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Autore: kiaretta122    11/09/2013    2 recensioni
"Scusami se, scusami se sono nato per pensare solamente a me.
Scusami se, scusami se non posso perder devo diventare un re.
Scusami se, scusami se credevi che il mio mondo girasse intorno a te.
Scusami se, scusami se t'avrei dato tutto, ma preferisco tenerlo per me."
Questa storia parla di Harry Styles e della sua vita.
Prima era un ragazzo come tutti. 17 anni, si godeva la vita. Pensava persino di aver trovato l'amore. Ma proprio quello l'ha portato a cambiare, a diventare ciò che lui è adesso, a non provare piuù sentimenti per nessuno.
E in tutta questa storia, lui non è l'unico a pagarne le conseguenze.
Le conseguenze le pagheranno anche i suoi amici, i suoi genitori e lei, la piccola Bonnie Grey.
Ho scritto questa storia basandomi sulla canzone 'Scusami se' di Skako e Blema.
Spero che la trama vi abbia incuriosito almeno un pò. Ciao ciao
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Davanti ai miei occhi c’era un ben di Dio.
Panini a forma di fiocco, pasta al sugo a forma di fiocco, hamburger a forma di fiocco con del ketchup sopra. Indovinate un po’ che disegno aveva fatto con il ketchup? UN FIOCCO.
Scoppia a ridere di gusto.
-Non pensavo mi prendessi realmente alla lettera.- dissi ridacchiando.
-Tu lo volevi e io te l’ho fatto: un pranzo coi fiocchi.- disse lei sorridendo.
Ci sedemmo a tavola a mangiare.
-Be, visto che tu mi hai fatto questa sorpresa, pomeriggio ne faccio io una a te- le dissi mentre mangiavo quella deliziosa pasta.
Quel pranzo non era nulla si speciale, ma era buonissimo.
-Che cosa faremo?- mi chiese lei curiosa.
-Usciamo- risposi con fare vago.
-Dove andiamo?- continuò lei con il suo interrogatorio.
-Dove ci porta il cuore- dissi io con fare filosofico.
-Da quando sei così profondo?- sentii una leggera risatina.
-Da sempre, per trovare il vero me devi scavare in profondità. – dissi con fare altezzoso.
-Lo farò, piano piano arriverò al tuo cuore.- mi disse lei.
All’inizio non capii cosa intendesse e rimasi confuso.
Iniziammo a lavare i piatti. Cioè lei li lavava, io li asciugavo e li mettevo via.
Arriverò al tuo cuore... Ci sono.
Mi avvicinai a lei che era intenta a insaponare un bicchiere.
-Io sono già arrivato al tuo, non è così?- le sussurrai all’orecchio. Appoggiai le mani ai bordi del lavabo, vicino ai suoi fianchi in modo da intrappolarla. Si girò verso di me.
Le emozioni che provava in quel momento passarono una dietro l’altra sulla sua faccia.
Prima era confusa, poi sorpresa e infine imbarazzata. Tanto imbarazzata.
Le sue guance si tinsero di rosso e abbassò lo sguardo senza rispondere.
-Allora? È così?- chiesi di nuovo sorridendo dolcemente. Quella ragazza riusciva a tirar fuori la parte più tenera di me.
-I-io… devo finire di lavare i piatti perché devo studiare.- disse lei rigirandosi e continuando a lavare i piatti.
-E la mia sorpresa, piccola Bo?- soffiai sul suo collo per poi lasciarle un leggero bacio sullo stesso punto.
-Sta sera? Davvero Zayn, domani abbiamo l’interrogazione di storia e dovresti studiare anche tu.- mi disse.
-Va bene. Sta sera passo a prenderti alle sei e mezza, ti voglio vedere vestita bene.- le dissi sempre sussurrando al suo orecchio per poi allontanarmi.
Andai in camera a prendere il libro di storia e tornai giù.
-Jawi è ora di andare, ti aspetto sta sera. Ciao.-  disse dandomi un bacio sulla guancia ed uscendo da quella casa.
Mi sedetti sul divano a studiare, erano appena le tre.
Verso le cinque e mezza andai a prepararmi.
Indossai un paio di jeans chiari e una camicia nera. Sopra di essa misi una giacca dello stesso colore.
Indossai le Nike prima di prendere portafoglio e cellulare ed uscire di casa.
Attraversai la strada e suonai al campanello della mia vicina.
Si aprii li porta mostrandomi una Stephanie sorridente.
