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Autore: crazy640    06/04/2008    11 recensioni
Salve a tutti! Questa ff è nata sulle orme di "Io e te per sempre" ed è basata sulla coppia George/Luna ke tanto ha entusiasmato i lettori...Spero vi piaccia! Luna Lovegood fissò lo sguardo sullo specchio a figura intera che era di fronte al letto,seguendo le mosse dell'uomo che si muoveva nella stanza. Stava facendo le valigie,se ne stava andando. La stava lasciando... Le aveva promesso amore eterno,una vita insieme...e invece tutto quello che aveva avuto era stato una lunga serie di tradimenti culminata in quell'addio.
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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magical

 

 

Luna Lovegood fissò lo sguardo sullo specchio a figura intera che era di fronte al letto,seguendo le mosse dell'uomo che si muoveva nella stanza.

Stava facendo le valigie,se ne stava andando.

La stava lasciando...

Le aveva promesso amore eterno,una vita insieme...e invece tutto quello che aveva avuto era stato una lunga serie di tradimenti culminata in quell'addio.

-Cerca di non lasciare niente-gli disse lo sguardo attento a non perdersi neanche una mossa dell'uomo.

Neville Paciock si fermò e guardò lo specchio,incontrando lo sguardo della donna.

-Magari prendo le cose piu' importanti...E il resto lo vengo a prendere nei prossimi giorni-le disse con voce calma.

Possibile che non fosse neanche un pò triste?Aveva messo fine alla loro storia,stava voltando le spalle a tutti i loro progetti e a quello che avevano passato insieme in quegli anni eppure non sembrava avere il minimo rimorso o dispiacere.

Forse perchè sapeva che c'era già un altra ad aspettarlo...

-Sempre se la troverai ancora-gli disse lei,alzandosi dal letto e avvicinandosi al cassettone.

Anche se gli dava le spalle,lo sentì poggiare una delle tante scatole di cartone che aveva riempito con la sua roba sul letto e sospirare.

-Ti prego non fare così...-le disse.

-No...Non fare questi discorsi retorici.

Noi non li facciamo-gli disse.

Appoggiando entrambe le mani sul ripiano lucido e liscio del cassettone si voltò di nuovo verso Neville, incontrando il suo sguardo.

-Vuoi andartene?Liberissimo di farlo!

Ma non venirmi a dire come mi devo sentire-gli disse,una rabbia che le animava lo sguardo e le metteva in sobbuglio lo stomaco.

Neville si allontanò dal letto e fece un passo verso di lei,poi sembrò rendersi conto che non era la mossa giusta,perchè si bloccò al centro della stanza.

-Non avrei mai immaginato che sarebbe finita così-le disse.

-Come?Con i tuoi tradimenti o con te che te ne vai con la prima gallina che ti fa un complimento?Ah no,scusa ho sbagliato!

Non è la prima-gli domandò lei acida.

-Cerchiamo almeno di parlarne da persone civili,ti prego!-disse lui.

-Scusami Neve,ma in questo momento le mie buone maniere sono andate a farsi benedire!

Non capisco neanche perchè ti rivolgo la parola-gli disse Luna alzando leggermente il tono di voce.

Neville le fece un piccolo sorriso accennato,che interessò soltanto gli angoli della bocca.

-Perchè nonostante tutto i sentimenti non si cancellano facilmente-le disse.

-Per favore...-disse Luna infastidita.

Neville sospirò ancora una volta e si passò una mano fra i capelli ingelatinati.

-Non ho scelto io di innamorarmi di un'altra donna!E' successo e basta-le disse serio.

Luna lo guardò per qualche istante,uno sguardo duro che avrebbe incenerito chiunque,poi annuì.

-Bene,ora che hai fatto il tuo gran finale puoi anche andartene.

Prendi le tue scatole e esci da qui!-gli disse senza lasciar trasparire nessun'emozione dal tono di voce.

Neville sostenne il suo sguardo ancora per qualche istante,poi senza dire una parola,prese la scatola che era sul letto e uscì dalla camera da letto.

Neanche cinque minuti piu' tardi,Luna sentì la porta dell'appartamento chiudersi con un tonfo, e il silenzio piu' assoluto avvolgere la casa.

Ora poteva piangere in pace...

Si buttò sul letto,la testa sul cuscino,mentre piccole e fastidiose lacrime cominciavano a bagnarle le guance candide.

