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Autore: DadaOttantotto    06/11/2013    4 recensioni
Quando Stiles incontra Ethan, pensa di avere trovato un nuovo amico. Uno senza zanne e artigli.
Quando Derek lo mette in guardia, Stiles non gli crede.
Quando Stiles scopre la verità, forse è troppo tardi per dare ascolto a Derek.
[Piccolo spoiler per la 3° stagione]
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Derek Hale, Ethan, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'That's so Sterek'
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Should've listened cap 11 11.

C'erano stati momenti in cui aveva creduto di non farcela, momenti in cui il dolore gli sembrava davvero troppo da sopportare e avrebbe preferito arrendersi ad esso e farlo sparire. Qualsiasi cosa il capo di Scott avesse fatto per farlo guarire, non era abbastanza. Il petto gli bruciava come se stesse andando a fuoco, la testa pareva voler esplodere e la gola era più secca del deserto.
Poi una mano calda si posava su di lui, portandosi via un po' di dolore, e Stiles pensava che sì, poteva resistere, poteva farlo per il proprietario di quella mano, che con voce rotta lo implorava di non lasciarlo.
Quando provò ad aprire gli occhi, si stupì di quanto le palpebre risultassero pesanti. Gli ci vollero almeno quindici secondi prima di riuscire a sollevarle di qualche millimetro, permettendogli di scorgere il mondo intorno a sé.
Derek si accorse all'istante del cambiamento di Stiles, concentrato com'era sul suo respiro e sul suo battito cardiaco. La mano corse nuovamente a coprire ciò che restava della ferita del compagno, assorbendo il dolore, mentre inspirava profondamente. L'odore del ragazzo era buono, come al solito, ma era anche diverso, sbagliato, in un certo senso, ma a Derek non dispiaceva.
"Stiles?" mormorò.
L'altro si mosse leggermente, cercando di sollevare un braccio, ma con scarsi risultati.
"Stai fermo" aggiunse una seconda voce, che Stilinski riconobbe come quella di Scott. "Devi riposarti."
"Come ti senti?"
Un sorriso spuntò sul viso di Stiles e finalmente spalancò gli occhi, puntandoli in quelli verdi del compagno.
"Una favola, davvero" commentò. "Non avete idea di quanto sia bello farsi pugnalare al petto da un lupo mannaro."
Scott scosse la testa, sospirando. Non se ne era reso conto prima, ma il sarcasmo del suo migliore amico gli era mancato, tutto di Stiles gli era mancato nelle ore che aveva passato a guardarlo dormire, ad ascoltare il suo respiro ormai regolare, pregando di rivederlo sveglio il prima possibile. Voleva riavere indietro suo fratello.
Il figlio dello sceriffo strinse gli occhi per qualche secondo prima di riprendere a parlare. Quando lo fece, i due lupi notarono che la sua voce era decisamente più forte e ferma di qualche minuto prima.
"Cosa è successo? Voglio dire... com'è che non ci hanno uccisi tutti, dato che, ammettiamolo, ci stavano facendo neri?"
Perché i ricordi di Stiles si fermavano a prima che Aidan usasse i suoi artigli come stecchi da spiedino, quando ancora era cosciente e abbastanza lucido; il dopo, invece, era un ammasso di suoni, voci e immagini sfocate. E non che non fosse contento di essere vivo, sia chiaro, solo avrebbe voluto capire perché. Si era preparato a morire, a vedere morire tutto il branco, era fermamente convinto di non avere alcuna speranza contro un branco di Alfa; la fortuna, però, sembrava averli baciati, per una volta, e aveva deciso di impedire alla morte di prenderli con sé.
"E' stato Ethan" rispose Scott, guadagnandosi un'occhiata confusa dagli altri due. "Ha ringhiato e ci hanno lasciato andare."
"Ethan ha ringhiato a Deucalion?"
Derek non poteva crederci. Deucalion era il lupo più forte che avesse mai conosciuto. Non era un caso se veniva chiamato 'l'Alfa degli Alfa'. Il fatto che Ethan avesse potuto, con un semplice ringhio, dargli addirittura un ordine gli sembrava impossibile,
