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Autore: crazy640    10/04/2008    10 recensioni
Salve a tutti! Questa ff è nata sulle orme di "Io e te per sempre" ed è basata sulla coppia George/Luna ke tanto ha entusiasmato i lettori...Spero vi piaccia! Luna Lovegood fissò lo sguardo sullo specchio a figura intera che era di fronte al letto,seguendo le mosse dell'uomo che si muoveva nella stanza. Stava facendo le valigie,se ne stava andando. La stava lasciando... Le aveva promesso amore eterno,una vita insieme...e invece tutto quello che aveva avuto era stato una lunga serie di tradimenti culminata in quell'addio.
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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how

 

Tutta la comunità magica conosceva e temeva Draco Malfoy.

Tutti conoscevano chi era stato,cosa aveva fatto e cos'era adesso;tutti conoscevano la sua famiglia,la Nobile Casata dei Black-Malfoy,e se un tempo ne parlavano sottovoce,quasi con paura,adesso il tono era diverso:era sparita la paura e il disgusto,che era sempre stato presente nelle loro voci,ma abilmente nascosto,ora poteva essere mostrato apertamente.

Nessuno aveva piu' paura di Draco Malfoy,ma ancora lo temevano...Per quel segno che gli marchiava il braccio e che gli avrebbe ricordato a vita il suo errore.

Ogni volta che il suo sguardo,anche se fugacemente,si posava su di esso Draco sentiva una rabbia verso sè stesso:rabbia per quello che non era riuscito a fermare e per quello che non aveva potuto fare.

Quel Marchio Nero,che un tempo aveva mostrato ai suoi compagni con orgoglio,vantandosi della sua fortuna,ora gli ricordava solo la sua stupidità.

Non si smette di essere Mangiamorte,gli aveva detto un giorno suo padre...Lui era la prova vivente che si era sbagliato.

Era nato,era cresciuto ed era stato allevato con il solo scopo di essere un Mangiamorte al servizio di Lord Voldemort,eppure quando era arrivato il momento di schierarsi non aveva esistato un secondo a passare dalla parte dei cosiddetti "buoni".

Finì di allacciarsi i bottoni della camicia bianca,lo sguardo fisso sullo specchio nella camera da letto del suo appartamento ad Hogwarts:non c'era rimasto niente di quel ragazzo.

Soltanto il nome.

Aveva ancora gli stessi capelli biondi,ora tagliati corti e controllati con il gel in modo da farli ricadere ai lati del viso in ordinate ciocche;aveva ancora lo stesso naso e la stessa bocca,che tante donne avevano baciato e morso e gli avevano invidiato per la loro perfezione e pienezza...

Aveva ancora gli stessi occhi,o forse no?Forse dopo tutte le brutture a cui erano stati costretti ad assistere erano cambiati anche loro.

Forse non erano piu' gli stessi occhi argentei che facevano sospirare le donne e che nascondevano i suoi pensieri dietro una maschera di freddezza.

Magari dopo tutto quello che avevano visto,avevano perso un pò della loro glacialità e avevano fatto cadere quella maschera.

Si allontanò dallo specchio e infilò la cintura nei passanti dei pantaloni.

Non aveva nessuna voglia di andare da Luna,ma lo aveva promesso a Neville e lui non era mai venuto meno alla sua parola...

Soltanto una volta.

La piu' importante,quella che gli aveva salvato l'anima...

Sentì bussare con decisione alla porta e pochi secondi dopo questa si aprì.

Neville infilò parte del suo corpo nella stanza e lo guardò.

-Hai fatto quella telefonata?-gli domandò saltando i preamboli.

-Sto andando da lei adesso-gli rispose,continuando a tenere lo sguardo fisso sulla cintura,come se avesse paura di sbagliare qualcosa.

-Che voce aveva?-gli domandò l'altro,dopo un'attimo di esitazione.

-Te ne frega qualcosa?-ribattè,guardandolo.

-Dray!-disse come se quello bastasse a rimproverarlo.

-Neve,credo sia meglio che io finisca di prepararmi se vuoi avere indietro le tue cose intatte e non ridotte in cenere-disse sedendosi sul letto e infilandosi una calza.

Lo sentì espirare.

-Ok,va bene,ci vediamo piu' tardi!-gli disse Neville,prima di richiudersi la porta alle spalle.

Si lasciò andare ad un sospirò e buttò la calza sul letto:sapeva che sarebbe finita in quel modo.

Erano mesi che aspettava di sentire la deflagrazione di quella bomba,e finalmente quella mattina era successo.

Era quasi contento per Luna:ormai era diventata lo zimbello di Hogwarts.

Tutti,professori e studenti,sapevano delle scappatelle di Neville e lui sembrava non avere nessun'intenzione di coprire le sue malefatte,così ogni volta che la vedevano era un continuo di risatine e occhiate di compassione per quella povera ragazza che si ostinava a dare altre opportunità ad un'uomo che non sarebbe cambiato.

