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Autore: 20maggio2013    29/09/2013    3 recensioni
-Ti amo.
Si lasciò scappare il ragazzo causando un esplosione di gioia nel petto della sua ragazza.
-Ti amo.
Gli rispose lei. Il ragazzo quasi non credette davvero che fosse la realtà. Non riusciva a credere di aver trovato l’amore.
Finalmente, dopo un anno, erano riusciti a farsi quella promessa. Una promessa che serrarono con un bacio. Un bacio diverso. Un bacio dolce. Il bacio più bello che si fossero mai dati, forse perché dietro quel bacio c’era quella promessa, quel Ti amo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Afraid of love'
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UN ANNO DOPO
 
-Ragazzi esistono le stanze per questo.
Disse Liam raggiungendo sua sorella e il suo migliore amico intenti a baciarsi. Intenti a darsi un bacio che di casto aveva bene poco.
-Ma pensa alla tua ragazza Payne.
Replicò il ragazzo.
-Ti vorrei ricordare che la ragazza che per poco ti facevi è mia sorella. Quindi ho tutto il diritto di preoccuparmi.
Ribatté sicuro l’altro.
-Vorrei ricordarvi che ci sono anche io.
Si aggiunse la ragazza completamente rossa in viso per il discorso tra suo fratello e il suo ragazzo. Un telefono cominciò a squillare e Liam dovette allontanarsi lasciando nuovamente i due ragazzi da soli che scoppiarono a ridere per quello che era appena successo.
-Tra poco arrivano Louis, Alex e Susan.
Annunciò Liam facendo sorridere la sorella.
-Oh da quanto non li vedo. Chissa come si è fatta la piccola Susy.
I ragazzi dopo la nascita della piccola erano tornati a Doncaster. Londra era troppo costosa perché loro riuscissero a mantenere la piccola famiglia. Allora avevano deciso di tornare nella loro città natale mantenendo ogni contatto con i ragazzi. Erano quasi due mesi che non si vedevano.
-Vado a chiamare gli altri. Saranno felici di vederli.
Disse Liz uscendo dalla stanza pronta a chiamare le sue amiche.
 
Nel giro di un’ora tutti erano nel salotto a chiacchierare proprio come ai vecchi tempi, però con una nuova persona, la piccola di casa Tomlinson.
-Allora quanto vi fermerete ragazzi?- chiese Hope curiosa sperando che i suoi amici si sarebbero trattenuti più del solito.
-Torneremo il due maggio. Siamo venuti giusto per i vostri compleanni.- rispose Louis alludendo al compleanno di Cher e di Hope.
Continuarono a scherzare tutti insieme tranne Liz che come al solito si perse a fissare il suo ragazzo.
Ancora, nonostante fosse passato quasi un anno, faticava a credere che quello fosse proprio il suo ragazzo. Non riusciva a credere che dopo tutto quello che aveva passato, che dopo tutti quei litigi lei e Zayn stessero ancora insieme. La sua amica aveva ragione, forse erano davvero destinati a stare insieme. Erano davvero una bella coppia e tra di loro non mancavano mai le solite battutine. Litigavano, come ogni coppia. Forse quando litigavano loro, però non era come per gli altri. Quando litigavano loro, chi non li conosceva, avrebbe pensato che si sarebbero lasciati. Invece dopo ogni litigata facevano subito pace e tornavano più uniti di prima.
Quando aveva conosciuto Zayn e le sue amiche le dicevano che sarebbero stati bene insieme lei le prendeva per pazze, solo ora si accorgeva di quanto quella frase che aveva letto mille volte su alcune pagine di Facebook fosse vera. 'Doveva ammetterlo che le serate più belle cominciavano con: “Io stasera non esco manco morta!” e gli amori più grandi con: “Io con quello? MAI!”.' in fondo era proprio quello che le era successo.
 