L'ultima cosa che voleva era piangere per lui,ma era piu' forte di lei...Non riusciva a fermarsi!

Aveva donato tutta sè stessa a quell'uomo e cosa aveva avuto in cambio?

Tradimenti e sofferenza.

Fin dal loro primo incontro si era convinta che lui fosse diverso,che in qualche modo le somigliasse,che avesse una sensibilità simile alla sua...forse era per questo che le era piaciuto fin da subito.

Erano dei bambini,non sapeva definirlo in modo diverso:aveva quattordici anni ed era completamente persa nel suo mondo fantastico.

Non aveva posto per i ragazzi o per gli amici...

Ma il destino doveva pensarla in modo diverso,visto che sull'Espresso per Hogwarts le aveva fatto incontrare Harry Potter e i suoi amici, un'anno avanti a lei.

Harry Potter era famoso in tutta la scuola:chi non conosceva Colui che Era Sopravvissuto?

Però lei non lo aveva mai trovato così affascinante come tutte le ragazze del suo dormitorio e del suo stesso anno.

C'era un'altro ragazzo che attirava la sua attenzione:uno piu' schivo e un pò al di fuori della sua stessa cerchia di amici.

Non sapeva molto di lui:sapeva che si chiamava Neville Paciock e anche lui faceva parte della Casa dei Grifondoro.

Avevano insieme le lezioni di Erbologia,in cui lui era un vero genio al contrario di lei,e quelle di Cura delle Creature Magiche.

L'occasione per unire le loro vite era stato prima l'Esercito di Silente e in seguito l'aver sfidato l'esercito di Mangiamorte e Voldemort durante la battaglia al Ministero.

Poi era arrivata l'estate e per tutti quei mesi,lei era stata indecisa se spedirgli o meno un gufo:e se lui non si fosse ricordato di lei?

Rivederlo a scuola era stato un sollievo:aveva saputo che molti genitori,per paura della nuova minaccia rappresentata da Voldemort preferivano tenere i loro figli a casa con sè,piuttosto che così lontani,e aveva paura che anche la nonna di Neville prendesse la stessa decisione.

Perciò quando lo aveva visto sulla banchina del binario poco prima della partenza,aveva dovuto fare quasi violenza su sè stessa per evitare di correre ad abbracciarlo.

Aveva occupato uno scompartartimento vuoto e,quando lo aveva visto arrivare nel corridoio, lo aveva tirato dentro a forza;il rossore sulle guance di lui glielo aveva fatto sembrare ancora piu' tenero...

Perchè Harry era dovuto entrare proprio in quello scompartimento?

Per settimane non aveva avuto la possibilità di rivederlo da sola,finchè un giorno non lo aveva incontrato nel parco,piegato su alcune piante.

-Che fai?-gli aveva chiesto,senza neanche salutarlo.

Lui,al suono inaspettato della sua voce,era sobbalzato e le aveva sorriso arrossendo leggermente.

-Sto studiando questo tipo di piante...Non credo di averlo nella mia collezione-le aveva detto.

Poi tornò a guardare la pianta,dandole le spalle.

-Perchè ti interessano così tanto le piante?-aveva domandato ancora Luna.

Lo aveva visto alzare le spalle,poi aveva alzato lo sguardo di nuovo su di lei.

-Forse perchè sono le uniche a cui la mia attenzione non dà fastidio-le disse facendole un'altro sorriso.

Luna era certa che al prossimo sorriso gli sarebbe saltata addosso.

Lo aveva guardato qualche istante,poi aveva deciso che era ora di buttare la bomba:in fondo,per far muovere le acque calme di uno lago,bisogna sempre buttare un sasso.

-Magari non sono le uniche...-aveva detto misteriosa.

Neville l'aveva guardata sorpreso,mentre il suo viso diventava rosso per l'imbarazzo dandogli un'espressione ancora piu' tenera.

Però prima che uno dei due potesse parlare,il suono amplificato della campanella arrivò fino a loro annunciando l'inizio di una nuova lezione.

Da quel momento,Neville aveva fatto di tutto per trovarsi nei corridoi fuori dalle sue classi per accompagnarla alla sua prossima lezione,senza però affrontare mai l'argomento lasciato in sospeso quel giorno.

