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Autore: Idra_31    02/08/2013    4 recensioni
“Cos'è un Marcel?”, domanda, non tanto sicuro di volerlo sapere.
Louis si gratta il mento.
“Un Marcel è uno che si veste come il mio bisnonno, usa talmente tanto gel da fare invidia al cast di Grease, indossa occhiali tre volte la sua faccia e non tira fuori il naso dai libri neanche per andare a pisciare”, spiega, tutto d'un fiato. “Avevo un compagno di classe alla elementari che era il prototipo di un Marcel e che si chiamava, appunto, Marcel”.
[Dove Harry è lo sfigato della scuola e Louis è quello figo. Ok, niente di nuovo, solo che questa volta Harry si concia come Marcel. Probabilmente ormai neanche questo è niente di nuovo, ma voi volete leggerla lo stesso, giusto?
Larry, of course. Più una spruzzatina di qualche bromance qua e là].
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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marcel

Chi segue le altre mie storie probabilmente si sarà domandato che fine abbia fatto. Eccovi la risposta: sto scrivendo un'altra storia! Vi informo già da adesso che questa fanfic avrà pochissimi capitoli e che ho quasi finito di scriverla, ergo non ci saranno mesi di attesa tra un capitolo e l'altro e soprattutto è sicuro che non la lascerò incompleta. Ok, sicuro è una parola grossa, ma giuro che l'ho quasi finita (così potrò finalmente dedicarmi ad altro).

Mi sto divertendo un sacco a scrivere di Harry in versione Marcel perché finalmente posso scrivere anche un po' di me stessa (e non per gli occhiali il gel i gilet, nel caso ve lo stiate domandando). (E neanche per il suo cervello super sviluppato). 

Spero che questa storia vi piaccia, che non sia scontata, che non somigli alle altre mie storie, che mi lasciate qualche recensione etc etc.

PS: il titolo è tratto dalla canzone "Falling In" dei Lifehouse. Li sto ascoltando ininterrottamente.

PPS: se tutto va bene aggiornerò Flowers alla fine della prossima settimana.

A presto!


When you were here before

Couldn't look you in the eye

You're just like an angel

Your skin makes me cry

Your float like a feather

In a beautiful world

And I wish I was special

You're so fucking special

(Creep - Radiohead)

Marcel!”.

Harry incede a passo svelto lungo il corridoio della scuola diretto alla lezione di Chimica, la testa bassa e le spalle leggermente incurvate più per il fatto che è troppo alto per la sua età che per l'effettivo peso dello zaino.

Marcel!”.

La campana è suonata da tre minuti buoni e lui ha perso tempo a cercare il manuale di Chimica nell'armadietto - sepolto sotto libri di Biologia, Matematica, quaderni con appunti, schizzi, abbozzi di poesie - perciò copre correndo la distanza che lo separa dall'aula.

Marcel, che diamine!”.

Sulla soglia della porta, Harry si sente afferrare per un braccio e si morde la lingua per non imprecare. I suoi gli hanno insegnato che non è educato e sono sempre stati molto severi a riguardo.

Li hai fatti i compiti di matematica?”, domanda colui che lo ha poco gentilmente strattonato, impedendogli di entrare in classe e rubandogli tempo prezioso.

Harry si aggiusta gli occhiali che gli sono scivolati sul naso. Improvvisamente ha le mani sudate e deve fare uno sforzo affinché la voce non gli esca sotto forma di un miagolio indistinto.

Certo che li ho fatti”.

Il ragazzo di fronte a lui sbatte le sue lunghe ciglia da bravo affabulatore quale è.

Me li passi?”.

Harry deglutisce il groppo che ha in gola. Perché Louis Tomlinson, capitano della squadra di calcio, studente modello, ragazzo più desiderato della scuola e – questo probabilmente dovrebbe stare in cima alla lista – combinaguai di prima categoria, che gli ha rivolto la parola sì e no tre volte in sette anni, vuole i suoi compiti?

Non li hai fatti?”.

Louis incrocia le braccia sul petto.

Mi pare ovvio di no se li sto chiedendo a te”.

Harry non è abituato a essere scortese e neanche a negare un favore a chicchessia, però tentenna.

Coraggio, Marcel, non lo scoprirà nessuno”, insiste Louis con un sussurro, come se stessero complottando chissà quale crimine.

