Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Final Alex    14/04/2008    1 recensioni
Non doveva andare così
No proprio no…è sbagliato
è tutto sbagliato
non doveva succedere
era stato un errore
un errore colossale
quell’amore che c’era stato
…sbagliato...
le sensazioni, le emozioni
…tutto sbagliato…
E il sentimento… quel dannato sentimento
Era stato
l’errore più grande…
SPOILER->alla nascita della figlia di Asuma e Kurenai
quando l'amore diventa vietato e decide di prendere strade sbagliate... quando amare diventa proibito...ecco qui la mia prima (e credo sia semplicemente LA prima) ShikaxKurenai--chi vincerà tra amore e ragione???
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuma Sarutobi, Ino Yamanaka, Kurenai Yuhi, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“esco ma’”

“e dove pensi di andare?!?!”

“devo aiutare Kurenai-sama con la bambina”

“di nuovo?! ti pagasse almeno…”

“per me è un piacere e poi…l’ho promesso…”

scavalcò la soglia per l’ennesima volta in quella giornata.

Era da un po’ in effetti che la varcava sempre più spesso.

Usciva più volte e per motivi diversi.

Non aveva tempo da concedere all’ozio, né al riposo.

In giro, per colpa della sua promessa…

Una promessa che però non avrebbe rimpianto mai…

 

“ed ora…è il mio turno… mi prenderò  cura del bambino che nascerà…sarò io a proteggerlo…”

 

non aveva dimenticato le parole di quel giorno.

E il sorriso della donna mentre si toccava il grembo…

 

“Shikamaru…Grazie”

 

quel pomeriggio il cielo era sereno, il sole splendeva alto tra le nuvole.

Sentiva i raggi solari accarezzargli la pelle, il vento cullarla.

Era proprio una bella giornata.

Svoltò l’angolo. Era quasi arrivato…

“SHIKAMARU!!!!”

una voce femminile, lo chiamava da un  balcone

si voltò e vide Lei che ondeggiava le mani in segno di saluto.

Egli ricambiò con un movimento della testa e proseguì per andarle incontro.

“’Giorno Kurenai!”

arrivò davanti all’abitazione dalle pareti arancioni.

“Buongiorno mio Badante!” ridacchiò lei

non fece conto delle sue parole e col sorriso sul volto rispose:

“posso salire?”

“ma certo!”

la donna rincasò.

Pochi secondi dopo l’entrata principale venne aperta.

“vieni…”

“grazie…”

entrò all’interno dell’abitazione.

il piccolo salottino era scuro, privo di luce.

Le serrande erano chiuse, l’aria aveva un odore strano…

Nell’oscurità le due figure si fissavano in silenzio.

Occhi negli occhi.

“la bambina sta riposando”

il Nara annuì.

La donna indicò il divano rosso, evidente.

Entrambi si sedettero.

“sono contenta che tu sia venuto…”

il ragazzo annuì  nuovamente,contento

“vuoi una tazza di the?”

“volentieri”

Kurenai quindi si alzò e si diresse verso la cucina. Poco dopo lui la seguì.

“mi sembri stanca” aveva detto flebilmente prendendo due contenitori in ceramica.

“è la prima volta che riesco a farla addormentare, dopo il mal di pancia che ha avuto…” lei riempì un pentolino d’acqua dal rubinetto

“per questo ci sono qua io” Shikamaru prese l’oggetto ed accese il fuoco

“che vuoi fare?” chiese interrogativa, voltandosi verso lui

“lasciarti riposare…controllo io la bambina”

la donna sgranò i  forti occhi rossi

“come?!” domandò ancora alzando lievemente la voce

“sono venuto apposta per darti il cambio..”

la Sensei corse a cliccare l’interruttore della luce per vedere bene quello sguardo scuro.

Click

“Shikamaru, non ho intenzione di scaricarti addosso questo MIO peso. Non c’è ne bisogno, sul serio!”

“ma guardati, sei stravolta! Non puoi farcela da sola! Voglio aiutarti, te l’ho promesso…e…”

il giovane abbassò lentamente lo sguardo. Quello di lei si spense.

“…l’ho promesso anche a Lui…”

DUM DUM DUM DUM

Uno strano rumore interruppe quel momento mettendo entrambi sulla guardia.

Cosa poteva essere?

DUM DUM DUM DUM DUM DUM

“Oh NOO!” aveva urlato lei.

“cosa?! Che succede?”

“si è…”

una piccola figura apparve sulla soglia, fissando il ragazzo dalla mora chioma.

