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Autore: Siria Lilian Black    14/07/2013    8 recensioni
//EDIT: Aggiornato il prologo e il primo capitolo! 07 Aprile 2018
Sto provvedendo a correggere gli errori madornali che ho compiuto durante la prima e la seconda stesura della storia. Le vicende iniziali verranno interamente modificate, perciò, vi chiedo la pazienza di attendere qualche giorno prima di riprendere in mano la storia che ho intenzione di continuare e portare a termine. Grazie mille a tutti. 12-11-2017
Annabelle non conosce la magia, anzi ha sempre creduto che essa fosse solamente il frutto dell'immaginazione di qualche folle scrittore. Una brutta esperienza, tuttavia, la porterà a conoscere il mondo magico e in poco tempo si ritroverà alle prese con una guerra magica della quale mai avrebbe potuto immaginare l'esistenza.
Annabelle è una strega di quindici anni, ma le vicende passate da bambina e i vari trasferimenti le hanno impedito di vivere i suoi poteri dal principio come avrebbe dovuto. Frequenterà Hogwarts e conoscerà dei compagni speciali, il resto solo il tempo potrà raccontarlo.
Genere: Avventura, Dark, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Famiglia Malfoy, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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The Unknown Nexus Scheda Fanfiction


Scheda Fanfiction




GENERE
Generale, Introspettivo, Sentimentale, Romantico, Avventura, Mistero, Drammatico, Guerra.

RATING
Ho inserito l'arancione preventivamente; qualora dovessero esserci capitoli tendenti al rosso la cosa verrà indicata in capo al capitolo.

PERSONAGGI
Annabelle Liz Meyers (nuovo personaggio), l'Ordine della Fenice al gran completo, studenti e staff di Hogwarts, Lord Voldemort e i suoi Mangiamorte.
A essi verranno aggiunti nuovi personaggi i cui nomi verranno inseriti col tempo.

DESCRIZIONE
Annabelle affronta un nuovo mondo senza sapere di avervi sempre appartenuto. Scopre la magia e assieme a essa la strada per ricostruire ciò che si è ritrovata a perdere. Ma la guerra minaccia sin da subito di minare le poche sicurezza che l'orrore che ha subito le ha lasciato. Annabelle non ne comprende l'immensità, ma decide di combattere al fianco degli amici che Hogwarts le ha permesso di conoscere ed è lì, al culmine della guerra che sentirà le sue certezze vacillare una seconda volta.
La storia è ambientata durante il quinto anno di Harry, in principio al 12 di Grimmauld Place e in seguito a Hogwarts.
Le vicende trattate nell'opera originaria faranno da sfondo ed eccezion fatta per i momenti cruciali (vedi E.S., l'addio dei Weasley e la battaglia al ministero) non verranno trattate in alcun modo.
Vi sarà un accenno di storia romantica, ma viste le età dei protagonisti la cosa non sarà mai approfondita.
La storia non vuole essere un What If, bensì una semplice aggiunta a quella che è stata l'opera originaria. Nessuno dei fatti principali accaduti nel quinto libro verrà modificato.

NOTE
1. La storia verrà narrata principalmente in terza persona, in caso di scelte differenti, indicherò nelle note in testa al capitolo chi è il narratore.
2. I personaggi e i luoghi principali che appariranno nella Fanfiction (eccezion fatta per Annabelle) appartengono a J.K. Rowling.
3. Mi premurerò di ricavare descrizioni di luoghi, fatti e personaggi, dalla mia mente, qualora essi non siano stati trattati nella serie.
4. La storia NON è scritta ai fini di lucro!
5. Ringrazio tutti coloro che hanno letto e leggeranno la mia FF, o che la inseriranno fra le preferite, seguite, ricordate e/o recensiranno.
6. I commenti son sempre graditi, anzi vi prego di lasciarne in gran quantità, provvisti di consigli, critiche e nuove idee.
7. Prego la signora Ispirazione di passar più volte nelle mie stanze, così da facilitarmi il gravoso compito di portare a termine questa storia.
8. Nella mia mente un seguito è già stato scritto, ma siccome non so quando né come riuscirò a portare a termine questo progetto mi riservo dal darvi false speranze.