Ok”, cede Harry, togliendosi lo zaino dalle spalle e cominciando a cercare il quaderno di matematica. Lui e Louis non sono amici, l'altro ragazzo non sa neanche quale sia il suo vero nome, però Harry non ha altra scelta. Passa spesso i compiti ai suoi compagni di classe e non ha una scusa plausibile per rifiutarli proprio a lui, adesso.

Perfetto”, replica Louis quando Harry gli passa il quaderno. “Ci vediamo a Matematica!”.

Harry rimane imbambolato a fissare la schiena dell'altro ragazzo, che si allontana sicuro di sé verso la parte opposta del corridoio.

Louis non si è quasi mai fatto trovare impreparato in questi anni, Harry lo sa perché lo ha osservato, sa che è uno degli studenti migliori della scuola, tutti gli insegnanti lo amano nonostante la sua lingua lunga e la sua faccia tosta e sono pronti a perdonargli qualsiasi cosa, perché lui è Louis Tomlinson, uno che conquista tutti con un sorriso e una battuta sarcastica. Per questo qualcosa non torna, ma lui non ha tempo di scervellarsi sulla questione. Infatti, scrolla le spalle ed entra in classe, mormorando una scusa per il ritardo al professore – non sarà Louis ma si è guadagnato un occhio di riguardo da parte degli insegnanti per il suo stacanovismo e il suo quasi maniacale rispetto delle regole – e si siede accanto al suo migliore amico.

Dove diavolo eri finito?”, bisbiglia Zayn, la testa sepolta tra le braccia.

Harry risponde senza staccare gli occhi dalla lavagna.

Louis mi ha chiesto i compiti di matematica”.

Anche senza guardarlo in faccia Harry sa che Zayn ha gli occhi sgranati.

Tomlinson? Ha chiesto i compiti a te?”.

Il riccio giocherella con la matita.

Tutti chiedono i compiti a me”.

Zayn si mette dritto sulla sedia.

Louis Tomlinson non è tutti”, replica accoratamente. “Sei sicuro che non sia una specie di scherzo?”.

Harry si sistema gli occhiali sul naso per l'ennesima volta. Anche solo parlare di Louis lo mette in agitazione.

Che genere di scherzo potrebbe architettare col mio quaderno di matematica?”, domanda, incredulo.

In qualsiasi altra situazione, Harry sarebbe la vittima principale degli scherzi e delle cattiverie di gran parte della scuola. Tuttavia, in questa situazione - quella cioè dove si ritrova per caso o per un colpo di fortuna a essere il migliore amico di Zayn Malik – ha una sorta di immunità, che gli ha risparmiato anni di angherie e prese in giro. Certo, molti studenti gli parlano alle spalle, altri hanno l'ardire di ridergli in faccia, la maggior parte lo ignora, però nessuno si sognerebbe mai di mettergli una mano addosso pur di non vedersela con Zayn. Questi emana un'aura di superiorità e intimidazione – coi suoi giubbotti di pelle, gli anfibi, l'immancabile sigaretta dietro l'orecchio - che gli ha fatto guadagnare il rispetto di tutta la scuola. Poco importa se la protezione di Zayn raramente si estende al di fuori dell'orario scolastico, Harry raramente ha una vita sociale al di fuori dell'orario scolastico.

Zayn si stringe nelle spalle.

Non ne ho la più pallida idea”, ribatte. “Staremo a vedere”.

Zayn è uno che tende a vedere il male dappertutto, Harry, d'altra parte, è uno che troverebbe del buono in chiunque. Non c'è da stupirsi che il più sospettoso tra i due sia proprio Zayn.

Se ti dovesse dare fastidio non esitare a dirmelo che ci penso io”, continua.

Harry ride tra sé e sé.

Ok, Batman”.

Zayn sembra compiaciuto dal paragone col suo supereroe preferito e torna a dormire.

*

A Harry piace studiare, c'è poco da fare. Gli piace essere il primo della classe, ama essere impegnato in innumerevoli attività extra-curriculari, ed è particolarmente orgoglioso di aver condotto la sua scuola alla vittoria delle Olimpiadi di Matematica per tre anni di fila. In più, ha una passione per gli scacchi, i libri di Jane Austen, la poesia di Whitman e la scrittura. Sa di essere un adolescente atipico, ma non gliene importa. Sa che i suoi gilet di lana, le sue cravatte, i suoi occhiali enormi e fuori moda, i suoi capelli perennemente ingellati e pettinati da un lato sono soliti suscitare l'ilarità generale, ma fanno parte di lui, perché dovrebbe vergognarsene? Perché dovrebbe voler cambiare?

