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Autore: Music_Love    10/10/2013    0 recensioni
La protagonista si chiama Charlottte Malik e vive a Londra da 2 mesi, non è una ragazza molto sociale ma vuole bene a suo fratello... succederrano nuove e inaspettate cose che cambieranno la vita di Charlotte!!!
BHE leggete e no ve ne pentirete :)
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Arrivata erano le otto e mezza –sicuramente Zayn si arrabbia per il mio ritardo– pensai prima di aprire la porta “finalmente, avevo detto all’ora di cena o no?” “Si, scusa  che la mamma di Liam mi ha trattenuto” dissi –come potevo dirgli che io e Lii eravamo soli a casa– pensai  “Va bene, vatti a lavare le mani” “Si metto anche apposto lo zaino” dissi salendo le scale. A cenare con noi c’era mamma, cosa strana perché lei cena sempre fuori, con un’aria turbata, diversa dal solito, e un giornale in mano, Zayn era appoggiato al muro, con lo sguardo basso, appena mi sentì arrivare alzò il viso e, con una lacrima che scendeva dal suo viso disse ”Lottie mamma deve dirti una cosa” lui sapeva già tutto, non penso era una buona notizia lui stava piangendo “Perché io digliela tu” ribadì gridando mamma “PERCHÉ TU L’HAI DECISO, TU COMANDI, ORMAI NOI NON CONTIAMO NIENTE, NOI PER TE NON SIAMO PIU’ NIENTE, ESISTE SOLO IL TUO STUPIDO LAVORO” gridò Zayn a mia madre e poi andò fuori il balcone posto al suo fianco, avevo già capito di cosa si trattava, il giornale era uno di quei tipici cataloghi per viaggi “No mamma, non questa volta” dissi scuotendo la testa allontanandomi da lei “Io e Zayn abbiamo una vita, NON PUOI PENSARE SOLO A TE STESSA, LO CAPISCI? NOI SIAMO I TUOI FIGLI E IO DA QUI NON MI MUOVO” le gridai arrabbiata, voleva traslocare, io avevo una vita finalmente e anche Zayn “Lottie ha ragione, io ho 23 anni, sono fidanzato, studio, Lottie può vivere con me, e poi a due passi da qui c’è papà” propose Zayn entrando dentro e chiudendo il balcone “No, non se ne parla, voi siete i miei figli e dovete stare con me” disse mamma “SICCOME TU STAI SEMPRE CON NOI, SEI SEMPRE A LAVORO, NON CI PREPARI NE COLAZIONE, NE PRANZO E NE CENA, NON SAI DOVE SIAMO O COSA FACCIAMO, NON TE NE FREGA NIENTE DI NOI, NOI NON SIAMO I TUOI FIGLI, TU NON SEI NOSTRA MAMMA, IO DA QUI NON ME NE VADO ” gridai andandomene in camera. Zayn mi guardò urlarle contro stupito, mamma invece stette tutto il tempo con la testa bassata a piangere, e a me non importava, per la prima volta mi ero fatta un amico, avevo una persona che, oltre a Zayn, mi dava consigli, mi supportava e sopportava, non volevo andarmene. Bussarono alla porta, probabilmente era mamma, per convincermi di restare qui, ma sicuramente era Zayn per darmi un enorme abbraccio e consolarmi, “Ehi piccola, mi fai entrare?” disse a bassa voce Zayn , adoro quando mi chiama piccola, mi fa sentire sua “Che domande, vieni ho bisogno di te” risposi singhiozzando; ero sdraiata sul letto con il telefono in mano, intenta a chiamare Liam, solo che, quando Zayn bussò, lo chiusi e lo buttai sul letto, lontano da me, mi avvicinai al cuscino e aspettai che Zayn venisse a darmi un abbraccio forte, e a rassicurarmi che sarei rimasta qui “Dai su, non piangere, mi fai star male” disse avvicinandosi a me, poi si sedette sul letto vicino a me, con una mano mi accarezzò il viso, con l’altra mi avvolse nel letto con le coperte “Ora dormi, e non preoccuparti non ce ne andremo a qui, promesso” mi rassicurò dandomi un bacio sulla guancia e sussurrandomi “buonanotte piccola” sapevo che Zayn sarebbe rimasto qui con me, lui mantiene sempre le promesse, mi addormentai con le sue dolci parole. Zayn scese sotto nel salone dove c’era mamma, ad un certo punto iniziarono a gridare e a urlarsi contro, finché poi smisero, mamma se ne andò, sbattendo la porta, e Zayn venne nella mia camera per assicurarsi che io dorma e poi si addormentò accanto a me. Erano le 3:15 del mattino quando mi svegliai e vidi Zayn seduto accanto a me sul letto, allora, senza svegliarlo lo coricai e lo avvolsi delicato nelle coperte, poi gli diedi un bacio sulla guancia, mi diressi in cucina, quando sentii la porta centrale aprirsi, mi fiondai velocemente in camera e socchiusi la porta per spiare, era mamma, ma cosa avrà fatto fino a quest’ora? Vabbè è meglio non pensarci e andare a letto, lei così avrebbe fatto, mi girai e vidi Zayn sveglio che mi fissava, così si accorse che era in camera mia si alzò di scatto e disse “Cosa ci faccio io qui? E chi stavi spiando?” “Sh, abbassa la voce” dissi a bassa voce “Ti eri addormentato e allora non ho voluto svegliarti, mamma è ritornata ora, non so dov’ stata” non feci in tempo a finire di parlare che Zayn uscì dalla mia camera e scese in salone, io mi infilai nel letto e cercai di addormentarmi.
 