Quell'anno si era concluso con l'invasione e quella che lei aveva sempre chiamato "La lotta fra il Bene e il Male".

E con la morte di Silente...

Da quel momento niente era stato lo stesso.

Dopo il funerale era andata a cercare Neville,e lo aveva trovato nello stesso posto dove era quel giorno.

I passi sul manto erboso avevano tradito la sua presenza e lui si era voltato per accoglierla con un sorriso triste.

-Sapevo che saresti arrivata-le aveva detto.

-Stai bene?-gli aveva chiesto,leggermente preoccupata.

Lui aveva scosso la testa.

-E' come se avessi perso il mio passato ancora una volta...Silente era un pò un'anello fra me e i miei genitori...E' come se li avessi persi un'altra volta-le aveva detto triste.

Un paio di mesi prima le aveva parlato dei suoi genitori,durante uno dei pomeriggi passati in riva al Lago Nero:lo sguardo fisso sull'acqua e le mani strette a pugno,come se avesse paura del suo giudizio o della sua opinione.

-Mi sento solo,Luna...Ora piu' che mai-le aveva poi detto guardandola.

Luna aveva fatto quei pochi passi che c'erano fra di loro e l'aveva abbracciato:fra i due, stranamente era lei quella piu' forte.

-Non sei solo...Ci sono io-gli aveva detto,le braccia strette attorno al collo di lui.

Sentiva il respiro caldo di Neville contro il collo,le braccia intorno alla sua vita esile.

Neville aveva alzato la testa dalla sua spalla e l'aveva guardata per qualche istante poi,timoroso aveva avvicinato il viso al suo.

Le labbra di Neville erano fredde,quasi gelate,quando si erano posate sulle sue:un bacio a stampo,insicuro.

Gli occhi avevano cercato i suoi per vedere la reazione,e lei aveva sorriso;un'altro bacio piu' lungo,piu' deciso.

Lei aveva dischiuso le labbra,dandogli maggior accesso alla sua bocca e per la prima volta aveva chiuso gli occhi,lasciandosi andare.

Aveva sentito la lingua di Neville sfiorare il suo labbro inferiore incerto e farsi strada maldestramente nella sua bocca.

Ancora adesso a distanza di anni,non sapeva dire quanto tempo erano rimasti lì,abbracciati,a scambiarsi baci.

Da quel giorno erano stati una coppia...Anche se per poco,visto l'arrivo delle vacanze e la separazione.

-Ti scriverò-le aveva detto salutandola poco prima dell'arrivo in stazione dell'Espresso.

Però per tre mesi non si erano sentiti,troppo impegnati a salvarsi la pelle per pensare all'amore:la situazione stava peggiorando sempre di piu' ed ogni giorno lei pregava i Maghi Riuniti perchè vegliassero su Neville.

Quando finalmente settembre era arrivato e con esso la partenza per Hogwarts,lo aveva cercato per tutta la banchina fra la folla di Auror e di genitori preoccupati,senza trovarlo da nessuna parte.

-Cerchi qualcuno?-aveva sentito una voce alle sue spalle.

Eccolo lì:come un'angelo custode era apparso al suo fianco e ora le sorrideva fissando il suo volto per vedere se quei mesi di lontantanza avevano portato sul suo volto qualche cambiamento.

Gli aveva sorriso e si era rifugiata fra le sue braccia,lasciandosi stringere forte contro il suo petto, respirando a pieni polmoni il suo profumo.

-Avevo paura di non rivederti...-gli aveva detto.

Lo aveva sentito ridere,con il viso nascosto fra i suoi capelli.

-La nonna non mi avrebbe mai lasciato a casa...Piuttosto mi avrebbe consegnato personalmente ai Mangiamorte-le aveva detto.

Lei aveva riso,alzando lo sguardo e affondandolo dentro i suoi occhi e,dopo mesi di lontananza,aveva posato di nuovo le labbra su quelle di lui,riscoprendo il loro sapore e quello della sua bocca.

E per un attimo,mentre la gente passava loro accanto e si affollava attorno al Treno,loro due avevano dimenticato tutto e tutti,creando un loro mondo:esistevano loro due soltanto.

Ed era in quel mondo che si erano rifugiati per tutta la durata di quell'anno,il piu' difficile,si erano fatti forza a vicenda e aiutati quando sembrava che le cose sembravano aver preso una piega irreparabile.

