Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Renegade_    11/07/2013    3 recensioni
”E dimmi”, esordì Justin. “Facevi anche sogni erotici su di me, ammettilo.” Disse sfoggiando quello che secondo lui doveva essere un sorriso sexy.
”Che cosa?!” esclamammo io, mio padre e Patty contemporaneamente.
”Justin, finiscila.” Lo rimproverò Pattie, mentre mio padre continuava a fissarmi. Sentivo le guance in fiamme. Maledetta carnagione chiara.
”Cos’è che facevi su Justin?” mi chiese lui.
”Papà, non facevo sogni erotici su Justin, non preoccuparti.”
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just Kiss Me

QUESTO CAPITOLO LO VEDRETE CON UN FONT ORRENDO, LO SO, MA DATO CHE IO NON HO IL PC MIA CUGINA SI E' OCCUPATA DELLA PUBBLICAZIONE.

Quando il giorno successivo mi svegliai, non trovare Justin accanto a me fu quasi un trauma. Mi misi a sedere sul letto, e una ventata di aria gelida mi colpì il viso, così fui costretta ad alzarmi e chiudere la finestra; aprii l’armadio e presi una felpa, legai i capelli in una coda di cavallo, e scesi in cucina, dove Justin stava già facendo colazione.
Quando entrai, lui abbassò lo sguardo sulla tazza che aveva di fronte, e non alzò lo sguardo fino a quando non ebbe finito di mangiare; scoraggiata, presi una fetta biscottata e me ne andai in soggiorno; mi sedetti sul divano ed iniziai a fare zapping tra i vari canali televisivi, che trasmettevano programmi che giustamente non mi soddisfacevano.
”Io esco, non aspettarmi per pranzo, andrò da Tony” urlò Justin dall’ingresso; non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che aveva già richiuso la porta.
Mi alzai, recuperai il cellulare e chiamai Robert per chiedergli di venire a casa a farmi compagnia, dato che di stare da sola non ne avevo proprio voglia.
Quando il ragazzo arrivò, mi trascinò sul divano, costringendomi a raccontare tutto quello successo con Justin, e quando scoppiai a piangere, invece di consolarmi, si alzò e andò dritto in cucina a prendere dei fazzolettini, poi mi guardò e mi disse che avevo un aspetto pietoso e che dovevo correre a cambiarmi.
”Ma non devo uscire, voglio restare in pigiama!” protestai.
”Non capisco cosa Justin ci trovi in te…” mormorò lui scuotendo il capo; lo fulminai con lo sguardo, e andai in camera mia a cambiarmi come suggeritomi da lui.
Quando uscii di camera con dei jeans, lui si morse le labbra con forza, fino a farne fuoriuscire del sangue.
”Ehm, perdi sangue dal labbro..” gli feci notare.
”Lo so, ma adesso vieni con me” mi disse afferrandomi per il polso e trascinandomi di nuovo in camera mia.
Dopo mezz’ora a litigare con Robert per via dei vestiti che dovessi indossare, fui letteralmente rapita, dato che il ragazzo con la forza mi fece entrare in macchina sua per poi fermarsi direttamente fuori casa dei tre Tony, dove l’auto di Justin era bellamente parcheggiata.
”Su, vai a parlare con Bieber, muoviti” mi disse scendendo per venire ad aprirmi lo sportello, mi trascinò fuori dall’auto, e mi piazzò di fronte alla porta d’ingresso, suonò al campanello, e sparì prima che venissero ad aprire la porta.
”Cassandra!” esclamò uno dei tre Tony, dopo aver aperto la porta.
”Ehm, ciao…”
”Sam” mi disse sbuffando. Non riuscivo a distinguerli, proprio non ci riuscivo.
”Oh, ehm, sìsì…Justin è qui?” gli chiesi.
”Non vedi la sua auto?” mi chiesi indicandola.
”Ehm, sì…volevo solo esserne sicura…e…posso entrare?” chiesi ancora, scostandolo con una mano.
”E’ in soggiorno!” mi urlò.
Arrivai in soggiorno e mi fermai sulla soglia, indecisa se entrare e correre verso Justin e stritolarlo in un abbraccio o fare dietrofront e ritornare a casa a piedi.
”Cassie?”
Troppo tardi per tornare indietro, mi avevano beccata.
”Ehilà” sussurrai imbarazzata.
Justin si alzò e mi raggiunse, facendomi segno di seguirlo fuori; annuii e lo segui in terrazza, lui si sedette puntando lo sguardo sulle sue scarpe ed io restai a fissarlo.
”Smettila di fissarmi, Cassie…” mormorò alzando lo sguardo su di me.
Beccata. Distolsi velocemente lo sguardo, alzando gli occhi al cielo che stava diventando grigio.
”Volevi qualcosa?” mi chiese alzandosi e piazzandosi al mio fianco.
”Io…sì...ecco…” iniziai a borbottare, poi afferrai il volto si Justin tra le mani e lo baciai.
Mi allontanai velocemente e mi morsi il labbro inferiore. Che cogliona che sono.
”Cassie…tu…tu mi hai baciato?” chiese Justin spiazzato.
”Sì, sì, l’ho fatto…io..” non ebbi il tempo di finire perché Justin aveva poggiato nuovamente con forza le sue labbra sulle mie.
”Cosa siamo?” mi chiese, poggiando la sua fronte alla mia.
”Non lo so, Justin…” risposi chiudendo gli occhi.
”Adesso che facciamo?” domandò ancora.
”Baciami.”
Justin esitò un secondo, dopodichè riportò le sue labbra sulle mie, stringendomi i fianchi e avvicinandomi di più al suo corpo. Avevo le palpebre serrate, non volevo riaprire gli occhi e constatare che quello fosse solo un sogno.
Justin si allontanò un po’ per abbracciarmi, appoggiai la testa sulla sua spalla mentre lui mi accarezzava i capelli.
”Ragazzi, volete una..Oh cazzo”
Mi allontanai da Justin e vidi Michael sulla soglia che imbarazzato si grattava la nuca; sorrisi e lo precedetti in soggiorno, lasciandolo solo con Justin.
”Se lo dici a qualcuno ti ammazzo!” urlò Justin all’improvviso; gli sguardi di Sam e Tony si spostarono su di me che feci spallucce e aprii una bottiglia di birra. Quando Justin e Michael tornarono in soggiorno, l’aria si fece più tesa.

