Prologo
Cerimonia
dello Smistamento.
La
Sala Grande è gremita di studenti.
Il
Cappello Parlante è poggiato su uno sgabello in mezzo alla
Sala.
-Shar
Evelyn-
Evelyn.
Una
ragazzina si stacca dalla fila e viene avanti.
Sono qui, mio Signore.
Ha
dei lunghi capelli neri che le incorniciano il viso, leggermente mossi,
la
pelle lattea e gli occhi di uno strano rosso sangue.
Pare
un angelo.
Conosci l’amicizia,
Evelyn?
La
giovane si siede e si calca in testa il Cappello.
No.
Rimane
seduta per alcuni istanti, la schiena dritta e un’espressione
impenetrabile sul
volto pallido.
Cos’è
l’amore, Evelyn?
Il
Cappello ha fatto la sua scelta.
Non lo so.
-SERPEVERDE!-
grida a tutta la sala.
Sai qual è il tuo
compito?
La
ragazza si alza, si toglie il Cappello e lo poggia sullo sgabello.
Sì, mio Signore
Poi
si dirige a passi lenti verso il tavolo dei Serpeverde.
Cosa sei, Evelyn?
Il
suo portamento è elegante e austero.
Un’arma, mio Signore.
Uno strumento.
Il
suo viso dimostra molti più anni di quanti ne ha realmente.
Sai cosa devi fare. So
che non mi deluderai.
Si
siede al tavolo, salutata calorosamente dai nuovi compagni.
Certamente, mio
Signore.
Ma
lei è indifferente a quei saluti.
Ad Hogwarts
incontrerai altri maghi e altre streghe.
È
indifferente a tutti loro.
Chi non è fedele deve
morire.
L’unica
cosa che le interessa è fare il suo dovere.
Evelyn, tu sei la
Regina. Cosa fa la regina negli scacchi?
E
farlo bene.
Difende il Re. Fino
alla morte.
Tutto
il resto non ha importanza.
Esattamente.