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Autore: AngelinaSpring    03/08/2013    4 recensioni
Liam è il migliore amico di Zayn. Zayn è innamorato di Liam. Anche Liam in realtà ama Zayn. Sembrerebbe tutto perfetto, vero? C'è solo un piccolo problema, una variabile che non avete preso in condireazione.. i due sono un po' scemi.
- ZIAM . Dal terzo capitolo -
“Allora.. un paio di giorni fa ne ho letta una che avrebbe messo in imbarazzo persino degli attori porno, ma quella in assoluto più porca.. credo sia stata una tra me e te, Zayn.”
Un brivido mi percorre la schiena all’idea di Liam sdraiato nel suo letto, la sera tardi che legge una fan fiction diversamente casta con me e lui come protagonisti. Mi immagino la sua mano che raggiunge il cavallo dei pantaloni per..
“Accidenti Zayn, tu stai alle fan fiction porche come la rondine sta alla primavera!” scherza Harry.
“Cosa ci posso fare se spruzzo sesso da tutti i pori, e se sono probabilmente ciò che di più sexy avrete il piacere di vedere?” dico atteggiandomi per scherzo.
“Come ho già detto prima, ad ognuno il suo: e io ho questo, il sex appeal” continuo e mentre lo dico guardo solo Liam. Gli sorrido inclinando leggermente la testa, e lui arrossisce.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Incompiuta
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Raccolgo i due dadi dal tavolino, chiudo la mano a pugno la scuoto un po’ e faccio per tirarli.
“E chi l’ha deciso che devi iniziare tu?” mi riprende Harry con tono polemico. E ti pareva che aveva qualcosa da ridire, penso e mi fermo.
“Direi che essendo il padrone di casa inizio io.”
“Ma visto e considerato che sono l’unico irlandese, comincio io.”
Non ci posso credere, perché ci si mette di mezzo anche lui? I cretini sono sempre in coppia .
“Se proprio vogliamo essere sinceri, dato che sono il più bello, mi spetta di diritto il primo turno.”
Louis ti prego almeno tu, non reggere il gioco ai due scemi.
“E io direi che mentre voi vi decidete io vado a pisciare” afferma Liam alzandosi e dirigendosi verso il bagno. Se non ci fosse andato lui, ci sarei andato io, li avrei lasciati a scannarsi per decidere chi deve tirare i dadi per primo.
“Tiriamo il dato a turni, chi ottiene il numero più alto inizia, cosa ne pensi principessa?” propongo sfinito per evitare inutili spargimenti di sangue.
“Mi sembra un’idea migliore di quella di far cominciare Louis, che tra le altre cose si è appena autoproclamato il più bel ragazzo del mondo..”
“Ma chi si è autoproclamato cosa? Ma di che parli?” esclama Lou fintamente offeso.
“Tieniti aggiornato caro mio, perché è da almeno un mese che sul sito ufficiale dei nostri sostenitori c’è scritto che secondo i vari sondaggi fatti tra le fan, risulto essere io il più bello. Mica me le invento queste cose, l’informazione viene da una fonte estremamente attendibile.”
“Ma che siti frequenti tu? Fonte attendibile, certo. Come quella volta che si è sparsa la voce del presunto terzo capezzolo di Harry. Solo tu l’hai letta una cosa del genere!”
“Tutte quelle pazze che mi urlavano di togliermi la maglietta per vedere il mio favoloso terzo capezzolo.. che periodo difficile” sospira Harry, toccandosi prima un capezzolo e poi l’altro, come per controllarne il numero.
“Frequento siti meno vergognosi di quelli che ho visto frequentati da te, Niall. Sei un piccolo pervertito, non c’è che dire. Anzi ti consiglio di cancellare ogni tanto la tua cronologia.. se non vuoi che qualcuno venga a scoprire che..”
“Niall, non ti facevo uno da siti porno!” sbotta Harry ridendogli in faccia.
