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Autore: girlcomefromspace    08/07/2013    2 recensioni
Non avete mai pensato che tra un lupo e una bambina potrebbe nascere un amicizia?
Annalisa una normale bambina di sette anni, un giorno d'inverno ebbe uno strano incontro che le cambio la vita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino seguente Annalisa si svegliò per andare a scuola, appena mise gli occhi sulla scrivania trovò il libro, corse giù in cucina in cerca di suo papà ma non lo trovò, usci in giardino e fece solo in tempo a vederlo andare via, rientrò in casa e trovò la mamma che le preparava la colazione. -Buon Giorno Mamma! Vado a prepararmi e poi scendo a mangiare!-. -Buon giorno a te Annalisa! Fai presto!-. Io annui corsi in camera mi vesti in fretta scesi a fare colazione, o poi corsi giù in paese per andare a scuola! Entrai in classe in ritardo, mi scusai con la maestra e andai a sedermi. Le ore passavano lentamente, al intervallo non usci dalla classe per paura di incontrare quelle spocchiose. Alle due la campanella suonò corsi a casa, mangia velocemente e usci in giardino. Aspettai che la mamma andasse dalla signora Rosetta e poi via per il bosco. Arrivai agli Alti Boschi in meno di un ora, ormai avevo imparato a memoria la strada del lupo. Mentre spiavo da dietro un cespuglio una volpe che scavava nella neve in cerca della sua preda, senti al improvviso un fiato sul collo, ma non sembrava quello di una persona, mi girai e trovai lui, con la lingua di fuori respirava velocemente e scodinzolava felice. Mi girai lo salutai con una carezza e lui si inoltro nel bosco decisi di seguirlo. Mentre seguivo il lupo sentivo dei leggeri spari in lontananza ma non ci feci neanche caso. Lo segui per tutto il pomeriggio finché non fece buio e nel tornare a casa, questa volta in tempo per la cena ed in orario, prima della vietta per andare a casa mia scivolai sul ghiaccio, questa volta si che avevo rotto qualcosa, ed era il piede sinistro, come sono goffa pensai non faccio un giorno senza cadere. Il freddo iniziò a sentirsi stavo congelando e non riuscivo a muovermi, iniziai ad urlare AIUTOO!! AIUTOO!! nessuno arrivò, passò un po' di tempo prima che vidi una figura umana e una luce venire verso di me, era il mio papà che era venuto a salvarmi questa volta non arrabbiato per fortuna! Incomincia a urlare PAPAA! PAPAAAAA!! La figura corse verso di me, era veramente lui si avvicinò mi fece luce con la lanterna e disse -Annalisa, dai su alzati andiamo a casa!-. Io risposi piangendo -Papà non posso ho rotto il piede!- Lui mi diede da tenere la lanterna mi prese in braccio e con passo deciso tornammo a casa, e grazie alle cure del medico di famiglia che mi disse che per un mese sarei dovuta rimanere a letto per permettere al piede ed a me di riprendermi andai a dormire. Quella notte tra il dolore e il pensiero che per un mese non avrei potuto vedere il lupo non riuscii a dormire, nel intento di prendere il diario dal comodino feci cadere il bicchiere d'acqua, papà Pietro arrivò subito mise posto il guaio, poi mi chiese- Riesci a dormire?- Io riposi con voce ovatta -No, tu papà?- e lui scuoté la testa si alzò dalla sedia si avvicinò alla scrivania prese il libro che le aveva portato e disse- Lo leggiamo?- Io annui felice e lui iniziò a leggere. Passavano settimane, e la maestra Francesca mi portava i compiti per non rimanere indietro, papà invece mi portava ogni giorno un libro diverso e la mia scrivania bene presto si riempi che un giorno papà decise di costruire una libreria proprio sopra la scrivania, la mamma spolverò i libri e li mise nel ordine che le dissi io. La signora Rosetta mi portava sempre qualche torta, che mangiamo in un batter d'occhio, il signor Franco mi costruii una specie di stampella di legno e verso alla fine del mese riuscivo a fare le scale scendere in cucina e poi risalire ma solo con la stampella e papà dal 'altra parte. Era quasi passato un mese, ma a me sembrava passata una vita! Mi mancava il lupo! Volevo andare a trovarlo! Volevo lui! Era Gennaio ormai, il piede era completamente guarito, iniziai ad andare a scuola regolarmente ma il passo per il bosco era tutto bloccato dalla avrei dovuto aspettare fino almeno fine mese prima che si potesse ancora passare, senza affondare in essa, ma ogni giorno nevicava sempre di più e le mie speranze di rivederlo si scioglievano come avrebbe dovuto fare la neve.
   
 
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