1 NOVEMBRE 1980, ORE 15:03. CASA. LILY
Si può essere così felici da portare una bolla sempre dentro di sé?
Si può essere così felici che nulla scalfirà il proprio sorriso?
Si può essere così felice solo guardando i capelli scompigliati di tuo marito?
Si può essere così felice solo osservando i tuoi occhi sul viso di tuo figlio?
Si.
Ecco come mi sentivo.
Totalmente ed incondizionatamente felice.
Col bambino seduto sulle mie ginocchia che piangeva, io non riuscivo a smettere di sorridere.
<< Fallo smettere ti prego, manco fosse un allarme >> mi arrivò la voce di James dalla cucina.
Soffocai una risatina.
<< Forse potrei, Potter, ma perché non ci provi tu? >> lo incitai.
Vidi la sua chioma comparire sulla porta. Aveva i capelli più scompigliati del solito, gli occhiali leggermente storti, lo sguardo stralunato e una fetta di pane tostato nella mano libera, quella che non passava nei capelli.
Inarcò un sopracciglio.
<< Io? >> chiese sorpreso.
<< Già, tu >> dissi e senza tante cerimonie glielo misi in braccio.
James fece cadere la fetta biscottata dalla sorpresa.
<< Che tu sia maledetta, Evans. Che diavolo dovrei farci io, con questo coso urlante? >> mi chiese.
Sollevai le sopracciglia.
<< Lui è tuo figlio, non puoi chiamarlo coso urlante! >> quasi strillai.
<< Ok, ora calmati o lo fai agitare solo di più >> mi ammoni James.
Prese un gran respiro come per calmarsi e poi fece il sorriso più grande che riuscì a trovare al bambino.
Doveva essere così grande che il bambino si spaventò, ed inizio a piangere ancora di più.
Risi fragorosamente.
Lui scrollò le spalle e mi lanciò un'occhiataccia.
<< Bene, Evans-l'esperta-di-bambini, cosa dovrei fare visto che ridi di me? >> mi chiese lui, visibilmente irritato.
Non riuscii a rispondere per altri cinque minuti, tutte le parole furono soffocate dalle risatine.
James mi ignorò bellamente.
<< Dormi bimbo, si dormi >> diceva con voce dolce, ma quello continuava a piangere.
Allora, James, perdeva la pazienza ed iniziava a scuoterlo brutalmente.
<< Dimmi cosa vuoi, piccolo insolente! >> oppure << il fatto che sei un bambino non ti dà il diritto di fare questa cosa! >>.
Ed io continuavo a ridere.
Lui si sedette sul divano e recuperò la fetta biscottata, lasciando il bambino nella culla.
<< Ok, mi arrendo, Lily, tu sei meglio di me, lo sei sempre stata e bla-bla-bla... Ora, puoi calmare sto fagotto stressante? >>.
Eruppi in una risatina.
<< Prova... >> dissi tra una risata e l'altra << con...la....la.... musica >>.
Lui parve illuminarsi.
Si alzò velocemente, facendo ricadere quella benedetta fetta biscottata e si avvicinò alla cucina.
Quando ritornò in salotto, aveva in mano un registratore babbano, dalle dimensioni minuscole.
Fece un sorriso malizioso e poi la musica partì.
Le parole erano famigliari e ci misi poco a capirlo:
Well you done done me
and you bet I felt it
I tried to be chill
but you're so hot that I melted
I fell right through the cracks
Now I'm trying to get back
Before the cool done run out
I'll be giving it my bestest
And nothing's gonna to stop me
but divine intervention
I reckon it's again my turn
to win some or learn some
But I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait, I'm yours
Well open up your mind
and see like me
Open up your plans
and damn, you're free
Look into your heart
and you'll find love love love love
Listen to the music of the moment
people dance and sing
We're just one big family
And it's our God-forsaken right
to be loved loved loved loved loved
So I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait I'm sure
There's no need to complicate
Our time is short
This is our fate, I'm yours
Scooch on closer dear
And I will nibble your ear
I've been spending way too long
checking my tongue in the mirror
And bending over backwards
just to try to see it clearer
But my breath fogged up the glass
And so I drew a new face and laughed
I guess what I'm be saying is
there ain't no better reason
To rid yourself of vanity and
just go with the seasons
It's what we aim to do
Our name is our virtue
But I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait I'm yours
Well open up your mind
and see like me
Open up your plans
and damn, you're free
Look into your heart
and you'll find that the sky is yours
Please don't, please don't,
please don't
There's no need to complicate
'cause our time is short
This, oh this, oh this is our fate, I'm yours.