“Zayn, o Liam, loro si che me li immagino a smanettarsi davanti allo schermo, tu invece che sembri così tenero e innocente, ma in realtà ci dai dentro come un maialino! E bravo il nostro piccolo Niall!”
Scoppio a ridere per la battuta di Harry, ma soprattutto per la faccia che fa Blondie, mi guarda con la bocca spalancata e gli occhi che supplicanti mi chiedono di negare un’oscenità del genere.
“Blondie tesoro, ad ognuno il suo, sono fatto di carne ed ossa pure io, sono giovane e bello, ma questo non vuol dire che non abbia dei bisogni” affermo sorridendogli e facendogli l’occhiolino. Lui strabuzza ancora di più gli occhi. Oddio adesso gli scoppio a ridere in faccia e mi gusto la sua faccia offesa.
“Ma che siti porno e porno?! Almeno fosse quello! Il nostro amico qui, passa le serate a leggere fan fiction su di noi.. e mi pare di aver capito che le sue preferite siano quelle in cui io e lui siamo una coppia assetata di sesso, vero tesoro?”
Louis gli mette una mano dietro al collo, si avvicina pericolosamente al suo viso, come se stesse per baciarlo, aspetta un attimo e poi si tira indietro sghignazzando e accarezzandogli i capelli. Niall apre la bocca per replicare, ma non dice nulla, è diventato tutto rosso.
La risata di Harry riempie la stanza.
“Cosa c’è di così divertente? Voglio ridere anche io.”
Liam è tornato dal bagno e ci guarda curioso con le mani in tasca.
“Oh, niente Liam, Lou ci stava solo raccontando gli scabrosi segreti di Niall..” rispondo guardandolo dal basso.
“Che sarebbero?”
“Liam..”
Dice Blondie con tono da cucciolo bastonato e lui gli si avvicina sedendosi sul bracciolo del divano.
“Mi prendono in giro per le fan fiction che leggo!”
“Allora prenderanno in giro anche me..” sorride mettendogli una mano sulla spalla.
“Cosa?” chiede sconvolto Louis.
“Guardate che non c’è proprio nulla di male. Anzi alcune sono scritte meglio di tanti libri che ci hanno costretto a leggere a scuola. Ve le ricordate le lezioni di letteratura, vero?!”
“Ti prego..” dice Harry coprendosi gli occhi con la mano e facendo una faccia schifata.
“La nostra professoressa aveva la barba, e quel disturbo alla pelle che le impediva di utilizzare lo shampoo e il deodorante..”
Mi si contorce lo stomaco, che schifo, non sono un maniaco della pulizia che si lava le mani ogni trenta secondi, ma un minimo d’igiene, giusto per distinguersi dalle scimmie credo sia un diritto inalienabile.
“Dicevo ragazzi, prima che Harry mi facesse venire i conati di vomito, che leggere le fan fiction che le nostre fan scrivono è estremamente utile ed istruttivo! Vi spiego. Possiamo capire cosa si aspettano da noi, cosa vorrebbero facessimo, o cosa invece non dovremmo fare.. è un altro punto di vista, può aiutarci a diventare degli artisti migliori, a dare alle fan quello che desiderano e che meritano.”
Restiamo tutti a bocca aperta. Liam ha fatto un discorso da candidato alla camera del consiglio inglese, serio, chiaro, conciso. Quasi non lo riconosco, non sembra il solito coglione.
“E lo devo ammettere ragazzi, alcune di quelle autrici sono davvero delle porche micidiali! Nei loro racconti ci fanno fare delle cose delle quali io non avevo mai nemmeno sentito parlare.. roba da non crederci! Come per esempio quella in cui io, Harry e Zayn restiamo chiusi nello spogliatoio della palestra e..” si interrompe arrossendo.
Scoppiamo tutti a ridere. Ah, ecco, è tornato il mio Liam. Lou scuote la testa ridendo e prende i dadi, li tira, sposta la sua pedina di quattro caselle e annuncia.
“Bevono tutti.”
Automaticamente ognuno prende il suo bicchiere e manda giù un bel sorso della miscela a base alcolica.
