Non esiste l'impossibile
capitolo secondo
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{[Blaise POV] ByRan}
Apro gli occhi con lentezza,
nella semioscurità della mia stanza. Addosso sento il tocco del cotone pregiato
sul torace, del lino sulle gambe, i capelli arruffati che mi coprono gli occhi.
Non vedo molto intorno a me,
mentre la mia mente sta evidentemente ancora dormendo. Devo essermi ubriacato
non poco, ieri sera.
Okay…facciamo il punto della
situazione.
A. Sono vestito da una
maglietta spiegazzata, grigio scuro. È mia, la riconosco.
B. Sono in uno stato assolutamente indecoroso, i capelli
spettinati e arrotolato in mezzo alle lenzuola scure del mio letto. Classica
scena post-sbornia.
C. Accanto a me, sento il
respiro di un’altra persona.
…
Okay, facciamo lentamente un
passo indietro.
…
…
…
Ehm, aiutino?
Non è che ricordo molto…
Allungo una mano verso il
comodino, prendendo contro alla sveglia e ad una bottiglia vuota, facendole
cadere in un casino tremendo. Imprecando, afferro la bacchetta ed accendo le
torce sulla parete, quelle più lontane, vicine alla porta, che non m’accecano.
Un lieve chiarore illumina la
mia stanza nelle segrete di Serpeverde, colorando le lenzuola scure di
sanguigno, la pelle della ragazza accoccolata sul mio petto di…
Ehi.
Ehi, ehi, ehi!
Riconosco all’istante i
capelli scuri di Pansy sparsi sulle mie spalle, sul mio torace. Il loro profumo
è inconfondibile, carezzano la mia pelle come fossero di seta.
…Pan?
Cosa…cosa ci fa qui Pansy!?
Stralunato sgrano gli occhi,
cercando mentalmente di trovare un perché alla presenza di Pan nella mia
stanza, abbracciata teneramente a me, le labbra schiuse che sembrano attendere
solo un bacio.
Per un istante, sono tentato
di farlo. L’ho già fatto, lo rifarei subito, non mi fermerei ad un bacio sulle
labbra.
Ieri notte…Dio, Pansy, non
sai cosa mi hai provocato ballando per me. Vedere i tuoi fianchi alzarsi ed
abbassarsi provocanti, sentirti strusciare sul mio ventre e sul mio corpo, i
tuoi seni premuti sul mio petto…e i tuoi occhioni che mi guardavano,
speranzosi…ma cosa speravi, Pan?
Io non sono la persona
giusta.
Non siamo adatti, Pansy…io
non sono adatto a te, non sono in grado di darti quel che meriti. Non sono un
ragazzo incline alle storie serie, ti farei soltanto soffrire…ma ti amo troppo
per farlo, per toccarti, per rovinare per sempre il rapporto unico che c’è fra
noi.
Ma non immagini la gelosia…la
rabbia, nel vedere Avery avvicinarsi a te, sfiorarti, osare toccarti come avevo
fatto io fino a pochi minuti prima…Santo Salazar, se ci penso ancora mi tornano
i brividi…Pansy, sei dannatamente sensuale, quando balli, te l’hanno mai detto?
Il desiderio che ho sempre di te si stava facendo
insostenibile…
-Voglio ballare con te, Blaise.
Che carica sessuale in quelle
cinque parole, dannazione.
Ti avrei potuta prendere lì,
Pan, in mezzo alla pista, fregandomene altamente di tutti coloro che avevamo
intorno.
Ho vaghi e confusi ricordi di
averti vista cominciare a bere sempre di più, dopo l’allegra partenza di
quell’emerito idiota di Malfoy con
Eppure, non l’ho mai fatto.
Sono anni ormai che ti
osservo, ti guardo, ti vedo lasciarti andare a mani che non sono le mie, a baci
crudeli e possessivi che non meriti, a notti oscure che mi provocano il malsano
desiderio di uccidere qualcuno di quei maledetti che osano toccarti.
Eppure, non ho mai fatto il
primo passo.
E sono un idiota, lo so
anch’io, perché so che non aspetti altro. L’ho visto dai tuoi occhi Pan, l’ho
capito da come ti sei accostata a me, provocante apposta, sensuale più che mai,
provocandomi pensieri malsani di te, molto meno vestita, in camera mia…sotto di
me, completamente nuda, gli occhi accesi dal desiderio, le tue gambe morbide
strette intorno al mio bacino, ai miei fianchi…dannazione Pan, non immagini
quanto vorrei sfiorarti, toccare con mano la perfezione del tuo corpo di donna
che ho sempre ammirato soltanto da lontano, un corpo tornito, sensuale, dalle
curve tutte nei punti più giusti, che ti rendono, se non altro ai miei occhi…irresistibile.
Ma perché sei qui, adesso?