Però, se c'è una cosa che non ama è lo sport. Ma Educazione Fisica è una materia come un'altra, quindi non gli rimane molta scelta se non indossare i suoi pantaloncini larghi e le sue calze di spugna sotto al ginocchio per due ore a settimana. È un sacrificio che è disposto a fare per il bene del suo rendimento scolastico.

Dopo aver compiuto due giri del perimetro della palestra senza proferire alcuna lamentela, Harry si siede sulla panca accanto a Zayn, approfittandone per riprendere fiato.

Ricordami di nuovo perché tu sei esonerato dalla lezione di ginnastica”, borbotta.

Zayn sorride, fiero di se stesso.

Problemi respiratori”.

E scommetto che le sigarette te le ha prescritte il medico apposta per curarli, giusto?”.

L'altro ragazzo gli da una pacca sulla spalla.

Di questi tempi le sigarette possono fare miracoli, Hazza”.

Harry si scrolla di dosso la mano di Zayn.

Ti detesto, Malik”.

Zayn gli avvolge un braccio attorno alle spalle e lo attira a sé.

Non ne saresti capace neanche mettendoci tutto l'impegno possibile”.

Harry si libera dalla stretta del suo amico.

Torno al mio dovere”, afferma, rimettendosi in piedi e sgranchendosi la schiena. Gli farà un male cane per tutto il giorno, ne è sicuro.

Io nel frattempo mi dedicherò alla meditazione”, replica Zayn, poggiando la testa sul muro dietro di sé e incrociando le mani sul grembo.

Ah, è così che si chiama adesso il riposino di mezzogiorno?”, scherza il riccio, prima di tornare a correre coi suoi compagni.

Harry ha appena finito il suo ultimo giro quando Louis gli si avvicina con un pallone in mano.

Marcel!”, esclama, facendo per tirargli il pallone in faccia.

Harry chiude gli occhi e si prepara all'impatto. Impatto che non avviene.

Mh?”, mugugna, aprendo un occhio in via sperimentale.

Louis gli rivolge un sorriso obliquo. Harry ha il fiatone e il cuore in gola, in parte per la corsa e in parte per lo spavento che gli ha fatto prendere l'altro ragazzo.

Sicuro di non aver bisogno di un respiratore?”, domanda Louis, fingendo di essere in apprensione per lui.

Harry si morde il labbro inferiore. Cosa vorrà Louis adesso? Non ha tempo da perdere con lui, non quando ha la maglia incollata alla schiena e le guance arrossate come se avesse preso un'insolazione. Un'altra caratteristica di Louis – una di quelle che Harry trova tremendamente fastidiose e tremendamente affascinanti allo stesso tempo – è che è sempre perfetto, anche dopo un'ora di palestra. A differenza dei comuni mortali sembra immune alla fatica e al sudore.

Sto benissimo, grazie”, biascica, cercando di resistere alla tentazione di asciugarsi la fronte con la maglia. Non sia mai che Louis veda la canottiera che indossa sotto. Ne ha abbastanza delle sue occhiate di compassione, che Louis crede di sapere nascondere così bene ma che Harry ha imparato a riconoscere visto che ne ha ricevute parecchie negli anni.

Sicuro? Sembri sul punto di sputare un polmone”.

Harry rotea gli occhi.

Sicuro. Ciao, Louis”, dice, superandolo senza pensarci due volte.

Stammi bene, Marcel!”, lo saluta Louis.

Harry non sa cosa sia preso all'altro ultimamente: dopo anni di silenzio, adesso prima gli chiede i compiti – restituendogli il quaderno pieno di scarabocchi e frasi di canzoni, peraltro - poi gli rivolge la parola durante la lezione di Educazione Fisica. Forse Louis è annoiato e ha deciso di sfidare il tacito divieto di 'non importunare Harry Styles se non vuoi vedertela con Zayn Malik'. Harry non è disposto a essere la sua prova di coraggio.

*

L'anta dell'armadietto di Harry fa un rumore sinistro, simile al verso di un gatto schiacciato da un'automobile.

Potresti provare a metterci un po' di quell'olio che usi per i capelli, sai?”.

Harry vorrebbe essere quel tipo di persona che non salta letteralmente in aria quando è colta di sorpresa. Invece è esattamente quel tipo di persona.

Non uso nessun olio per i capelli”, risponde, cercando di ricomporsi.

Louis si appoggia con una spalla all'armadietto accanto al suo.

