Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Lore Torri    23/09/2013    0 recensioni
Un'associazione segreta esistente dall'alba dei tempi ha rubato un misterioso oggetto trovato nell'Artide. Associazioni altrettanto segrete cercano disperatamente di scoprire cosa è stato rubato e perché, ma la risposta è tutt'altro che confortante... Ben presto, gli Arcangeli saranno costretti a schierarsi di nuovo tra Bene e Male. Ma questa volta, l'Angelo Traditore potrebbe non essere solo.
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LO SCONTRO
 
Marco arrivò al cospetto di Lucifer con il fiato corto. Lasciò a terra la ragazza e fissò negli occhi l’Angelo Caduto.
«Lucifer, stanno arrivando con un grosso esercito.»
«Lo so» disse Lucifer, poi allargò le labbra in una smorfia «Azrael».
Un lampo di dolore balenò per un attimo negli occhi di Marco, poi però scomparve.
«Grazie, signore» disse.
«Va’ a comandare la divisione che fu di tuo padre. Non fate prigionieri.»
Azrael chinò la testa e uscì.
Suo padre era morto. Ora lui era l’angelo della morte.
 
Elisa si svegliò con un dolore lacerante al petto. Urlò.
Una fredda risata le fece gelare le vene mentre apriva lentamente gli occhi, sentendo tutti i muscoli bruciarle.
In piedi davanti a lei, con una specie di punta di metallo nella mano, c’era Lucifer. Rise di nuovo e conficcò la punta nel petto di Elisa.
Di nuovo, il dolore di prima le squarciò il petto.
Lucifer estrasse la punta e si voltò.
La ferita sul petto si rimarginò subito, ma il dolore rimase tale e quale.
«Qualche risultato?»
«Signore, l’anima è difficile da percepire... sembra divisa in due nettamente.»
«Come, divisa in due?» chiese sprezzante Lucifer.
«Separata nettamente in due parti. Sembra che Satan e El si siano concentrati in due poli opposti dell’anima dell’angelo.»
«Com’è possibile? Tutte le anime sono una fusione tra El e Satan, nessuna esclusa.»
«Evidentemente, questa è esclusa. Probabilmente quando è stata creata El e Satan non si sono combattuti per prenderne possesso, ma si sono schierati fianco a fianco. Potrebbe essere un segno. Potrebbe indicare un destino segnato per la ragazza.»
«Stronzate. Hai sbagliato qualcosa.»
«Signore, probabilmente dovremmo interpellare l’Oracolo e vedere cosa ci comunicano El e Satan.»
«Basta!» urlò Lucifer «Né El né Satan hanno dato alcun segno. Satan continua a darmi la missione di conquistare il mondo e svelargli il suo potere, per liberare l’Universo da El.»
«Ma, signore, le cose possono essere cambiate...»
Lucifer afferrò il collo dello scienziato che stava parlando e gli torse la testa, uccidendolo.
Quando l’uomo fu a terra, Lucifer si voltò verso Elisa.
«Predestinata, eh? Bene, vediamo se il destino ti salva dalla morte.» disse, poi estrasse un coltello e lo avvicinò al collo della ragazza.
Elisa era più morta che viva, ma quando la fredda lama penetrò la pelle del suo collo i sensi le si riattivarono all’istante.
In quel momento, la porta del laboratorio esplodeva e Lucifer si voltava per guardare cosa stava succedendo.
Elisa si accorse di avere gambe e braccia legate.
Un momento dopo, le catene erano spezzate e lei era a terra.
Lucifer la guardò stupito, esitando un attimo di troppo: lei lo scagliò a terra, gli prese il coltello e glielo conficcò nel petto.
Mentre guardava i suoi occhi spegnersi, si accorse con orrore di cosa stava facendo. Estrasse il coltello prima che potesse colpirgli il cuore.
In quel momento, Mikael cadde all’interno della stanza e Azrael lo seguì.
Il fuggitivo guardò Elisa.
«Scappa!» urlò, mentre Azrael lo bloccava a terra con il piede.
Elisa si gettò sul soldato, facendolo cadere a terra in un nugolo di colpi.
Quando si rialzò, Azrael - ovvero Marco - era di fronte a lei, mentre alle sue spalle Mikael stava infierendo su Lucifer, che ormai aveva quasi perso i sensi.
Vide la disperazione negli occhi di Azrael che esplodeva, inondandogli l’iride, riempiendolo di energia nuova... Il suo corpo stesso esplose, lasciando uscire le ali lucenti nere, mentre sul suo petto si creava una solida armatura e tra le mani gli compariva una spada del medesimo colore.
In quel momento, Elisa si gettò a terra, appena in tempo per evitare il terribile affondo della lama nera, che trapassò sia Mikael sia Lucifer, per poi conficcarsi per almeno una decina di centimetri nel solido terreno.
Elisa fissò gli occhi di Mikael che si stavano spegnendo, mentre lui tendeva una mano verso di lei, con le ultime forze.
Improvvisamente, dentro al suo corpo un’immensa energia cominciò ad accumularsi, frutto della speranza e della fiducia che Mikael nutriva in lei. Quel grandissimo potere divampò e si espanse finché la stanza non divenne luminosa come il sole, poi la luce si spense e, uno di fronte all’altro, Nikeforos e Azrael si prepararono ad affrontarsi.
A dare inizio al duello fu Azrael, che abbatté la sua terribile lama sulla testa dell’avversario. Elisa, ridotta a una parte della mente di Nikeforos, si guardava combattere come fosse una persona esterna, mentre l’angelo parava i colpi con eleganza e metteva in difficoltà lo stesso Azrael.
Quello riuscì a disarmare la mano destra di Nikeforos, ma quell’attimo di distrazione consentì all’avversario i pochi, preziosi attimi con cui tagliò di netto l’avambraccio dell’Angelo della Morte.
Nikeforos, incurante della guerra che gli infuriava intorno, fissò negli occhi Azrael.
Nello stesso istante in cui le pupille si incrociavano, vibrò la spada nera verso il suo cuore.
 
