Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Pseudopolis Yard    15/08/2013    3 recensioni
C'è sempre del lavoro per Morte.
[...]Doveva esserci una qualche forma di ironia cosmica nel fatto che i suoi incontri con lo smilzo piagnucolone si fossero fatti sempre più frequenti, da quella prima sfortunata volta, in maniera inversamente proporzionale al piacere ricavato dagli stessi. Diciassette anni prima era entrato in quella casa a Godric's Hollow (maledetta profezia e maledetta quella vecchia oca che l'aveva pronunciata) con il cuore pieno di speranza, di fiducia nel fatto che ci fosse giustizia a questo mondo, un ordine naturale delle cose: c'erano cose che dovevano succedere e cose che non dovevano succedere. Quel che doveva succedere era: Harry Potter morto, la profezia neutralizzata e Lord Voldemort, tiranno benevolo, che si ergeva sul popolo dei maghi guidandolo verso un'era di prosperità e di pace dove nessuno avrebbe mai fatto mancare una Cruciatus a un Babbano.
Liberamente ispirato alle pagine di J.K.Rowling e Terry Pratchett.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Cedric Diggory, Sir Nicholas, Sirius Black, Un po' tutti
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


“Quelli del Ministero”


Morte trovò Broderick Bode seduto su una seggiola del reparto Lesioni da Incantesimo del San Mungo, corsia quarantanove: aveva le braccia incrociate sul petto, un'espressione estremamente corrucciata stampata sulla faccia e circa tre metri di tentacoli di Tranello del Diavolo arrotolati attorno al collo. Il resto della pianta – tutto quello che Bode non era riuscito a strappar via nell'ultimo, disperato tentativo di non farsi strangolare – era ancora avvolto attorno al suo cadavere sul letto.
Morte gli si fermò di fronte e considerò la situazione per un momento. Un lungo dito ossuto si sporse ad indicare il lungo tratto di tentacolo evanescente che penzolava dal collo di Bode.
IMMAGINO CHE QUELLA VOGLIA PORTARLA VIA CON SE'.
Broderick Bode alzò la testa e lo guardò malissimo.

* * *



Quando vivi una vita come quella di Alastor Malocchio Moody, metti in conto che è così che potresti finire. In effetti, è così che probabilmente finirai. Alastor Moody aveva da tempo fatto pace con l'idea che non sarebbe morto nel suo letto. Certo, difficile prevedere precisamente di poter morire precipitando da una scopa a trecento e rotti metri da terra nel bel mezzo del Buckinghamshire, piantati in asso a crepare da soli sulla suddetta scopa da quella lurida zecca rognosa, vigliacca, inutile e inaffidabile di Mundungus Pesca-Nel-Torbido Fletcher.
Comunque, sapeva che sarebbe potuto succedere.
Considerazioni sulla plausibilità di un eventuale decesso inaspettato e violento a parte, la prima cosa a cui Alastor pensò aprendo gli occhi e trovandosi di fronte un'alta figura incappucciata e vestita di nero fu, ovviamente
“MANGIAMORTE!”
seguita da uno Schiantesimo.
Perché l'abitudine di una vita è dura a morire.
Lo Schiantesimo attraverso la figura, apparentemente senza causarle danno alcuno. Fu a quel punto che Alastor, superato il primo e sempre salutare istinto, notò la falce e si permise alcune riflessioni: il dipanarsi delle quali lo portò a guardarsi intorno in cerca di... in cerca di...
Eccolo lì. Mezzo dentro uno stagno, mezzo fuori, un piede rimasto senza uno stivale, sbalzato via dall'urto, le braccia spalancate e l'occhio blu che gli girava ancora nell'orbita. C'erano posti peggiori in cui il tuo cadavere poteva finire, ma non molti.
Morte si avvicinò ad Alastor. Lui sollevò la bacchetta e gliela puntò contro – l'abitudine di cui sopra.
VIGILANZA COSTANTE?
Alastor abbassò la bacchetta.
“La prudenza non è mai troppa.”
Morte gli posò una mano ossuta sulla spalla.
FORSE E' ORA DI RILASSARSI UN PO'.

… nel frattempo, giusto un po' più in là



Edvige aveva viaggiato spesso chiusa nella gabbietta trasportata da Harry. Ma quello era decisamente il viaggio peggiore che avesse mai fatto. Il vento, gli scossoni, il rombo … e poi quell'accecante lampo verde.
Morte dei Ratti[1] aveva cercato di declinare quell'incarico giunto all'ultimo momento, ma chi lavora alle dipendenze del Fato ha voce in capitolo solo fino ad un certo punto. D'altronde Morte era già altrimenti occupato, e certo questo non era un incarico alla portata di Morte delle Pulci (ha ha ha).
Edvige non era abituata a vedere topi avvolti in mantelli neri o che portassero con se una falce. Era anche un topo piuttosto magro, anzi, scheletrico. Ma erano dettagli sui quali un rapace poteva sorvolare, se era sostenuto da un appetito sufficiente.
Lo sguardo della civetta diceva a Morte dei Ratti che, lungi dal crucciarsi per la propria dipartita, l'uccello stava valutando la possibilità di un rapido spuntino. Decisa a stroncare sul nascere ogni equivoco, si disse che se l'approccio con tono deciso e mano ferma funzionava con i cani e i bambini, poteva funzionare anche con le civette morte.
Piantò il bastone della falce a terra, si erse per tutta l'altezza dei suoi quindici centimetri, gonfiò il petto ed esclamò in tono perentorio:
“SQUITT!”





[1] Non ce la siamo inventata, esiste davvero! Uscita anch'essa dalla penna di Terry Pratchet (possa non esaurire mai il suo inchiostro), potete leggere della sua comparsa in “Il Tristo Mietitore”. (Né Pratchett né la Salani ci allungano un euro per questa pubblicità, ma riteniamo sia uno di quei libri che non devono mancare nel bagaglio culturale di una persona dabbene). Torna alla storia




Note: Abbiam fatto una terna di cattivi di secondo piano, il karma vuole che ne facciamo una di buoni. Possibilmente di buoni di secondo piano.
Ecco, sì, magari Malocchio non è proprio di secondo-ondo-ondo piano. Edvige anche meno. Bode però è secondissimo.
Qualcuno obietterà che non ci siamo occupati, per esempio, di Ted Tonks. Perché, voi avreste voglia di ridere pensando alla morte di Ted Tonks? Ma non vi vergognate?
Ecco, trovarne di secondissimo piano sui quali venisse voglia di scherzare è stato stranamente difficile.
Che poi, ammettetelo, avete pianto molto più per Edwige che per Alastor, dite la verità.
Oggi siamo in vena di grandi promesse: vi promettiamo che i prossimi aggiornamenti arriveranno in molto meno tempo di quello trascorso tra il precedente capitolo e questo.
Non ci meritiamo una torta di commenti solo per questo?
*__*   *__*
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Pseudopolis Yard