“Ma.. allora siamo noi altri che dovremmo essere presi in giro per non averne letta nemmeno una?” chiedo guardando Lou e il riccio dopo aver rimesso giù il bicchiere, ed aver preso in mano i dadi.
“Se lo dicono loro..” risponde il ragazzo con la maglia a strisce, poco convinto in ogni caso. Muovo la mia pedina in avanti di sei.
“Invento una nuova regola, chi beve tenendo il bicchiere con la mano destra beve ancora due volte.”
Harry raccoglie i dadi, li tira e muova la pedina a sua volta.
“-Beve chi sta alla mia destra-“ legge “prego signor Tomlinson, si disseti.”
E Lou beve.
“Sì, dovreste venir presi in giro, ma io e lui non siamo delle merde come voi!” dice l’irlandese facendoci la linguaccia e abbracciando Liam, nascondendo il viso contro il suo petto.
Il moro inizia ad accarezzargli dolcemente i capelli con una mano, mentre con l’altra tira i dadi. E io.. distolgo lo sguardo perché sono geloso. Vorrei esserci io al suo posto, a farmi coccolare, ad ispirare il suo buon profumo, e sentire il calore del suo corpo.
“-Bevo solo io.-“ legge sollevando il bicchiere “E hai proprio ragione Niall!” dice e gli bacia i capelli prima di bere. Non ne sono sicuro, perché nessuno dice nulla, ma credo di essere viola.
“Ma adesso che avete fatto tutto questo gran parlare delle fan fiction, raccontateci un po’ almeno! Tu Liam avevi iniziato, ma ti sei interrotto su quello che si preannunciava essere il più bello” esclama Harry.
“Ma non saprei cosa dire, voi cosa volete sapere esattamente?” chiede Niall spostando la sua pedina e facendo bere di nuovo Lou, che si trova alla sua sinistra.
“La più porca che tu abbia mai letto?”
Harry è perfido, Niall arrossisce, ma ci riflette e poi risponde.
“Quella tra te e Zayn.”
“Cosa?”
Harry è tutto rosso, sconvolto, e sposta lo sguardo velocemente da me a Niall.
“Cosa ci vuoi fare amico? Siamo una bomba assieme” gli dico con tono complice appoggiando una mano sul suo ginocchio.
“Liam, quella più porca tra quelle che hai letto tu?’’ chiede Lou ricominciando a giocare e dopo aver tirato i dadi “Bevono tutti” ci informa.
Alzano il bicchiere e mandano giù un sostanzioso sorso del drink, tutti tranne me. Li guardo divertito e aspetto che lo rimettano giù.
“Avete bevuto tutti tenendo il bicchiere con la mano destra, coraggio, dovete bere ancora due volte.”
Sorrido per la mia piccola vittoria personale e mando giù un sorso stando attento a tenere il bicchiere con la mano sinistra.
“Liam, ci stai almeno pensando?” lo incito a darci una risposta frenando così sul nascere eventuali lamentele riguardo al fatto che devono bere ancora. Si mordicchia il labbro, ha il vizio di farlo quando riflette.
“Auch.”
Non ha riflettuto sul fatto di avere un labbro aperto per colpa della sua troppa ‘gentilezza’.
“Allora.. un paio di giorni fa ne ho letta una che avrebbe messo in imbarazzo persino degli attori porno, ma quella in assoluto più porca.. credo sia stata una tra me e te, Zayn.”
Un brivido mi percorre la schiena all’idea di Liam sdraiato nel suo letto, la sera tardi che legge una fan fiction diversamente casta con me e lui come protagonisti. Mi immagino la sua mano che raggiunge il cavallo dei pantaloni per..
“Accidenti Zayn, tu stai alle fan fiction porche come la rondine sta alla primavera!” scherza Harry.
“Cosa ci posso fare se spruzzo sesso da tutti i pori, e se sono probabilmente ciò che di più sexy avrete il piacere di vedere?” dico atteggiandomi per scherzo.