Davvero?”, domanda, allungando una mano verso la sua testa.

Harry fa un passo indietro, lanciando uno sguardo minaccioso alla mano di Louis.

Ehi, Marcel, non mordo mica!”, si difende l'altro ragazzo.

Harry decide che ne ha avuto abbastanza.

Il mio nome è Harry e dovresti saperlo”, sputa, “visto che frequentiamo le stesse lezioni da anni. Se per tutto questo tempo ti è sfuggito, o sei sordo o hai una soglia dell'attenzione molto bassa”.

Louis non si mostra per niente impressionato dall'orgoglioso discorso di Harry e, anzi, gli regala un sorriso radioso.

So perfettamente chi sei”, ribatte. “Harry Styles: migliore studente del nostro anno, presidente del club di scacchi, genio della matematica, giornalista a tempo perso. Praticamente una superstar”.

Harry cerca di passare sopra al tono canzonatorio di Louis.

Allora perché ti ostini a chiamarmi Marcel?”.

Louis sembra studiarlo per un attimo.

Perché sei un Marcel”.

Harry solleva un sopracciglio.

Cos'è un Marcel?”, domanda, non tanto sicuro di volerlo sapere.

Louis si gratta il mento.

Un Marcel è uno che si veste come il mio bisnonno, usa talmente tanto gel da fare invidia al cast di Grease, indossa occhiali tre volte la sua faccia e non tira fuori il naso dai libri neanche per andare a pisciare”, spiega, tutto d'un fiato. “Avevo un compagno di classe alla elementari che era il prototipo di un Marcel e che si chiamava, appunto, Marcel”.

Harry chiude l'anta dell'armadietto con uno scatto ed è sorpreso lui stesso da questo gesto impulsivo e stizzito.

Meglio essere un Marcel che una testa di cazzo”, sbotta, girando sui tacchi senza guardarsi indietro. È sicuro che le sue orecchie siano andate a fuoco, tanto le sente calde. Louis gli ha fatto infrangere la sua regola del 'non dire parolacce', della quale andava tanto fiero.

Dannatissimo Louis Tomlinson”, impreca, già che ci ha preso gusto.

*

Louis è diventato una presenza costante nella vita scolastica di Harry. Se già prima Harry era più che consapevole della sua esistenza – Louis non si da pace se non può essere al centro dell'attenzione di tutti – adesso fare finta che non esista è un'impresa. Durante le lezioni alle quali Zayn non prende parte, si diverte a lanciargli addosso palline o aeroplanini di carta per distrarlo. Quando Zayn è presente, Harry si sente comunque gli occhi di Louis addosso tutto il tempo. È faticoso e frustrante essere sotto il perenne scrutinio di uno come lui. Harry si sente tre volte più impacciato e imbranato da quando questa persecuzione è iniziata.

Zayn si è offerto di 'risolvergli il problema', ma Harry è convinto che deve riuscire a cavarsela da solo. Louis non è una minaccia vera e propria, ma più che altro una spina nel fianco. Harry può gestirla. Vuole sconfiggerlo con l'indifferenza. Chiedere l'intervento di Zayn significherebbe dargli troppa importanza.

Si trova in Biblioteca quando riceve l'ennesima visita di Louis.

Che leggi?”, domanda questi e senza aspettare una risposta gli ruba il libro dalle mani e comincia a sfogliarlo.

Harry stringe le dita attorno al bordo del tavolo e si morde l'interno della guancia per non urlare.

Sembra piuttosto noioso”, commenta Louis, continuando a voltare le pagine.

Forse letto dal verso giusto potrebbe risultare piuttosto interessante. Perfino per te”, replica Harry, stupendosi del fatto di essere riuscito a pronunciare davanti a Louis, per l'ennesima volta, una frase con più di cinque parole, usando per giunta un tono sarcastico del quale si sente particolarmente orgoglioso.

Louis si accorge di stare guardando il libro al contrario ma piuttosto che mostrare imbarazzo per essere stato colto in flagrante, come Harry aveva sperato, lo lancia verso di lui attraverso il tavolo senza battere ciglio.

Sei mai stato con una ragazza?”, chiede di punto in bianco.

Harry arrossisce all'istante.

Non sono affari tuoi”, ribatte, riaprendo il libro e cercando di riprendere la lettura da dove l'aveva lasciata.

Deduco di no”, dice Louis, gongolando.

Harry lo fulmina con lo sguardo ma non ottiene alcun effetto.