Ed una notte poco prima delle vacanze di Natale,per festeggiare quei mesi preziosi passati insieme,Neville le aveva fatto una sorpresa:le aveva fatto dire da Ginny di andare nella stanza delle Necessità e quando lei era arrivata,la porta si era aperta,mostrandole un tavolo per due apparecchiato con una tovaglia bianca e un candelabro con due candele accese.

Aveva fatto qualche passo nella Stanza,e nell'angolo piu' lontano aveva visto un letto a baldacchino con una pesante coperta;il pavimento era ricoperto di tappeti e alzando lo sguardo si era accorta che il soffitto era stato incantato in modo da mostrare le stelle che illuminavano la notte.

Ma dov'era Neville?

Si era voltata verso la porta e l'aveva visto:era bellissimo vestito con quel completo elegante, e con i capelli ribelli tenuti a bada con il gel.

Le aveva rivolto un sorriso timido e aveva fatto qualche passo verso di lei.

-Ti piace?-le aveva chiesto incerto.

-E me lo chiedi?E' bellissimo...-aveva detto lei guardandolo con gli occhi che luccicavano dalla felicità.

-Volevo far qualcosa di carino per te prima di partire per le vacanze...-le aveva detto lui,arrivando davanti a lei e prendendola fra le braccia.

Luna aveva sorriso.

-Nessuno ha mai fatto una cosa così dolce per me-gli aveva detto sincera.

Poi si era sporta per baciarlo,trovando subito la risposta del ragazzo.

Neville aveva pensato anche alla cena:tutto le sue pietanze preferite,compresa la torta al cioccolato come dessert.

-Hai già fatto le valigie?-le domandò Neville quando furono al dolce.

Aveva evitato di farle quella domanda per tutta la cena,ma ora sapeva di non poter aspettare oltre.

Lei aveva annuito.

-Papà verrà a prendermi alla stazione come sempre...Tu hai preparato tutto?-domandò lei.

Neville annuì in silenzio.

-A cosa pensi?-gli aveva chiesto lei.

Neville l'aveva guardata e aveva posato la forchetta sul piattino.

-Stavo pensando...che ne dici di passare insieme le vacanze?

Voglio dire passere il Natale con i nostri parenti,e poi lascere tutto e tutti per starcene un pò da soli-le propose.

-E dove?-domandò lei.

-Possiamo prenotare in qualche albergo in Scozia,o in Cornovaglia se vuoi...Ti porterò ovunque tu voglia andare-le aveva detto prendendole una mano fra le sue.

Luna aveva sorriso e aveva abbassato lo sguardo leggermente imbarazzata da quelle parole:era la prima volta che qualcuno le diceva quelle cose.

-Credi che tua nonna ti lascerà partire?-gli aveva chiesto.

-Ormai sono maggiorenne-le aveva ricordato Neville.

Lei aveva annuito.

-Allora dobbiamo solo decidere dove andare...-aveva concluso Luna.

Neville aveva sorriso estremamente sollevato e si era alzato per prenderla fra le braccia.

-Ho avuto paura che mi dicessi di no...-le aveva confessato prima di posare le labbra su quelle della ragazza.

L'aveva stretta contro il suo corpo,mettendole una mano dietro la schiena,mentre le braccia di Luna si stringevano attorno al collo del ragazzo.

Lentamente il bacio era diventato piu' profondo,piu' intenso,e aveva portato i due ragazzi a volere di piu':non era la prima volta che quel calore si impossessava di loro,ma ogni volta uno dei due,quasi sempre Neville,si staccava e cercava di riportare la situazione ad un livello meno pericoloso.

Luna le labbra ancora unite a quelle del ragazzo,era indietreggiata fino a toccare il bordo del tavolo con il fondoschiena,e vi si era quasi seduta sopra.

Le mani di Neville avevano preso ad accarezzarle i fianchi e le loro labbra si erano staccate,in cerca d'aria,per poi tornare a unirsi di nuovo pochi istanti dopo,ancora piu' fameliche.

Come se seguissero un percorso,le mani di Neville avevano accarezzato i fianchi di Luna,per passare poi alla schiena e sfiorare con la punta delle dita la curva del seno.

Luna aveva allacciato le braccia attorno alla vita di Neville avvicinandolo a sè,per evitare che lui cambiasse idea e si allontanasse da lei,togliendole quel calore e quelle carezze.