Si fermò un'istante a riflettere all'assurdità di quel pensiero:da quando era diventato empatico con una Corvonero?

Aveva sempre odiato chiunque non fosse un Serpeverde.

Accidenti lui era il Re delle Serpi!Era puro Serpeverde,il capello parlante non aveva neanche avuto bisogno di posarsi sulla sua testa per smistarlo!

Tutti i suoi amici erano sempre stati dei compagni di Casa...ma quando aveva avuto bisogno di loro,dove erano?

Dov'era Pansy che diceva di amarlo piu' della sua stessa vita?

Dov'erano Tiger,Goyle,Zabini,Nott?

Non appena era caduto in disgrazia non avevano pensato due volte prima di abbandonarlo al suo destino e salvarsi la pelle...ma in fondo cosa si aspettava?Anche lui avrebbe fatto lo stesso se fosse capitato ad uno di loro.

Allora perchè adesso ci restava così male?

Forse perchè era cambiato...

Quando Potter aveva sconfitto il Signore Oscuro,fin da subito aveva capito che non sarebbe piu' tornato a far parte dei "cattivi".

Ma cosa sarebbe diventato,allora?

Dopo gli ovvi festeggiamenti,nel mondo magico si erano aperti i processi per tutti coloro che avevano aiutato Voldemort a tornare al Potere.

Suo padre era stato portato ad Azkaban,il giorno stesso della morte di Voldemort,e da lì attendeva l'inizio del suo processo.

Sua madre,invece,si era rinchiusa a Malfoy Manor e si era praticamente isolata dal mondo, mantenendo i contatti soltanto con lui:sembrava tornata bambina.

Il suo piu' grande timore in quei mesi era stata la possibilità che anche sua madre venisse incriminata per colpa del patto che aveva stretto con Piton,ma fortunatamente non avvenne:per tutto quel tempo si occupò di lei neanche fosse una bambola di pezza.

Aveva imparato a vestirla,a lavarla,a farla mangiare anche quando lei non voleva,e qualche volta arrivava ad addormentarsi sulla sedia accanto a lei per essere sicuro che dormisse tranquilla.

Ma c'era anche un'altra paura che lo tormentava:la possibilità di essere incriminato per quello che era successo durante il quinto anno ad Hogwarts.

Non poteva finire ad Azkaban,non con sua madre in quelle condizioni...

Così una notte,dopo essersi assicurato che lei dormisse,si era smaterializzato ed era arrivato di fronte a quella che doveva essere una casa,anche se all'apparenza non ne aveva l'aspetto.

Superò il cortile e bussò alla porta.

Quando la porta si aprì,la luce che proveniva dall'interno lo colpì in pieno viso,impedendogli per qualche istante di riconoscere la persona di fronte a sè,poi strizzò gli occhi e ne riconobbe le fattezze.

-Salve Signor Weasley-lo aveva salutato con voce seria.

Sapeva che era già una grande vittoria il fatto che l'uomo avesse deciso di riceverlo,dopo tutto quello che lui e suo padre avevano fatto e detto contro la famiglia Weasley.

Aveva spedito quel gufo quasi senza speranza,pronto a rivolgersi alla McGranitt nel caso fosse stato necessario,ma la sera prima aveva ricevuto un messaggio di risposta che lo invitava ad andare a casa sua per quel giorno.

-Salve Malfoy-aveva detto l'uomo facendosi da parte per farlo entrare.

Si era ritrovato nella cucina,e aveva dato un'occhiata in giro cercando di non assumere un'aria troppo sostenuta o schifata per quello che aveva intorno,per non offendere l'uomo che poteva aiutarlo.

-Seguimi-lo sentì dire.

L'uomo lo guidò nella casa fino al salotto,dove gli indicò una sedia poco distante dal fuoco e si sedette sul divano di fronte a questa.

Draco si sedette e restò per qualche istante in silenzio,scoprendo di non sapere da dove cominciare.

Doveva chiedergli scusa?Non gli avrebbe mai creduto.

Andare dritto al punto?Forse era la cosa piu' giusta da fare...

-Ho bisogno di aiuto-aveva detto,ancor prima di poter cercare le parole adatte per iniziare il discorso.

L'uomo di fronte a lui l'aveva guardato in silenzio,le mani giunte sul grembo ed era rimasto in silenzio ad osservarlo per un tempo che gli sembrò infinito:quanto ci voleva per dare una risposta?

Forse aveva bisogno di qualche informazione in piu',pensò Draco all'improvviso.

Si mosse a disagio sulla poltrona e tornò a guardare l'uomo in volto,cercando di non incontrare il suo sguardo.

-Non posso finire ad Azkaban...Non so se c'è un processo contro di me per quello che ho fatto o se è soltanto una mia paura...ma non posso finire ad Azkaban-aveva ripetuto.