"Perché dovresti uccidere Michael?" chiese Tony a Justin non appena quest'ultimo si sedette accanto a lui; Justin scrollò le spalle e aprì una bottiglia di birra.
"Oh, ehm, io credo di dover andare adesso, ho delle commissioni urgenti e...va bene, ci sentiamo" biascicai diregendomi verso l'ingresso.
"Ehm, ragazzi, vado anche io, ci vediamo dopo" disse Justin prima di raggiungermi all'ingresso; aprì la porta e mi precedette fino all'auto; mi aprì lo sportello e aspettò che entrassi, dopodichè entro anche lui in auto.
"Cos'hai di così importante da fare, a casa?" mi chiese.
"Devo chiamare Mel e Mick" risposi guardando il cielo che si rannuvolava ancora di più.
"Prima o poi conoscerò i tuoi due migliori amici?" mi chiese ancora.
"Quando decideranno di venire a farmi visita."
Restammo in silenzio per un po', fino a quando non arrivammo a casa, Justin scese, mi aprì lo sportello, e una volta entrati, restammo all'ingresso a fissarci.

"Dobbiamo parlare!" esclamammo contemporaneamente, scoppiai a ridere, e andai in soggiorno a sedermi.
"Allora...qualsiasi cosa stia succedendo tra noi, per adesso non voglio che qualcuno lo venga a sapere" gli dissi.
"È esattamente quello che volevo dirti io."
"Davvero, Justin?" gli chiesi voltandomi per guardarlo.
"No" rispose scuotendo la testa.
"Senti...non sappiamo nemmeno cosa siamo o cosa diventeremo, è meglio non dire nulla agli altri" gli dissi.
"E se avrò voglia di baciarti mentre ci sono gli altri?" mi chiese.
"Fa finta che al loro posto ci siano mia madre e tuo padre" risposi.
"Però adesso posso baciarti? Ti prego" disse lui avvicinandosi di più.
"Se me lo chiedi no" mi alzai lasciandolo solo sul divano e andai in camera mia.
"Stronza!" mi urlò dalle scale; scoppiai a ridere e accesi il pc, beccai Mel in chat e le chiesi di fare una videochiamata.
"Ehiiii Meeeeel" urlai sistemando meglio il pc sulle gambe.
"Urla ancora così e giuro che vengo fino a Los Angeles per strapparti le corde vocali" mi disse posando la tazza di caffè che aveva tra le mani.
"Signori e signore, la campionessa di dolcezza di quest'anno è Mel Gilbert!" esclamai applaudendo, Mel scoppiò a ridere, si alzò e fece un mezzo inchino.
"Allora, tu e il tuo bel cavaliere avete intenzione di venire a trovarmi nella città degli angeli prima o poi?" le chiesi quando si fu seduta.
"Non lo so...Mick vorrebbe venire tra un paio di giorni, dato che non abbiamo lezioni, ma dobbiamo ancora decidere" rispose facendo spallucce.
"Decidete velocemente devo farvi conoscere Justin" la avvertii battendo le mani come un'idiota.
"Cos'è successo tra te e mr. Tuttifannosognieroticisudime?" mi chiese.
"Beh, ecco..."
"Io e Cassie stiamo vivendo una situazione ambigua, non è vero?" mi interruppe Justin sedendosi accanto a me. " Ciao Mel!" esclamò salutando la mia migliore amica.
"Mick vieni immediatamente qui, c'è Cassie in videochat ed è insieme a Justin!" urlò lei.
Mick corse accanto a lei e iniziò a fissare Justin che mormorò un "Mi sento osservato", scoppiai a ridere e Mick spostò lo sguardo su di me.
"Ehi, dolcezza!" esclamò sorridendo. "E così hai deciso di farci vedere Justin...devo sapere qualcosa?" continuò.
"Vedi, loro due stanno vivendo una situazione ambigua" rispose Mel annuendo.
"Ambigua? Quanto ambigua, esattamente?" le chiese Mick.
"Non lo so, non me lo ha ancora detto" gli rispose.
"Ehi, noi siamo ancora qui, eh" gli ricordai.
"Scusate" dissero in coro. Inquietanti.
"Si beh...non possiamo parlarne, vero, Cassie?" mi chiese Justin.
"Ma Justin, sono i miei migliori amici..." obiettai, lui mi fulminò con lo sguardo e girò il pc.
"Hai detto che non vuoi che qualcuno lo vengo a sapere!" esclamò.
"Appunto, loro non sono qualcuno, loro sono i miei migliori amici!" esclamai più forte.
"Noi litigavamo così all'inizio della nostra relazione?" chiese all'improvviso Mick a Mel.
"No, facevamo di peggio, tesoro" rispose Mel.
Feci segno a Justin di zittirsi un minuto e di farmi ragionare. Relazione? Io e Justin una coppia? Ma nemmeno se mi pagassero. O forse sì. Se continua a fissarmi così non so se potrei rispondere ancora delle mie azioni.
Mi avvicinai di più a lui, fino a quando le mie labbra nom sfiorarono il lobo del suo orecchio sinistro.
"Ti prego Justin, almeno a loro diciamolo" sussurrai; tentai di allontanarmi ma Justin mi bloccò stringendo i miei fianchi e si avvicinò di più per baciarmi. Potrei abituarmi ai suoi baci.

