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Autore: Buzzlightyear    30/09/2013    0 recensioni
FAN FICTION MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
"Io torno a casa." Disse il ragazzo dai capelli ricci.
Il ragazzo rimase incantato daglli occhi di Jessi, e si innamorò subito del modo in cui rideva.
"Ti piacciono le tartarughe?"
Notò che poratava una maglietta verde con delle tartarughine, e degli orecchini abinati. A
lla sua domanda, gli occhi azzurri di lei si illuminarono.
" Oh si le adoro! Sono così dolci! A te piacciono?"
"Sono il mio animale preferito, guarda" Le disse il ragazzo facendole vedere il porta chiavi e lo sfondo del telefono.
"Cos'altro ti piace?"...
*Estratto dal terzo capitolo*
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Turtles.



 
 
 



With a smile
You pull the deepest secrets from my heart
In all honesty
I'm speechless and I don't know where to start.

{One Direction-Something about the way you look tonight}








 
 

“ Ti giuro che non ti sto prendendo in giro sono seria!” Disse Fe dall’altra parte della cornetta.

Dopo pochi secondi la porta della camera di Jessi si aprì. Entrò la madre che essendosi preoccupata per le urla sentite dalla cucina era accorsa per sentire che stava succedendo.
“Jessi tutto bene?” disse asciugandosi le mani ancora bagnate sul grembiule che indossava.
“Mamma, siediti, non ci crederai mai, gli zii di Fefè mi hanno chiesto di andare da loro in Inghilterra e stare finche ci sta Fefè!” Jessi era troppo felice e non poté trattenere le lacrime di gioia che iniziarono a rigarle le guance.

La ragazza dagli occhi azzurri sarebbe stata felice di partire, per molti motivi, amava l’Inghilterra, amava stare con Fefè, ma soprattutto si sarebbe distaccata dalla sua quotidianità, sarebbe riuscita a distrarsi dalle cose successe giorni prima, e magari allontanare tutte le preoccupazioni che la turbavano in quel periodo.

La madre prese il telefono per parlare con gli zii, per ringraziarli e per chiarire i dettagli sul viaggio.

Così Jessi rimase in camera da sola, lì distesa sul suo letto, a fissare il soffitto mentre la sua mente era già partita, già aveva iniziato a fantasticare su tutte le cose che sarebbero potute succedere in quei mesi, tut..
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che, furtivamente, si era introdotto nella sua stanza e aveva spento la musica.
“Siete insopportabili, tu e i Muse! Ma non puoi ascoltare altro?” era Andy, con la sua fissa per il pop britannico, strano che non le ave ancora mai parlato di quel gruppo che aveva nominato Fe al telefono, eppure lui sapeva sempre tutto, era come una specie di ossessione maniacale.
Ha 20 anni, anagraficamente, ma non sembra, biondo, alto con gli occhi azzurri, insomma la copia di Jessi solo che al maschile.

Era troppo felice per arrabbiarsi e cosi senza fiatare, prese l’ipod e si mise le cuffiette con la musica a palla.
Jessi non avendo sentito la porta sbattere, vide il fratello ancora lì in piedi, come se si aspettasse veramente una risposta, così iniziò a cantare, il fratello non sopportava che lei cantasse, non perché era stonata ma perché non gli piacevano le canzoni che cantava, così uscì sbattendo la porta, come da copione.
Diciamo che si volevano bene, ma amavano farsi i dispetti nonostante lei avesse quasi 18 anni e lui 20.

Tornò ai suoi pensieri e alle sue fantasie quando qualcuno, di nuovo, entrò in camera sua.

