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Autore: mary_cyrus    26/07/2013    18 recensioni
In una giornata qualsiasi ad una ragazza qualsiasi, può cambiare la vita un fatidico incontro? E se ce ne fosse anche un secondo? E se a complicare le cose si aggiungesse una ricerca scolastica particolarmente difficile con persone sbagliate? Può in un momento di crisi interiore, un i-pod, essere la risposta alle tue domande? Non tutte le cose accadono senza un motivo...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ciao a tutti! Questa non è la mia prima fanfiction ma è la prima long-fic a capitoli che scrivo :)
Ho impiegato più di un anno a creare questa storia e a scriverla in modo che non risultasse banale ma, al contrario, potesse essere nuova ed interessante! Proprio perchè su Harry Potter si possono inventare infinite storie e noi siamo davvero grati a zia Row per aver creato questo meraviglioso mondo che, almeno per quanto mi riguarda, ha segnato la mia infanzia :)
Non voglio dilungarmi più di tanto, solo una piccola prefazione:
spero innanzitutto che vi piaccia e continuerete a seguire gli altri capitoli, vorrei che recensiste, anche brevemente, per farmi sapere cosa ne pensate, quindi esprimete pareri sia positivi che negativi perchè ho anche bisogno di alcune critiche per migliorare sempre di più ;) Detto ciò metterò un capitolo alla settimana, sono molto puntuale ahah :D

E adesso .... BUONA LETTURA!!!







 

Capitolo 1- Una giornata…storta?

Era una limpida mattina di metà Aprile, il sole stava sorgendo proprio in quel momento ed i suoi raggi, seppur ancora deboli, tingevano di caldi colori le cime dell’imponente castello di Hogwarts. La sveglia, fastidiosa come al solito, suonò puntuale alle sette. Mi rigirai nel letto, fino ad intravedere l’oggetto infernale posato sul comodino accanto a me; decisi di non spegnerla, ma di prenderla e lanciarla direttamente a terra. Così si stava decisamente meglio. Purtroppo, però, sono abituata a prendere le decisioni seguendo la ragione e non dando ascolto alla parte più irrazionale di me stessa. Perciò scesi dal letto ancora assonnata e andai verso il letto a baldacchino della mia amica.

“Gin…alzati, è ora di scendere per la colazione” mormorai, sperando che non facesse troppe storie. La sua risposta, se così si può definire, fu un mugolio che doveva per forza significare qualcosa del tipo ‘lasciami in pace, non lo vedi che sto dormendo?’

“Dai, su, svegliati! Non voglio fare tardi come sempre! Lo sai che poi Ron si mangia tutto il bacon!”

Ginny si tirò su con uno scatto, leggermente accigliata.

“E così è questo il tuo grande problema vitale, di prima mattina. Se mio fratello si mangia tutto il bacon.”

“Non solo, sempre se non vuoi contare che dobbiamo vestirci in fretta, correre su e giù per il castello per arrivare in orario a lezione,…”

“Ok, ok, come vuoi! Basta che non rincominci con la solita storia. Vado a vestirmi…” e così dicendo si diresse verso il bagno.

Lo so, spesso mi capita di essere un po’ troppo puntigliosa e maniaca della precisione, ma cosa posso farci? Dopotutto sono stata cresciuta da genitori babbani e loro non hanno mai usato la magia per arrivare in orario o per volare su una scopa magica fino al posto di lavoro. Aprii le tende e mi affacciai alla finestra. Respirai a pieni polmoni una boccata di aria fresca e mi sentii subito meglio. Passando molto tempo sui libri, non uscivo spesso nell’immenso parco della scuola, anche se Harry e Ron insistevano sempre, sostenendo che ‘troppo studio mi faceva male’. Prendendo una pausa dai miei insensati e sconnessi pensieri, mi resi conto che ero ancora in pigiama. Mi diressi verso l’armadio e lo aprii sconsolata alla vista di quello che c’era dentro. Come se avessi molta scelta! Presi la mia divisa scolastica ‘targata’ Grifondoro e la indossai.

“Ginny ci sei?” chissà perché, ma immaginavo già la sua risposta.

“Ehm…quasi! Tu intanto scendi pure, ti raggiungo subito!”

Come al solito. Quella ragazza non è mai pronta! Non riesco a capire come faccia ad impiegarci così tanto per vestirsi. Ah, no, è vero. Come dice sempre lei ‘guarda che io mi trucco anche!’. Chissà perché poi. Ha solo quindici anni ed è una ragazza bellissima, che bisogno ne ha? Io ho solo un anno più di lei e non mi faccio tutti questi problemi! Devo ammettere che sono fortunata a non avere brufoli ma… boh! Non la comprenderò mai a pieno quella li! E così dicendo tra me e me, arrivai alla sala grande, sperando che ci fosse ancora qualcosa da mangiare.
Vidi Harry e Ron seduti e li salutai con la mano. Mentre, però, mi dirigevo verso il tavolo mi inciampai e caddi come una stupida proprio sotto gli sguardi beffardi dei ragazzi del tavolo di Serpeverde, che scoppiarono in fragorose risate. Accidenti a Ginny e alle sue scarpe! Ha voluto a tutti i costi che indossassi i tacchi, pur sapendo perfettamente che, primo non ci so camminare, secondo non ho alcun bisogno di farmi notare da nessuno. Quando finalmente mi sedei, mi sentii davvero in pace.