“Come ho già detto prima, ad ognuno il suo: e io ho questo, il sex appeal” continuo e mentre lo dico guardo solo Liam. Gli sorrido inclinando leggermente la testa, e lui arrossisce.
“Nella fiction sei esattamente così..” sospira guardandomi negli occhi.
“Spiegati meglio, che intendi?”
Indaga Niall accigliato.
“Un diavolo tentatore.”
Il mio cuore perde un battito a causa del tono sensuale che ha usato per definirmi in quel modo. Distolgo in fretta l’attenzione da lui. Riprendiamo a giocare e ci prendiamo in giro a vicenda.
“Zayn, sarà che sei bello, sarà che sei pure sexy, ma questo non ti esonera dal giocare pulito! Questa è la seconda volta che bevi tenendo il bicchiere con la destra, nessuno se ne accorge e non bevi le due volte in più per punizione!”
“Lou, il senso dell’aver inventato quella regola era proprio quello di far bere voi, se non prestate sufficiente attenzione a quello che faccio, io che colpa ne ho?”
“Si, ma non è giusto..”
“So what we get drunk, so what we smoke weed, we’re just..”
“we’re just having fun, we don’t care who sees!” canta Niall muovendo le braccia sopra la testa, totalmente andato. Liam tira il cellulare fuori dalla tasca dei jeans, guarda la schermata e sorride appena.
“Ragazzi, torno subito” annuncia e si alza prima di uscire in corridoio.
“Pronto? Ciao!”
Lo sentiamo, poi più nulla.
“Chi diavolo se lo fila all’una di notte?”
Niall esprime il pensiero di tutti stiracchiandosi.
“Sarà Marta che lo prega di ritornare insieme, nonostante il piccolo incidente del labbro.”
Il riccio mima delle virgolette mentre dice ‘piccolo incidente’ scoppiando a ridere. Rido anche io, ma se fosse davvero Marta, mi chiedo.
Serio mi alzo e mi liscio la stoffa dei pantaloni con i palmi delle mani.
“Vado a pisciare, voi continuate pure.”
“Nah.. credo che a breve ci addormenteremo tutti.. vero Lou?” afferma Harry sventolando una mano davanti agli occhi assonati del ragazzo con la maglia a strisce spalmato sul divano.
In corridoio non c’è nessuno, Liam è sicuramente uscito sul pianerottolo. Guardo la porta del bagno, poi quella dell’entrata, il mio cervello dice “Zayn, vai in bagno!” ma le gambe mi portano a venti centimetri dall’entrata. E so che non è giusto, e so anche che mi pentirò se sentirò qualcosa che non voglio sentire, ma è più forte di me. Me ne sto imbambolato con l’orecchio teso, quasi smetto di respirare per riuscire a sentire qualcosa.
“Te l’ho detto, siamo ancora a casa di Harry..”
Potrebbe essere la madre.
“Si ovviamente c’è anche lui..”
Mi chiedo a chi si stia riferendo, forse a Lou, che la settimana scorsa era un po’ raffreddato. Se non si fosse sentito meglio o fosse stato ancora sotto medicinali, non sarebbe venuto a riempirsi di alcol con noi.
“Ti ho detto che non ho intenzione di farlo, smettila di chiedermi come ha reagito!”
La sua voce è ora leggermente alterata.
“E dovrei dirgli la verità secondo te? Ma non fare la cretina, cazzo, lo sai cosa ne penso! Mi aprirebbe la testa in due come una noce di cocco se lo facessi” si zittisce.
“No.. scusami, dai, non volevo..” afferma poi con voce decisamente più dolce.
A questo punto sono pronto a scommettere che non è sua madre, non userebbe quel tono e non direbbe parolacce. Con una mano mi copro gli occhi e sospiro. Che diavolo sta combinando questo coglione? Perché all’una di notte, ubriaco, con un labbro tagliato, è fuori dalla porta di casa di Harry che parla al telefono con la ragazza che sostiene aver lasciato poco più di tre ore fa?