Infatti,come se le avesse letto nel pensiero,pochi attimi dopo,Neville si staccò da lei iniziando a camminare per la stanza,dandole le spalle.

Ormai lo conosceva bene e sapeva perchè si comportava così:le prime volte che Neville si comportava in quel modo strano,lei si sentiva terribilmente in imbarazzo,quasi in colpa certa di aver fatto qualcosa di male.

Poi lui le aveva spiegato,cercando di vincere l'imbarazzo per quell'argomento,che ogni volta che si lasciavano andare il suo corpo rispondeva in maniera evidente a quei baci e a quelle carezze e per evitare di arrivare ad un punto di non ritorno,preferiva fermarsi ai primi accenni dell'eccitazione.

Non c'era stato neanche bisogno di chiedergli perchè si comportava così:sapeva che lo faceva per lei.

Luna non aveva mai avuto esperienze con altri ragazzi e lo stesso valeva con Neville e il rapporto con il sesso opposto:erano entrambi vergini e inesperti e finora il fatto che lui non le facesse nessuna pressione per fare l'amore era stato un sollievo.

Ma quella notte no.

Non poteva sopportare un'altro rifiuto.

Si era staccata dal tavolo e era andata alle spalle di Neville,mettendo entrambe le mani sulle spalle del ragazzo.

-Ancora un'attimo...-aveva detto lui,senza voltarsi.

-Neve guardami!-gli aveva detto con voce quasi autoritaria.

Neville si era voltato e,come al solito,aveva legato i suoi occhi a quelli della ragazza,sorridendole in maniera disarmante.

Senza dire niente,Luna aveva posato le sue labbra su quelle del ragazzo e aveva iniziato a dargli piccoli baci,dapprima dolci poi sempre poi intensi.

-Luna aspetta...-aveva cercato ancora di fermarla lui.

-No...Non voglio piu' aspettare-gli aveva detto guardandolo negli occhi.

Aveva ripreso a baciarlo e l'aveva portato vicino al letto a baldacchino,sperando che lui,impegnato nel bacio non protestasse.

Avevano passato insieme tutta la notte,facendo l'amore per la prima volta e addormentandosi una nelle braccia dell'altro,svegliandosi poi all'alba per tornare nelle rispettive Case.

Poco prima di separarsi,Neville le aveva dato un'ultimo bacio e aveva incatenato di nuovo il suo sguardo.

-Nessun rimpianto?-le aveva domandato.

Lei aveva sorriso e scosso la testa.

-Neanche mezzo-

Si era allontanata con ancora davanti agli occhi il sorriso felice di Neville per quelle sue parole.

Purtroppo non avevano potuto fare quella vacanza che avevano progettato durante quella cena, per colpa dell'apprensione della nonna di Neville e di suo padre,e anche quando erano tornati a scuola erano davvero poche le occasioni per stare insieme piu' di mezz'ora.

Luna ricordava il resto di quell'anno come una serie di flashback sempre piu' cupi e spaventosi, alla stegua di quelle storie di terrore che i babbani si raccontano durante le vacanze attorno ad un fuoco acceso.

Le sembrava di essere nel centro del tunnel,nel buio piu' nero,e dovunque si voltasse non riusciva a scovare da nessuna parte l'uscita e la luce.

E poi all'improvviso...la luce era esplosa con la potenza di un incantesimo Lumos.

La luce e la pace.

Harry era tornato ad Hogwarts e aveva affrontato Voldemort avendo la meglio sul Signore Oscuro,portando la pace nel mondo magico.

Erano liberi...per la prima volta non dovevano piu' preoccuparsi di quello che sarebbe accaduto di li a poco o aver paura per i propri cari.

Certo quella pace era costata cara:tante morti e sofferenze...tanti amici cari che erano stati molto importanti nella sua vita.

Ancora adesso le faceva male pensarci...

Quell'anno Neville aveva finito i suoi studi e lei non sapeva ancora cosa sarebbe stato di lui:avrebbe seguito il corso di Auror come Harry,Ron e Hermione?

Una sera,poco prima di separarsi per le vacanze si erano incontrati nel parco,poco lontano dal Lago Nero dove si erano dati il loro primo bacio quasi un'anno prima.