Sì…ricordo di averti
sottratta alle mani troppo avide di Avery…di averti trascinata qui, al sicuro
da spasimanti pericolosi, di aver bevuto con te, finché non sei crollata,
piangendo senza darmene una spiegazione…
Salazar, che stretta al
cuore, guardarti piangere.
Ti ho stretta al petto,
forte, ascoltando ogni tuo singhiozzo, asciugando ogni tua lacrima, sentendoti
mormorare il mio nome, tante volte, con quell’inflessione che adoro soltanto
pronunciata dalle tue labbra rosse, carnose, quelle labbra che desidero sentire
su di me ogni istante di più…
Ecco perché ti sei
addormentata qui, realizzo, mettendo lentamente in moto il cervello dopo la
sbornia colossale che ci siamo presi ieri notte.
Senza quasi pensarci, ti
accarezzo i capelli, lasciati crescere lunghi e disordinati sulle spalle, fino
alle scapole che delineano le curve morbide della tua schiena, attraverso il
tessuto sottile dell’abito che indossi. Sempre in nero, Pan, sempre degna
principessa dell’oscurità…
Sono morbidi, al tatto. Sono
soffici come panna montata, come l’erba d’estate. Hanno un profumo
indefinibile, forte ma allo stesso tempo delicato, ipnotico, che s’insinua
nella mia testa e mi da uno scossone violento dalle parti a sud dell’Equatore.
Mi rendo conto soltanto adesso della tua gamba intrecciata alle mie, della
sensazione di avvertire il tuo respiro sul petto, il tocco lieve delle tue mani
delicate, nel sonno, sul torace…
-PAAAAAAAAAAAAANSYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!
-Opporco…
Con uno scatto a dir poco
felino, balzo in piedi, inciampando in una bottiglia vuota e cadendo
rovinosamente a terra, spiaccicando il mio bel faccino sulle pietre del
pavimento.
Ahia.
-Macosacazz…
Sento Pansy svegliarsi con i
suoi soliti toni soavi, balzando a sedere, le coperte che scivolano via dal suo
corpo tornito. Indossa ancora il tubino di ieri sera, scomposto, che le scopre
quasi un seno e…devo dire che la visione non è affatto spiacevole…
Blaise, frena.
Evita pensieri poco casti
sulla tua migliore amica.
-Cosa sta succedendo!?
Mi fa, guardandomi stralunata
dal letto, mentre mi rendo conto di essere rovinato per terra, alla faccia
dell’eleganza made in Zabini.
(Neera: questa è mia!!!!!
Voglio i diritti d’autore!!!!!!)(Ran: zitta tu!!!)(Neera: oooooooh, zitta a
chi!?!?!?!?!?!)
-E che ne so io!?
-Blaise, cosa ci fai lì per
terra?
-Eh……..non lo so ^^’
…
Credo che Pansy mi voglia
strangolare.
La vedo scuotere la testa,
quando l’urlo terribile si ripete.
-PANSY DOVE SEI!?!?!?!?!?
Ma…ma questa è
-Oh Cristo!
Sbotta Pansy, una mano
spalmata letteralmente sulla faccia, scuotendo la testa.
Cazzo, è sensuale anche in un
gesto come questo…
-Hermione…cos’ha fatto
quell’idiota di Malfoy!?
La vedo alzarsi di corsa,
notando che è a piedi nudi, prima che con un salto mi superi, dato che sono
ancora riverso tragicamente al suolo, attonito.
-Blaise ti dai una mossa?
-Sissignora!
Mai contraddire Pansy
Parkinson quando ti chiama in quel modo.
{[Draco POV]
ByNeera}
Per Salazar, ma
chi mi sono scopato, stanotte, una Banshee?
Senza nemmeno
far finta di preoccuparmi per la situazione, mi limito a sprofondare nuovamente
con la testa nel cuscino, facendo del mio meglio per ignorare le urla isteriche
che hanno appena invertito il senso di rotazione del mio meraviglioso mondo
perfetto.
Se vuole
seriamente giocare a fare la pudica verginella deflorata contro la sua volontà,
beh, dovrà davvero arrangiarsi da sola stamattina, perché io proprio di
muovermi da questo letto non ci penso nemmeno; non mi sono mai sentito così
rincoglionito come stamattina… rincoglionito, insoddisfatto, smanioso e duro
come il legno.
…
A contatto con
la morbidezza del cuscino, inarco un sopracciglio.
“Insoddisfatto, smanioso e duro come il
legno?”
Ok,
l’alzabandiera è una reazione naturale di prima mattina ma… se stanotte mi sono
adeguatamente dato da fare, non dovrei sentirmi così frustrato, no?
Una cuscinata
sulla schiena mi strappa improvvisamente dalle mie elucubrazioni mentali e a
questo punto io sono costretto a concentrarmi sull’isterica che da dieci minuti
mi sta urlando nelle orecchie, cercando di prestare almeno una vaga attenzione
al suo gracchiare isterico. Inutile dire che non ottengo grandi risultati.
