentimenti.

Brutta,bella,stupida,secchiona,sfigata che sia ma io me la porto a letto comunque.

«Ciao!» 

Dissi appena entrato nel pub alla commessa. Squadrandola aveva anche un bel corpicino.

«Ciao,posso esserti utile?» 

Mi chiese per poi ri-posizionarsi sul naso gli occhiali da vista.

«Mmh, vorrei qualcosa di forte.» 

Le sorrisi. Fa sempre colpo.

La vidi arrossire e voltarsi verso lo scaffale degli alcolici. Risi divertito.

«Scotch va bene?» 

«Certamente..»

Mi versa nel bicchiere qualcosa di trasparente e mi guarda.

Le faccio l'occhiolino,afferrandola per un braccio.

«Vuoi venire via con me?» 

Le sussurrai all'orecchio. La vidi chiudere gli occhi: bravo Harry, hai trovato qualcosa da fare.

«Mi piacerebbe molto...»

Le sorrisi e la guardai negli occhi.

Scuri,proprio come quelli di Helena.

Peccato per l'apparecchio e gli occhiali,sarebbe stata ancora più bella.

Ma Harry,devi accontentarti a volte..

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA... 

 

 

 

 

 

Buon pomeriggio lettrici!

 

Scusatemi enormemente per la mia lunga assenza ma mi sono impegnata molto a fine anno scolastico per cercare di dare il meglio di me e infatti non ho nessun debito :)

 

Coomunque,cosa abbiamo qui?

Abby, che si preoccupa della mamma,

Harry, molto play boy,

E Helena e Zayn: come avete capito Helena è stata molto importante per Harry, e Zayn..

AHAHAH, in questa storia all'inizio sarà un po' un 'antagonista' (mooolto secsi,loool)

 

 

Beh,spero vi sia piaciuto.. Lasciatemi una recensioncina(?)

Ciauu!

 

 

-HoranHug,x