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Autore: Demigods    27/08/2013    2 recensioni
By La, Becky, Nene e Gaia aka Demigods
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Audizioni

BECKY'S POV

Una vocina dentro di me sta urlando.
Sento solo un urlo lungo e acuto, che mi pulsa in testa.
La mia pelle sta andando in escandescenza e le mani sudano.
Ho la gola improvvisamente secca e non riesco a fare nient'altro che guardare Helen cercando di sorridere.
Scommetto che sono anche diventata bianca come un lenzuolo.
Nel mio stomaco qualcosa si sta dimenando e il mio piano è andato a farsi benedire.
Perchè nessuno ci avvisato che quei cinque sarebbero stati presenti all'intervista?
Perchè ci hanno fatto questo brutto scherzo?
Se lo avessi saputo prima, mi sarei preparata psicologicamente e avrei chiesto a Jean Paul, il nostro stilista, di farmi vestire in maniera diversa.
Non che il look che mi ha preparato è brutto, anzi è bello il vestito rosso che ho addosso, ma vorrei essere stata davvero... mozzafiato.
Mi liscio il vestito deglutendo.
Perchè quel ragazzo mi fa questo effetto?
Sto diventando impotente e non riesco a controllare le mie emozioni.
Problema più grave: ogni volta che sono con lui combino solo guai.
Parlo a vanvera, cado e rompo tutti gli oggetti che tocco. Perchè?
Perchè ha la capacità di farmi diventare agitata e impacciata.
Oggi è ancora peggio perchè avevo progettato l'intervista perfetta.
E' la nostra prima intervista dopo X Factor e deve essere perfetta.
Dobbiamo fare bella figura, essere calme e rispondere alle domande felici e vogliose di farlo.
Mi odio. 
Sento che il mio cervello sta smettendo di ragionare, solo perchè lui è seduto esattamente davanti a me.
-Allora, Becky, la prossima domanda è per te-
Inspiro e sorrido ad Helen.
-Vogliamo ricordare a tutti che voi non eravate un gruppo quando avete fatto le prime audizioni e siete tutte e quattro italiane. Com'è possibile? E come siete riuscite a diventare così affiatate?-
Helen mi sorride per incitarmi a parlare, ma io ho due occhi azzurri puntati addosso che mi stanno rendendo alquanto nervosa.
Nene, senza farsi vedere, mi stringe il braccio.
Sospiro e cerco di calmarmi. Questa deve essere l'intervista perfetta.
-Bhe... 
(Flashback )

Siamo sedute sull'enorme divano di pelle color crema della casa in Spagna di Simon Cowell.
Nessuna di noi quattro proferisce parola. 
La tensione è al massimo.
Tra poco più di due gruppi è il nostro turno.
Simon e Darren Criss ci ascolteranno e poi decideranno se farci andare avanti.
Dopo la Home Visit c'è il programma e saremo ufficialmente in gara.
Siamo ad un passo dal realizzare i nostri sogni e non possiamo toppare adesso.
Anche una piccola imperfezione nella nostra esibizione rovinerà tutto e potremmo dire addio al diventare cantanti famosi.
Sospiro e comincio a muovere la gamba come faccio sempre quando sono nervosa.
I cameraman stanno inquadrando in giro e stanno intervistando alcuni concorrenti.
Noi abbiamo appena finito e adesso sta salendo il panico.
Oltre ad avere la tensione della gara, non riesco a credere che Darren Criss mi stia per ascoltare. 
Non riesco a credere che Darren Criss mi stia per conoscere.
Non riesco a credere che parlerò a Darren Criss.
Stringo i pugni.
Io adoro Darren Criss, amo Glee dal primo episodio e sto per avere un'infarto.
Devo solo rilassarmi e pensare all'esibizione.
Spero solo che Darren non pensi che abbiamo scelto di portare Don't Stop Believing apposta.
Abbiamo scelto di usare quella canzone come nostra prima canzone insieme perchè Glee è una passione in comune e, ammettiamolo, Don't Stop Believing è perfetta.
Chiudo gli occhi.