Oh, ma che
cavolo vuole questa? …Chi è, poi?!
E dire che
quando ho iniziato il dormiveglia e me la sono intravista fra le braccia non mi
è poi sembrata così male. Era così calda e morbida… e soprattutto così deliziosamente
silenziosa che tenermela raggomitolata
al petto non mi ha nemmeno infastidito così tanto. Anzi… ho trovato la
piccolina davvero molto accogliente, soprattutto di prima mattina. Ha un
culetto notevole, in effett…
Ok, che
diamine, ora basta però!
Alla seconda
cuscinata decido che forse è il caso di reagire. Porco Salazar, ha capito con
chi ha a che fare questa pazza?!
Quando il
cuscino sta per abbattersi ancora su di me mi giro velocemente sulla schiena,
l’afferro e facendo forza sugli addominali tiro verso il basso. La ragazza mi
cade fra le braccia con un urlo sommesso carico di sorpresa e disappunto e due
secondi dopo le sono sopra. Con una mano la tengo sotto di me facendo pressione
sul ventre piatto, l’altra va subito al cuscino che c’è tra noi. Lo strappo
dalle sue mani e dal suo viso con forza, facendo schioccare infastidito la
lingua.
- E va bene,
dolcezza se è la guerra che cerch…
…E rimango per
un istante inebetito.
Un secondo…
Che diavolo ci
fa
E poi,
naturalmente, tutto torna al giusto posto e la mia mente brillante e sagace mi
fornisce all’istante tutte le risposte che cerco: la festa di ieri sera.
Lei ubriaca.
Una scommessa…
il desiderio. La caccia. Hale che la tocca dove avrei dovuto toccarla io.
Blaise, Pansy - tutto è chiaro ora e mi scivola davanti agli occhi in un
istante - Avery che li distrae.
Io che la
prendo, ubriaca e me la porto via.
…Avrei voluto farci del sesso; La consapevolezza di questa cosa mi
investe come elettricità nell’attimo stesso in cui la guardo negli occhi e
sento tutto il mio corpo irrigidirsi, perché è esattamente quello che voglio
anche adesso.
Lentamente
scivolo sul suo corpo con lo sguardo, indugiando sulle forme piccole ma sode
che la mia camicia troppo grande lascia intravedere.
L’ho portata
qui ieri sera ma lei si è addormentata, ubriaca com’era… ecco spiegato perché
io mi senta così poco riposato. Se non ci ho fatto sesso ma ci ho dormito
accanto per tutta la notte, sfido io a non sentirmi così teso e in stato di
evidente, immediato bisogno di soddisfazione fisica!
Maledizione… e pensare
che mi sembrava un bocconcino delizioso stamattina, prima che si mettesse ad
urlare. Avrei potuto far star molto meglio entrambi se solo… se solo…
…a che seni seducenti che ha la mezzosang…
- Mal- Malfoy…
s… smettila subito di guardarmi così e… e… e ahhhh!!! METTI GIU’ LE MANI!
…PANSY DOVE SEI?!?!
Lo schiaffo che
mi tira è così inaspettato, improvviso e violento che mi fa letteralmente
girare la testa. E per due secondi rimango inebetito come un cretino. Il fatto
è che ora, prima che io possa reagire in qualsiasi modo… la porta della mia
stanza da Caposcuola si apre con un delicatissimo Bombarda e senza nemmeno
vedere chi sta entrando nel mio territorio, i miei raffinatissimi sensi
rabbrividiscono, mi sale il panico e tutto il mio corpo si irrigidisce.
Questo non può
che significare che una cosa – e la salvezza negli occhi improvvisamente sereni
della grifona che ho davanti è la definitiva condanna alla mia decapitazione - :
- Pansy,
finalmente! Ma dov’eri?!
Bene. Addio
mondo.
Il respiro mi
si blocca in gola nello stesso istante in cui si libra dolcemente e con
trasporto dalle labbra galeotte della mia deliziosa
grifoncina del magico regno di ‘Sti cazzi
per Malfoy.
- …Sono morto.
- …Sono salva!
- Si… sei decisamente morto, amico.
Questa poi, mi
mancava! Bastardo infame di uno Zabini, tu avvisare mai, eh?
E al posto che
startene lì a cinguettare come una cinciallegra innocente, metterci una buona
parola con P…
- MALFOY!
POMPOSISSIMO PEZZO DI CRETINO, COSA STAI FACENDO?!
Addio mondo.
Fottuto Zabini, traditore coniglio… vedi
quando ritorno da fantasma quante ne prendi!
Istintivamente chiudo
gli occhi, in attesa; alternando nella mia testa preghiere a Salazar e insulti
rivolti a quello che in teoria dovrebbe essere il mio migliore amico.
Il silenzio
cala inesorabile e i secondi cominciano a passare lenti e dannatamente
pericolosi.