Si era seduta sull'erba con la schiena contro il torace di Neville e l'aveva ascoltato mentre le raccontava della scomparsa di Harry:si era volatilizzato e nessuno sapeva dove fosse;le disse poi che Ron e Hermione avevano intenzione di partire per andarlo a cercare.

Luna sapeva già della scomparsa di Harry perchè glielo aveva raccontato Ginny fra le lacrime e le aveva confessato che aveva deciso di partire a sua volta per riportarlo a casa,o in caso contrario,almeno per farsi spiegare perchè era scappato in quel modo.

-Tu sai già cosa farai a settembre?-gli aveva domandato lei,sperando di avere un tono distaccato nella voce.

Anche se era di spalle,l'aveva sentito annuire.

-Davvero?Cos'è?-gli aveva chiesto.

-La professoressa Sprite mi ha chiesto di fargli da assistente-le aveva detto.

Lei aveva staccato la schiena dal suo petto e aveva voltato la testa in modo da poter incontrare il suo sguardo.

-Vuoi dire che resterai ad Hogwarts anche l'anno prossimo?-gli aveva chiesto,con un sorriso incredulo ad illuminarle il viso.

Neville le aveva riavviato i capelli dietro l'orecchio destro e aveva sorriso.

-Credevi di poterti liberare così facilmente di me?-le aveva chiesto.

Gli aveva buttato le braccia al collo,perdendo l'equilibrio e cadendogli addosso,facendo finire entrambi distesi sull'erba.

Sarebbe rimasto con lei anche l'anno successivo...

Ma se avesse saputo cosa sarebbe accaduto,l'avrebbe spinto a fare il corso da Auror.

Quando a settembre erano tornati,lei per l'ultimo anno e Neville come assistente della professoressa Sprite,si era accorta subito che c'era qualcosa di diverso:le sue compagne dell'ultimo anno e quelle del sesto si erano accorte di Neville.

Tutti lo conoscevano e tutti improvvisamente volevano la sua compagnia:volevano sapere quello che era successo l'anno precedente durante la Battaglia o negli anni precedenti nelle sfide che aveva affrontato con Harry e gli altri.

Neville non sembrava dispiacersi di quell'improvviso interesse per lui e minimizzava ogni volta che Luna lo rendeva partecipe dei suoi timori.

-Non dirmi che sei gelosa?-le diceva sempre in tono scherzoso.

Erano cominciate così le liti,che lui riteneva stupide e prive di fondamento e che li aveva allontanati sempre di piu' finchè Luna,stufa di essere oggetto dei risolini delle sue compagne e di ragazze che non aveva mai conosciuto,aveva deciso di lasciarlo.

-Hai bisogno di un pò di tempo per capire se io sono veramente la ragazza con cui vuoi stare-gli aveva detto.

Erano sempre nello stesso posto,sempre di fronte al Lago Nero.

Lui non aveva detto nulla,l'aveva ascoltata in silenzio,e nel silenzio lei si era allontanata,mettendo la parola fine a quasi due anni di vita insieme.

Per quasi due mesi,Luna si era chiusa in un bozzolo,concentrandosi soltanto sui M.A.G.O. e fingendo che lui non esistesse:quando erano in Sala Grande,evitava di alzare troppo lo sguardo sulla tavolata degli insegnanti per non incontrare i suoi occhi,e durante le lezioni di Erbologia aveva convinto una ragazza del suo stesso anno a scambiare il tavolo di lavoro,premettendole così di allontanarsi da Neville.

Quando gli esami erano finiti,e la sua esperienza ad Hogwarts,lei aveva soltanto dovuto pensare a quale sarebbe stato il suo futuro.

Ma stranamente senza Neville non riusciva a pensare a niente:era come se senza di lui,la sua vita fosse diventata un'enorme buco nero.

Ma ancora una volta era arrivata la luce...

Mancavano due giorni alla fine della sua permanenza ad Hogwarts e,spinta da un'attacco di nostalgia, aveva deciso di dire addio ai posti che l'avevano vista felice con Neville.

Alla fine del tour era arrivata anche davanti al Lago Nero e,quasi subito aveva sentito i passi sull'erba.

-Ciao-aveva detto,senza neanche voltarsi.

Non ne aveva bisogno:sapeva benissimo chi era.

-Come stai?-le aveva chiesto Neville facendo un passo in avanti.