Beh, mi hai fregato e tu pensi
che io l'abbia presa male
ho provato ad esser freddo ma
tu sei così caliente che mi sono sciolto
sono caduto attraverso le crepe
ma ora sto cercando di ritornare indietro
prima che la recente fregatura esca fuori
io darò la mia miglior prova
niente mi fermerà tranne l’intervento divino
so che è il mio turno per vincere o imparare qualcosa
io non esisterò più, non più
non posso aspettare, sono tuo
apri bene la tua mente e osserva come me
libera i tuoi programmi e dannazione, tu sarai libera
guarda nel tuo cuore e troverai amore
ascolta la musica del momento
le persone ballano e cantano
siamo una grande famiglia
è il tuo diritto dimenticato da Dio
essere amato
quindi non esiterò più, non più
non posso aspettare, sono sicuro
non c’è bisogno di complicare le cose
abbiamo poco tempo
è il nostro destino, sono tuo
ho passato troppo tempo controllando
la mia lingua allo specchio
e andando su e giù per vedere più chiaramente
il mio respiro appannava il vetro
così ho disegnato un nuovo volto e ho riso
penso che per quello che sto dicendo
non ci sia una ragione migliore
per sbarazzarsi della vanità e
andare solamente avanti nelle stagioni
è quello che cerchiamo di fare
il nostro nome è la nostra virtù
non esiterò più, non più
non posso aspettare, sono sicuro
non c’è bisogno di complicare le cose
abbiamo poco tempo
è il nostro destino, sono tuo
beh no, beh apri bene la tua mente e osserva come me
libera i tuoi programmi e dannazione tu sarai libero
guarda nel tuo cuore e troverai amore
ascolta la musica del momento, vieni e balla con me
l'unica grande famiglia, la famiglia felice
è il tuo diritto dimenticato da Dio
essere amato, amore amore
non esiterò più, non più
non più, non più
è il tuo diritto dimenticato da Dio
essere amato, sono sicuro
non c’è bisogno di complicare le cose
abbiamo poco tempo
è il nostro destino, sono tuo
no, non esiterò più, non più
non posso aspettare, sono sicuro
non c’è bisogno di complicare le cose
abbiamo poco tempo
è il nostro destino, sono tuo, sono tuo
Guardai Potter sorpresa.
<< Sai cosa sto pensando, Potter? >> chiesi.
Lui fece una risatina.
<< Capirti non è mai stato il mio forte >>.
Gli concessi un sorriso.
<< Penso che...tu sia il più grande cretino del secolo! >> sbraito e lui completamente sorpreso fa un passo indietro.
<< Come puoi far ascoltare questa canzone a nostro figlio..e come se ci vedesse, mentre, bé, è una cosa personale... >> iniziò.
Lui sbuffa sonoramente e mi indica Harry.
Non mi ero accorta che si era addormentato sulle note di quella canzone.
Chiudo la bocca.
Ok, sono sorpresa.
<< Ti è andata bene >> gli sputò sottovoce.
Lui fa un sorriso angelico.
<< Sono più bravo di te, Evans >>.
Dicendo questo si avvicina.
Sbuffo, facendomi alzare alcune ciocche di capelli che lui prontamente mi mette dietro all'orecchio.
<< Sogna, Potter >>.
<< Vedremo, Evans >>.
<< Vedremo >> ribatte lui con veemenza.
Poi scoppiamo entrambi in una risata.
<< Pare che questo sia diventato un discorso che facciamo sempre, ormai >> dico.
<< Pare di si >> dice lui con un gran sorriso.
Io lo ricambio e poi lo abbraccio.
<< Eh, Potter, forse dovrei dirti un'altra cosa >> mormorò sulla sua pelle.
<< Dimmi >> sussurra e sento il sorriso nella sua voce.
Annuso il suo odore, quell'odore di sole e miele che ha anche Harry e le parole mi escono così, prima che io possa trattenerle.
<< Io..sono tua >>.
23 NOVEMBRE 1980, ORE 22:21. HOGWARTS. MINERVA MCGRANITT
<< Albus >> mormorai ancora una volta, ma lui non parve sentirmi.
Teneva la testa fra le mani ed era seduto sulla scrivania.
Era immobile e pallido, la barba ricadeva floscia e senza quella solita aria solenne.
Sussurrava velocemente qualcosa a sé stesso.
Non capivo quel comportamento, da quando era rientrato quella sera, con la nuova professoressa di Divinazione.
<< Albus >> ripetei un po' più forte e gli posai una mano sulla spalla.
Lui parve risvegliarsi da un sogno, guardo prima la mano e poi mi fissò a lungo.
<< Devo vedere Lily e James Potter, Minerva. Subito >> sussurrò.
Mille domande mi piombarono in mente.
<< Perchè? >> chiesi con voce strozzata.
Lui i fissò con quello sguardo penetrante.
<< Saprai tutto a tempo debito >>.
E con queste parole, mi congedò.
Angolo Autrice:
Questa storia è giunta al termine.
Ora, vorrei dedicare " I'm Yours" a:
- Tutte le persone che hanno letto questa storia, se state leggendo questo vuol dire che siete arrivate fino alla fine e di questo vi ringrazio infinitivamente.
- Tutte le persone che hanno recensito, ho adorato i vostri commenti, sia quelli positivi, sia quelli negativi. Siete state illuminanti. Tutte le volte che vedevo una nuova recensione, mi entusiasmavo.
- Tutte le persone che hanno messo questa storia tra le ricordate, segiute o preferite. Grazie mille.
Spero che troverete la voglia e il tempo per recensire anche questo ultimo capitolo, perché io sono molto legata a questa storia, essendo la mia prima ff in assoluto!
Molte di voi, speravano, magari in un continuo della storia ed in realtà, io qualcosina avevo scritto, ma mi sembrava di allungarla troppo con cose inutili e, quindi, di perdere la musicalità e la continuità della storia che avevo cercato di tenere dall'inizio.
Quindi, ho deciso di scrivere questo epilogo.
Se qualcuna di voi, è interessata a leggere i capitoli che volevo aggiungere prima dell'epilogo, fatemelo sapere e io ve li invierò per posta.
Grazie ancora a tutti/e voi.
Un abbraccio.
Giada.