-Il Consiglio sta valutando se processarti o meno-fece l'uomo,parlando per la prima volta.

Per un'istante sembrò che tutta l'aria della stanza era stata risucchiata lasciandolo completamente senza fiato:stavano aprendo un processo contro di lui!

-Non posso andare ad Azkaban...-aveva ripetuto,per l'ennesima volta,nascondendo la sua paura dietro la durezza.

-L'avevo intuito...Perchè sarebbe un'offesa per la nobile famiglia Malfoy?-aveva chiesto l'uomo senza nessun'inflessione particolare nella voce.

Aveva scosso la testa e aveva capito che se voleva l'aiuto di Weasley al Ministero,doveva semplicemente dirgli la verità.

-Mia madre...Non posso lasciarla sola.

Da quando mio padre è in prigione è caduta in depressione:non mangia,non beve,a malapena si alza dal letto...Sono io che mi occupo di lei,e se ora voi mi sbattete ad Azkaban so già che lei si lascerà morire-aveva detto rivelando il segreto inconfessabile della sua famiglia.

Arthur Weasley l'aveva guardato in silenzio,aspettando che continuasse.

-Non posso perdere mia madre...-aveva aggiunto Draco.

Per la prima volta da quando erano in quella stanza,incontrò gli occhi del suo interlocutore e si accorse che erano tristi,pieni di una tristezza che niente e nessuno avrebbe potuto alleviare.

-Malfoy,capisco le tue onorevoli motivazioni,ma non so se al Ministero basteranno-gli aveva detto.

-Sono disposto a tutto-gli aveva detto sicuro.

L'uomo l'aveva guardato qualche istante e poi aveva espirato forte.

-Io non lo so...-aveva iniziato.

-Anche a dire dove sono nascosti i Mangiamorte che state cercando-aveva rivelato,con lo sguardo sul viso di Weasley.

L'espressione del suo interlocutore era cambiata:da dubbiosa e sfiduciata era diventata,nel giro di pochi istanti,sicura e attenta.

-Quali?-aveva chiesto.

-Dai miei compagni di Casa ad alcuni dei piu' importanti-aveva continuato Draco serio.

Si erano guardati per qualche istante:uno voleva cercare nei suoi occhi argenti la prova che quelle non fossero menzogne e l'altro voleva dimostrargli la sua sincerità.

Almeno quella volta non aveva mentito o imbrogliato...Avrebbe fatto qualsiasi cosa per sua madre.

-Non è una decisione che posso prendere da solo...Devo parlarne con qualcuno al Ministero e poi ti farò sapere-aveva detto Weasley.

-Ma in cambio voglio la sicurezza che nè io,nè mia madre finiremo mai sotto processo o peggio ancora ad Azkaban...-aveva detto Draco,ponendo le sue condizioni.

L'uomo lo aveva guardato e poi,senza dire niente,si era alzato e gli aveva teso la mano.

Draco aveva fatto lo stesso e gli aveva stretto la mano.

-Ti farò avere notizie fra pochi giorni-aveva concluso Weasley.

Ovviamente erano state notizie positive e,grazie alle sue informazioni,molti dei Mangiamorte che avevano preso parte all'incursione ad Hogwarts durante il quinto anno e alla Battaglia furono catturati e processati.

Lui e sua madre si erano salvati.

Suo padre,al contrario,aveva ricevuto una condanna a vita ad Azkaban,senza possibilità di contatti con i suoi famigliari,cosa che aveva scioccato sua madre piu' della sentenza stessa.

Non si era mai ripresa,fino al giorno della morte neanche sei mesi dopo.

Le aveva fatto un gran funerale,con una bara bianca di marmo e tanti fiori,tante rose,che ricoprivano il feretro:nella tomba aveva messo una sua foto e una di suo padre.

Non voleva che fosse sola...

L'aveva sepolta al Manor,poco lontano dal labirinto dove lui e suo padre si divertivano a sfidarsi quando lui era ancora un bambino ed ad un'occhio estraneo apparivano come una spensierata famiglia felice.

Si era chiesto piu' volte,se era veramente servito vendere tutta la cerchia d'amici dei suoi genitori al Ministero visto che sua madre comunque non era piu' con lui.

Ma se non l'avesse fatto,lei sarebbe morta ad Azkaban circondata da pazzi assassini e da Dissennatori,magari proprio per colpa loro.

Aveva sicuramente fatto la scelta piu' giusta...

Poco tempo dopo la conclusione dei processi piu' importanti,aveva conosciuto sua moglie.

Sua moglie...Alle volte si dimenticava persino di essere sposato.

Astoria Greengrass,la sorella di Daphne,un'altra delle tante compagne di letto che aveva avuto durante i sette anni ad Hogwarts.

