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Autore: BloodyMary94    29/07/2013    6 recensioni
CAPITOLO REVISIONATO!!!
Loki condannato all'esilio sulla terra confinato nella Stark Tower senza poteri.
Natalie un'esuberante ragazza di Chicago cugina di Pepper verra' ospitata anche lei alla Stark tower dopo aver perso entrambi i genitori in un incidente d'auto.
cosa succederà quando Loki incontrerà Natalie?sarà disposto ad accettare nuovi sentimenti che piano piano faranno breccia nel suo cuore di ghiaccio?? se poi ci mettiamo Nuovi sentimenti,incomprensioni e una vendetta per Loki e gli Avengers ...Allora la cosa si fa veramente complicata...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 02
 
 

 

 

Pov  Loki

 

Ero al cospetto di Odino. La sala era ricolma di persone che erano venute ad assistere all’emissione della mia condanna.

Potevo leggere i sentimenti  nei loro sguardi : disprezzo, rabbia , odio, ma anche felicità. Si felicità nel vedermi  finalmente soccombere, schiacciato da una sentenza che non potevo in alcun modo impedire.

Il vociare delle persone venne interrotto da Odino e nella sala piombò il silenzio assoluto.                                                        Alzai la testa, che fino al quel momento avevo tenuto bassa e punto il mio sguardo direttamente nei suoi occhi, senza distoglierlo e lui fa lo stesso. Thor  è al suo fianco, anche lui mi guardava severamente.

 Mia madre, invece, non faceva altro che piangere. Assurdo, piangere per me. Dopo tutto quello che avevo fatto provava ancora pietà per il suo povero figlio?

Anzi, per essere presici, non ero nemmeno suo figlio.

-Loki - mi chiamò Odino, ridestandomi dai miei pensieri.

Ci siamo, era arrivato il momento.

-In merito alle tue azioni, ai crimini commessi su Asgard e Midgard ,Io, Odino, padre degli dei ,re di Asgard, ti condanno … - si fermò per un attimo.

“Su coraggio caro ‘’Padre’’ dillo, fa felici tutti e condannami a morte!” Pensai, non staccando mai il mio sguardo dalla sua figura.

-Ti condanno all’esilio su Midgard - terminò mio padre.

Di nuovo quel vociare, le persone in sala sono stupite, proprio come lo ero io.

Il mio cuore perde battiti.

Esiliato? Non ci potevo credere, non poteva farmi questo. Era anche peggio della morte stessa!

- Cosa?...-un sussurro uscì dalle mie labbra, non ero nemmeno sicuro che Odino mi avesse sentito.

-Silenzio! – Odino mise di nuovo a tacere tutte le persone in sala -  È deciso, sarai condannato all’esilio su Midgard, privato dei tuoi poteri reso, alla pari di tutte quelle persone che tanto disprezzi e volevi distruggere!- continuò  Odino, con voce imperiosa.

-I miei poteri? Tu non  puoi privarmi dei miei poteri! Preferisco morire invece di essere esiliato su quel misero pianeta- Il mio tono era molto alterato, ma io non potevo accettare quella condanna.

Tutto, anche la morte, ma non quello.

Odino non parlava, mi osserva soltanto senza fare una piega e questa cosa mi mandò in bestia, tanto che scoppiai di rabbia!

-Uccidimi….- Odino mi guardò, ma non disse nulla. -UCCIDIMI!!!-  gridai come un pazzo.

Cercai di divincolarmi dalla presa delle mie guardie, con il solo risultato di trovarmi altre due guardie che mi puntarono la loro lancia alla gola.

- Thor- esclamò d’un tratto Odino.

-Si padre?- Thor si fece avanti, lanciandomi per un attimo un’occhiata.

-Procedi pure.- si limitò a dire, ignorandomi per l’ennesima volta.

Thor prende il Tesseract, si avvicinò a me e mi porse l’altro lato del Tesseract, intimandomi  di afferrarlo. L’osservai con sfida per alcuni secondi , non volevo farlo, non volevo essere esiliato . Ma un guardia mi puntò di nuovo la sua lancia alla gola per convincermi ad afferrare la manica dello strano contenitore del Tesseract.

In quel momento una strane luce blu a me familiare ci avvolse. Mi sentii subito debole, come  se le mie energie venissero risucchiate.

Confusione, intorno a me girava tutto. Riuscivo solo a sentire le ultime parole di mio padre

-Addio figlio mio-

 

 

 

Atterrai bruscamente su qualcosa di duro.  Thor era rigorosamente in piedi, mentre io ero a terra, esausto, quasi privo di forze.

 Odiavo già questa ridicola forma umana!

Mentre mi rimettevo in piedi, notai che eravamo sul tetto della Stark Tower. 

Perché ero qui?

-Fratello, ascoltami bene, ora che sei qui…-

-Io non sono tuo fratello, stolto!- interruppi Thor dal suo discorso. - So cosa volete fare, ma non ci riuscirete! Tu e il tuo caro ‘’paparino’’ volete cambiarmi? – Sorrisi beffardo - Pensate che vivere qui faccia sbocciare in me nuovi sentimenti? Chi lo sa magari mi innamoro anche di qualche femmina locale proprio come hai fatto tu Thor- La mia ironia sembrava irritarlo. Bene era proprio quello che volevo fare.