Posso presentarti mia nonna”, afferma Louis. “È vedova da qualche anno, comincia a sentirsi sola. Potresti piacergli visto che ti conci come un settantenne”.

Harry si sforza di ignorarlo.

Ha una certa esperienza in fatto di uomini, potrebbe farti da, come si dice?, nave scuola”, insiste Louis.

Credi di essere divertente?”, lo interroga stancamente Harry.

Louis poggia le gambe sul tavolo e si rilassa sullo schienale della sedia.

Credo di essere esilarante. Anzi, ne sono sicuro”.

Harry si passa una mano sugli occhi da sotto le lenti.

Cosa vuoi da me? Perché mi stai sempre addosso?”.

Louis ha iniziato a giocare con una gomma di Harry, tirandola in aria e afferrandola con le mani poco prima che cada per terra.

Ti do fastidio, per caso?”, domanda Louis senza interrompere il suo passatempo.

Harry ignora del tutto la sua domanda.

Fino alla settimana scorsa non sapevi neanche che esistessi e adesso non fai altro che ronzarmi intorno. Te lo chiedo un'ultima volta: cosa vuoi da me?”.

Louis lo guarda negli occhi per la prima volta da quando è arrivato.

Ti sbagli, Marcel”, dice con serietà, “in tutti questi anni non ti ho perso di vista neanche per un istante”.

Harry sbatte ripetutamente le palpebre mentre cerca di trovare un senso alle parole dell'altro ragazzo. Louis gli fa l'occhiolino e si congeda tirandogli la gomma in fronte. La gomma atterra sotto al tavolo. Harry non la ritroverà più.

*

Ho una teoria”, annuncia Perrie a mensa, dopo aver ascoltato il resoconto degli ultimi giorni di vita di Harry. “Louis ha una cotta per te”.

Harry improvvisamente ha la tachicardia e deve fare uno sforzo immenso per riuscire a inghiottire il boccone che sta masticando. Non immaginava che le parole 'Louis' e 'cotta' nella stessa frase potessero avere questo effetto su di lui. Anche se l'idea è solo una fantasia di Perrie.

Niall scoppia a ridere rumorosamente, beccandosi delle occhiatacce da parte di alcuni ragazzi seduti al tavolo accanto al loro. L'espressione di Perrie rimane impassibile.

Aspetta”, dice Niall scrutando il volto della bionda, “non era una battuta?”.

Perrie scuote il capo.

Pensateci-”.

Smettila”, sibila Harry prima di bere un generoso sorso d'acqua.

Almeno ascolta quello che ho da dire”, insiste Perrie.

Niall allontana il vassoio con il cibo per dedicarle la sua completa attenzione. Perfino Zayn ha smesso di scarabocchiare il suo taccuino e la sta guardando con aspettativa. Harry volta il capo dall'altra parte. E ovviamente, ironia della sorte, il suo sguardo cade sul tavolo di Louis e dei suoi amici.

Louis si sta comportando come uno di quei bambini che fanno i dispetti alla bambina per la quale hanno una cotta solo per attirare la sua attenzione”, spiega Perrie con un ghigno soddisfatto. “Sai, tipo tirarle le treccine o alzarle la gonna”.

Louis non è più un bambino e, soprattutto, io non sono una bambina”, dice Harry, asciutto.

Secondo me Perrie ha ragione”, interviene Niall. “Devi ammettere che Louis trova scuse improbabili solo per avvicinarti e importunarti”.

È un bullo”, ribatte Harry.

Un bullo ti avrebbe infilato la testa nella tazza del cesso”, afferma Niall. “Louis sta cercando di conquistarti”.

Harry scoppia a ridere.

Non mi intendo di rapporti sentimentali ma non credo che funzioni così”.

Perrie e Niall sollevano le sopracciglia all'unisono.

Zayn!”, chiama Harry, cercando il supporto di una persona ragionevole. “È così che hai conquistato Perrie?”.

Zayn passa un braccio dietro alla sedia della sua ragazza.

Io non ho avuto bisogno di ricorrere a certi trucchetti. Mi è bastata un'occhiata per farla cadere ai miei piedi”.

Perrie si allontana con un verso indignato.

Mi sei stato dietro per mesi prima che accettassi di uscire con te, deficiente”.

Eri già cotta di me ma volevi fare la difficile”, si difende Zayn.

Comunque”, taglia corto Harry, “la vostra teoria non ha fondamenta perché Louis è etero”.

