21°
Capitolo
SIL
“Murtagh…. I suoi occhi” sussurro
rivolta a Murtagh,
quando mi giro lo vedo concentrato, cerco di unire la mia mente alla
sua ma
qualcosa di estraneo mi blocca, riapro gl’occhi lo vedo con
la testa rivolta
all’insù e la bocca spalancata.
“Murtagh!!” urlo, mentre mio fratello inizia a
ridere;
quando il ragazzo torna ad abbassare la testa i suoi occhi sono come
quelli di
Eragon, anche Castigo sembra non essere più in se; il drago
rosso si muove
verso Giaridia, si accosta al fianco della dragonessa e Murtagh
raggiunge Miro
sulla sella del suo drago; mio fratello estrae la sua spada e la punta
sul
petto di Murtagh.
“Sorellina, guarda bene; lui non è capace di
proteggerti”
“Nooo!” un urlo gutturale mi esce dalla bocca
svegliando
Selena, fino ad ora sopita; la bambina inizia a piangere e Rennar
sembra
impazzire.
Qualcosa di caldo inizia a scottarmi le mani e le
braccia, per quanto non voglia lascio andare Selena, che invece di
cadere si
solleva in aria avvolta da una luce gialla, abbagliante; Rennar la
raggiunge
subito, si avvolge a lei nascondendola dalla vista. Pochi secondi dopo
anche il
drago viene avvolto dalla luce gialla, essa si fa così
intensa che impedisce la
vista; il buio mi avvolge e ci metto qualche secondo per ritrovare la
vista.
Il drago giallo torna in posizione dritta, ma della mia
bambina non c’è traccia; nemmeno il suolo ospita
un cadavere, non può essere
sparita. In un secondo capisco, è nel corpo di Rennar; il
drago giallo si
avventa sulla dragonessa di Miro con una forza inaudita. Murtagh cade
per la
forza dell’impatto, ma lo fermo in tempo con una magia, lo
porto su Spectro
mentre il mio sguardo assiste alla scena davanti ai miei occhi:
La dragonessa morde le zampe di Rennar mentre lui le
graffia il volto, le code dei draghi si abbattono sui corpi dei
rispettivi
avversari, la dragonessa morde Rennar a un fianco e il drago ringhia di
dolore
dando una zampata all’ala della dragonessa.
“Ora!” penso rivolta a Spectro che
con una mossa
fulminea si avventa al collo di Giaridia
mordendolo; io con un balzo raggiungo la dragonessa e quando mi trovo
davanti
Miro estraggo la mia spada e infondendogli ogni briciolo della mia
energia per
rompere gli incantesimi di difesa di mio fratello gli taglio la testa.
Con orrore scopro che il mio tentativo non è stato vano e
la testa di quello che un tempo ho considerato un fratello precipita
nel vuoto;
il corpo di Miro segue la testa e anche la dragonessa lo raggiunge ed
io
precipito con loro, esausta; nella mia caduta vedo il drago giallo
sbattere
furiosamente le ali
nel tentativo di
restare in aria poi il buio mi avvolge.
O
è quello che vorrei scrivere, spero che la storia vi
sia piaciuta e di non avervi delusi. Sinceramente mi dispiace molto
lasciarvi
con questo finale; ma non vi preoccupate, la storia
continuerà con: IL DIPINTO
DEL DRAGO e LE AVVENTURE DI SELENA.
Non voglio fare come gli autori che dopo il primo
“libo”
ci mettono un secolo a pubblicare il seguito, quindi non dovrete
aspettare
molto per leggere tutto sulle avventure della nostra piccola Selena. Ci
sarà
ogni curiosità riguardo alla sua infanzia, anche se la
storia inizierà “16 anni
dopo la caduta di Miro”; saprete tutto sulla fine di Sil,
Murtagh, Eragon, i
rispettivi draghi e Rennar.
Spero che continuerete a leggere il seguito e se avete
consigli migliori sul titolo fatevi avanti.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito silenziosi e
….
Quelli che hanno messo la storia nelle seguite: SickOfLoveSong,
UraniaSloanus
e aiolia91
Un grande grazie a chi ha
messo
le mie storie tra le PREFERITE: ilArya01,
zara997
e Boo_24.
Ma soprattutto a tutti coloro
che hanno recensito: ilArya01,
SickOfLoveSong,
zara997,
e_lily
e DaubleGrock.
Spero
tanto che tutte queste persone continuino a seguire il
proseguo della storia.
Infine
un piccolo tributo ai nostri draghi tramite una canzone.
Pezzo
tratto da COME UN
PITTORE Modà
Ciao,
semplicemente ciao
Disegno
l’erba, verde come la speranza, come frutta ancora acerba
E
adesso un po’ di blu, come la notte
Bianco
come le sue stelle, con le sfumature gialle
L’aria,
puoi solo respirarla
Giallo
come luce, del sole
Rosso
come le cose che mi fai provare