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Autore: Change_Your_Life_    02/08/2013    11 recensioni
Se fossi costretta a dover affrontare di nuovo il tuo passato, cosa faresti?
Se quel passato fosse stato la causa della tua felicità, ma anche della tua sofferenza?
E se, adesso che tu ti sei rifatta una vita, hai dei nuovi amici, una nuova città in cui vivi e un lavoro che ami, lui cercasse di rientrare nella tua vita?
Cosa farà Spencer, quando sarà costretta a tornare a Londra per il matrimonio di sua sorella?
Voi direste, è sua sorella, perché non dovrebbe andarci?
E se vi dicessi che il suo futuro sposo, è anche il ragazzo di cui Spencer era perdutamente innamorata?
Cosa fareste adesso?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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1. The notice.

 

 


Quattro anni dopo…

Ero appena tornata a casa dalla mia solita corsa mattutina a Central Park.
Mi piaceva correre e da quando ero a New York avevo approfittato del fatto di abitare vicino a grandi parchi e ogni mattina mi facevo una mezzoretta di corsa, così per rilassarmi, prima di andare a lavoro.
Entrai nel mio appartamento, posando il telefono e le chiavi sul bancone della cucina.
Aprii il frigo e presi una bella bottiglia d’acqua gelata.
In seguito mi avviai in bagno, pronta per una bella doccia, e come al solito accesi lo stereo.
Subito partì la voce di Demi Lovato con “Heart Attack”.
Adoravo quella canzone, soprattutto per il significato.
Diciamo che un po’ tutte le canzoni della Lovato mi piacevano, forse perché alcune mi rappresentavano.
La adoravo, quella ragazza aveva avuto talmente tante batoste dalla vita, che sarebbe potuta crollare definitivamente da un momento all’altro, ma era sempre rimasta forte e aveva un coraggio e una forza incredibile, un po’ quella che io non avevo mai avuto.

Dopo qualche minuto, accompagnato dalle altre canzoni che si susseguivano, uscii dal box e, dopo essermi asciugata, mi vestii velocemente.
Corsi velocemente verso l’uscita del mio appartamento, cercando contemporaneamente di mettere i tacchi e prendere le chiavi e la borsa.
Come al solito ero in ritardo e se non mi fossi sbrigata, avrei avuto l’ennesimo richiamo dal mio capo.
Fermai il primo taxi che trovai e mi feci portare alla 5th Avenue.
Arrivai in poco tempo e, dopo aver pagato il tassista, entrai nel grande edificio di fronte a me.
Sospirai sollevata, capendo di non essere arrivata in ritardo, almeno quel giorno. Poggiai le mani sulle ginocchia e ripresi fiato.
-Spencer!-
La voce inconfondibile del mio migliore amico mi distrasse dai miei pensieri e alzai subito lo sguardo verso di lui.
-Zayn!- Esclamai, prima di abbracciarlo.
Il suo sorriso scomparve subito, mostrando un’espressione pensierosa e allo stesso tempo preoccupata. Io lo guardai confusa e lui non tardò a darmi spiegazioni.
-Ha chiamato tua sorella…-
Sbiancai di colpo e capii il motivo della sua preoccupazione.
Non mi chiamava, ormai, da un paio di mesi.
Non ci sentivamo spesso, ma se lo aveva fatto, allora c’era qualcosa sotto.
-Ha detto che deve dirti una cosa importante e che vuole essere richiamata al più presto.-
Appunto.
Quelle parole non mi piacquero per niente, perché se centrava mia sorella, centrava pure lui.
Quindi, di qualsiasi cosa mi avrebbe dovuto parlare, probabilmente avrebbe reso il mio umore pessimo.
Non parlavamo più come una volta, mi dispiaceva e tanto anche, ma non avrei saputo cosa dirle.
Di mentirle non potevo, perché era pur sempre mia sorella e l’avrebbe capito, ma non potevo dicerto, neanche, dirle la verità.
Così mi ero sempre limitata a dirle come stavo e come andava il lavoro, e lei faceva altrettanto.

Annuii distrattamente al mio migliore amico, ma lui sembrava non volermi mollare.
Alzai lo sguardo dai fogli, che stavo guardando, e mi concentrai su di lui.
-Senti, Spency.- Lo guardai subito male, perché sapeva quanto odiassi quel soprannome, che lui mi aveva affibbiato. –Lo so che non vorresti sentirti dire le solite cose, ovvero che stanno bene e che sono super innamorati, ma è tua sorella, o forse l’hai dimenticato?
Lei non sa niente di quello che è successo e per ogni cosa c’è sempre stata per te, come tu per lei, e tu adesso, che lei potrebbe avere bisogno di te, non vuoi chiamarla e parlarle?-
Odiavo quando aveva ragione, era una sua dote ed era anche per questo che era il mio migliore amico. Mi capiva sempre, sapeva ogni cosa e soprattutto era stato l’unico a seguirmi in quella pazzia chiamata “Come dimenticare il ragazzo di tua sorella”.