“No il labbro va bene, non ti preoccupare.. non è nulla di grave. Non sento praticamente più nulla..”
Che stupido bugiardo, un attimo fa ha fatto una smorfia di dolore per esserselo appena sfiorato con i denti, e adesso sostiene di non sentire più nulla.
“No!” esclama.
“Non è assolutamente un problema, ti vengo a prendere io! Nello stato in cui ti ritrovi ci mancherebbe anche che..” si ferma un momento, per poi riprendere con un certo entusiasmo “certo che sono sicuro, scema” e ride.
Non ci voglio credere.
“Sì, anche io te ne voglio. A domani, dormi bene. E no.. non ci sperare, almeno non questa sera.”
Lo sento sospirare profondamente. Apre la porta per rientrare. Mi muovo solo per permettergli di aprire la porta senza prenderla sul muso. Ora è di fronte a me, evidentemente sorpreso. Mi sorride inclinando leggermente la testa.
“Te l’hanno mai detto che è maleducazione origliare?” mi riprende bonariamente sempre sorridendo e passandomi di fianco. Si avvia in direzione della sala. Io con lo sguardo ancora fisso sulla porta ribatto “e tu lo sai che è da stronzi mentire agli amici?”
Il mio tono e duro, cattivo. E percepisco che si è fermato perché non sento più il rumore dei suoi passi.
“Ma di che cazzo stai parlando Malik?”
E deduco dal tono che usa che il sorriso sia scomparso dalle sue labbra. Mi afferra per un braccio e mi fa voltare verso di lui. Ha le sopracciglia aggrottate, come se non capisse veramente di che parlo.
“Sto parlando del fatto che se Marta non l’hai lasciata, non c’è una ragione al mondo per dirci il contrario e farsi compatire come un povero coglione. Sto parlando del fatto che credevo che tra noi non ci sarebbero state stupide bugie. Sto parlando del fatto che sei libero di andare a scopartela senza doverti sentire in colpa per noi, ci divertiremo anche senza di te. È di questo che parlo” gli sputo in faccia cattivo ed incrocio le braccia sul petto. Aspetto la sua reazione.
Restiamo entrambi in silenzio per un attimo, lo vedo mordersi il labbro a sangue pur di non dire una parola.
“Parlo del fatto che mi hai deluso” aggiungo nel tentativo di smuoverlo.
“Ma ti senti? Ti sei bevuto anche il cervello? Stai dando di matto amico” sbotta arrabbiato “un attimo sembri preoccupato per me e per il mio cazzo di labbro rotto e per tutta questa storia con Marta..” stringe i pungi tanto le gli si sbiancano le nocche “l’attimo dopo ti fai trovare mentre origli la mia telefonata e adesso te ne esci fuori con questa merda sulle menzogne e dello scopare?” mi sputa addosso.
È fuori di se, si muove avanti indietro per il breve corridoio, e non si sforza nemmeno di mantenere un tono di voce basso.
“Tu hai un serio problema Malik. Pensavo fossi mio amico, speravo di averti vicino.. dio!” impreca passandosi una mano tra i capelli “o persino sperato che tu potessi.. l’ho lasciata per..” non riesce nemmeno a concludere le frasi a causa della rabbia che percepisco dalla sua voce tremante.
“Ho commesso l’errore di sopravalutarti, di nuovo. Ho pensato, ho sperato, che per una volta Zayn Malik potesse pensare anche a qualcun altro invece che solo a se stesso..” si interrompe “che tu..” mi guarda finalmente negli occhi “tenessi tanto a me, da potermi stare vicino! E invece cosa fai? Mi aggredisci e mi fai stare ancora peggio di quanto non stessi prima..”