Soltanto il
battito forsennato della Granger mi aiuta a rimanere concentrato sul presente…
Inconsapevolmente muovo le dita sul suo ventre piatto e sulla pelle calda.
Dio santissimo,
cosa mi sono perso stanotte!
Maledizione a
lei che si è addormentata altrimenti… altrimenti… tske.
Infastidito
rimango immobile dove sono, decidendo infine di farmi valere. Così alzo il
mento, indispettito, tirando fuori tutta l’arroganza del mio miglior cipiglio
da “Io-sono-il-migliore-del-mondo-e-tu-chi-cazzo-sei” Malfoyniano.
- Se permetti,
mia cara dovrei fare a te la stessa domanda. Sai quanto mi è costato far
arrivare quelle porte d’ebano intagliato dal… ?! Ahia!
…Che fallisce
miseramente; e lo capisco dal cuscino che mi arriva dritto in faccia.
- Oh ma taci
per cortesia, TACI. E scendi da… da lì! Ma cosa fai!?
A questo punto,
allibito le rivolgo il mio sguardo più gelido. Sono sconvolto!
- Senti un po’,
Pansy ma cosa credi di fare, eh?!
E’ assurdo
tutto questo. Punto il dito verso la Granger e la mia voce si alza di un’ottava,
mentre colpito concludo la frase:
- …Naturalmente
ha iniziato lei!
Silenzio.
- E’ colpa sua.
Blaise inarca
un sopracciglio, Pansy, immobile, mi fissa allibita e perfino la Granger punta
i suoi occhioni dorati su di me.
Ma non mi
importa più niente ormai, mi sento tradito dalla loro accusa. Sono innocente! E
ora è inutile che mi guardano tutti così, non gli basterà implorare il mio
perdono per…
- Malfoy…
arrogante damerino viziato dei miei stivali… si può sapere… COSA CAVOLO STAI
DICENDO?!
E prima ancora di
poter prendere coscienza di ciò che sta per succedere mi ritrovo per terra,
scaraventato sul pavimento da un’Hermione Granger impazzita come una cavalla
selvatica che ora mi guarda rossa in viso e arrabbiata nera.
Arrr, eccitant…
No, wowowo,
che?!
Oh che cazzo…
ma tutte a me le complessate?!
- Colpa mia?! chi
è che mi ha portata qui, eh?! Chi è che mi ha spogliata e messa a letto e… non osare
avvicinarti, resta lì!
- Come no! Mi
hai appena buttato giù dal mio letto e ora pretendi pure che me ne stia fermo e
zitto? Ahaha, sognalo, gallinella mia!
- GALLINELLA?!
- Oh si,
proprio! E, tanto per essere chiari… non mi è sembrato ti dispiacesse poi
molto, bella, farti spogliare dal sottoscritto!
- Ero ubriaca!
- Beh, come
dite voi babbani… ‘in vino veritas’!
- Si, tant’è
che mi sono addormentata! Devi essere stato davvero un bello spettacolo, Malfoy!
Complimenti!
Ah, questa poi!
Ma io… !
La risata di
Blaise alle miei spalle mi fa gelare tutto il sangue in mezzo secondo,
istintivamente mi volto a guardarlo, omicida.
- Ahahah… no,
no… scusa, continuate pure.
Ma è idiota?
Per tutta
risposta quello alza le mani in segno di resa.
- Eddai Draco… “devi
essere stato davvero un bello spettacolo, Malfoy!”…ehehh, devi ammetter che è
carina!
…
Si, si. E’
davvero idiota.
Un colossale
migliore amico idiota.
Socchiudendo gli
occhi lo incenerisco in due secondi.
- Zabini, vuoi
morire anche tu con la mezzosangue?!
- No, beh,
veramente io..
Ma non faccio
in tempo a fare, né dire altro perché Pansy interrompe tutti lanciando tre
colpi a vuoto per aria
…fracassando il
mio meraviglioso…!
- Ahhh! Ma sei
pazza?! Quel lampadario arriva da Venezia!
- Draco, ti
avviso, sto per mandartici a nuoto a Venezia. Insieme al tuo caro compare…
Blaise, finiscila di ridere, anche tu!
Ma quello
proprio non ne vuole sapere e di nuovo la stanza crolla nel caos più totale dal
momento che Pansy e la Granger riprendono a dare di matto, chi per una cosa e
chi per l’altra.
Cosa cazzo mi è
venuto in testa di non legarla e imbavagliarla al letto stanotte, proprio non
lo so… devo davvero ricordarmelo per la prossima volta.
Mmm… non suona
male come promemoria: ‘legare e imbavagliare alla testata la mezzosangue. Nuda’.
In effetti non suona male affatto.
Peccato però
che lei faccia tanto la difficile!
E visto che una
giornata iniziata male non può che continuare peggio, veniamo interrotti di
nuovo.