“ZIO CIKAMAAAALUUUUUU!!!!”

“…svegliata” sbuffò la brunetta.

La piccina corse incontro al giovane saltandogli letteralmente addosso.

Allargò gambe e braccia in salto, atterrando a di piovra in braccio a questo.

Yuzumi!!”esclamò colto alla sprovvista

“la mamma mi aveva detto che stavi dormendo…” la fece scendere e posare i piedini nudi a terra

“mi ciono shveiata quando ti ho schentito pallare co’ Kurenai!”

“mamma!!chiamami mamma, accidenti a te!” scherzò la donna

hihi^//^ mamma…”

la bimba aveva lisci capelli neri, con due codine scompigliate ai lati della testa.

Due grandi occhioni rossi catturavano l’attenzione sul volto.

Assomigliava molto alla Sensei, ma la forma del viso e il contorno degli occhi erano del padre.

Indossava un pigiamino rosa confetto con qualche carota qua e la.

“ora dovresti tornare a letto Yuzy…” fece timidamente rigida la mora

“no mammaaaa!!” frignò la piccina chiudendo i pugnetti lungo i fianchi e battendo i piedi.

“si si! Ora andiamo a nanna!” intervenne il ragazzo

“ma novvoglio dommire!”

“perché no?” chiese la madre

pecchè vojottare co’ Zio Cikamalu” rispose con il viso dolce come un angelo

“ma Zio SHIkamaRu rimarrà fino a sta sera, hai tempo per giocare con lui”

Kurenai fece un cenno al Nara per chiedere conferma delle sue parole, e lui rispose con un cenno.

“ma io vojottare collui ola…”

Yuzumi!!non fare i capricci!” tentò una vaga forma di severità

“dai mammaaaaaa!” cercò di convincere strizzando gli occhioni da cerbiatta.

Lei aprì bocca per rispondere, ma venne preceduta

“andiamoci insieme a letto, che ne dici?” entrò nella conversazione il ragazzo.

La piccola lo guardò un attimo di storto, analizzando la proposta.

Poi sorrise

“Okay ^//^”

“bene!” disse deciso lui

la donna si mise a fissare il giovane, quasi con rassegnazione

certo che per lei era stata davvero una fortuna aver trovato uno come Shikamaru…

le aveva praticamente salvato l’esistenza.

Non ce l’avrebbe mai fatta senza di lui, di questo era certa.

Era stato il suo piccolo miracolo, la sua salvezza.

Entrava sorridente nella sua casa, giocava con la sua bambina.

Le regalava attimi di tempo per se stessa che altrimenti non avrebbe mai più avuto con la nascita di Yuzumi.

Non sapeva il perché quel ragazzo così giovane avesse deciso di prendersi un impegno del genere.

Nessuno gli aveva chiesto aiuto.

Nessuno aveva voluto riempire la sua vita così.

Eppure lui aveva scelto di aiutarla.

Non aveva idea di come ringraziarlo, di cosa fare per lui.

Era stato il suo miracolo…

E lo era tutt’ora…

“su su, andiamo nel lettone” la manina calda afferrò saldamente il dito indice del Nara, tirandolo via.

Kurenai sorrise, arrendendosi del tutto..

Non ci sarebbe stato verso di allontanare quei due, ne di lasciar vivere Shikamaru nella sua giovinezza.

Ormai aveva deciso così, e chi era lei per negargli ciò?!

Si lasciò scappare uno sbuffo dalle labbra, e si sciolse sul divano sogghignando.

Un po’ si sentiva in colpa…

Dopotutto il Nara era giovane per avere delle responsabilità del genere, e ciò lo teneva molto impegnato…

La bambina stava crescendo, ed aveva bisogno di un padre…e Shikamaru…non lo era

Avrebbe dovuto spiegarglielo un giorno, avrebbe dovuto dividerli…

Prima o poi, avrebbe dovuto cavarsela da sola, come avrebbe sempre dovuto fare.

Il ragazzo non l’avrebbe aiutata in eterno…

Sicuramente costruirà un giorno una famiglia tutta sua, lasciando sola Yuzumi e…lei

E sarà come perdere nuovamente una delle colonne portanti della sua vita, e questo le era già successo una volta…

Asuma…

Gia, Asuma

Le mancava molto…

Non avrebbe mai più permesso a se stessa di soffrire così.

Non ce l’avrebbe fatta ancora, e non voleva questo per sua figlia.