La sera passò velocemente come ormai accadeva sempre quando stavano insieme e una nuova giornata di scuola era ricominciata.
-Ci vediamo stasera per festeggiarti Cher.
La salutò Liz con un caloroso abbraccio. Dopo essersi staccata dall’abbraccio Cher raggiunse il suo ragazzo mentre Liz si diresse dove avrebbe dovuto svolgersi il corso d’italiano. Si sedette al suo banco ma non trovò né la sua amica, né suo fratello. Solitamente loro si recavano in classe cinque minuti prima che iniziasse la lezione, mentre lei e Zayn arrivavano sempre puntuali. Infatti ben presto il posto accanto a lei venne occupato, ma non dalla sua amica ma dal suo ragazzo.
-Che ci fai qui?
Chiese curiosa.
-Quei due se la stanno nargiando, volevano stare soli.
Disse il ragazzo avvicinandosi alle labbra della ragazza con l’intento di baciarle, ma fu costretto ad allontanarsi perché il professore era appena entrato.
Dopo aver fatto l’appello annunciò di avere una grande notizia per loro.
-Allora ragazzi sono riuscito a convincere il preside e portarvi in gita in Italia per tre giorni, andremo a Verona. Partiremo venerdì dopo le lezioni scolastiche e rientreremo lunedì sera.
Nell’aula si creò confusione, tutti cominciarono a bisbigliare all’idea di poter andare a Verona.
-Ragazzi silenzio per favore, signorina Payne venga qui e consegni a tutti le autorizzazioni che dovrete portarmi firmati lunedì. La dia anche a suo fratello e alla sua amica.
La ragazza contenta di dover tornare in Italia, si alzò velocemente dal suo posto e per poco non cadde sul suo ragazzo.
 
 
 
-Però non è giusto che voi andate in Italia, pure io ci voglio andare.
Si lamentò il biondo quando i due ragazzi avevano appena comunicato la notizia a tutti gli altri.
-Io trovo più ingiusto che si faranno due gite mentre noi solo una.
Replicò Harry.
-L’anno prossimo mi iscrivo anche io al corso d’italiano se ci fanno fare la gita.
Continuò. Intanto gli altri se la ridevano per il comportamento dei loro amici. Niall aveva detto pure che si sarebbe fatto bocciare per frequentare il corso di italiano e poter andare in Italia.
-Senza farti bocciare che ne dici di andartene per i fatti tuoi?
Cercò di farlo ragionare Louis tra le risate.
-Uh giusto non ci avevo pensato. Allora quest’estate andiamo a Milano.
-Ai suoi ordini capitan Horan.

Scherzò Liz. Però anche a lei sarebbe piaciuto tornare a Milano quell’estate. Sarebbe potuta andare a trovare le sue amiche e la famiglia che l’aveva ospitata per due anni.
 
 
-Non puoi lasciarmi solo lunedì durante storia! Chi mi suggerirà?
Implorò Harry la ragazza.
-Invece di amoreggiare con Cher in questi giorni vedi di studiare, così non avrai bisogno del mio aiuto.
Rispose la ragazza prendendo in giro il suo amico.
-Ma che razza di amica sei? Da quando lasci gli amici in difficoltà?
Continuò nella sua recita il riccio.
-Chi ti ha detto che sei mio amico scusa?
Domando cercando di rimanere seria, ma appena il ragazzo fece il broncio non riuscì a trattenere le ristate.
-Dai su Styles, non fare il bambino. Ora lasciami andare.
Ma il ragazzo invece di darle ascoltò la seguì implorandole di rimanere e aiutarlo in storia finché non arrivò al bus e salì prendendo posto tra la sua amica e il suo ragazzo.
Entrambi i due ragazzi sapevano che Harry non voleva che partisse per essere aiutato in storia, semplicemente perché le sarebbe mancata ma non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce.
-Sei riuscita a togliertelo di dosso Harry eh?-ridacchio Hannah
-Ogni volta che parti si inventa sempre una scusa diversa per farti rimanere. Ti ricordi cosa si inventò quando dovevi partire per lo scambio interculturale?
La ragazza solo al ricordo della scusa del riccio scoppiò a ridere seguita a ruota dal fratello.
-Che si era inventato?
Domandò curioso il ragazzo che fino a quel momento era rimasto a fissare la sua ragazza, ancora non ci credeva. Ogni mattina si svegliava con la paura che tutto l’anno passato insieme fosse solo un sogno. Solo quando, a colazione, la ragazza lo salutava con un delicato bacio sulle labbra capiva che era la realtà e non riusciva mai a trattenere un sorriso.
-Mi ha detto che se sarei partita mi sarebbe morto il gatto. Il punto è che io non avevo un gatto.
-Ancora non mi hai dato un bacio.

