Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: La_piccola_Tora    30/06/2013    0 recensioni
Il capo della guardie reali William Boltinger camminava per le vie incendiate dell'ultimo villaggio preso di mira dal regno nemico. Dopo una sanguinosa guerra erano riusciti, anche se con ingenti perdite, a respingere il nemico.
-che disastro...- sussurrò aprendo appena le labbra per evitare di inalare eccessivo fumo.
l'odore era acre a causa dei corpi in fiamme e quelli putrescenti,
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO2

Elle ed Helena stavano sedute sui rami del loro albero preferito, quel ciliegio nel cortile interno sotto il quale si erano incontrate per la prima volta.

-Quindi..cos'hai scoperto?- chiese la guaritrice

-come già sai il potere di Tharo creò la nostra terra...-

-si so anche che è un potere immenso del quale è proibito apprendere alcun tipo di formula.-

-ho scoperto che grazie a questo tatuaggio posso disporre dei poteri di Tharo...anche senza apprenderne formule o incantesimi- disse seria Elle con lo sguardo sperso nel cielo, mentre stringeva tra i denti un rametto di ciliegio in fiore.

-Quindi lo puoi usare?! del tipo far muovere oggetti e creare sfere di energia?!- chiese sconvolta Helena.

-...presumo....ma non ho affatto intenzione di usarlo.- rispose la mora

Helena fece per dirle qualcosa quando notò due persone camminare sotto i portici era il principe Rodin di ritorno dalla ''caccia''.

-guarda chi arriva...urrà!- disse in tono semi sarcastico -anche questa mora di capelli...- continuò

-lo sanno tutti che ha un debole per le more.- affermò senza battere ciglio Elle, forse senza neanche considerarsi una di loro.

-sai...si vocifera in giro che scelga solo ragazze more perché ce ne una che non riesce ad avere e ripiega su dei surrogati...- disse in tono provocatorio Helena

-e chi sarebbe? la principessa Ria?- chiese non afferrando la situazione.

Helena ci rimase di sasso e anche un poco delusa -lascia perdere...- detto questo scese dall'albero salutò Elle e si diresse verso l'infermeria.

Nel frattempo il principe camminava fianco della sua nuova nottata.

-allora cosa ti piacerebbe mangiare per cena mia cara?- chiese lui con aria da casanova

-...qualunque cosa voi scegliate sarà sicuramente perfetta...- rispose lei timidamente per poi posare il suo sguardo sul ciliegio nel cortile dove notò Elle che la fissava il cielo.

-Ehi ma quella ragazza...?- chiese voltandosi verso Rodin

-Quale ragazza? - chiese lui guardando verso il ciliegio.

Non c'era più nessuno la sopra.

-probabilmente hai visto lo spirito di Sakura- disse il secondo principe

-...cosa sarebbe?- chiese timidamente la fanciulla

-si narra che una cortigiana in preda alla disperazione abbia ucciso i figli e poi si sia impiccata a qual ciliegio...e che ancora ora la si possa vedere che fissa il cielo sperando di vedere un segno di perdono divino.-

la ragazza lo fissava un po' spaventata, ma lui la abbracciò e la strinse a se.

-..tranquilla...- le sussurrò all'orecchio con voce dolce -non ti farà nulla...ci sono io qui.-

_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_

Elle camminava di guardia per i corridoi del palazzo con la sua solita spada nella guaina, quando le porte della stanza del principe si aprirono, ne uscì Rodin con i capelli scompigliati e che si era infilato di corsa la casacca e i pantaloni per l'allenamento mattutino.

-Mi sei tornata utile sai?- disse lui malizioso - anche questa notte è stata stupenda.-

-Hai di nuovo raccontato quella cavolata della legenda di Sakura?!- esclamò la mora infuriata

-si...a quanto pare si spaventano e io devo confortarle...comunque cos'è tutta questa confidenza?- disse provocatorio il principe.