Che ne sai?!”, dicono Perrie e Niall insieme. Poi si battono il cinque attraverso il tavolo. Harry si domanda se valga ancora la pena avere degli amici se questo è quello che deve subire.

Quello che dite non ha senso”, insiste. “Io sono...io e Louis è...un'altra cosa”.

Harry lascia vagare lo sguardo sul tavolo dove Louis è seduto assieme al suo migliore amico Liam e agli altri della squadra di calcio. Per la prima volta dopo più di una settimana può prendersi la libertà di osservarlo come faceva una volta, dal momento che Louis è impegnato a costruire una piramide impilando vasetti vuoti di yogurt uno sopra l'altro, mentre Liam controlla ogni sua mossa, forse nella segreta speranza di vederlo fallire. Louis ha gli occhi socchiusi e la lingua in mezzo ai denti, tutto concentrato nella sua missione di creare un'opera d'arte contemporanea entro la fine del pranzo.

Eh? Non sono sicura di aver capito i tuoi vaneggiamenti”, lo sfotte Perrie. “Mi domando come tu faccia ad avere sempre voti alti nei compiti se ti esprimi come uno scimpanzé”.

Gli scimpanzé non parlano”, mugugna Harry.

Quello che voleva dire Hazza”, si intromette Zayn, “è che gli sembra assurdo che uno come Louis, dietro al quale sbava tre quarti della fauna femminile di questa scuola e un quarto di quella maschile, possa ricambiare la sua cotta”.

Cos-Zayn!”, squittisce Harry. “Dici cose perfino più insensate della tua ragazza!”.

Zayn lo guarda fisso.

Mi stai dicendo che non hai una cotta per Louis tipo dal primo anno?”.

No che non ce l'ho!”, esclama Harry.

Non che non ce l'ha, che sciocchezze. Louis è sicuramente bello da far girare la testa e ha un fascino che non ha eguali in tutta la scuola – per una serie di fattori che se Harry dovesse elencarli tutti impiegherebbe il resto del pomeriggio – ma è un po' troppo pieno di sé e ultimamente anche un po' troppo indisponente per piacergli. E poi a lui interessano i tipi più riservati e sull'intellettuale, ecco. Non quelli che definisconoIl Grande Gatsby” noioso, senza averne letto una singola riga.

Se fossi dell'altra sponda penso che anch'io avrei una cotta per Tommo, quindi non me la sento di giudicarti, Haz”, lo informa Niall.

Vuoi abbassare la voce?”, piagnucola Harry.

Ehi, credevo che se tu fossi stato dell'altra sponda avresti avuto una cotta per me”, scherza Zayn. O forse parla sul serio. È facile che la frase di Niall lo abbia toccato nell'orgoglio.

Proprio in questo momento un boato proveniente dal tavolo di Louis cattura l'attenzione di tutta la mensa: la piramide costruita dal ragazzo è appena crollata e i vasetti di yogurt si sono dispersi sul tavolo e per terra.

Louis inizia a raccoglierli, ma piuttosto che gettarli nell'immondizia li lancia addosso ai suoi compagni di squadra. Liam cerca di intercettare più vasetti possibile per evitare che cadano di nuovo per terra.

Liam è un ragazzo assennato. Harry si domanda dove sarebbe finito Louis se Liam non fosse stato il suo migliore amico. Probabilmente dove è adesso, perché, come già accennato, a Louis viene perdonato tutto. Perfino una lotta coi vasetti di yogurt nel bel mezzo della pausa pranzo.

Harry rimane qualche secondo a fissare Louis, le sue braccia scolpite, i polpacci muscolosi che emergono da sotto i suoi pantaloncini da calcio, il ciuffo che ogni giorno pende da un lato diverso, il suo sorriso di quando sta facendo qualcosa di particolarmente pestifero – come quando ha srotolato metri di carta igienica lungo il corridoio, l'anno prima, a mo' di tappeto rosso per dare il bentornato a un'insegnante tornata dopo mesi di malattia o quando ha tappezzato la scuola di fotocopie del suo sedere – fino a quando Louis non si volta e lo becca in pieno.

Marcel! Nessuno ti ha mai detto che è maleducazione fissare la gente?”.

Il riccio emette una specie di grugnito e si sbatte la testa sul tavolo.

Niall si avvicina per sussurrargli: “Haz, non lo vedi che è completamente cotto?” e Harry gli infilza una forchetta nella mano. Il segno dei denti gli rimarrà per giorni ma nessuno si azzardi a dire che non se l'è meritato.

  
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