Esitando sulla
porta distrutta e rintontito come un Ungaro Spinato sotto sedativi, Nott palesa
la sua presenza dietro Pansy e Blaise raschiando la gola secca con un po’ di
incertezza, costringendo i miei due migliori amici a interrompere la loro
particolare schermaglia verbale e impedendo alla Granger di colpirmi di nuovo.
Sarei anche
contento, non fosse per il cipiglio alterato del mio compagno di casa.
- Oh avanti!
Che altro c’è ancora?!
Lo accoglie
Pansy, con tutta la sua proverbiale calma.
Per tutta
risposta però, quello entra in camera e si stravacca sul divano come un morto,
richiamando a sé un bicchiere di Whisky.
Del MIO whisky.
Dopo averne
fatto un sorso chiude gli occhi, getta indietro la testa prendendosi un attimo
per chiarire bene i pensieri e poi biascica qualcosa con voce impastata e quasi
incomprensibile.
- Non chiederlo a me, tesoro. C’è Weasley che è
fuori da mezz’ora a urlare e bussare come un indemoniato sfatto…
Poi
improvvisamente sussulta e scoppia a ridere sguaiato come un cretino.
- Ahahah… se
solo stesse battendo contro il ‘quadro’ giusto, dico io! Ahahahhahah.
Nonostante
tutto non riesco proprio a non ghignarmela. Tutti sanno che il nostro ingresso
è una porta nascosta nella parete… Weasley è il solito demente.
{[Hermione POV]
ByNeera}
Mi blocco
improvvisamente, sconvolta.
Di fronte a me
Malfoy non riesce a trattenere un ghigno sarcastico ma per quanto lo possa
trovare …attraente, non riesco
davvero a dargli importanza, consapevole ormai di tutto ciò che è successo e
della mia responsabilità.
Dio, ma cosa ho
fatto?
Vedo Pansy
rivolgermi uno sguardo intenso, preoccupato ma anche lei è lontana ora e io mi
sento malissimo.
Ron.
Per quanto mi
abbia fatta star male non merita tutto questo e non merita le prese in giro di
Nott e Draco. Non merita una ragazza come me e un atteggiamento come quello che
ho tenuto ieri sera.
Non sono
tornata al dormitorio.
La
consapevolezza di questo è solo una pallida ombra se confrontata al resto: non
sono tornata al dormitorio… e ho passato la notte nel letto di un altro. Nel
letto di Draco Malfoy.
Poco importa
che non ci ho fatto nulla!
In tralice mi
stringo al seno la camicia del biondo, cercando di non pensare al suo profumo e
alla sensazione dolcissima della seta più pregiata che mi accarezza la pelle
con eleganza. Dove sono i miei vestiti?
Maledizione,
cosa mi è saltato in mente?!
- Herm…
Pansy mi viene
vicino, mentre Malfoy e Nott continuano a parlare inconsapevoli di tutto. L’unico
che sembra capire è Blaise, idiota solo per finta e soprattutto solo quando fa
comodo a lui.
…Idiota solo
quando si tratta di Pansy.
I nostri
sguardi si incrociano per alcuni istanti, mentre Pansy è intenta a scavalcare i
cuscini e a raccattare da terra le mie cose e sono convinta che lui capisca.
Oh, se ne sono
convinta.
‘Ho visto il
bacio. Sei un idiota. Lei ne vale la pena e lo sai’.
Si limita a un
sorriso forzato.. poi si china e raccoglie le mie calze velate da terra, sogghignando
e accennando a ciò he ha in mano con un lieve sguardo malizioso.
‘Pensa per te,
Granger. Hai ben altro a cui pensare ora’.
Arrossisco di
botto, mordendomi le labbra e facendogli poi segno di lanciarmi ciò che ha in
mano. Lui lo fa, ma prima di raggiungere Draco e Nott per lasciare a me e Pansy
il giusto spazio per elaborare un piano d’azione, leggo nei suoi occhi un’ultima,
terribile considerazione.
‘Dovresti
lasciarlo. Meriti di più’
E’ vero. Dovrei
lasciarlo. Ma non merito di più… non voglio di più.
E quando Pansy
mi raggiunge e mi sostiene mentre scendo dall’enorme letto di Malfoy, io
allontano dalla testa ogni pensiero che potrebbe farmi cedere alla tentazione
di rimanere con lei in questo dormitorio che sento così poco mio.
Con lei o…
Mentre tocco il
pavimento freddo con la punta delle dita, lancio un’occhiata al biondo
responsabile di tutto questo – anche se so perfettamente che la colpa è mia e
che sono l’unica da biasimare perché in questa situazione mi ci sono messa da
sola -. Le sue spalle forti per un istante mi fanno rabbrividire e il pensiero
di aver dormito tra le sue braccia per tutta la notte mi riempie in un istante
di un calore tale da costringermi a scostare lo sguardo.