-ci conosciamo da 12 anni in più qui non c'è nessuno...e il re ha quasi più fiducia in me che in te...- rispose irritata lei

-già non c'è nessuno qui....- Rodin ripetè le sue parole e la fece indietreggiare al muro -quindi se ti facessi qualcosa non lo vedrebbe nessuno no?-

Elle lo scansò e usci dalla sua morsa

-per favore non confondiamo i ruoli, io sono la tua ombra, non credermi una delle tue ragazze.-

e con questo se ne andò.

Elle si sentiva un sapore amaro in bocca dopo quello che era successo; guardò fuori dalla finestra e vide il secondo principe che si allenava in giardino.

-già...solo un' ombra...sempre e soltanto un' ombra- disse con espressione sofferente.

_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_

Elle aprì le porte del dormitorio dei soldati di corte e proseguì con sguardo freddo e deciso verso le camere di Will. Varcò la soglia e vide suo padre intento a leggere varie scartoffie riguardanti armamenti e scorte.

-Signore...ho saputo che mi cercavate.- Elle guardava fissa davanti a lei, in quel momento non era sua figlia, ma un soldato come gli altri.

-si...- disse distrattamente, ancora concentrato sui suoi documenti -Da domani avrai completato il tuo addestramento speciale.- finalmente aveva staccato lo sguardo.

-Davvero?!- disse entusiasta -mi scusi...è una bella notizia signore.- si corresse seguendo l'etichetta.

Will sorrise nel vederla impacciata nel comportarsi formalmente con lui

-Questo vuole dire che da domani diventerai l'ombra del principe Rodin.-

L'espressione di Elle da gioiosa si trasformò in semi disgustata.

-compreso signore- disse con voce nauseata

-ora basta con le formalità El...sono sicuro che tu possa farcela.- La rassicurò Will

lei annuì rassegnata

-è solo che...lui è così GRRR!-

-il principe sicuramente è eccentrico...ma guarda tuo fratello...anche lui deve badare ad un principe ma non fa tutte queste storie.-

-si ma a lui è toccato quello saggio ed intelligente!- si lamentò la mora

-su su! ora basta lamentarsi, tu sei stata scelta dal re in persona per questo ruolo...-

-solo per il mio tatuaggio...- borbottò imbronciata lei, si rese conto solo una frazione di secondi dopo delle parole che aveva pronunciato.

la fronte di Will si aggrottò

-quel tatuaggio...non devi mai e poi mai considerarlo la causa della tua vita qui a castello!-

-Come se non fosse vero! Ho questo potere e non posso ne usarlo ne so come usarlo in caso di emergenza!-

-TU NON DEVI MAI USARLO!-

Elle era scioccata, Will non aveva mai alzato la voce con lei

-mi dispiace...devi capire che...quel potere tempo fa...fu la causa di una sanguinosa guerra...-

-...capisco ma so anche che...le persone che avevano questo potere e causarono la guerra erano malvagi! io non lo sono!-

Will sospirò, Elle non aveva tutti i torti...

-ti capisco...ma la legge è la legge...vedrò di convincere il re a darti un concesso per utilizzarlo in caso di estrema necessita...ma non garantisco nulla.-

-GRAZIE PAPA'!- disse felicissima Elle saltandogli al collo.

-Di nulla piccola mia.- la abbracciò a sua volta sorridendo.

_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_-:-_

Il principe camminava con passo spedito e nervoso verso il trono per poi inchinarvisi ai piedi.

-Ho ricevuto le vostre parole padre...dovevate parlarmi?-

-figlio...ciò che ti dirò dovrà rimanere tra queste mura.-

-certamente...-

-tuo fratello Ren è scomparso...tu hai il compito di ritrovarlo e portarlo qui.-

-che cosa? perché mai...c'entrano forse gli studi che stava effettuando ad Andrion?-

-non è affar tuo la causa...devi solo riportarlo a casa, partirai domattina con il tuo cavaliere ombra.-

-aspetta padre ma io non ho un cavaliere ombra...-

-Ancora non lo sai? Elle ha finito oggi il suo addestramento, da domani sarà incollata a te come le api al miele.- Pandora ridacchiò un poco per quella' immagine.

Rodin annuì remissivo e lascio la sala con aria mista tra rassegnazione e collera.

 

il secondo capitolo 
La piccola Tora

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: La_piccola_Tora