“Jessi inizia a prepararti la valigia, parti lunedì, e non dire che non hai tempo per fartela! Hai un week-end per pensare a tutte le cose che hai da portare, non ti devi scordare nulla!”
Jessi scattò seduta sul letto, guardando la mamma con occhi sognanti.
“Il biglietto? Lo hai già preso oppure no? Verrai con me o farò il viaggio in aereo da sola?”  aveva un sacco di domande da fare alla mamma e non solo a lei, chissà se le sarebbe ricordate tutte.
“Allora il biglietto te lo hanno preso gli zii di Fe, ricordati di ringraziarli per tutto! Ora lo devo stampare. Poi andrai da sola anche perché hai quasi 18 anni e non mi sembra il caso di venire  con te, una volta lì ci sarà lo zio o la zia di Fe a prenderti perché lei starà a scuola e andrete a prenderla. Pensi di potercela fare a salire su un aereo o sarai capace di perderti anche lì?” chiese la mamma alludendo al fatto che pochi mesi prima si era persa in un centro commerciale.
“Ce la posso fare tranquilla e poi come hai detto tu SONO ABBATSANZA GRANDE” disse cercando di imitare la sua voce e scoppiando a ridere subito dopo seguita a ruota dalla mamma.

Ci mise 3 ore esatte per farsi la valigia, non ci aveva mai messo così tanto, ma aveva curato ogni minimo dettaglio e abbinamento possibile per quei giorni, insomma aveva svuotato l’armadio e riempito la valigia, che fece fatica a chiudersi.

Dopodiché si mise un po’ al computer, e puntualmente alle 8.30pm dopo aver mangiato la chiamò Fefè.
“Hi bebeeeeee” rispose felice di sentire la sua migliore amica.
“Bellaaaaaaaa!” esclamò Fe dall’Inghilterra.
“Non ce la posso fare domani è sabato e devo andare a scuola! Ti pare una cosa giusta?”
Fefè non rispose si limitò a ridere, poiché lei non ci andava.
“Cosa ti ridi? Guarda che quando vengo lunedì ti faccio tanto di quel solletico che ti faccio morire!”
“Nono tranquilla non voglio morire. Comunque non stavo ridendo di te, ma per un video dove c’è il mio dolcissimo Niall che ride e la sua risata ti giuro che è la risata più contagiosa che io abbia mai sentito.” Disse continuando a ridere.
“Oddio, chi è Niall?”
“Mia cara Jessi quante cose devo insegnarti! Allora Niall è uno dei One Direction, è bellissimo anche se lui non lo vuole ammettere, ha una voce stupenda, un sorriso bellissimo, anche se prima era molto più bello con i suoi denti non perfetti.”
“Certo Fe, basta che ci credi tu e siamo tutti felici!” disse sarcastica Jessi.
“Uffa ma è vero! Poi ci sono gli altri che sono Louis, che ama le carote e non crescerà mai, Liam che ha una voce che non si può descrivere e quegli occhi marroni cioccolato che sono qualcosa di indimenticabile , Zayn , invece è vanitoso ma se lo può permettere perché è davvero un fico, ed in fine Harry che ha dei ricci fantastici, e degli occhi verdi all’ interno dei quali ti potesti perdere se non stai attenta..”

Non si ricorda per quanto tempo Fe le parlò di quei tipi, ma ad un certo punto dovettero attaccare perché da Jessi era mezzanotte e doveva andare a dormire sennò non si sarebbe alzata il giorno dopo per andare a suola.

Le 3 ore scolastiche passarono velocemente, come  tutto il week-end durante il quale Jessi uscì con le amiche per salutarle e loro le diedero un pacchetto con all’ interno una maglietta, cuffiette e una cover per il telefono e una maglietta con delle tartarughine sopra.  Le abbracciò riempiendole di baci, e si salutarono.
La domenica, dopo essersi svegliata alle 12.00, finì gli ultimi preparativi per il viaggio, uscendo con la mamma per comprare le ultime cose mancanti. Dopo di che decise cosa vestirsi e optò per un look molto comodo composto da jeans, la nuova maglia con le tartarughine e quindi tutto il coordinato di cuffie, cover e orecchini, le sue adorate convers bianche e la borsa della gola bianca, con all’ interno tutto l’utile e indispensabile per il viaggio. Ci mise dentro anche due pacchetti di HARIBO giusto per addolcire il viaggio.
Sicura di aver preso anche l’ipod e il carica batterie, alle 9 si mise a dormire, anche se dormì per poco non riuscendo a prendere sonno, e il giorno dopo si svegliò alle 5.