L'aveva conosciuta causalmente un giorno che era in giro per Diagon Alley:stava uscendo da un negozio e le era letteralmente andato addosso.

Per effetto della spinta,lei era caduta a terra e Draco,spinto dal suo animo gentile e cavalleresco,le aveva offerto la mano per aiutarla a rialzarsi.

-Le sembra il modo di camminare questo?-gli aveva detto la donna,rimettendosi in piedi.

Draco aveva posato lo sguardo sul bel viso della donna e si era fermato un'istante ad osservarla: occhi neri profondi e fiammeggianti,un naso perfetto con la punta leggermente all'insu' che sovrastava una bocca piccola e piena.

Il tutto in una cornice di capelli neri splendenti,che facevano risaltare ancora di piu' la pelle candida.

-Vogliamo parlare del suo modo di camminare?Era lei quella che stava entrando,avrebbe dovuto vedermi-aveva ribattuto Draco,un ghigno malandrino sul viso.

-Che faccia tosta!-aveva detto lei prima di scansarlo di lato per entrare nel negozio.

Draco si era voltato a guardarla attraverso i vetri del negozio e aveva deciso che doveva assolutamente sapere chi fosse.

Non ci aveva messo molto:nel giro di pochi giorni aveva scoperto il suo nome,la sua età e se fosse libera o meno,non che la cosa fosse importante.

Quando aveva deciso la sua preda,la presenza di un rivale rendeva la caccia solo piu' divertente.

Aveva aspettato un'altro giorno prima di presentarsi a casa sua,con un mazzo di gigli bianchi per Daphne.

Se ricordava bene erano i suoi fiori preferiti.

Daphne era l'unica che non gli aveva voltato le spalle dopo il processo:anche suo padre era morto nella Battaglia e da quel momento qualcosa era scattato in lei facendole cambiare idea e facendole capire quanto tutto in realtà fosse stupido e insensato.

Era diventata la sua migliore amica in pochissimo tempo ed era l'unica che veniva a trovare sua madre e che era venuta al suo funerale.

Quando aveva bussato alla porta,il destino aveva voluto che fosse proprio Astoria ad aprirgli,che vedendoselo di fronte,era rimasta alcuni istanti silenziosa sbigottita.

-E lei che ci fa qui?-gli aveva chiesto poi.

-Tu sei Astoria Greengrass-aveva detto Draco,senza rispondere alla sua domanda.

-Ci conosciamo?-aveva domandato lei,perdendo per un'attimo la sua aria acida.

Draco aveva sfoggiato uno dei suoi ghigni migliori e aveva fatto un mezzo inchino.

-Draco Malfoy,per servirti-si era presentato.

Si era accorto subito che le guance della donna erano diventate paonazze,ma da buon gentiluomo aveva fatto finta di non notarlo.

A quanto pare la sua fama lo precedeva ancora una volta...

-Daphne è in casa?-aveva chiesto poi.

La ragazza si era fatta da parte per farlo entrare e aveva chiuso la porta dietro di lui.

Daphne lo aveva accolto con il solito affetto e lo aveva abbracciato alla sola vista dei fiori.

Era rimasto da loro per un'ora parlando soltanto con Daphne e lanciando dei veloci sguardi ad Astoria incontrando sempre il suo sguardo senza però rivolgerle mai la parola,concentrando tutta la sua attenzione sull'amica.

Quando se ne era andato,era stata sempre Astoria che lo aveva accompagnato alla porta e approfittando di quel momento da soli,Draco le aveva chiesto un'aiuto per sistemare la tesa della giacca.

Sapeva farlo benissimo da solo,ma voleva sapere che sensazioni gli avrebbe dato il corpo della donna accanto al suo.

Astoria era stata al gioco:con mani agili gli aveva sistemato la tesa della giacca,sfiorandogli con la punta delle dita la pelle del collo e facendolo fremere quando i loro occhi si erano incontrati.

-C'è qualche possibilità che ti riveda...-le aveva chiesto,gli occhi in quelli di lei.

Lei aveva sorriso maliziosa e aveva alzato le spalle.

-Magari uno di questi giorni potrei tornare in quel negozio e scontrarmi con un'emergumeno che non sa camminare...Tutto è possibile-gli aveva detto a bassa voce.

E poi se ne era andata.

Era stata una guerra anche il corteggiamento.

Se avesse capito prima quanto gli sarebbe costato soddisfare quel desiderio,avrebbe ceduto le armi e si sarebbe concentrato sulla prossima preda.

Ma era testardo e si era fissato su di lei:lei che si rifiutava persino di dargli un bacio e quando lo faceva sembrava fargli un'enorme favore.

-Possibile che tu sia così altezzosa anche quando ci sono di mezzo i sentimenti?-le aveva chiesto lui.

-Sentimenti?Tu hai dei sentimenti per me?Io credevo volessi solo portarmi a letto-aveva ribattuto lei sarcastica.