Mi fece accomodare sul divano mentre aspettavo l’arrivo della figlia.
Il piccolo Andrew era seduto vicino a me e guardava i cartoni.
Ad un tratto si alzò, lo guardai confuso fin quando non lo sentii urlare.
-ZAAAAYYYN-
Corsi subito da lui e rimasi a bocca aperta.
Non avevo mai visto niente di più bello in vita mia.
Una ragazza mora a dir poco stupenda mi si parò davanti agli occhi mentre scendeva le scale.
Avevo gli occhi sgranati quando una voce ormai conosciuta mi distrasse dai miei pensieri.
-Eii Malik, chiudi quella bocca se no entrano le mosche-
-Bonnie? Sei davvero tu?-
-No guarda, sono Megan Fox- disse la ragazza come se niente fosse.
-Oh no. Sei molto meglio di Megan Fox- la vidi arrossire.
Ogni volta mi dimenticavo quanto i miei complimenti la mettessero in imbarazzo, ma se non fosse stato così non sarebbe stata lei.
Indossava un vestitino senza spalline. Il corpetto era blu, in tinta con i pois della gonna bianca, mentre una fascia rossa le passava sotto il seno, mettendo ancora più in risalto quel ben di Dio.
Lo devo ammettere, quella ragazza è spettacolare.
Non mi ero mai accorto di quanto fosse bella, ma come si dice “meglio tardi che mai”.
-Allora bellezza, andiamo?- le chiesi porgendole un braccio.
Indossava delle ballerine rosse, quindi non avrebbe faticato a camminare come se avesse i tacchi.
-Certo. Ciao a tutti- mi prese a braccetto ed uscimmo da casa sua.
Per un po’ camminammo in silenzio, quando decisi di prendere parola.
-Sei bellissima- le dissi sinceramente.
-Dopo quella di Megan Fox mi hai convinta- rispose accennando una lieve risata.
Sorrisi.
Non l’avevo mai vista con i capelli piastrati, stava davvero molto bene. Anche se la preferivo con la sua splendida chioma mossa.
-È pronta per la serata principessa?- le chiesi mentre ci dirigevamo verso il luogo che avevo in testa.
-Certo, mio principe. Dove mi porta?-
-Questo è un segreto piccola.-
Camminammo per altri dieci minuti, prima di ritrovarci nelle strade del centro.
-Quando arriviamo?- mi chiese impaziente.
-Manca poco. Mi dispiace solo non avere la macchina, oggi ha deciso di fare i capricci e non parte, quindi dovremmo muoverci a piedi.- le risposi.
-Malik spero solo per te che non dobbiamo andare in posti troppo lontani. Odio camminare.-
-Tranquilla, Bo. Siamo quasi arrivati.-
Avevamo camminato più di mezz’ora ed erano già le sette e un quarto.
Arrivammo davanti a un piccolo ristorante. Non era molto conosciuto, quindi non molto affollato, ma faceva dei piatti davvero squisiti.
Entrammo e un cameriere ci accompagnò al tavolo.
In quel momento c’erano altre tre famiglie e due coppiette.
Controllammo il menù per poi decidere cosa prendere. Da bere decisi di prendere una coca-cola, non volevo bere.
-Non avevo mai visto questa parte di te così… sexy- le dissi cercando di trovare la parola migliore da attribuirle. Le sue guance si colorarono di rosso.
-Ehm… grazie? Sai, nessuno mi aveva fatto un “complimento” del genere. Di solito i ragazzi pensano che io sia solo una ragazzina carina. Sei il…-
-…migliore, naturalmente- la interruppi senza farle finire la frase.
-Solito idiota che se la tira.- disse ironizzando.
-Ehi io non sono un idiota, ne tantomeno me la tiro… beh, forse di tirarmela un pochino- dissi pensandoci su. In effetti aveva ragione. Ero sempre lì a sistemarmi perché sapevo che alle ragazze facevo un certo effetto.
-Ma se uno è bello non può farci niente- continuai la mia riflessione ad alta voce.
-Su questo hai ragione anche tu, ma i ragazzi che si credono i padroni del mondo non mi piacciono. Preferisco un ragazzo con un bel carattere e che se anche sia bello non se la tiri. Certo se ha un bell’aspetto è ancora meglio, ma non mi interessa.- disse lei.
Certo, una ragazza come lei vuole una persona per bene, che sia dolce, che non faccia cazzate.
I ragazzacci come me li vogliono solo quelle oche che la danno a tutti.