Scott si strinse nelle spalle e Hale sospirò, scuotendo la testa. Non aveva voglia di mettersi a ragionare sulle usanze dell'altro branco, non in quel momento.
"Va a chiamare gli altri" ordinò a McCall. Poi, quando questo si fu chiuso la porta alle spalle, Derek riportò la sua attenzione sul compagno. "Saresti potuto morire."
Stiles coprì la mano di Derek con la sua e strinse leggermente, giusto il necessario per fargli capire che lui era lì, vivo e vegeto, benché non proprio in piena salute, e che non lo avrebbe mai lasciato. Certo, ci era andato vicino, davvero troppo vicino questa volta, e ancora non sapeva come avrebbe fatto a spiegare a suo padre il motivo per cui si trovava in una clinica veterinaria ricoperto di bende, ma non era ancora pronto ad andarsene.
"Mi dispiace."
"Stiles, devi capire che..." Derek si interruppe, sbuffando. Avevano affrontato quel discorso almeno un centinaio di volte, e si erano sempre dimostrate parole buttate al vento. Stilinski persisteva nel suo passatempo preferito, quello di mettersi costantemente in pericolo.
"Mi dispiace" ripetè il ragazzo.
Il lupo si abbassò su di lui, inspirando a fondo l'odore del suo compagno, fino a far sfiorare le loro fronti.
"Sei fragile, Stiles, dannatamente fragile. Hai idea di cosa succederebbe se tu morissi? Come pensi che potrei sopravvivere? E il branco? Hai pensato a Scott e a tuo padre?"
Nella voce dell'Alfa c'era una tale tristezza da far venire voglia di piangere. E Stiles lo avrebbe fatto, davvero, perché vedere Derek soffrire in quel modo era peggio, molto peggio che morire per mano di Aidan. Per questo Stiles allungò di poco il collo e fece combaciare le proprie labbra con quelle del lupo, cercando di trasmettergli un po' dell'amore e della sicurezza che sperava potessero cancellare la sua agonia. Quello stratagemma sembrò funzionare, perché gli occhi di Hale si addolcirono un poco mentre si risollevava. Anzi, a dirla tutta, pareva quasi che sorridesse, e il figlio dello sceriffo non avrebbe potuto esserne più felice.
"Stanno arrivando" lo informò Derek, senza mai lasciare la sua mano.
Non passarono che pochi secondi prima che la porta della stanzetta si aprisse e il resto del branco, Erica in testa, facesse la propria entrata con eclamazioni di felicità e grandi sorrisi.
"Bentornato!" proruppe la lupa, chinandosi per stringerlo in un abbraccio.
Derek si lasciò pervadere da tutta quell'allegria. Per qualche ora, si disse, poteva abbandonare il suo solito comportamento da lupo musone e sempre corrucciato, come amava apostrofarlo il suo compagno, e festeggiare con i suoi beta. Non era finita, lo sapeva, c'era ancora un'intero branco di Alfa in circolazione, ma questo poteva passare in secondo piano, almeno per un po'.
Stiles era ancora vivo, ancora insieme a lui. Era questo l'importante.

Ed eccoci arrivati alla fine di questa lunga schifezzuola.
Madama Ispirazione ancora non si è fatta vedere da queste parti, perciò la qualità di questo capitolo è ancora piuttosto bassa. Più bassa del solito, intendo. Tuttavia, non volevo lasciare la storia aperta all'infinito, e vi ho dato questo.
Bon, ringrazio davvero di cuore la mia beta, paziente al limite del possibile, shasha5 per tutto il lavoraccio che deve sempre svolgere con me.
Poi ringrazio shasha5, Ceinwein19, ThePhoenix, ChazyHale, iloveserietv, Eikasia yue,
babudoiuo97 e Just_Sebastian per le recensioni ai vari capitoli; le 47 persone che hanno inserito la storia tra le seguite, le 2 che l'hanno inserita tra le ricordate e le 9 che l'hanno inserita tra le preferite. Un grazie anche a cliccato 'Mi piace' anche ad un solo capitolo e a chi ha letto senza farsi notare :)
Potrei dirvi che ho finalmente deciso di lasciarvi in pace, levando definitivamente le tende da questo fandom, ma probabilmente non sarebbe vero. Quindi mi congedo con la solita, vecchia minaccia: Alla prossima! :)
Baci8
Dada.
   
 
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