Sento qualcosa rompersi all’altezza del mio petto. Lo guardo agitarsi come un animale chiuso in gabbia. Non muovo nemmeno un muscolo. Non ribatto. È questo che sono? Un egoista che pensa solo a se stesso? Apro la bocca nel tentativo di trovare qualcosa da dire ma mi interrompe “stai zitto..” mi intima “tu Zayn proprio non ci hai capito un cazzo, lo sai?” continua “non le voglio stare nemmeno a sentire le tue stronzate. Con te e il tuo cazzo di atteggiamento, io ho chiuso” sbotta mettendo fine alla nostra discussione. E forse anche alla nostra amicizia.
Osservo il rivolo di sangue uscirgli dal labbro tormentato. Lui mi lancia uno sguardo schifato e si gira furioso, entra in sala e in un attimo esce con la giacca in mano.
Mi passa da parte come una furia dandomi nuovamente una spallata.
Harry esce di corsa dalla sala e lo segue cercando di fermarlo, afferrandolo per il polso.
“Amico, cosa è successo? Perché stavate urlando?”
Nessuna risposta.
“Non puoi guidare, hai bevuto!”
“Prendo un taxi. A domani.”
Risponde lapidario. Apre la porta. Proprio prima di uscire mi rivolge uno sguardo deluso e non più arrabbiato, scuote la testa da destra a sinistra, e senza dire una parola, senza dare spiegazioni ad Harry se ne va. Sbatte la porta e il rumore copre quello del mio cuore che finalmente cade a pezzi in terra.
“Ma si può sapere che diavolo è successo?” esclama il riccio afferandomi per una spalla.
“Esce per fare una telefonata, dieci minuti dopo rientra, prende la giacca e senza dire nulla se ne va incazzato come una iena. Cosa gli hai detto?” mi accusa.
“Primo, perché dai per scontato che la colpa sia mia? E secondo, fattelo spiegare da lui perché mi sono incazzato, lo sa bene” cerco di difendermi.
Mi sento una merda, ma evito lo sguardo del riccio affinché non capisca quanto sono distrutto e mi lasci in pace.
Voglio solo mettermi a letto e togliermi Liam Testa Di Cazzo Payne dalla mente. E dal cuore, aggiunge una vocina nella mia testa. Fanculo. Può andare a fare in culo lui, e può andarci con lui anche la sua dolce Marta.
Sento le parole che mi ha urlato ancora così forte in testa. Le sento come se fosse ancora qui davanti a me. Le sento perché sono tutte vero. Sospiro rassegnato.
“Ma cosa vi è preso a tutti? Prime donne con il ciclo!”
“Senti, non mi va di discutere. Posso andare a dormire?” sbotto.
Ho le spalle incurvate, mi strofino con la mano gli occhi, improvvisamente stanchissimo.
“Nella solita camera degli ospiti, il letto è già pronto.”
“Grazie” mi avvicino e lo abbraccio, lo tengo stretto per un po’, con il viso nascosto nell’incavo del suo collo, mi godo le sue carezze tra i cappelli e sulla schiena, il suo calore e il suo buon profumo. Non posso permettermi di perdere anche lui.
“Non ci pensare, dormi bene” cerca di consolarmi. Ma da come mi guarda capisco che sa anche lui che non sarà facile.
Si stacca leggermente da me, mi da un bacio e torna in salotto. Salgo le scale per raggiungere la camera da letto senza nemmeno passare prima ad augurare la buona notte agli altri due, non ho sentito alcun rumore provenire dal salotto. Saranno rimasti in religioso silenzio per poter sentire quello che Liam mi ha detto un attimo fa. Anche se considerato il suo tono di voce, lo avrebbero sentito anche in mezzo ad un corteo. Non l’ho mai visto perdere le staffe in quel modo. Aggredirmi in modo così diretto e serio.
“Liam cazzo, perché non vuoi capire..” sospiro frustrato mentre mi tolgo il pullover e la maglietta. Prendo il cellulare dalla tasca e lo abbandono sul comodino, slaccio la cintura e sbottono i pantaloni, li sfilo e rimasto in boxer faccio per buttarmi a letto, quando mi ricordo che per colpa del cretino non sono nemmeno andato in bagno.