Torno indietro alla prima esibizione dove il gruppo era composto solo da me e mia sorella Irene.
Avevamo portato Take Me Or Leave Me di RENT e abbiamo fatto il botto.
Tutti i quattro i giudici ci hanno acclamato ed erano entusiasti di noi due. 
Non riuscivo a credere di essere piaciuta.
Cantare è la mia vita e quei giudici, dicendoci di sì, mi avevano detto, seppur involontariamente, che avevo la stoffa per diventare chi volevo essere.
Gaia e Laura, invece, si erano presentate come soliste, la prima aveva portato Invisible dei Big Time Rush e la seconda Definity Gravity da Wicked.
Pure loro erano state bravissime e le canzoni che avevano scelto erano ottime.
Il Boot Camp non è stato così facile come pensavo.
Una volta arrivate lì, io e Nene, pensavamo di poter conquistare il mondo.
Ci sentivamo forti e preparate.
Avevamo già avuto un sì e non credevamo che potessero rispedirci a casa.
Dovevamo proseguire per forza.
Invece, nonostante avessimo dato il massimo nella performance di Walking On Air di Kerli, i giudici non ci hanno fatto passare alla Home Visit.
Aspettare di sentire il proprio nome è stata la cosa più snervante che avessi mai fatto.
Io e Nene eravamo su quel palco, con le orecchie tese pronte a sentire che ci avevano chiamato per andare alla Home Visit.
Ma non successe.
Ci tenevamo le mani talmente tanto strette che ormai non sentivo più la sua mano nella mia.
Il mio cuore batteva all'impazzata e quando i giudici ci liquidarono dispiaciuti il mondo mi è crollato addosso.
Ricordo solamente che io e Nene siamo corse via dal palco e appena siamo rimaste sole, lontane dalle telecamere, ci siamo abbracciate e siamo scoppiate a piangere.
Non ci riuscivamo a credere.
Non sarei potuta diventare una cantante.
I miei sogni non si sarebbero realizzati.
Sentivo il mio cuore sbriciolarsi lentamente, ero svuotata.
Non avevo niente in cui credere.
Poi, il presentatore, Jack, chiamò alcuni nomi tra quelli dei concorrenti scartati e ci fece segno di tornare sul palco.
Non ne avevo molta voglia, ma dentro di me era tornato un briciolo di speranza.
Nene mi aveva ripreso la mano e titubanti, abbiamo seguito gli altri ragazzi sul palco.
I giudici ci stavano aspettando.
Non riuscivo a decifrare i loro sguardi enigmatici.
Che ci avrebbero potuto dire?
Simon prese parola.
Chiamò me e Irene, insieme a Gaia e Laura.
Poi divise gli altri ragazzi in due gruppi.
Guardavo smarrita le due ragazze che non conoscevo.
Che cosa significava tutto ciò?
Stavo per svenire dall'ansia, lo sapevo.
-Bene, ragazzi. Abbiamo deciso di formare tre nuovi gruppi. Ci vederemo all'Home Visit-
Le parole di Simon mi fecero sgranare gli occhi e un secondo dopo, tutte e quattro ci stavamo abbracciando.
Non mi ricordo chi urlò di più tra noi quattro.
So solo che dopo un paio di giorni, Gaia e Laura erano venute ad abitare nel mio appartamento a Londra vicino all'Università di Giornalismo che frequentavo.
Abbiamo passato due settimane meravigliose. 
Abbiamo scoperto di essere tutte e quattro italiane, solo che io e Nene abitavamo già da un anno a Londra a causa dei miei studi universitari.
Loro invece erano venute qui per coronare i loro sogni e cantare sullo stesso palco dove si sono esibiti per la prima volta i loro idoli.
I ricordi di quelle settimane sono davvero piacevoli. Ho conosciuto altre due sorelle.
E adesso siamo qui, quattro ragazze con lo stesso sogno che aspettano di poter realizzarlo.
Ci hanno unito diverse cose: la passione per il canto, il fatto che siamo italiane, Glee, i Big Time Rush... non è stato difficile andare d'accordo.