-Che ne dici di saltare i preamboli?-aveva proposto lei.

Lui si era zittito e Luna l'aveva sentito fare un'altro passo verso di lei.

-Ti rivoglio nella mia vita...-le aveva detto.

Questa volta era stata Luna a restare in silenzio,spingendo Neville a continuare.

-Ho passato due mesi d'inferno senza di te e ho capito...ho capito che non posso e non voglio stare senza di te-le disse.

Lei si era voltata per guardarlo e,come sempre,i suoi occhi l'avevano attirata facendole dimenticare il resto.

-Non sopporto di sentirti così distante,di saperti così vicina e non poterti toccare...Di non poterti dare la buonanotte o che tu non sia l'ultima persona che vedo prima di addormentarmi...-le aveva detto arrivando di fronte a lei.

Ancora muta,Luna aveva tenuto lo sguardo nei suoi occhi,senza ribellarsi quando lui le aveva preso il volto fra le mani.

-Mi manca il tuo profumo,il tuo calore,mi mancano le tue labbra...Mi manca quando ti addormentavi contro il mio braccio...Ti prego...-aveva concluso.

Luna era rimasta ancora qualche istante in silenzio,poi aveva sospirato,sapendo benissimo che avrebbe ceduto.

Lo aveva perdonato ed erano tornati insieme,con la sola differenza che ora lui viveva a Hogwarts doveva aveva sostituito la professoressa Sprite come insegnante d'Erbologia e lei viveva a Londra,in un'appartamento in cui lui andava a trascorrere il fine settimana due volte al mese.

A studi conclusi,Luna aveva deciso di non frequentare nessun corso speciale per Auror o per entrare al Ministero:era stanca di avventure o di situazioni pericolose.

Aveva bisogno di un lavoro rilassante...E cosa c'era di piu' rilassante della roba vecchia?

Si era accorta che molti maghi guardavano con curiosità alle cose vecchie,o d'antiquariato,dei babbani e si era chiesta come poteva sfruttare la cosa.

Ne aveva parlato con Ginny e lei le aveva raccontato della passione di suo padre per gli oggetti babbani,che ormai affollavano la loro cantina e la loro soffitta convincendola ancora di piu' che quello poteva essere il lavoro perfetto per loro.

Ginny,dopo aver cercato Harry in giro per il mondo magico per quasi sei mesi senza alcun risultato,era tornata a casa e aveva passato gli ultimi quattro mesi chiusa in camera,senza preoccuparsi di niente e di nessuno.

Per questo Luna l'aveva coinvolta con il progetto dell'antiquariato:aveva la segreta speranza che quel lavoro la potesse smuovere,facendole accantonare il pensiero di Harry per un pò.

Ed fortunatamente era riuscita nel suo intento:alla fine avevano aperto un negozio,il "Now and Forever",che il giorno dell'apertura poteva contare solo sugli oggetti "gentilmente" donati dal signor Weasley,ma che nel giro di pochi mesi aveva guadagnato clienti e donazioni d'oggetti.

Se nel lavoro le cose si stavano mettendo bene,lo scotto lo pagava il rapporto con Neville.

Aveva lavorato sodo negli ultimi mesi per curare l'apertura del negozio ed essere sicura che tutto fosse perfetto il giorno dell'inaugurazione,trascurando Neville.

Da quando era diventato professore,era cambiato:era diventato piu' sicuro di sè e mal sopportava le obiezioni.

Ormai anche durante i loro litigi,voleva sempre avere l'ultima parola e un paio di volte l'aveva scoperto a trattarla con sufficenza.

-Non sono uno dei tuoi studenti!-gli urlava contro lei spesso.

E alla fine erano iniziati i tradimenti.

Inizialmente lei non se ne era accorta:si vedevano poco e non aveva abbastanza esperienza per riuscire a captare tutti i segnali.

Però c'era qualcosa che non andava quando lei andava a trovarlo ad Hogwarts:erano tornate un'altra volta le risatine e le risate di sottecchi,e questa volta non erano da parte degli studenti...

Erano da parte dei colleghi di Neville.

Loro sapevano qualcosa che lo riguardava e che indirettamente riguardava anche lei.

Poi un giorno,cercando una pergamena nel cassetto della sua scrivania,aveva scovato un biglietto d'amore.