"Ehi, non baciatevi in nostra presenza!" esclamò Mick.
Justin iniziò a ridere, voltò il pc e mi passò un braccio intorno alle spalle.
"Okay ragazzi, la situazione è questa: voglio che Cassie diventi la mia ragazza" gli disse sorridendo come un ebete.
La ragazza di Justin. Oddio. Oddio. Oddio. Cassandra riprenditi, su, abbi un po' di contegno.
"Avete la mia benedizione" gli disse Mick ridendo.
Mel restò a fissarmi, poi fece spallucce ed esclamò:"Che l'amore sia con voi!"
Salutammo i due dopo aver deciso che ci avrebbero raggiunti tra due giorni per restare una settimana a Los Angeles, e io e Justin scendemmo in soggiorno a guardare la tv.
"Quindi adesso sono la tua ragazza, interessante" gli dissi poggiando la testa sulla sua spalla.
"Sei la mia ragazza ma non lo sa nessuno a parte noi due e Mel e Mick" precisò.
"Ai ragazzi lo diremo più in là" lo rassicurai.
"Ma...Uffà, spero se ne accorgino" borbottò.
"Io spero per te che non lo facciano" ribattei alzandomi.
"E adesso dove vai?" mi chiese seguendomi con lo sguardo.
"Vado a fare un giro in spiaggia, è ritornato il sole" risposi salendo in camera.
"Aspetta vado a mettere il costume, vengo anche io!" esclamò raggiungendomi sulle scale.
Quando uscii dalla camera lo trovai appoggiato con la schiena al muro e il cellulare tra le mani.
"A chi scrivi?" gli chiesi accovacciandomi accanto a lui.
"A mia madre" rispose alzandosi, mi porse una mano e mi aiutò ad alzarmi.
"Allora, ricapitoliamo: niente baci, niente abbracci, ovvero, niente comportamenti compromettenti; sappiamo che i paparazzi ti seguono ovunque, e non voglio finire su tutti i giornali e specialmente non voglio che i nostri genitori lo vengano a sapere da una rivista" dissi tutto d'un fiato.
Mi voltai e lo vidi fermo che mi guardava confuso; tornai indietro e lo presi sottobraccio, trascinandolo dietro di me.



HERE I AM!

Oddio, era quasi un mese che non aggiornavo, gesù cc
Beeeh, come state?
Io una mezza schifezza, è un periodo letteralmente di merda per me, quindi non so quando potrò aggiornare, e quindi sono un po' triste perché probabilmente adesso nessuno leggerà o recensirà 'sta merda di capitolo che è anche corto, come se non bastasse.
Okay, adesso vado a scrivere l'altra ff che posterò non appena avrò il pc asjk
Spero vi piaccia il capitolo, fatemi sapere con una recensio e di almeno dieci parole c:
A presto;
Rossella xx
  
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