***PARLA ZAYN***
 
Vidi mamma con una bottiglia di vodka in mano e che traballava fino in cucina così la bloccai e le dissi “Ma che cazzo hai fatto? Ma ti sei vista? Ora inizi anche ha ubriacarti?” è assurdo ora ha iniziato a ubriacarsi, cosa dico a Charlotte? “Non romper Zayn, va a dormire” disse lei con voce stridula “Senti mamma va a dormire tu che è meglio, visto che domani devi andare a lavoro”. Chiusi la conversazione e andai a vedere se Charlotte stava dormendo… aprii la porta e vidi che stava ascoltando musica e che piangeva interrottamente, così bussai e dissi “Ehi non riesci a dormire?” vedendomi si asciugo velocemente le lacrime e si tolse le cuffie dalle orecchie, mi da fastidio quando qualcuno fa piangere la mia sorellina, anche se sono geloso preferirei quando un ragazzo la fa sorridere come è successo oggi, anche se ormai ha 18 anni ed è cresciuta vorrei che rimanesse sempre la mia piccola sorellina “Perché piangi? Cosa stavi ascoltando?” le chiesi sedendomi sul letto e asciugandogli una lacrima che era caduta pochi secondi fa “Niente, non è per la canzone, ma per quello che dice” disse le appoggiando il telefono sul comodino “Posso ascoltarla anche io allora?” chiesi riprendendo il telefono “Zayn io non voglio andarmene…” mi interruppe lei “Come glielo dirò a Liam, a papà, come faremo con la scuola?” chiese lei in cerca di una risposta… ma non lo sapevo, non sapevo cosa dirle e come dirglielo che non avrei potuto fare niente  “Buona notte Charlotte” le diedi un bacio sulla fronte e me ne andai in camera. Sapevo che se ce ne andammo avrebbe sofferto e non volevo che accadesse ma non sapevo come far cambiare idea a mamma.
 
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                                                                                                             SPAZIO AUTRICE
                                                                                                ehilà! ecco il 4 capitolo, dopo due anni lol
                                                                                               questa storia mi sta incominciando a piacere lol
                                                                                          cioè questo e io prossimi capitoli sono i più belli
                                                                                           :) spero che piaccia anche a voi <3 alla
                                                                                                                prossima sisthe :* :*
  
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