Ma a cosa sto
pensando?
- Pansy io… è
qui per me, vero?
Per tutta
risposta lei mi accarezza i capelli, cercando di darci una sistemata.
- Non sei
costretta ad andare, Herm. Avete litigato e si vede lontano un miglio… - quando
mi prende per le spalle, evitare di guardarla negli occhi è impossibile - …e so
che non l’avete fatto per colpa tua.
Rabbia e dolore
mi bruciano dentro in un istante ma semplicemente mi lascio andare ad un
respiro pesante, liberatorio.. che mi da la forza di tenere sotto controllo le
mie mille emozioni contrastanti.
- E’ vero,
Pansy. Ma ho sbagliato e devo assumermi le mie responsabilità.
- Esattamente
le stesse che non si assume lui.
Mi sciolgo in
un sorriso e quando la guardo sono più tranquilla.
E’ incredibile
l’amicizia che è nata tra noi ed è proprio in questi momenti che non riesco a
non ringraziare tutto l’universo per avermela fatta incontrare. Leggere la
preoccupazione più sincera negli occhi mi apre il cuore e mi fa dimenticare
tutti i miei problemi… mi rende più forte e più determinata.
- Ed è proprio
per questo che lo raggiungerò.
Peccato però
che a rispondermi non è la sua voce:
- “E così …il
nobile cavaliere… si preparò ad indossare la sua lucente armatura d’argento e a
partire, lancia in resta, in soccorso della sua giovane sposa!”
Davanti a me,
Pansy alza gli occhi al cielo con fare esasperato, voltandosi poi a controllare
che in giro non ci fosse più nulla di mio… ma io non faccio in tempo a fare
nulla, né a voltarmi verso di lui. Draco, approfittando della distrazione della
mia migliore amica, aderisce alle miei spalle e mentre il mio corpo s’incendia
all’istante in reazione a quel contatto la sua voce nel mio orecchio, bassa e
morbida, mi spacca qualcosa dentro:
- …O forse
dovrei dire in armatura blu. Corta e sexy da morire, scura come la notte. –
Respira piano, costringendomi a rabbrividire. La sua vicinanza che mi increspa
la pelle del collo di piacere e mi costringe a chiudere gli occhi nel tentativo
di resistere al suo richiamo sensuale e velenoso. Ma inutilmente. Mi tocca
lentamente la coscia nuda, quasi impercettibilmente, ma è come se mi lasciasse
impressa una scia di fuoco con le dita - …E dimmi mezzosangue… come la prenderà
il bel principino, quando saprà che il suo cavaliere senza macchia e senza
paura ha passato la notte col demone nero, eh?
Il mio cuore cade
nel vuoto in un istante e devo impormi calma a forza per costringermi a girarmi
verso di lui e a fronteggiarlo. La gola riarsa e la testa ancora annebbiata
dalle sue parole.
E’ vicinissimo
e adesso, senza alcol in corpo e preoccupata, sento davvero l’effetto che fa aver vicino Draco Lucius Malfoy.
Istintivamente
mi mordo le labbra, le socchiudo alla ricerca delle parole giuste ma i suoi
occhi sono accesi di malizia, pericolosi e mi rendono incapace di rispondergli
per le rime. Deglutisco, nel tentativo di rinfrescarmi la gola ma è inutile.
- Non lo farai.
Riesco solo ad
articolare e lui semplicemente si fa più vicino.
- Cosa te lo fa
credere?
- …Non mi vuoi.
Eri ubriaco. Eravamo entrambi ubriachi. E’ stato solo un brutto sbaglio e io
sono una Mezzosangue.
Cerco di
allontanarmi ma lui mi afferra il polso e il suo sorriso mi violenta dentro.
Oh Dio… che gli
prende?
- Non ne sarei
così sicuro, ora Granger.
Le sue dita mi
accarezzano la pelle delicata del polso e lui è costretto a fare forza per non
lasciarmi perdere l’equilibrio. Sorride e non mi lascia andare.
- Sappiamo
entrambi che certi pretesti ormai non contano più… e ho scherzato, fino ad ora,
ma fossi in te non ci giocherei troppo sopra. E’ troppo presto per decidere che
non ti voglio.
Poi si china
ancor di più su di me e io, confusa, immobile, non riesco a impedirglielo.
Quando le sue labbra baciano lentamente la mia guancia so che è finita e che
come Giuda, si è condannato. Mi ha condannata.
- …O tardi.
Sussurra infine
e quando si sposta da me, ci raggiungono anche gli altri e lui torna a fare l’idiota
di prima, scherzando con Blaise e Pansy.
Completamente
sconvolta stringo tra le mani i vestiti e quando Pansy mi porge le mie cose
quasi non me ne accorgo, completamente persa. Alle spalle dei suoi amici lui
assottiglia gli occhi, in una chiara promessa e io definitivamente mi sento
bruciare.