Il cameriere ci portò i piatti ed iniziammo a mangiare.
Appena finimmo ci alzammo e pagai il conto.
-Ora che si fa?- mi chiese Bonnie mentre camminavamo verso un grande edificio con un tetto a cupola.
-- le indicai l’edificio.
Lei non sapeva cos’era, ne ero certo. Guardò la grande cupola confusa, ma non fece domande.
Mentre camminavamo lei si fermò di botto. Mi girai verso di lei e la vidi come pietrificata.
-Ehi che succede?- chiesi visibilmente preoccupato.
-Zayn andiamo via, non mi piace questa strada. Ti prego- certo non era una delle strade migliori, ma si poteva fidare di me. Nessuno l’avrebbe toccata.
Mancavano solo cinquanta metri per arrivare all’edificio, quando un Suv nero si accostò a noi.
-Zayn, Bonnie. Che bella sorpresa.- vidi la chioma bionda dell’irlandese spuntare dal finestrino anteriore. Al suo fianco c’era un Liam sorridente e dietro a lui Danielle.
-Nialler. Come stai folletto?- in questi mesi Bonnie aveva preso il vizio di chiamarlo folletto per le sue origini irlandesi.
Salutai i ragazzi e quando stavo per dire loro che dovevamo andare Niall se ne uscì con una grandissima cazzata.
-Che ne dite di andare insieme al nuovo parco che hanno aperto qui vicino? Stavamo proprio andando li.-
-In realtà noi…- la voce di Bonnie mi interruppe.
-Certo che si. Non mi perderei mai una serata con i miei migliori amici.-
-Ed unici.- mormorai in modo cattivo tra me e me.
Bonnie non sentì niente, ma Niall mi lanciò un’occhiata di fuoco e scosse la testa.
Salii in macchina subito dopo la mora e chiusi la portiera.
Durante il tragitto non ascoltai la loro conversazione.
Non era possibile che ogni cosa che decidessi di fare veniva rovinata da quell’irlandese biondo.
Non era la prima volta che rovinava i miei piani con Bonnie. Ogni volta che decidevo di invitarla ad uscire, solo io e lei, lui spuntava dal nulla.
Per di più Bonnie non faceva niente in mio favore.
Quando le chiedevo di fare qualcosa, prima di dirle le mie idee, diceva tutta contenta “Certo. Ai ragazzi farà piacere passare una serata insieme”.
E ora che ero riuscito ad invitarla qualcosa andava storto.
Forse non erano loro il problema. Forse il problema ero io.
Bonnie era stata chiara, per lei voleva un bravo ragazzo.
Ed io non lo ero. Io ero marcio dentro e non potevo essere come lei voleva.
Non potevo essere il ragazzo che ogni ragazza desidera, quello bello e intelligente, quello che ti protegge quando sei in difficoltà.
QUELLO CHE TI AMA CON TUTTO SE STESSO.
Io non ce la facevo. Riuscivo solo a provare affetto, ma non amore.
D’altronde ero come una mela marcia dentro.
Fuori è bella e appetitosa, dentro è una merda.
Io non ero un bravo ragazzo, ma Niall si.
È lui il tipo di ragazzo che farebbe bene a Bonnie.
Dolce. Protettivo. Bello. Simpatico. Con un cuore d’oro.
Vidi lo sguardo di Bonnie posarsi su di me mentre rideva.
Mi fissò per qualche secondo con aria confusa, ma continuò la sua conversazione appena scossi la testa e puntai lo sguardo fuori dal finestrino.
Arrivati al parco vedevo tutti divertirsi, ridere.
E sorridevo perché era l’unica cosa che mi stava facendo bene in quel periodo.
I miei amici.
Insomma che persona sana di mente sta bene senza un amico o sapendo che uno di essi soffre? Nessuno.
E io non ero ancora arrivato al punto di non avere nemmeno un cuore. 
Presi il cellulare e scattai una foto.
Ritraeva un Niall e una Bonnie piegati a metà dalle risate, mentre Liam e Danielle si abbracciavano sorridendo.
Forse questa era la scena migliore che avessi mai visto in vita mia.
Presi una sigaretta e l’accessi allontanandomi dal gruppo.
Nessuno aveva notato il mio allontanamento, tanto in quella serata è come se non ci fossi stato per niente.
Ok. Seriamente, se continuo così divento un depresso cronico.
Mi sedetti sul marciapiede vicino al Suv, aspettando la fine della serata.