-E anche se fosse?E' vero voglio venire a letto con te,ma tu lo fai sembrare come se stessi pensando a chissà che peccato mortale-aveva commentato lui duro.

Astoria aveva riso:una risata senza allegria.

-Sai bene che se vuoi avermi nel tuo letto devi sposarmi-gli aveva ripetuto.

-E tu sai perfettamente che non lo farò!-aveva concluso lui.

Avrebbero ghiacciato le fiamme dell'inferno prima che Draco Malfoy si fosse lasciato convincere a mettere una fede nuziale al dito.

Fortunatamente la sua vita non girava tutta intorno ad Astoria:aveva il suo lavoro ad Hogwarts.

Era diventato professore di Pozioni.

Neanche lui poteva crederci quando gli era arrivata la convocazione della Preside McGranitt che gli chiedeva un colloquio:aveva pensato alle cose piu' strane ma non a quello.

Quando poi si era visto offrire il posto che un tempo era stato di Piton si era sentito... apprezzato:avevano capito che era bravo in qualcosa.

-Vi fidate di me?-non aveva potuto trattenersi dal chiedere alla McGranitt.

-Sei un'ottimo pozionista e credo che sarai anche un'ottimo insegnante-aveva risposto la preside.

-Ma io non me la so cavare con gli studenti...-aveva ribattuto lui,attraversato da quel pensiero.

Aveva visto la McGranitt sorridere leggermente.

-Perchè Piton lo sapeva fare?-gli aveva chiesto ancora sorridendo.

Anche a lui scappò un sorriso:tutto si poteva dire di Piton,tranne che fosse il migliore amico degli studenti.

-Allora accetti la mia offerta?-aveva domandato poi la donna riportandolo alla realtà.

Aveva annuito.

-Benvenuto ad Hogwarts professor Malfoy-aveva detto la donna alzandosi e porgendogli la mano.

E da allora era il professor Malfoy.

Ed il marito di Astoria Greengrass...alla fine aveva ceduto al desiderio.

Non all'amore.

Voleva quella donna con ogni piu' piccola fibra del suo corpo e l'aveva avuta.

La sera prima delle nozze,durante l'addio al celibato,si era portato a letto una delle spogliarelliste che Neville,il suo testimone gli aveva fatto trovare in camera...ma non era servito a niente.

Era un bisogno fisico di soddisfare quella passione a lungo trattenuta:era sicuro che Astoria si sarebbe sciolta come neve al sole al tocco delle sue carezze e non vedeva l'ora di sentire le sue grida di piacere e le sue suppliche.

Ma non era successo...

Come se volesse metterlo in guardia,la mattina del suo matrimonio,il suo cervello ebbe una crisi di coscienza che lo portò quasi a non presentarsi:bastava il sesso per sposare qualcuno?

Fortunatamente,o sfortunatamente,il suo testimone Neville Paciock l'aveva fatto tornare in sè e l'aveva messo davanti all'altare ad aspettare la sposa.

Il suo testimone...chi avrebbe mai pensato che avrebbe chiesto ad un Grifondoro di fargli da testimone?

Chi avrebbe mai detto che il suo migliore amico sarebbe stato quel patetico,timido e goffo Paciock?

Nessuno neanche lui...Ma era successo,e adesso si chiedeva come era possibile che non fosse successo prima.

Neville era diventato il professore di Erbologia ed era stata la prima persona che aveva incontrato sul Treno per Hogwarts.

L'unico scompartimento libero per gli insegnanti era quello dove era seduto Paciock e,con qualche riluttanza iniziale,si era seduto lì,di fronte al finestrino.

Erano rimasti in silenzio per un pò finchè Neville non aveva parlato per primo.

-Che c'è Malfoy ti hanno invalidato i M.A.G.O.?-gli aveva chiesto,con lo sguardo sempre sul finestrino.

Draco l'aveva guardato,sorpreso che gli avesse veramente rivolto la parola e che avesse anche fatto una battuta:non era Paciock quello che aveva paura anche della sua ombra?

-Almeno a me hanno qualcosa da invalidare...Tu non hai neanche quelli-gli aveva detto.

Neville aveva sorriso e aveva voltato il capo verso di lui,incontrando il suo sguardo.

-Devo aspettarmi l'arrivo della tua milizia per aver osato parlarti?-gli aveva chiesto poi.

Lui aveva scosso la testa.

-Non verrà nessuno...E i tuoi stupidi amici Grifondoro?-aveva ribattuto Draco.

Neville aveva scosso la testa a sua volta.

-Tutti impegnati in faccende piu' importanti dell'insegnare alle nuove generazioni-aveva detto con una leggera punta di amarezza nella voce.

Era iniziato tutto da lì,da quel momento:si erano sentiti in contatto,vicini,con qualcosa da condividere.