Se ne uscì il ragazzo facendo ridere Liz.
-Ma se prima a pranzo le stavi esplorando la bocca con la lingua.
Ribatté il fratello.
-Hai detto bene, a pranzo. È passata più di un’ora dall’ultimo bacio.
Replicò il moro facendo ridere la ragazza al suo fianco.
Non ci mise molto a fermare quella risata con un bacio a stampo che ben presto divenne poco casto.
-Se tu ti comporteresti così con me davanti a mio fratello, lui ti castrerebbe.
Ribatté Hannah ridacchiando baciando anche lei il suo ragazzo.
Liz si staccò dalle labbra del moro solo quando sentì il suo telefono squillare.
Le era appena arrivato un messaggio.
“Sei una stronza! Ora cosa farò durante la giornata dedicata a noi? Bidonara! xHarry”
Non riuscì a non ridere al messaggio del suo amico. Certo che se le inventava tutte pur di farla sentire in colpa per la sua partenza.
-Chi è?
Domandò con un pizzico di gelosia Zayn.
-Che c’è? Geloso Malik?
Lo canzonò la ragazza.
-Certo! Tu sei mia.
Disse stringendola a se e lasciandole un bacio tra i capelli.
Lei non riuscì a trattenere un sorriso e avrebbe tanto voluto dirgli quelle due paroline. Ma la paura la bloccò. Nonostante stessero insieme da quasi un anno aveva ancora paura dell’amore. Aveva paura che se gli avesse detto quelle parole lui sarebbe scappato via. Ma non sapeva che anche lui provava lo stesso e per lo stesso motivo aveva paura di dirle ad alta voce. Entrambi ritenevano quelle due parole una promessa, una promessa che non si poteva fare a chiunque.
-Allora chi era?
Disse il ragazzo gelosamente.
-Harry.
Disse ricordandosi del messaggio del riccio.
“Appofittane per studiare storia xxLiz”
Gli rispose semplicemente ammiccando alla sua scusa.
 
 
 
 
 
La prima cosa che pensò Elisabeth quella mattina del 20 maggio 2013 fu: “ Ma chi cazzo chiama a quest’ora?” 
Allungò la mano verso il comodino prendendo il telefonino accorgendosi solo dopo che era il telefono della stanza a squillare e non il suo. Allungò ancora di più la mano per prendere la cornetta e rispondere.
-Pronto?
Sussurrò in uno sbadiglio.
-Preparati, ci vediamo tra un’ora nella Hall.
Disse una voce allegra che subito collegò a Zayn.
-Scusa ma che ore sono?
-Sono le otto di lunedì venti maggio.
-Ok Zayn ti ho chiesto solo che ore erano non il giorno.

Disse troppo stanca per capire realmente che giorno fosso quello.
-E poi scusa perché mi hai svegliato così preso? Per una volta che potevo dormire?
-Dormirai in aereo questo pomeriggio, ora preparati.