Non mi avrà
davvero presa di mira?
Quando
raggiungiamo Ron sono vestita come ieri sera e adesso, alla luce del sole, mi
sento nuda ed esposta come mai.
Imbarazzata
incespico sul tacco dodici, varcando la porta con un’insicurezza assolutamente
non mia e frutto solo del mio essere solitamente molto diversa… molto più
coperta e ordinata.
Il vestito che
indosso mi sembra infinitamente più corto, troppo scoprente, troppo scollato,
troppo sensuale… troppo tutto! Mi sento volgare e con gesti nervosi mi ritrovo
a tirarlo verso il basso, nel tentativo di coprirmi e tornare ad essere l’Hermione
di sempre.
Quella elegante,
quella consona e appropriata al contesto, femminile ma non eccessiva.
…Quella che è stata tradita dal suo ragazzo.
E la
consapevolezza di questa verità per un momento mi acceca e mi fa sanguinare
dentro tanto da farmi desiderare, per un istante, di levarmelo, addirittura
quel dannato vestito.
Ma io non sono
una donnicciola senza carattere, pronta a rinnegare sé stessa per colpire un
uomo che semplicemente l’ha voluta diversa. Non diventerò all’improvviso una
sgualtrinella stupida solo perché devo vendicarmi di non si sa bene cosa.
E me ne
convinco completamente quando incrocio lo sguardo di Ron e lo vedo rimanere a
fissarmi imbambolato come un idiota.
- Hermione… -
Per un istante mi fissa ad occhi sgranati, guardandomi le gambe come a vederle
per la prima volta e la cosa mi ferisce. Orgogliosa alzo il mento e aspetto
finchè lui non torna in sé e non mi guarda negli occhi. Quando lo fa,
arrossisce d’indignazione e punta a falcate verso di me, arrabbiato – Ma come
sei conciata, eh? Cos’è quel vestito?
- C’era una festa
ieri. Ci sono stata anch’io, Harry lo sap…
La sua mano mi
afferra il polso con forza e io per un istante gemo di dolore perché la sua
stretta è esattamente sopra ai lividi lasciati da quella di Hale, ieri sera.
Lui però non lo vede, troppo intento a cercare di trascinarmi via e io faccio
resistenza perché voglio essere ascoltata.
- Ron aspetta,
mi fai male!
Lui non si
ferma. Alle mie spalle vedo Pansy ringhiare e fare per avvicinarsi ma Blaise la
ferma stringendola a sé con forza, quasi fino a costringerla ad affondare i
denti nel suo petto.
- RON!
Urlo ancora, ma
niente e la sua camminata si fa più vigorosa.
- Piantala
Hermione, ora andiamo via da qui e parliamo! – Tira più forte e la sua
preoccupazione palpabile non mi commuove perché comunque sta sbagliando e non
importa quanto si sia sinceramente agitato per me. Faccio resistenza ma lui non
sembra notarlo, anzi: - Ma cosa avevi in testa eh? Sai quanto mi sono
preoccupato? E …perché qui, miseriaccia?
- Mi fai male!
- Come ti è
venuto in mente di rimanere in questo sotterraneo di pazzi, eh?
- Basta… Ron,
aspetta, per favor…
Il mio respiro
si spezza nello stesso istante in cui lo fa il mio tacco destro, che
incastrandosi tra le pietre del pavimento si rompe, costringendomi a perdere l’equilibrio.
Non cado però…
Una mano forte mi tiene sollevata stringendo la presa sul braccio e quando alzo
gli occhi, Malfoy è al mio fianco e con determinazione sottrae la mia mano alla
presa di Ron.
- Ehi, vedi di
andarci piano, Weasley.
La rabbia e la
minaccia soffocate nella sua voce per un momento mi confondono e io non riesco
a non pensare con gratitudine che è la seconda volta che mi cava d’impiccio nel
giro di poche ore. Il cuore mi si scalda e nonostante tutto sento di avvampare.
Poi però torno
con la mente al presente e capisco che forse è il caso di intervenire. Non so
bene nemmeno io come ma mi rimetto in piedi, cercando di separarli. Ma Ron è
arrabbiato nero ora e fissa il biondo con un astio così violento da far
rabbrividire perfino me.
- Malfoy, fatti
gli affari tuoi. Cosa significa questo eh? Leva le mani di dosso alla mia
ragazza.
E quando vedo
la furia balenare negli occhi azzurri di Draco non posso far altro che cercare
con gli occhi le serpi. Blaise, pronto ad intervenire, allontana da sé una
Pansy nera di rabbia come mai l’ho vista ma poi il biondo sogghigna e la cosa
mi spaventa ancora di più.
- Forse
dovremmo chiedere a lei cosa ne pensa di tutto questo, che dici?
E tutto il
mondo mi crolla addosso.
Ron dietro di
me soffoca un ringhio in petto e Blaise si congela dov’è, combattuto.