Era la prima persona che avevo conosciuto lì a New York, all’inizio ci aveva addirittura provato con me, ma, quando aveva visto che non ero minimante interessata e che avevo alle spalle una storia molto complicata, aveva accettato di diventare mio amico.
Il nostro era un rapporto molto speciale, ci dicevamo ogni cosa, ma passavamo il tempo come se fossimo due pazzi.
Facevamo sempre le cose più stravaganti e divertenti, nonostante avessimo entrambi superato i vent’anni già da un po’.
Ci piaceva essere degli spirti liberi e in questo andavamo perfettamente d’accordo.
Ma non mancavano le liti, i momenti in cui non potevamo completamente vederci, ma, poi, tutto finiva con un abbraccio e una serata passata a vedere film e a mangiare pizza e caramelle.
Era davvero l’amico perfetto.

Lo guardai negli occhi e trovai, ancora una volta, appiglio nei suoi profondi occhi color cioccolato.
Annuii anche sta volta, abbassando lo sguardo.
Un attimo dopo, mi sentii stringere e capii che ci sarebbe sempre stato, mi avrebbe supportata, sempre e comunque.
Lui mi aveva accettata con tutti i miei difetti, con le mie stranezze e io ero grata a chiunque mi avesse mandato una persona così.

-La vuoi chiamare ora?-
Scossi la testa, non era di certo il momento adatto per chiamare mia sorella e poi avevamo ancora un sacco di lavoro da fare.
-No, adesso dobbiamo lavorare, ma alla fine del turno la chiamerò, ok?-
Lui annuì, sorridendomi.
Lo presi sottobraccio e ci avviammo verso il mio ufficio, dove ci aspettava una lunga e stancante giornata di lavoro.

Quando arrivammo nel mio ufficio, vidi già Niall, Jamie, Carlos, Elisabeth e Abby a lavoro sul nostro ultimo progetto.
-Ehi ragazzi!- Esclamò Zayn, salutando tutti e mettendo una mano sulla spalla di Niall.
Quest’ultimo mi sorrise raggiante. Io ricambiai.
Niall era il tipo di ragazzo che non smetteva mai di sorridere, pensava sempre positivo ed era la persona più dolce che conoscessi.
Eravamo amici da quando lavoravo qua e Zayn me lo aveva presentato.
Andavo piuttosto d’accordo con ognuno di loro.
-Allora, a che punto siamo con il fumetto?-
-A buon punto, capo!- Esclamò Niall.
-Allora iniziamo!- Sorrisi a tutti.
Facevamo parte di una delle più famose case editrici di fumetti.
Io, insieme a Jamie e Carlos, ero la responsabile delle storie, Zayn ed Elisabeth si occupavano dei disegni e delle vignette, mentre Niall ed Abby della pubblicazione e delle varie promozioni.
Eravamo un bel gruppo e soprattutto eravamo molto uniti.
In quel periodo, stavamo lavorando ad una storia Manga, totalmente inventata da me.

Tutti ricambiarono il mio sorriso e cominciammo subito a lavorare.


***



Erano le nove di sera e stavo aspettando che Zayn e Niall arrivassero con due mega pizze.
Io ed Abby stavamo parlando della chiamata di mia sorella e anche lei era un tantino sorpresa e confusa.
-Secondo te, cosa vuole dirti di così importante?-
Spostai lo sguardo dalla Tv a lei e scrollai le spalle.
-Non lo so, sinceramente. Ma sicuramente centrerà lui e io non ho molta voglia di sentirle dire ancora una volta che le cose con lui vanno abbastanza bene e che si amano alla follia. Non che mi dia fastidio, ma non è lo stesso facile per me.-
Vidi che la mia amica mi sorrise leggermente, prima di abbracciarmi.
Abby era una ragazza fantastica, dolce e soprattutto comprensiva.
Quando Lucy non poteva parlare con me, Abby era sempre pronta ad ascoltarmi e darmi qualche consiglio.
Di certo non la consideravo la “seconda scelta”, no, lei era una mia amica e le volevo davvero bene.
Una cosa di Abby che sapevo solo io?
La sua enorme cotta per Niall, che, tra l’altro, era a sua volta innamorato di lei.
Ma avevano troppa paura di rovinare la loro amicizia e di non essere ricambiati, quindi si limitavano a nascondere tutto.
Mi ricordai che anche io ed Harry eravamo così all’inizio, ma noi non volevamo ammettere i nostri sentimenti, o almeno io non volevo farlo, per paura di far soffrire mia sorella.