Prologo



Le lacrime erano bloccate dal gelo sulle guance pallide di una giovane ragazza. Una grossa figura a quattro zampe si stava avvicinando a quella scena raccapricciante. Alla vista di tutto quel dolore, l'ombra si alzò su due zampe e poco a poco assunse i connotati di un essere umano. Lunghi capelli mossi giungevano fino alle sue spalle e un paio di occhi grigi osservavano con astio quel terribile teatrino. Il suo volto pallido e stanco riluceva ora di un'antica rabbia. La ragazza riconobbe qualcosa di familiare in quel volto circondato da lunghi riccioli scuri, ma distrutta da ciò che le stava accadendo non riuscì a ricollegare ad esso un nome.

Aiutami, riuscì soltanto a pensare.

Tra le lacrime vide un singolare e lungo bastoncino scivolare fra le dita dell'uomo di fronte a lei. Passò un solo attimo ancora prima che, con un movimento della mano, l'uomo scaraventasse lontano quelle due figure che fino a pochi attimi prima erano chine su di lei. La ragazza, ancor prima di domandarsi come ciò fosse stato possibile, andò a rannicchiarsi contro la parete, cercando, forse, di coprirsi il più possibile con le braccia. Non aveva idea di dove fossero finiti i suoi vestiti, strappati senza troppe cerimonie dal ragazzo che in quello stesso istante era stato schiantato contro una parete.

Alzando lo sguardo verso l'uomo, finalmente lo riconobbe. Egli era apparso su tutti i giornali, si diceva fosse il responsabile di una strage avvenuta quindici anni prima e che fosse riuscito ad evadere da un carcere di massima sicurezza del paese. Realizzò allora che avrebbe dovuto aver paura di quei maligni occhi grigi, avrebbe dovuto essere terrorizzata da lui, ma le aveva salvato la vita e questo le provocò un moto di gratitudine nei confronti di quell'oscuro sconosciuto. Tuttavia non si mosse, rimanendo rannicchiata nel suo angolo, forse nella speranza di scomparire, di svanire nell'aria, o forse soltanto di risvegliarsi nel suo letto e di scoprire che ciò che aveva appena vissuto non era altro che un bruttissimo sogno.

L'uomo si tolse il mantello e glielo porse, aiutandola in seguito ad avvolgerselo sulle spalle. Annabelle, così si chiamava la ragazza, guardò a lungo quegli occhi grigi, non sapendo se seguire la logica e la paura che le suggerivano di scappare, o se restare e assecondare quel moto di gratitudine che provava nei l'uomo che l'aveva soccorsa.

«Riesci ad alzarti?» domandò lui dopo aver osservato a sua volta la ragazza.

«S-si... credo di si.» balbettò lei alzandosi a fatica.

La voce rauca, spezzata dalle lacrime versate fino a pochi attimi prima. Non lo temeva, non fin quando manteneva le distanze. Le aveva salvato la vita, che senso avrebbe avuto farle del male adesso? Sentiva di dovergli la vita, o almeno quello che credeva le fosse rimasto, che egli fosse un assassino o meno.

Cercò di tirarsi su, poggiandosi con le braccia al muro; le gambe ancora tremavano per lo spavento ed il dolore. Inciampò, nonostante si stesse tenendo, dopo aver inavvertitamente pestato un pezzo di vetro appuntito. Non aveva nemmeno idea di dove fossero finite le sue scarpe...

Vide l'uomo avvicinarsi a lei e istintivamente, si ritrovò a indietreggiare, urtando con la schiena la parete dietro di se. Per pochi lunghi attimi, si ritrovò a rivivere con la mente gli attimi di terrore vissuti dopo l'arrivo dei due uomini. Inaspettatamente, egli si fermò, alzando le mani e rivolgendole un'occhiata colma di comprensione e dolore.

«Non sono qui per farti del male... Ti puoi fidare» le disse.

Annabelle non poté ignorare la sincerità e la compassione che colmarono il suo tono lievemente afflitto e, nonostante l'esperienza di quella notte le imponesse di scappare, si lasciò sollevare dall'uomo.

Non le era chiaro il perché, aveva sempre pensato che in una situazione come quella avrebbe avuto il terrore di essere abbracciata anche da sua madre; eppure, la stanchezza e la fiducia che i suoi gesti l'avevano portata a provare nei suoi confronti, le diedero la tranquillità di poggiare il capo sulla spalla dell'uomo dagli occhi grigi.

«Grazie...» sussurrò un attimo prima di cadere in un sonno profondo, provata dai fatti accaduti in quell'orribile giornata. Egli sorrise lievemente, osservando il giovane volto della ragazza prima di svanire in una nuvola candida.






Prologo aggiornato e corretto il 03 Aprile 2018
   
 
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