Shikamaru non era suo padre…e non sarebbe rimasto con lei per sempre…

 

“ed ora…è il mio turno… mi prenderò  cura del bambino che nascerà…sarò io a proteggerlo…”

 

Shikamaru…Grazie”

 

AsumaGrazie

Doveva essere stato lui, a benedirla…

Già, che gran fortuna..

Kurenai si alzò in piedi e si diresse verso la camera da letto.

Guardò il grande orologio appeso alla parete: era passata più di mezz’ora da quando aveva visto i due allontanarsi insieme.

Le tapparelle erano abbassate e tutto era avvolto nel buio più totale.

In silenzio entrò nella stanza.

C’era un leggero odore di chiuso e latte.

Di coperte sfatte e calde.

Avvertì le due figure coricate sul letto, l’una di fianco all’altra.

Riusciva a percepire i loro respiri regolari.

Le palpebre semichiuse strizzarsi di tanto in tanto seguendo un probabile sogno…

“ciao…”udì un sussurro provenire dal materasso di fronte a lei…

una voce calda e suadente, masticata nel sonno.

“ehi…allora sei sveglio…”

“si, ora mi alzo…”

“fai piano mi raccomando”

“certo…”

sentì dei piccoli spostamenti, fatti con la cautela di un felino.

Il ragazzo uscì strisciando dal materasso, permettendo alla luce del corridoio di illuminagli il volto.

La piccola rimase a respirare calma, tra le lenzuola candide, senza accorgersi di niente.

“bene…”continuò lui, a bassa voce.

La donna fece un cenno con la testa ed andarono in salotto, chiudendosi la porta alle spalle.

“anche questa è fatta!” Asserì scioccamente il giovane

“già, Grazie mille”

“ti pare…”

i due tornarono nella sala da pranzo, si sedettero al grande tavolo in legno in mezzo alla stanza, afferrando i tazzoni pieni di un liquido ormai raffreddato.

“senti Shika…stavo pensando a questa storia…” asserì la mora incamminandosi verso il doloroso argomento.

“quale storia?”

“la nostra storia…quella di noi, di te e della bambina…”il ragazzo riordinò un secondo le parole che ancora fluttuavano nell’aria, prima di cominciare a domandarsi…

“che cosa c’è?”

“non mi piace…”affermarono le sue parole, taglienti e dolose.

“in che senso, scusa?” bevve un sorso il giovane, comprendendo a poco a poco la serietà di quel discorso…

“non va bene, Shika, non va bene per niente!”

“cosa non va bene?!”

“quello che stiamo facendo!”

“e..cosa staremo facendo?!”

“facciamo parlare di noi al villaggio. Le sento le voci, eccome se le sento! E sono lì, intorno a noi, sempre, in ogni nostro passo, in ogni nostro sussurro”

“che cosa dicono queste voci Kurenai-san?”

“dicono di noi, e della bambina. Narrano di te che sei divenuto il mio sfogo, e la bambina una povera vittima!”

“spettegolano su di noi?!”

“esatto, Shikamaru…”

“e perché mai?!”

“tu sei a mala pena un ragazzo, io sono una donna compiuta. Lo capisci questo?!”

“ma non stiamo facendo nulla di male. Voglio solo aiutarti con Yuzumi…”

“le voci non sempre comprendono queste grandezze d’animo in un giovane…”

“perciò non possiamo, Kurenai-san? Perché sei una Sensei?”

“ho paura di si, Shika-kun…”

“non mi interessa!”

“cosa?”

“delle voci, che parlino pure con quanto fiato hanno in gola, non lascerò Yuzumi da sola!”

“non capisci…non puoi stare con lei per sempre! Prima o poi tu ed Ino avrete una famiglia vostra, e dei figli…e…ci lascerai”

“sai che non potrei mai farlo…”

“ma lo farai, ed io non voglio soffrire ancora…”

“non soffrirai, non con me. Non me ne andrò, questa è una promessa!”

“hai già fatto promesse della quali ti pentirai”

“non me ne sono mai pentito, Kurenai, e non comincerò di certo adesso…”

 

 

 

 

NOTE DELL’AUTORE:

comincia così un’altra delle mie trampalate fanfiction

lasciatemi commenti e chiedo scusa in anticipo se in futuro sarò un po’ lento nell’aggiornamento.

Avverto i lettori che il Shikamaru della storia ha 19 anni.

Buona prossima lettura.

Commentate please.

Bacio

Ale-kun

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Final Alex