La ragazza continuò a non capire il motivo della felicità del moro. Si alzò dal letto e trascinando i piedi raggiunse il bagno. Dopo essersi vestita e lavata prese il suo telefonino e guardò l’orario.
8:40 del 05/20/12.
Solo ora riuscì a capire la felicità del suo ragazzo. Oggi avrebbero compiuto un anno insieme. Non riuscì a non sorridere e quando raggiunse la Hall trovando il suo ragazzo seduto sul divano, cercando di capire cosa stesse dicendo il telegiornale, non riuscì a non saltarli sopra e stingerlo in un abbraccio. Un abbraccio che venne subito ricambiato.
-Auguri amore.
Sussurrò al suo orecchio Zayn.
Solo dopo Zayn si accorse di come aveva chiamato la sua ragazza diventando rosso in zona guance proprio come la sua ragazza. Non erano soliti scambiarsi nomignoli, anzi la trovavano entrambi una cosa stupida. Però quel soprannome gli era uscito naturale, forse solo perché quello che provava per lei era amore, amore vero.
-Auguri.
Rispose la ragazza ancora rossa lasciandoli un leggero bacio sulle labbra.
-Andiamo?
-Dove?
-A fare colazione e poi un giro.

Annuì e dopo essersi alzata dal suo ragazzo perdendo ogni contatto con lui si sentì vuota.
Però quel vuoto venne ben presto colmato quando il ragazzo intrecciò le loro dita.
 
 
-Perché siamo qui?
Domandò curiosa Lizzie ritrovandosi sotto il balconcino di Giulietta.
-Ieri quando siamo venuti non sono riuscito a fare una cosa.
-Cosa?

Zayn le indicò semplicemente con un cenno della testa una piccola ringhiera con diversi lucchetti posta lì vicino. Poi le mostrò un lucchetto e un pennarello. Subito le labbra della ragazza si aprirono in un sorriso proprio come quelle del moro. Aprì il pennarello e dopo aver scritto “Layn 05/20/11” sopra lo attaccò dove c’erano gli altri. Lizzie non si trattenne dal baciarlo e come ogni volta il suo cuore cominciò a battere velocemente e i rinoceronti nel suo stomaco cominciarono a ballare la samba.
Poi sfilò il pennarello dalla tasca dei jeans del suo ragazzo e si avvicinò alla parete piena di scritte. Anche lei, come tutti gli innamorati lasciò una scritta. “Layn was here”.
Questa volta fu il ragazzo ad annullare la distanza tra di loro.
-Ti amo.
Si lasciò scappare Zayn causando un esplosione di gioia nel petto della sua ragazza.
-Ti amo.
Gli rispose lei. Il ragazzo quasi non credette davvero che fosse la realtà. Non riusciva a credere di aver trovato l’amore.
Finalmente, dopo un anno, erano riusciti a farsi quella promessa. Una promessa che serrarono con un bacio. Un bacio diverso. Un bacio dolce. Il bacio più bello che si fossero mai dati, forse perché dietro quel bacio c’era quella promessa, quel Ti amo.
Le ragazzine che passavano lì vicino si fermarono a guardare quel bacio. Invidiavano quella ragazza non solo perché il ragazzo con cui si stava baciando era fra i più belli mai visti, anche perché si vedeva che dietro quel bacio si nascondeva il vero amore. Quelle ragazzine la invidiavano per quello, perché era riuscita a trovare il vero amore, cosa che hai giorni d’oggi è veramente difficile.
Troppi ragazzi che l’unica cosa che voglio dalle ragazze è il sesso, troppe ragazze che pur di avere una minima attenzione da parte di un ragazzo aprono le gambe al primo che passa, troppi ti amo detti senza valore. Proprio per questo per Elisabeth e Zayn il “Ti Amo” era importante ed avevano aspettato un anno per dirselo, nonostante si amassero fin dal primo momento che si erano visti solo che non lo sapevano.



 

THE END
 
Eh già.. anche questa è finita.. 
il amo particolarmete questo capitolo.. Zayn e Liz finalmente si sono detti ti amo.. poi sono troppo pucciosi vhjzbvkhdf mi mancheranno molto :c ora mi dedicherò completamente alla nuova FF perchè ho finito di scrivere anche They Don't Know About Us.. credo che martedì cericherò il nuovo capitolo di quella FF c: ora vado a dormire notteeee <3
  
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