Riapro gli occhi.
-Ci hanno chiamato- Sussurra Gaia.
Ho il cuore in gola. 
Ho l'impressione di star andando al patibolo.
Ma devo far coraggio a me e alle altre.
-Okay stiamo tranquille. Immaginiamo che Simon e Darren siano nostri amici.
Facciamo finta che Darren non sia lui, insomma, lui non è Blaine Anderson, okay?
Andiamo lì, cantiamo come sappiamo fare e diamo il meglio, poi quel che sarà sarà... siamo fantastiche ragazze e vi voglio bene perciò...-
Il mio discorso titubante viene interrotto da La.
-Siamo pronte ragazze. Andiamo?-
Annuiamo e ci diamo un veloce abbraccio di gruppo.
Ci teniamo per mano e vorrei ringraziarle per questo.
Se camminassi da sola sverrei per il corridoio che porta al giardino e non voglio.
Becky , forza!
Un cameraman ci indica un luogo appartato del giardino e noi lo raggiungiamo.
Sto per vomitare dal nervoso.
La prima cosa che vedo è Darren.
Si alza dalla sedia di vimini sotto l'ombrellone bianco e ci stringe la mano sorridente.
Vorrei urlare, piangere, gridare.
Darren Criss è qui con me.
-Ciao ragazze, o meglio Demigods- Ci saluta in un italiano maccheronico.
Sorrido a fatica, ho le lacrime agli occhi e non riesco a credere che Darren stia parlando con me.
-Ciao- Risponde Gaia che sembra essere la più tranquilla.
Simon ci sorride. 
Lui è rimasto seduto ed ha un paio di occhiali da sole neri che non fanno capire dove è direzionato il suo sguardo.
-State tranquille, ragazze- Ci dice.
-Che canzone avete portato?-
Nene mi da una gomitata. Devo dirlo io.
Inspiro.
-Don't Stop Believing dei Journey, ma non lo abbiamo fatto per Darren-
Dico sorridendo.
Darren e Simon si lasciano sfuggire un sorriso.
-Mi sento offeso- Ride Darren.
-Allora forza, fateci vedere che non ho sbagliato a mettervi insieme-
Sorridiamo.
Almeno abbiamo spaccato il ghiaccio.
Nene fa un cenno alla band dietro di noi che comincia a suonare il pezzo.
E' ora.
Ho il primo pezzo e devo dare il massimo.
Forza Becky.
Finita la canzone mi sento esausta.
Darren e Simon ci fanno dei complimenti e ci congedano, prima però, Darren ci abbraccia.
Ha capito che siamo Gleeks.

Le due ore seguenti sono uno strazio. Nessun gruppo parla, eccetto quelli che vengono intervistati.
Noi abbiamo già detto tutto dopo la nostra esibizione e non ho la minima voglia di parlare.
Continuo a canticchiare la fine di Don't Stop Believing e muovo la gamba.
Sono troppo in ansia.
Ci aspetta solo il verdetto finale.
Il verdetto che ci aprirà nel mondo dello spettacolo.
-Ci hanno chiamato. E' ora, oddio- Dice Nene.
Non abbiamo le forze per parlare, siamo troppo agitate.
-Anche se non va, vi ho conosciute ed è stato fantastico- Gaia ci abbraccia.
Sorrido.
-Possiamo sempre provarci l'anno prossimo- 
-Giusto, Becky. Andiamo- 
Dopo l'esortazione di La, percorriamo abbracciate, quel maledetto corridoio e torniamo da Darren e Simon.
Noi quattro ci stringiamo più forte. Spero che non comincino a dire sproloqui lunghissimi prima di arrivare al punto.
-Sarò breve con voi, Demigods, ma voglio che Darren vi dia la notizia-
Simon è impassibile.
Oh dei. Lo dice Darren perchè lui può alleviare qualsiasi cosa brutta ci stia per dire.
Lo sapevo. Abbiamo perso.
-Allora, non smettete di credere ragazze, non fatelo mai.- La dolcezza di Darren è disumana.
Però ha detto chiaro e tondo che abbiamo perso.
Voglio piangere e andare via.
Non è possibile, non adesso che siamo arrivate fin qui, non ora che..
-Perchè andrete ai Live Show!- Darren viene ad abbracciarci.
Io urlo e non riesco ad evitare di scoppiare a piangere.
Ce l'abbiamo fatta.

*
-Davvero emozionante. La cosa migliore è che proprio Darren vi ha detto questo!-
Annuisco alle parole di Helen.
-Inoltre siamo diventate anche delle sorelle, non avrei potuto chiedere di meglio-
Sorrido alle ragazze, che mi guardano contente.
-E voi, ragazzi? Che ne pensate di loro? Non vi rivedete?-
I ragazzi stanno per parlare.
Se lui dice qualcosa di carino, potrei anche crollare a terra o vomitare.
-Sono fantastiche, scommetto che se avessero gareggiato contro di noi ci avrebbero battuti alla grande- Dice Harry.
-Se lo sono davvero meritato. Hanno tanto talento e sono venute sin qui per realizzare i propri sogni-
Continua Zayn.
-Già, personalmente non vedo l'ora di lavorare di nuovo con Becky e le ragazze-
Il mio cuore smettere di battere alle parole di Louis.
Ha detto solo il mio nome.

Ecco il secondo capitolo della fanfiction, qui è Becky che vi parla! Spero che vi piaccia e mi racocmando recensite!

  
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