- Mi dispiace Thor, ma io non sono un rammollito come te!- continuai.

In quel momento Thor mi afferrò per la gola, alzandomi di parecchi centimetri da terra.

Venimmo, però,  interrotti  da un voce che riconobbi subito .

-Hey signorinelle, non sta bene litigare , no!- disse Tony con ironia. Che odioso!  -Ti trovo bene piccolo cervo.- poi mi lanciò una veloce occhiata. –oh, ma guarda, indossi ancora le vesti di tua madre!-  avrei tanto voluto prenderlo e buttarlo di sotto come avevo fatto l’ultima volta.

- Ma vi prego, entriamo, stavo giusto per prendermi un drink. Loki se non sbaglio io e te ne abbiamo uno in sospeso. –  concluse. Stranamente anche Thor sembrava infastidito da Tony.

Così, l’individuo per me tanto odioso si voltò e cominciò a farci strada. Mentre entravamo nella torre, notai che tutti i danni  erano stati riparati. Tutto era tornato impeccabile,  come prima che arrivassi io.

-Sia ben chiaro Thor, è vero che  ho accettato di fare da baby sitter al tuo caro fratellino, ma ad una sola bravata non esiterò ad ucciderlo e usare il suo bel teschio vuoto come cestino della spazzatura,  chiaro? – affermò, guardando prima per un attimo me, poi Thor.

Thor, intanto, sorrise.  Che idiota!

-Hai sentito fratello? Sta buono- disse, come se stesse parlando ad un bambino di cinque anni.

-Oh, sto tremando di paura!- gli risposi ironicamente, con sfida.

- Bene, aspetta un attimo qui, mamma e papà devono discutere di cose da grandi. Fai il bravo, siamo qui fuori!- mi disse Tony, con quel suo tono che io trovavo insopportabile.

Probabilmente gli avrebbe detto che sarei stato sorvegliato che era meglio se fossi stato buono. Thor, invece, lo avrebbe rassicurato che senza poteri non potevo far nulla…

Già….era vero, mi doleva dirlo, ma in queste condizioni non potevo fare veramente nulla, ero solo un misero e inutile essere umano!

E ero costretto a vivere  alla Stark  Tower, sotto lo stesso tetto di uno dei miei nemici, precisamente  quello che mi aveva ridotto in questo stato.

Meraviglioso, davvero meraviglioso, avevo già detto che preferivo la morte?

 

 
POV Natalie

 
Ero appena arrivata di fronte alla Stark Tower , dopo un lungo viaggio da Chicago.
Guardai ancora una volta l’immensa struttura, che sembrava tutto tranne  che una casa.
 Però, certo che mia cugina Pepper si era sistemata bene, eh.
Beata lei, io con gli uomini ero proprio sfortunata.
Entrai con i miei due enormi bagagli, che a fatica riuscivo a trascinare fin dentro all’ascensore. 

Pepper mi aveva detto che era all’ultimo piano, speravo di trovarla, in fondo non poteva sapere che sarei arrivata con un’ora di anticipo, magari le avrei fatto anche una sorpresa.
Era stata veramente gentile con me.

Avevo perso i miei genitori appena un mese fa  in un incidente d’auto ed ero rimasta sola, devastata.  Non avevo nessuno, se non Pepper, mia cugina.
Il suono dell’ascensore che mi segnalava  il mio piando mi distrasse dai miei tristi pensieri. Le porte dell’ascensore si aprirono e…

Wow, fantastico!

 Non avrei dovuto stupirmi, visto che stavamo parlando di Tony Stark, alias Iron Man, ma quiera stupendo: che lusso, che classe che…che figo!!!
Mentre osservavo tutta la stanza, notai che proprio accanto all’enorme vetrata, c’era un ragazzo, voltato di spalle, che guardava fuori.
Ma chi sarà mai?
 Intravedevo solo i suoi muscoli da quelle strani vesti che portava. Già, ma perché era vestito così?
Mi avvicinai e tossii per farmi notare. Lui si volta e…Dio che occhi penetranti! avevano gelata!
In quel momento noto anche che è molto carino: capelli corvini, alto ma non troppo, anche se molto probabilmente era più alto di me e due penetranti occhi verdi giada.

Mi avvicinai ancora un po’ riconfermai che era veramente  più alto di me di parecchi centimetri.
-Ehm, Ciao- dissi, mentre lui continuava a fissarmi con i suoi gelidi occhi verdi, senza rispondermi.
 Mi stava rendendo nervosa!
-Io sono Natalie Potts, tu chi sei? Dove posso trovare Pepper? E Tony? Sai, sono arrivata da poco con un ora di anticipo quindi mi sembra normale che loro non sapess…-  straparlai. Quando ero nervosa lo facevo sempre!

-Sta zitta, sciocca midgardiana!!!  – quasi mi urlò contro il misterioso ragazzo. Come si permetteva? Ma poi, che significava Midgardiana?!
Era pure bello, ma ora gli avrei risposto per le rime!