Elisa si rialzò, ormai estranea alle spoglie dell’angelo. Le sue guance erano rigate da fiotti di lacrime che trascinavano con loro la polvere accumulata sul campo di battaglia per poi ricadere sul terreno sporco di sangue e sudore.
Di fronte a lei stava Marco, inerme.
La spada nera era caduta a terra poco distante da lui.
All’ultimo momento, non aveva avuto la forza di ucciderlo. Non poteva farlo.
Gli occhi di Marco si spalancarono e chiuse la mano sinistra, l’unica che gli rimaneva, sul petto.
Elisa urlò, ma era troppo tardi: in un lampo di luce nera, Marco era svanito nel nulla.
 
Raphael entrò nella stanza dove Elisa si era sfogata, distruggendo qualsiasi cosa le capitasse a tiro mentre copiose lacrime continuavano, imperterrite, a cadere. Lacrime di dolore, rabbia, frustrazione e disperazione.
«Non ce l’ho fatta!» urlò in faccia a Raphael.
Lui non si scompose.
«Il tuo cuore è stato forte. Ti ha impedito di farti sopraffare dallo spirito negativo che risiede in te. Ora sei a tutti i diritti un angelo, uno di noi.»
Elisa rimase sbigottita: l’ultima cosa che si sarebbe aspettata era una dichiarazione del genere.
Senza lasciarle il tempo di riprendersi, Raphael le annunciò un’altra cosa.
«Devi vedere una cosa, ora... vieni con me.»
Elisa seguì l’angelo per le strade del campo dove ormai tutti erano chini a curare i feriti e radunare i morti, sia gli alleati sia i nemici. Per tutto il tempo in cui attraversava quel campo di morte rimase in silenzio. Dentro di sé rivolse i suoi sentimenti più sinceri verso chi, quella notte, era caduto, in particolar modo a Mikael.... Mikael. Non avrebbe mai dimenticato il suo ultimo sguardo.
Mentre pensava allo sguardo dell’angelo, lo incrociò.
Non stava sognando: a fissarla erano proprio quegli occhi limpidi, carichi di speranza.
«Sei vivo?» chiese.
Sul suo petto, la ferita inferta dalla spada si stava rimarginando velocemente sotto le bende.
Non rispose alla sua domanda.
«Hai... vinto.» mormorò, poi le loro labbra si incontrarono.
In quello splendido momento, insieme al sole, all’esterno, sorgeva anche una nuova era, inaugurata dall’amore e non dall’odio, sorgeva un’era nella quale i vincitori assistevano i vinti e la pace regnava, finalmente, sovrana.
 
Ma insieme al sole, anche un uomo magro si alzava dalle macerie, avvolto in un pesante mantello nero. Aveva pianto per la morte di suo padre, sciogliendo con le lacrime salate la neve che ancora si estendeva sopra Parigi.
Sul suo collo, un altro sole sorgeva, dietro una “L” grigia dall’aspetto macabro.
Lucifer si portò la mano sul petto e svanì in un lampo di luce grigia.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Lore Torri