La loro amicizia aveva fatto sorridere tutti i vecchi professori che li avevano visti litigare e lanciarsi addosso incantesimi e maledizioni.

Adesso a vederli ci si domandava come mai non se ne fossero accorti prima del legame speciale che li univa.

Al contrario di Astoria,che si rifiutava categoricamente di venire ad Hogwarts,perchè la considerava un posto poco elegante,Luna veniva ogni due settimane a far visita al fidanzato.

La prima volta che si erano incontrati non avevano avuto molto da dirsi,anzi si erano presentati ed ogniuno era andato per la sua strada.

Poi però le cose erano migliorate:Luna era una delle poche persone che lo faceva ridere e con cui aveva un vero rapporto d'amicizia.

Quando per una volta avevano provato ad analizzare la loro amicizia,entrambi avevano convenuto che questa si basava sulla totale assenza di punti in comune:non c'era niente che piacesse ad entrambi o su cui fossero d'accordo.

Però insieme si divertivano e Draco era in un certo senso affascinato da Luna:era diversa da tutte le donne che aveva conosciuto nella vita.

In un certo senso,aveva qualcosa che gli ricordava sua madre.

Era la prima donna con cui era amico senza esserci andato a letto:era diversa anche da Daphne.

Così quel giorno quando l'aveva vista seduta vicino al Lago Nero,in lacrime,aveva capito che cosa era successo e che lei aveva bisogno di un'amico.

Si era seduto sull'erba accanto a lei ed era rimasto in silenzio,aspettando che i suoi singhiozzi si calmassero un pò.

-Tu lo sapevi,vero?-gli aveva chiesto lei dopo un pò,ancora con il respiro mozzo.

I suoi occhi erano rossi e gonfi,e lui per una volta ebbe voglia di prendere a pugni Neville per il modo stupido in cui si stava comportando.

Aveva annuito senza dire altro.

-Perchè non me lo hai detto?-gli aveva urlato contro,riversandogli in quella frase tutta la rabbia che provava per Neville.

Si era alzata e aveva fatto qualche passo per allontanarsi da lui,ma era stato inutile,visto che Draco la seguiva pronto per spiegarsi.

-Cosa avrei dovuto dirti?Come avrei dovuto dirtelo?

Avrei dovuto parlare del tempo e nel mezzo della conversazione dirti che era andato a letto con una studentessa dell'ultimo anno?-le aveva domandato lui,cercando di farla ragionare.

-Avresti dovuto trovare il modo!

Tu sei mio amico,cazzo!Gli amici dovrebbero aiutarti-aveva ribattuto lei.

-L'ho fatto!Ti ho protetto da tutte le risatine e dalle malelingue che giravano per la scuola,ma non posso aprire il cervello di quell'idiota del tuo fidanzato e fargli smettere di tradirti-ribattè Draco adattando il tono della sua voce a quello di Luna.

Luna si era fermata e lo aveva guardato,spaventata,senza piu' alcuna difesa.

-E' carina?-gli aveva chiesto,improvvisamente curiosa.

-Cosa?-

-E' carina questa studentessa?E' piu' bella di me?-aveva chiesto ancora lei.

-No,no che dici...E' solo piu'...-aveva detto cercando di riparare alla situazione che sembrava sempre piu' disperata.

-Piu' giovane-aveva concluso lei,ancora piu' sfiduciata.

-Parli come se fossi una cariatide:non hai ancora vent'anni!

E' vero è piu' giovane,ma non è per quello che Neville se l'è scopata-ribattè lui,andandole accanto e mettendole un braccio sulle spalle.

Luna aveva alzato lo sguardo su di lui,insicura e triste.

-Quella ragazza lo ha messo su un piedistallo:ai suoi occhi sembrava Potter!

Per lui rappresentava la novità,credo che fosse la prima volta nella sua vita che qualcuno gli desse tanta importanza-le aveva spiegato.

Luna aveva sospirato e si era coperta gli occhi rossi con una mano.

-E adesso cosa devo fare?-gli aveva chiesto.

Come poteva risponderle?Avrebbe peggiorato le cose in entrambi i casi.

-Non posso dirtelo:sei tu che devi capire quello che è piu' giusto per te-

Luna aveva annuito,strofinandosi poi  l'occhio destro con il pugno chiuso,neanche fosse ancora una bambina,e quel gesto piccolo lo aveva riempito di dolcezza,spingendolo a scappare il piu' lontano possibile.

Stava succedendo qualcosa di strano...

Alla fine Luna e Neville erano tornati insieme e lui aveva continuato a tradirla,sempre e piu' sfacciatamente...

Fino a quella mattina,quando Neville era venuto nel suo ufficio poco dopo una lezione e gli aveva detto che aveva chiuso con Luna.

-Le hai detto anche perchè?-aveva domandato senza neanche alzare lo sguardo dalla pergamena che aveva sul tavolo.