“Buongiorno Hermione! Hai già cominciato bene la giornata direi” commentò Harry un po’ sarcastico, mentre Ron ridacchiava. Io mi limitai a lanciargli un’occhiataccia.

“Come mai sei così elegante oggi? A cosa dobbiamo l’onore?” mi chiese Ron senza togliersi dalla faccia quel sorrisetto beffardo. Anche se a mio malgrado, gli risposi.

“È tutta colpa di tua sorella! Da un po’ ha questa fissazione di voler fare la mia personal shopper e dirmi cosa indossare, come, quando e perché! Comincio ad essere leggermente stufa”.

Proprio in quel momento arrivò Ginny.

“Eccomi qua, buongiorno a tutti!” esclamò lei sorridendo.

“Guarda, guarda! Giusto di te, stavamo parlando!” le dissi in tono non proprio amichevole.

“C’è forse…qualche problema?”

“No, figurati! Solo che…” cominciai io.

“Solo che Hermione ha appena fatto la prima di una lunga serie di figuracce assicurate!” rispose per me Ron. Anche se io non avrei detto proprio la stessa cosa.

E così iniziarono a raccontare quanto accaduto poco prima, non senza battute e commenti vari. Non avevo alcuna intenzione di starli ad ascoltare, così mi voltai dalla parte opposta per finire la colazione in santa pace. Mentre sorseggiavo il mio cappuccino, notai una ragazza seduta in disparte pochi posti più in la; aveva i capelli castani scuri e un grosso ciuffo le copriva un occhio. Mi sembrava di non averla mai vista eppure…eravamo nella stessa Casa! Avrei tanto voluto chiederle perché era da sola, poi scorsi il libro su cui era china e non ebbi bisogno di una risposta. Anche io amavo leggere da sola, preferibilmente in un luogo tranquillo e la Sala Grande non rispecchiava proprio queste qualità.
Poiché avevo finito di mangiare, decisi di andare a parlare con lei e vedere quanto avevamo in comune.

“Ciao! Mi chiamo Hermione Granger e sono nella tua stessa Casa! Cosa stai leggendo di bello?”

La ragazza alzò lentamente la testa, come se stesse riemergendo da una lunga e complicata riflessione. Mi scrutò un momento e prese la parola.

“Piacere, io sono Valeria, per gli amici Val”. Ci fu un attimo di silenzio, come se stesse pensando alle parole più adatte da usare.

“A te piace molto leggere, non è vero? Ti vedo spesso in biblioteca”.

Li per li questa domanda mi spiazzò un po’, perché mi resi conto che forse Harry e Ron avevano ragione…passavo davvero troppo tempo chiusa la dentro!

“Ehm, si…leggo molto”. Poi il mio sguardo tornò sul suo libro. “Come hai detto che si intitola?”

“Oh! Hai ragione, non ti ho risposto. È una raccolta delle storie più belle su Sherlock Holmes. Lo avrò riletto mille volte! È uno dei miei libri preferiti!”.

“Davvero?! Anche a me è piaciuto molto!” esclamai felice per aver trovato almeno qualcosa di cui parlare. Per il momento.

“Assolutamente si! E poi Holmes…è semplicemente geniale!”.

Risi davvero di gusto quando disse quella frase. L’aveva pronunciata con un tono così particolare e convincente che le avrei creduto anche se non avessi mai letto il libro!

“Ora capisco perché eri così concentrata mentre lo leggevi!”.

“Già! Mi piace immedesimarmi nei personaggi e riflettere con loro nel corso della vicenda”.

Le rivolsi un sorriso, pensando che forse avevamo più in comune di quanto entrambe potessimo credere.

“Sai, sei davvero simpatica Val! Mi domando come mai non ci siamo incontrate prima d’ora”.

“Di solito preferisco stare per conto mio. Molte volte la gente crede di sapere tutto e invece si sbaglia di grosso! Giudicano ancora prima di conoscermi e poi raccontano in giro un sacco di storie assurde!”

“Ti capisco, e credimi che te lo sta dicendo una che è stata rinominata miss so-tutto-io!”

Ci guardammo un attimo negli occhi e subito dopo scoppiamo a ridere.

“Che lezioni hai adesso?” le domandai.

“Dunque, ora c’è…Trasfigurazione con la McGranit”.

“Fantastico, ce l’ho anch’io! Ti va di andarci insieme?”

“Ovvio che si! Dai, se ci sbrighiamo possiamo sederci vicine!”

E così dicendo ci dirigemmo verso l’aula, lasciando li Harry, Ron e Ginny, che stavano ancora chiacchierando amabilmente.

 

 

 

“I’m kinda like you

you’re kinda like me

we write the same song in a different key

it’s got a rhythm you and me can get along”

 

One and the same - Selena Gomez e Demi Lovato



 




 

 

Eccoci alla fine! Che ne dite? Vi ha invogliato ad andare avanti? ;)

I primi capitoli saranno un po' più brevi rispetto a quelli centrali, sono più che altro introduttivi per far prendere ritrmo alla storia :)

Fatemi sapere, anche brevemente, cosa ne pensate!

Grazie per chi ha letto e per chi recensirà!

Al prossimo capitolo!!!

 

-Mary-


 

  
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