La sveglia suonò, ma Jessi già era in piedi a prepararsi,e alle 7.30 erano in aeroporto con la mamma pronta per partire. Era agitatissima, visto che non aveva mai preso un aereo da sola per andare all’estero e la partenza e l’atterraggio un po’ la spaventavano. Alle 8.00 la salutò e andò verso l’aereo dopo aver fatto tutti i controlli più possibili e inimmaginabili, dopodiché salì sull’ aereo e si sedette al suo posto.

Iniziò a salirle l’ansia.

Così iniziò a guardare fuori dal finestrino, non facendo caso a chi si sedette accanto a lei, mise la modalità aereo e iniziò a pensare a quando sarebbe arrivata a Londra, ma quando l’aereo iniziò a muoversi la sua mano iniziò a tremare e temette che non si sarebbe mai più fermata quando qualcuno gliela strinse forte.

Si girò e vide due occhioni verdi, incorniciati da una massa confusa e disordinata di ricci, appena i loro sguardi si incrociarono il ragazzo le sorrise, non aveva mai visto un sorriso più splendente.
“E’ la prima volta che prendi l’aereo?” le chiese il ragazzo dagli occhi profondi.
“Si, cioè no, ma è la prima volta che lo prendo da sola” gli rispose ancora incantata, cercando di formulare una frase con senso compiuto.
“Beh puoi stare tranquilla, non cambia molto. Comunque piace Harry!” le disse sfoderando quel sorriso a 36 denti.
“Piacere Jessica, ma puoi chiamarmi Jessi.” Disse ricambiando il sorriso.

Jessi aveva già sentito quel nome, ma non si ricordava bene quando, ma poi le venne in mente che uno dei componenti della band che le aveva nominato Fe si chiamava come lui, pensando all assurda coincidenza rise.
“Tutto bene?”
“Si si tutto bene” sorrise.
“Allora Jessica dimmi un po’, dove stai andando di bello?” disse sistemandosi i ricci.
“ Ti prego chiamami Jessi non mi piace molto il mio nome intero, comunque sto andando a trovare la mia migliore amica che sta dagli zii a Londra, vado a farle un po’ di compagnia insomma.” Gli rispose Jessi facendo caso al fatto che nonostante fossero in volo lui ancora non le aveva lasciato la mano.

Spostò un attimo lo sguardo fuori dal finestrino e si accorse di stare in mezzo alle nuvole bianche che sembravano fatte di zucchero filato.
Però quella visione le mise un po’ d’ansia e sobbalzò, il ragazzo accorgendosene le accarezzò il dorso della mano con il pollice.
“ E tu invece? Dove vai di bello?” Jessi tornò a guardare quel ragazzo che le dava un senso di sicurezza.
















*My Space*
Bellissime\i eccomi con il secondo capitolo! Dai sono stata velocissima con l'aggiornamento no?
Ma non abituatevici anche perchè non so quando riuscirò ad aggiornare di nuovo spero il prima possibile!
Insomma che ne pensate di questo viaggio aereo? Bhe io pagherei oro per fare un viaggio in aereo con lui, con i One Direcrion a dirla tutta!
Cavolo! Mi piacerebbe da morire che fosse tutto vero e che io ora sia al posto di Jessi, anzichè a casa mia davantii al pc a scrivere e a studiate T.T
Vabbè dai non piangiamo sul nostro presente ma viviamo la vita per quello che è! (anche se non è un gran che!)

Fatemi sapere che ne pensate e RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!
Al prossimo capitolo!


Buzz.
  
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