-Me lo ha chiesto...-

-E tu avresti dovuto mentire e dirle che non l'amavi piu'!-aveva ribattuto Draco.

Luna doveva essere a pezzi.

-Sai che non sono bravo a mentire e poi lo aveva capito anche lei che c'era un'altra...-

Draco aveva alzato lo sguardo verso l'amico:certe volte sembrava regredire ad un'adolescenza indolente e stupida,in cui tutto gli veniva perdonato per la sua goffaggine e idiozia.

Non aveva capito ancora che ora doveva assumersi le sue responsabilità,altrimenti altre persone avrebbero sofferto a causa sua:era ancora convinto che qualcun'altro avrebbe risolto i suoi casini.

-Perchè me lo stai dicendo?-gli aveva chiesto,cominciando a sentire puzza di bruciato.

-Avrei bisogno di un favore...-aveva iniziato.

Così gli aveva chiesto di andare da Luna a prendere il resto delle sue cose.

E Draco aveva accettato soltanto per evitare un'omicidio...

Infilò la giacca e uscì dal suo appartamento,pronto a smaterializzarsi a casa di Luna.

Dalla caduta di Lord Voldemort,le difese di Hogwarts erano state abbassate:la McGranitt aveva annullato il divieto di smaterializzarsi dentro e fuori dai confini del castello.

Quindi Draco,dopo aver controllato che nel suo ufficio tutto fosse in ordine,si smaterializzò a Londra,praticamente sul pianerottolo di Luna,di fronte alla sua porta.

Controllò che nessuno l'avesse visto,ma era quasi buio e poche persone si arrischiavano ad uscire con le tenebre.

Suonò il campanello a lungo per sovrastare la musica che si sentiva fin sul pianerottolo e che veniva dall'appartamento.

Conosceva quella canzone:l'aveva sentita mille volte,ma non si era aspettato di sentirla adesso.

Era la canzone di Neville e Luna,quella che ascoltavano praticamente sempre e che lui usava ogni volta che voleva farsi perdonare un tradimento.

Luna,in pantaloni neri elasticizzati e un top rosa gli aprì la porta e gli rivolse un sorriso triste.

-Non credevo fossi così masochista-le disse entrando in casa e chiudendosi la porta alle spalle.

-Di che parli?-domandò avviandosi verso il salotto,voltando solo la testa a guardarlo.

-La canzone.Perchè la stai ascoltando?-le domandò togliendosi la giacca e appendendola all'attaccapanni.

Draco la raggiunse nel salotto e la trovò seduta sul divano color panna,le gambe incrociate e un cuscino posato sulle ginocchia.

-Per ricordarmi quanto sono stata stupida-disse lei,lo sguardo nel suo.

Draco si guardò in giro nella stanza e vide due scatole di cartone posate sul tavolo,poi individuò lo stereo e in pochi passi vi fu davanti e lo spense.

-Ehi stavo ascoltando!-disse Luna seguendolo con lo sguardo.

-E' proprio per quello che ho spento.Hai qualcosa da bere?-le domandò cambiando argomento.

-Vicino al televisore...Serviti pure-gli disse indicandogli il carrello degli alcolici.

Restarono in silenzio qualche istante mentre l'uomo si versava il suo FireWhisky e poi tornava a guardarla.

-Come stai?-le domandò andando a sedersi accanto a lei.

-Mi sento un'idiota:avrei dovuto lasciarlo quando mi ha tradito la prima volta...Almeno mi sarebbe rimasta un pò d'autostima-gli disse.

-Possibile tu sia sempre così pessimista?Guarda il lato positivo-le disse bevendo un sorso dal suo bicchiere.

Luna lo guardò curiosa,in attesa di sapere quale fosse il lato positivo.

-Almeno ti è rimasto l'appartamento-scherzò lui.

Luna gli tirò il cuscino,facendo volare un pò del FireWhisky sulla camicia bianca dell'uomo.

-Sei uno stupido!Quella l'avevo anche prima,anzi è mio visto che sono io che pago l'affitto-disse sistemandosi meglio sul divano.

Draco guardò di nuovo gli scatoloni sul tavolo e poi guardò Luna.

-E' quella tutta la sua roba?-le domandò serio.

Luna annuì.

-C'è...C'è qualcosa che è andato bruciato accidentalmente?-le domandò con un ghigno sulle labbra.

Luna sorrise e scosse la testa.

-Non sono così meschina...E poi non mi avrebbe aiutato-gli spiegò.

Draco la guardò in silenzio.

-La cosa che mi fa piu' imbestialire è stata la mia ingenuità...Tutte le volte che ho deciso di chiudere gli occhi e di non vedere,tutti quegli indizi...Le volte che gli davo un'altra possibilità ben sapendo che l'avrebbe fatto di nuovo...Come posso essere stata così imbecille?-domandò alzando la voce sempre di piu' ad ogni domanda.