- Da chi
preferisce essere toccata?
La sua voce mi
accarezza con dolcezza e io, rapita non posso fare a meno di guardarlo,
voltandomi verso di lui.
Un gesto che
nemmeno Ron può fraintendere.
- Con chi sei
stata stanotte?
Il silenzio che
cala fra noi è inesorabile e per un momento so di essere perduta. Sento lo
sguardo di Draco addosso e non riesco a sostenerlo. Con le lacrime agli occhi
mi sforzo di mantenermi calma ma è impossibile e come calamitati i miei occhi
colpevoli incontrano i suoi, ritrovandomi a supplicarlo senza nemmeno saperlo.
E sconvolta lo
sento lasciare la presa… incredula lo guardo negli occhi ritrovandoli chiari
come mai li ho visti. Quando parla è cattivo e divertito… ma io comunque
rimango incredula e spaesata.
- Andiamo
Weasley, ora non esagerare. – Sulla difensiva si allontana da me, lasciando
cadere la battaglia e io mi sento improvvisamente vuota. Poi guarda Ron,
ignorandomi - Non le farei da babysitter nemmeno se fosse l’ultima su questa
terra… semplicemente te la stavi trascinando come un sacco e rischiavi di
sporcarmi tutto il pavimento di sangue sporco.
Mente ed è
bravo.
Ma mente.
E me lo dice con
lo sguardo, invitandomi a rispondere a Ron.
- …Allora?
Hermione?
- Io… io…
Mi sorride, si
volta, raggiunge Blaise…
- Da Pansy…
Ron rilassa le
spalle, mi prende per mano. Ma non è lui che guardo… non è lui a cui penso.
- Va bene,
andiamo.
Poi faccio solo
in tempo a vedere Pansy partire come una furia e colpire Blaise e Draco nello
stesso istante prima di girare il corridoio con Ron.
E tornare al
mio dormitorio.
Pensando a lui.
>>
Ed eccoci qui, ancora insieme e ancora con voi!!
(Oh Neera, piuttosto che studiare eh!! n.d.RANYARE)
(Shhh... ma che dici U.U E' l'ispirazione. Tutto qui U.U n.d.NEERA)
(Se, se... come no... comunque: n.d.RANYARE)
Ci dispiace per il ritardo
(NO, we, ohhh! Ferma un po'! Diciamo le cose come stanno: a TE dispiace! Fosse stato per me... >.> Ero pronta da mesi U.U n.d.RAN)
(Ma... alloraaa ^^', che dici, basta scherzare, su!! Eehhe ...
- Colpo basso! Davanti ai lettori!!! ...Qst me la paghi, tske - n.d.NEERA)
(^^ Mpfff n.d.RAN)
Si va beh, ok, lasciamo perdere con la conclusione... semplicemente: GRAZIE PER AVERCI LETTE!!!
Nella speranza che il capitolo possa piacervi e di leggere presto vostre recensioni,
sempre vostre:
Glo&B.
......
(Cazzo, eri di fretta? n.d.RAN)
(No, ma visto che altrimenti continuiamo a punzecchiarci direi di farla breve, no? U.U n.d.NEERA)
(Gattaccia pulciosa. Sicura che non c'entra il libro di Procedura civile che hai li sul tavolo??? ^^ =3 n.d.RAN)
(Tske, lupastra malefica, vaneggi!! Muahhaha e cmq... la prossima volta tocca a te il pezzo lungo. Ti voglio vedere, poi! Muahaha n.d.NEERA)
(Oh beh, almeno non si rimanere ferme tre anni, poco ma sicuro!!! n.d.RAN)
( -.-' n.d.NEERA)
XD =P
Beh, pazzia delle autrici a parte...
Alla prossima!!!
con: "Non esiste l'impossibile!!"
Preparatevi, perchè ne vedremo delle belle!
BACIIII!!!
(Tske, sempre se Neera si muove ^^ =P n.d.RAN)
(U.U non ne dubitare. Stronzetta U.U n.d.NEERA)
(Ritardataria cronica U.U n.d.RAN)
(Malefica antipatica n.d.NEERA)
(...!!! n.d.ENTRAMBE)
(Allora, ma la finiteeeeeeeeeeee???!!! n.d. PANSY, HERM, DRACO, BLAISE ecc ecc)
(O.O n.d.Autrici)
^^' Ehm... si...
davvero... allora.... alla prossima eh...
("Si chiude definitivamente il sipario sul delirio oltre le quinte" U.U n.d.Blaise)
(VEDI DI NON METTERTICI PURE TU, ORA!!! SPARISCI!!! n.d. PANSY, HERM)
(Tske... imbecille :3 U.U =D n.d.DRACO)
(ALLORAAAAAAAAA!!!! n.d.PANY, HERM)
...
( =P ^^ n.d.BLAISE)
( -.-' n.d. DRACO.... e autrici!!!)