Esco veloce dalla camera, mi chiudo in bagno, faccio pipì e mi sciacquo il viso. Ho i capelli che sono un disastro, tutti spettinati, gli occhi stanchi e lucidi e le guance leggermente arrossate, che spettacolo, penso ironico.
Ritorno in camera, spengo la luce e finalmente mi butto a letto. Aggroviglio le coperte sul fondo, sopra i piedi e incrocio le braccia dietro alla testa guardando il soffitto buio. Non posso fare a meno di pensare a lui. Ogni volta che sto per andare a dormire mi viene in mente il suo viso dolce e bellissimo, ma questa sera mi rifiuto categoricamente di addormentarmi pensandolo.
Con tutta la rabbia e la delusione che ho in corpo non credo riuscirò ad addormentarmi tanto facilmente. Che palle. Non capisco nemmeno se sono più arrabbiato con me stesso per non aver tenuto a freno la mia linguaccia, o con lui per aver messo fine a tutto quello che avevamo.
“Fanculo a te, testa di cazzo.”
Non posso fare a meno di dare tutta la colpa a lui, deve essere colpa sua, cerco di convincermi. Lo incolpo per il dolore che sento al petto, per la speranza che mi ha dato e poi si è ripreso con tanta facilità.
Mi giro su un fianco e alla cieca cerco di agguantare i pantaloni che ho lasciato in terra, dalla tasca tiro fuori un paio di cuffiette, le attacco al cellulare e faccio partire la musica, nel tentativo di distrarmi e di addormentarmi.
Sento la tensione andarsene pian piano, il mio corpo si rilassa finalmente, ma la mente continua a pensare a Liam. Mi giro sul fianco, chiudo gli occhi. All’improvviso sento il materasso che si abbassa, riapro gli occhi di scatto e mi tiro su a sedere, non vedo nulla all’inizio, ma appena mi abituo un po’ al buio scorgo Niall che si sta arrampicando sul letto. Tolgo le cuffiette e le abbandono insieme al cellulare per terra, accanto al letto.
“Tu che ci fai qui?”
“Sei andato a dormire senza nemmeno augurarmi la buona notte.”
Spiega gattonando verso di me. Noto che anche lui ha solo i boxer addosso, il piercing che si è fatto al capezzolo luccica.
“Scusami ma..”
“Harry ha detto che tu e Liam avete litigato, ti va di..”
“No, non mi va di parlarne Niall” lo interrompo.
“Va bene, ma posso restare qui o..?” mi chiede.
“Tu mi fai sempre le coccole quando io e Lou litighiamo, o quando Harry mi fa arrabbiare da morire” continua con tono dolce. Annuisco e mi sdraio.
“Certo che puoi restare, vieni qui.”
Lo afferro per il braccio, me lo tiro contro, gli faccio poggiare la testa sul mio petto. Senza dire nulla mi si accucciola praticamente addosso, poggiando la mano aperta sul mio cuore. Gli passo la mano tra i capelli morbidi e ispiro il buon odore del suo balsamo.
“Ti voglio bene Zay.”
Perché non si può decidere di chi innamorarsi? Niall è così dolce e gentile, è bello, è sensuale ed intelligente, con lui tutto sarebbe così facile.
“Te ne voglio anche io Blondie” sussurro continuando ad accarezzargli i capelli e mi godo la piacevole sensazione dei piccoli cerchi che disegna con le dita sul mio petto. Già, con te sarebbe tutto così semplice, penso posando la mano libera sulla sua, forse troppo per essere reale. Mi concentro sul suo respiro lento, sul battito del suo cuore e il pensiero di Liam abbandona lentamente la mia mente, mentre mi addormento.




Ciao Raggi di Sole! :D
Credo che questo capitolo mi sia leeeegermente sfuggito di mano.. spero vi piaccia ugualmente.
Siete liberi di lasciarmi un commentino, non mordo mica, sapete? ;)

Vi voglio bene!
Un abbraccio forte
Angie

  
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