Prenderlo e leggerlo era stato piu' forte di lei:era firmato Syria e ringraziava Neville per la notte che avevano passato insieme.

Aveva accartocciato il foglietto fra le mani mentre lacrime di rabbia le avevano annebbiato la vista:chi accidenti era Syria?E cosa era successo fra di loro?

Era ovvio cosa era successo,anche un bambino di dieci anni avrebbe saputo risponderle!

Quando Neville era tornato dalla sua lezione l'aveva letteralmente assalito:aveva urlato,aveva chiesto spiegazioni,gli aveva lanciato contro il bigliettino e poi si era messa seduta sul bordo del letto in attesa della sua risposta.

-Non avresti dovuto frugare fra le mie cose-le aveva detto lui.

-Stavo cercando una pergamena!Chi è Syria?-aveva domandato ancora lei.

-Una mia studentessa dell'ultimo anno...l'ho aiutata con un progetto difficile ed ecco spiegato il biglietto-le aveva detto lui,trattandola ancora con quell'aria di sufficenza.

-Ci sei andato a letto?-aveva domandato alzando lo sguardo su di lui.

-Sei pazza?-aveva esclamato lui,in tono scandalizzato.

-Ci sei andato a letto?-aveva chiesto ancora lei.

-Assolutamente no!-disse Neville.

Luna era rimasta in silenzio,gli occhi in quelli dell'uomo:non aveva mai saputo mentire.

E non sapeva farlo neanche adesso...

-Ogni volta che vengo a trovarti,i tuoi colleghi mi guardano con compassione,hanno quasi pena di me.

Ridono alle mie spalle,Neville.Quindi te lo chiederò di nuovo e ti prego,ti prego dimmi la verità-gli aveva detto fissandolo con occhi tristi,ma fieri.

Neville era rimasto in silenzio,deglutendo a vuoto per la serietà della conversazione.

-Ci sei andato a letto?-aveva chiesto di nuovo Luna.

Neville aveva guardato i suoi occhi ancora qualche istante,poi senza fare alcun suono,aveva abbassato lo sguardo.

E a lei era bastato quel gesto per capire.

Si era alzata ed era uscita dalla stanza:non voleva che lui la vedesse piangere.

Nonostante l'orgoglio ferito,si era convinta a dargli un'altra possibilità,certa che fosse stato soltanto un'incidente e che non sarebbe successo piu'.

E invece era successo...Tante di quelle volte che ormai aveva perso il conto.

Convinto di passarla liscia,Neville non si curava piu' di coprire le sue malefatte,arrivando anche a portare le altre donne nella casa che divideva con Luna a Londra.

Il suono del telefono arrivò provvidenziale a strapparla da quei ricordi che si facevano sempre piu' dolorosi.

Si rizzò a sedere e si asciugò le lacrime con il dorso della mano sinistra,prima di tendere l'altra verso il comodino dove c'era posato il cordless.

-Pronto?-domandò.

-Luna?Sono Draco-disse la voce dall'altra parte del filo.

-Ciao Draco,se cerchi Neville se ne è già andato...-disse voltando la testa verso la porta che collegava la camera da letto con il soggiorno.

-Lo so...Mi ha telefonato prima-la interruppe lui.

Luna aggrottò le sopracciglia.

-E allora perchè hai chiamato?-domandò incurante di sembrare maleducata.

-Mi ha chiesto di passare da te a prendere gli altri scatoloni che ha lasciato,e io volevo sapere se potevo venire a prenderli-le spiegò Draco.

Ecco spiegato il mistero...

-Il tuo amico è troppo vigliacco per venire a finire il lavoro?O non vuole vedere le macerie che si è lasciato dietro?-gli domandò riversando la rabbia sull'uomo.

-Ti va bene se passo fra venti minuti?-domandò lui,senza rispondere alle domande della donna, ma Luna lo sentì sorridere nella cornetta.

-Prima arrivi e meno corri il rischio di trovarla ridotta in cenere-ribattè lei.

Questa volta sentì chiaramente il ghigno di Malfoy entrarle nell'orecchio anche attraverso il telefono.

-Ci vediamo fra poco-le disse ancora ghignando.

-A tra poco Draco-disse lei.

Quando posò il cordless sul comodino,il viso rosso e gonfio per il pianto si era aperto in un piccolo beneaugurante sorriso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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