Draco finì di bere il suo Whisky e posò il bicchiere vuoto sul tavolino poco distante.

-Basta!Smettila con le recriminazioni e con i piagnistei:non servono a niente.

Non sopporto le donne che piagnucolano!

Pensa che te ne sei liberata e che ora puoi cercartene un'altro...Sei una donna sexy,e credimi io me ne intendo...-

Luna scosse la testa leggermente sconsolata a quelle parole.

-Neville è stato l'unico che si sia mai accorto di me,quindi non credo di essere poi così sexy...-gli disse.

Poi un pensiero le passò per la testa e la fece sorridere maliziosamente.

-Tu ci proveresti con me?-gli domandò secca.

Draco aggrottò le sopracciglia,sopreso dal tono diretto della domanda.

-Come scusa?-le domandò.

-Sì...Se tu non mi avessi mai visto e mi incontrassi per la prima volta in un bar,mi inviteresti a bere qualcosa?-gli chiese lei.

Aveva le antenne per capire quando le cose si stavano prendendo la piega sbagliata,e ora stavano dando l'allarme per segnalare un pericolo:era meglio andare.

-Ok,credo sia meglio che interrompiamo questa conversazione prima che vada troppo oltre...-le disse alzandosi dal divano.

-Non hai risposto!-disse lei alzandosi e seguendolo in giro per la stanza.

-Ammetterai che non è strano-disse lui guardandola.

-Cos'è ti ho spaventato?-gli domandò lei sorridendo divertita.

Draco ghigno in risposta al suo sorriso e scosse la testa.

-E' solo che non mi sarei aspettato quella domanda...Mi hai preso in contropiede-le disse spostando alcune ciocche di capelli da davanti agli occhi.

Luna sorrise divertita:Draco fu sollevato di vederla piu' tranquilla,visto lo stato in cui l'aveva trovata neanche un'ora prima.

-Però non hai ancora risposto alla mia domanda-gli fece notare.

Draco sospirò leggermente esasperato e la guardò negli occhi:era strano vedere degli occhi così simili ai suoi...Gli occhi di Luna nonostante quello che avevano sofferto erano sempre fiduciosi e allegri.

-Va bene...Facciamo così:io ci penso e la prossima volta che ci vediamo ti darò la mia risposta-le disse serio.

Luna arricciò le labbra mostrandogli il suo disappunto e lui ghignò un'altra volta.

-Adesso devo andare-le disse tornando serio.

Luna annuì.

-Grazie per essere passato-gli disse con un lieve sorriso.

Lui fece un piccolo inchino con metà del corpo facendola sorridere di nuovo.

Fece per prendere una delle scatole di Neville,ma qualcosa lo portò a guardare di nuovo Luna e a scovarla in un'attimo di smarrimento e di tristezza.

Senza pensarci due volte,la prese fra le braccia e la strinse a sè facendole posare la testa contro la sua spalla destra.

-Sta tranquilla,andrà tutto bene-le disse,sentendosi improvvisamente protettivo.

Perchè si sentiva così?Era la prima volta che provava quelle sensazioni...

E perchè le sue antenne continuavano a urlare "PERICOLO" sempre piu' forte?

Luna staccò la testa dalla sua spalla e incontrò il suo sguardo facendogli un piccolo sorriso.

Per un'istante Draco si perse nella profondità di quegli occhi argentei e,ancora una volta agì d'istinto.

Avvicinò il viso a quello della donna e posò le sue labbra su quelle di Luna.

 

Salve a tutti!!

Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto e rencensito il 1 capitolo...Spero vi sia piaciuto.

Voglio inoltre scusarmi per eventuali errori di battitura e di ortografia.

E ora i ringraziamenti:xxxSailorKikaxxx(Sai che mi hai letto nel pensiero?Cmq grazie x l'enorme complimento!Adoro anke le Draco/Herm e chissà che un giorno nn mi venga un idea x scrivere su di loro.Quando dici ke ti ho fatto cambiare idea,che intendi?),Lallina88(Sn felice che George e Luna t piacciano,anke se x il momento George nn comparirà...Ovviamente c saranno anche gli altri!), Alemalfoy(Che te ne pare di qst capitolo solo sul tuo maritino?E di qst 2 capitolo?) Potterfanlalla17(Si è vero:Neville lo sto trattando proprio male in qste ff;penso sia l'unico personaggio veramente negativo,visto ke anke Draco è diventato "buono"),Ninny(Grazie x il complimento!Che te ne pare?)Lilla4ever(Cattivo,cattivo Neville!Dopo aver scritto di George e Luna,nn riesco a vederla con nessun'altro...)

BEne per il momento è tutto,io vi do appuntamento al prox capitolo...

"I'll be the light"

Baci,Eva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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