-Senti un po’ tu brutto figlio di…- cominciai, ma venni subito interrotta.
-E buon giorno  anche a te, Natalie! Come sta la mia graziosa cugina acquisita?- quest’idiota vestito da cretino doveva ringraziare  Tony che ci aveva appena interrotti altrimenti io..
vidi Tony entrare dal terrazzo enorme della torre, seguito da un tipo altissimo e vestito anche lui in modo strano, ma anche lui veramente carino.

 Ma cosa succedeva? Tony stava dando una festa in maschera, magari?

-Vedo che hai già conosciuto il nostro Loki- dice, sorprendendomi tanto che la mascella quasi mi arrivò a terra.
-Cosa? Que…quel Loki?-  
Lo stesso Loki che tre mesi fa aveva tentato di conquistare il mondo, partendo da New York, che grazie a Tony e altri suoi ‘’amici super eroi’’ erano riusciti a fermare?
Avevo seguito tutta la vicenda alla TV, non c’era Tg, infatti, che non ne parlasse!
-Spaventata?- mi disse Loki beffardo, ma non gli risposi, mi limitai a fissarlo. Non riuscivo ancora a pensarci.
-Quindi se tu sei il dio Loki, tu sei…- spostai il mio sguardo sul ragazzo biondo accanto a Tony.
-Thor, Lady….- si presentò cordiale lui, sorridendomi.
-Na… Natalie- riuscii a sillabare, non riuscendo ancora a credere alla situazione assurda in cui mi trovavo.
-Molto piacere Lady Natalie.- mi prese la mano e se la portò alle labbra.
 Che galanteria!

Loki, invece, alzò gli occhi al cielo, disgustato di quella scena.
-Tony, se permetti io adesso andrei via e tu ricordati che sei sorvegliato da me e da nostro padre…- disse Thor, guardando il tipo odioso.
-Tuo padre! – lo interruppe Loki.
Però, per essere fratelli questi due non si amavano molto.
Dando un’ultima occhiata a Loki, Thor si allontanò, non prima di avermi salutato di nuovo. Poi uscì fuori all’ampio terrazzo e scomparì, avvolto da un’intensa luce blu .
Ero lì da cinque minuti e stavo vedendo cose che non avrei mai creduto di vedere in tutta la mia vita.
-Jarvis?- in quel momento Tony interruppe i miei pensieri.
-Si signore?- una voce meccanica gli rispose.
 Cavoli, Pepper mi aveva raccontato di Jarvis il maggiordomo ‘’invisibile ‘’, ma sentirlo era davvero una cosa incredibile.
-Pepper?- chiese Tony.
-Signore, la signorina Pepper è in riunione- lo informò brevemente la macchina.
-Oh, si, giusto, l’avevo dimenticato!- borbottò.

-Come sempre signore- rispose ironicamente Jarvis.  
Ero stupita: era solo un computer, come faceva  ad essere ironico? Pazzesco!
-Le stanze per i nostri ospiti erano state preparate, giusto?-gli chiede ancora Tony.
-Si signore, la signorina Pepper aveva già provveduto a preparare le camere per la signorina Natalie e per Loki – lo informò Jarvis.
-Aspetta un momento Tony, questo vorrebbe dire che Loki vivrà con noi?- dissi, quasi stizzita.
Vivere sotto lo stesso tetto con una persona così pericolosa e…antipatica mi sembrava una cosa fuori dal normale. Insomma, stavamo parlando di Loki!
-Din din din, risposta esatta principessa!- mi rispose con ironia Tony.
Loki, invece, mi fissava con molta intensità.
 Ma che voleva da me? Perché ora mi guardava così?
Quell’antipatico… io lo odiavo, io…
-La smetti di fissarmi? Sei irritante, donna!- esclama Loki.
Forse lo stavo fissando troppo, era vero, ma era necessario chiamarmi donna, quasi come se fosse un insulto?
Che antipatico! Era carino ma antipatico!
Scossi la testa. Cavolo ma cosa andavo a pensare?
- Fissarti? Ti piacerebbe! anzi sei tu che mi fissi!  Donna poi? Senti un po’ Dio dei miei stivali, io mi chiamo Natalie, NA-TA-LIE! E gradirei che mi chiamassi così! Anzi no,  non chiamarmi nemmeno, ignorami, stammi lontano!- dissi quasi urlando e tutto d’un fiato, provocando lo stupore sia di Loki che Tony.
Detto questo, presi i miei bagagli e  salii le scale con passo affrettato,  per dirigermi in camera mia .
Entrai in camera mia e chiusi con poca leggerezza la porta. Non ne ero sicura, ma credevo di aver sentito la risata di Tony.
 Oh, povera me, quella sarebbe stata una convivenza veramente strana.
 Beh, benvenuta a New York Natalie!



Eccoci qui con il secondo capitolo allora cosa ne pensate? 
sono contenta perchè il primo capitolo e andato molto bene anzi ringrazio tutte le persone che hanno recensito e chi ha messo questa storia nelle preferite, seguite e ricordate. grazie a tutti! 
cercherò di aggiornare tutti i lunedì, un bacio alla prossima! <3 
 

  
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