***

-Ma sei rincoglionito? Eh? Rispondi deficiente. Ti sembra il modo di sparire? Mi hai fatto preoccupare, non ti trovavo più.- mi alzai sentendo una voce alle mia spalle.
Appena mi girai per vedere la faccia furiosa di Bonnie fui spinto per terra.
Lo so Dio che mi odi, ma proprio la testa contro il marciapiede dovevi farmi sbattere?
-Stavamo venendo qui quando non ti ho più visto. Mi dici cosa ti passa per quel cervellino bacato che ti ritrovi?-
-Potevi anche chiamare. E poi, se fossi stata davvero preoccupata saresti venuta a cercarmi quattro ore fa, non solo adesso.- qualcosa di caldo scivolò lungo la testa.
-Merda!- imprecai appena vidi la mano con cui avevo toccato il capo sporca di sangue.
-I-io non…- Vidi Bonnie avvicinarsi mortificata.
-Sto andando a casa. Ciao- continuai avviandomi verso casa.
Dal punto in cui eravamo erano solo due isolati e un po’ di aria fresca mi avrebbe fatto bene.
-Ehi amico, non dirmi che te la sei presa per così poco. Siamo i tuoi migliori amici, non puoi comportarti così. E poi siamo gli UNICI che hai, come faresti senza di noi?- mi chiese Niall sottolineando la parola “unici”.
-È quello che pensi Niall? Davvero credi che voi siate i miei migliori amici solo perché siete gli unici che ho? Sei sicuro che voi non siate solo delle riserve per quando non esco con loro? Sei sicuro di essere così importante?  Che razza di migliori amici ho? Che si dimenticano di me per un’intera serata di puro divertimento  e se ne ricordano solo quando se ne devono andare.- sputai acidamente queste parole contro il biondo che strabuzzò gli occhi.
Non avevo mai parlato così a uno dei miei migliori amici. E non volevo che mai succedesse.
Ma avevo troppe cose dentro e non sapevo come sfogarmi.
Vedendo gli occhi lucidi di Niall mi pentii di quello che avevo appena detto, ma non potevo fare finta di niente.
Come può una persona dimenticarsi così del suo migliore amico?
La rabbia in quel momento prese il sopravvento e me ne andai calciando un cassonetto della spazzatura.
 

 
 
 
 
 
 
Ritardo assurdo ma non potevo farci niente, giuro.
Ero in Sicilia e mi prende a mala pena il 3G, pensate se esista una rete wi-fi a cui collegarsi .-.
Ma mi rifaccio subito con un capitolo postato o oggi o domani.
SCUSATE. SCUSATE. SCUSATE.
Il tre è il numero perfetto, spero vi basti :c
Allora, che ne dite del capitolo?
Lo ammetto sono una depressa cronica e non posso fare a meno di scrivere cose depresse, soprattutto litigi. Mi viene spontaneo D:
Ciao popoletto di EFP.
Ps: ringrazio le persone che hanno RECENSITO, messo tra RICORDATE, PREFERITE, SEGUITE e coloro che hanno LETTO questa storia J
Pps: per chi volesse della pubblicità faccio volentieri dello scambio :3
Ppps: sapete qualcuno che potrebbe farmi un banner, ne sarei felice felice felice
Much Love <3
 
 
  
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