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Autore: uantwothree    17/07/2013    0 recensioni
Le parole possono arrivare a comporre canzoni, storie, libri, filastrocche, racconti. Le parole possono suscitare rabbia, felicità. Le parole possono distruggere.
Ognuna ha il suo significato ed è unica per ciò che è, a differenza di alcune persone.
Le parole sono ciò che ci fanno non solo comunicare, ma vivere.

--- Ho scritto questa raccolta perchè mi sembra bello il fatto di poter leggere questa storia non per forza iniziando dal primo capitolo,poter leggere dei capitoli a caso o comunque scegliere tu come leggere la raccolta, se vuoi. ---
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dangerous love.


A scuola mi ha sempre raccontato che non si sarebbe mai fidata di nessuno e che la gente era cattiva, troppo cattiva.
L'amore può stravolgere gli ideali.
E' caduta vittima, purtroppo della sua stessa incoerenza.
 
I raggi filtrano tra le foglie degli alberi.
Creano uno sfondo quasi irreale e magico, ma non c'è tempo per soffermarsi su questo.
Zhang si era non a caso svegliata presto quel mattino.
Canticchiava ripensando ai messaggi del ragazzo che stava per incontrare.
Frequentava spesso le chat. E credeva al cosiddetto 'internet love'.
 
Hei ciao, mi chiamo Paolo e ho 20 anni, e tu?
 
Così tutto era iniziato.
E Zhang sapeva che era veramente innamorato di lei, ragazzo di pochi anni in più, studente come lei, con un sacco di cose in comune.
 
Ci conosciamo da mesi ormai, ma ci parliamo solo qui in chat. Ti va di incontrarci dopodomani?
 
Emozionatissima aveva accettato.
Ed ora eccola, uscente, con le cuffie nelle orecchie ed un'aria allegra.
Si sarebbero incontrati al lago, non molto lontano dalla sua abitazione.
 
Scesa dall'autobus vide un uomo alto e pelato appoggiato al parapetto del lago, che guardava verso la fermata dell'autobus cercando qualcuno con lo sguardo.
Zhang si sedette su una panchina non poco lontano dall'uomo.
Sarà in ritardo...
- Ehi, aspetti qualcuno?
Guardò l'uomo con aria interrogativa.
- Ciao, Zhang.
La ragazza spalancò gli occhi. Era lui?
In una frazione di secondo capì un sacco di cose.
Aveva mentito sulla sua età, togliendosi una quindicina d'anni.
Aveva mentito sul suo aspetto.
Aveva la faccia da delinquente.
Non era una persona di cui fidarsi.
Si alzò dalla panchina iniziando a correre, ma l'uomo le stava dietro, togliendo in breve tempo la distanza tra di loro.
Aveva il suo fiato sul collo.
Le saltò addosso.
E' finita.
 
   
 
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