Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Writer97    23/09/2013    0 recensioni
*La mia storia inizia cosi. Con un bacio, il bacio che porta amore e dolore, il bacio che salva e condanna. Il bacio. Il bacio del vampiro.
*So bene come deve apparire il mio volto, ora: occhi rossi come l'inferno, vene rosse sotto le guance, e denti bianchi,lunghi e aguzzi.
Non fa nemmeno in tempo ad urlare, il poveretto, mentre i miei denti gli perforano la gola, prosciugandogli la vita.
E lo lascio là, a morire.
In fondo... sono una vampira, non è nella mia natura, la compassione
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passato~ I vestiti mi calzavano a pennello, quasi fossero stati fatti su misura. Quella “tribù” era al quanto strana. Ogni sera, si radunavano attorno al fuoco, a raccontarsi storie, avvenimenti delle loro vite prima di unirsi al Clan, o inventate, storie della buonanotte, o racconti del terrore, in cui, spesso, i protagonisti erano i faraoni morti che si destavano dal loro sonno perpetuo, per poter spoderstare gli attuali sovrani, e riprendere possesso del regno d'Egitto. Alcuni le chiamavano mummie, coperte da bende e mezze putrefatte. Altri li chiamano VAMPIRI. Una figura che mi interessò in particolar modo. Poter vivere per sempre. Sempre belli e giovani, uccidere senza mai essere scoperti, vagare nella notte in cerca di sangue. Ricordo che chiesi dettagli su questi miti Rolten, un giovane di bell'aspetto che la tribù aveva salvato dal mercato degli schiavi. Aveva più o meno la mia età, ma le mani consumate, segnavano il suo essere un contadino, mentre io, con le mie mani curate, ero sempre cresciuta nella bambagia: come dama di compagnia, il mio compito era solo quello di aiutare la principessa nei doveri come vestirsi, pettinarsi, prepararle il bagno. Nulla che implicasse una particolare fatica fisica, forse, il lavoro più duro che avessi mai fatto era lavarle i vestiti, e non era poi questo granchè, in confronto al povero Rolten. Ricordo ancora il suo sorriso smagliante, quei denti bianchissimi, al confronto con la pelle olivastra, i suoi occhi neri come la pece. Era molto carino, devo ammetterlo. E io me ne innamorai. Ricordo come si divertiva nel raccontarmi quelle storie di vampiri:”Molti faraoni ricorrono al sangue dei vampiri, per vivere più a lungo, e più sani. Per non ammalarsi, per essere più belli. E in cambio, questi possono girare indisturbati per le strade della città!” mi spiegò, con un espressione triste.
Era bello, avere Rolten vicino... ma non sapevo a cosa andavo in contro, stando con lui..

Presente~”Allora, ti sono mancato?” mi chiede Colbie, sbattendomi al muro con violenza. Le mie gambe strette attorno ai suoi fianchi, i gemiti di piacere che affiorano sulle mie labbra carnose.
La sua bocca morbida che mi bacia il collo, lo lecca, lo succhia. È così piacevole...
“AHHHH!!” gemo forte, quando la sua bocca raggiunge i miei seni. Sarò anche una vampira, ma gli istinti di donna non svaniscono, e il sesso è fra questi, anzi, forse si fortifica.
“Lo prendo come un si!” sogghigna lui. Poi, senza preavviso, fa due cose uniche, in simultanea. Due cose meravigliose.
Mi penetra con violenza, provocandomi forti spasmi. Ma la seconda... solo un vampiro la può capire... i suoi denti affondano nella mia gola, succhiando avidi il sangue. Gemo di nuovo, impazzendo.
Le “trasfusioni” di sangue da vampiro a vampiro, sono come il sesso per gli umani. E se combinate, formano proprio un bel cocktail.
Si ferma e mi guarda negli occhi, con la bocca sporca di sangue, poi mi bacia, con passione. Sento il sapore del mio sangue, misto al suo, dove le sue stesse zanne lo hanno ferito. Ed è come un richiamo. Inizio a succhiargli il labbro, privandolo del sangue, che ora sa anche del mio. È così eccitante e piacevole.
Veniamo insieme, senza preavviso, crollando sul pavimento, sfiniti -mentalmente, dato che i vampiri non si stancano-.
E rimaniamo là, nudi, forse per ore, distesi sul freddo pavimento di legno, a guardare il soffitto.
Infine, i nostri occhi si incontrano, e io parlo:”Si. Direi proprio che mi sei mancato!” sorrido, e lui ricambia, mentre mi metto a cavalcioni su di lui, e riprendiamo da dove ci eravamo interrotti. Si, è proprio bello, essere vampiri!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Writer97