A risvegliarmi dai miei pensieri, fu il suono insistente del campanello, che faceva ben capire chi ci fosse dall’altra parte.
Abby scosse la testa, divertita, e andò ad aprire, ma divenne subito rossa quando davanti le si presentò Niall, anche lui rosso come un peperone, non appena si accorse di chi aveva davanti.
Zayn venne subito da me e mi abbracciò, sorridendomi.
Io ricambiai la stretta e risi, vedendo che quei due erano ancora impalati davanti la porta, con gli occhi incollati l’una in quelli dell’altro.
-Ehi, Niall! Vuoi entrare, o restare a farle la radiografia?-
Diedi una gomitata a Zayn nello stomaco e gli tappai la bocca.
I due arrossirono, se fosse possibile, ancora di più.
Io risi e con me Zayn, poi insieme portammo le pizze in cucina.
Cominciai a tagliarle, sentendo, però, lo sguardo di Zayn puntato su di me.
Sbuffai, sapendo già cosa voleva sapere.
-No, non l’ho ancora chiamata, ok?-
Lui alzò gli al cielo, scuotendo la testa.
Sospirai, posando il coltello sul tavolo e poggiando le mani su di esso.
-Ma lo farò dopo cena, così ci sarete anche voi e sarò in grado di fare una conversazione con lei, senza paura di dirle qualcosa, o di chiederle qualcosa di indiscreto, ok?-
Lui annuì, sorridendomi leggermente, e continuò a tagliare la sua pizza.
Mi conosceva bene e sapeva che quando dicevo una cosa, era impossibile farmi cambiare idea, soprattutto se si trattava di un argomento così importante e delicato.

Una volta che finimmo di tagliarle tutte, ci mettemmo sul divano, insieme ai due, che sembravano essersi ripresi, e cominciammo a ridere e a parlare di cose senza senso.
-Niall, m-ma come hai f-fatto?-
-Amico, fattelo dire, sei proprio un’idiota quando ti ci metti!-
-Che ne potevo sapere io, che quella vecchietta non volesse essere aiutata, il mio era solo un gesto altruistico!-
L’ennesima brutta figura di Niall, che, come al solito, ci stava facendo morire dalle risate.
Ma almeno quella volta non era stata colpa sua.
Ad un tratto, ad interrompere le nostre sane risate, fu la suoneria del mio cellulare.
Io spostai lo sguardo verso di esso e vidi sullo schermo apparire la foto di mia sorella.
Deglutii pesantemente, prima di prendere l’oggetto tra le mani.
I ragazzi mi sorrisero e mi fecero cenno di rispondere, poi Zayn si sedette in ginocchio accanto a me e mi prese la mano.
Ammaccai il tasto verde e attesi di sentire la voce squillante e cristallina di mia sorella.
-Ehi, sorellona!-
Era allegra, anche fin troppo.
-Ciao, Alex.-
Avevo assunto una voce normale e avevo cercato di nascondere il fatto che avessi paura di una qualsiasi notizia.
-Cosa volevi dirmi di così importante, da chiamare persino in ufficio?-
La sentii sospirare, prima di dire quelle parole che non mi aspettavo proprio, ma che fecero spezzare il mio cuore in due, di nuovo.
Sentii la testa girarmi e le mani diventare sudate, il cuore non batteva più e gli occhi pizzicavano.
Zayn mi guardò preoccupato e confuso, così come Abby e Niall.
Il telefono mi era crollato dalle mani, così come tutto il mio mondo.

-Io e Harry ci sposiamo tra tre mesi.-






Eccomi, ho aggiornato subito, dato che il capitolo era già pronto!
Per tutte le lettrici di "One more night" ho un avviso: ultimamente non ho molta ispirazione e penso di fermarmi per un pò, continuando a pubblicare questa storia, ma non preoccupatevi, non appena l'ispirazioen tornerà, aggiornerò! :D
Ringrazio le 9 persone che hanno recensito lo scorso capitolo, davvero, non mi aspettavo tutte queste recensioni! :)
Passando al capitolo, qui avete visto un pò come è la vita di Spencer da quando è partita e poi arriva la notizia shock e nei prossimi capitoli vedrete lo svolgersi della storia! :D
Che mi dite di Abby? Vi piace?
Grazie ancora a tutte, davvero! :3
Alla prossima, Mary! *-*




Abby:

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