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Autore: Maka16    15/11/2013    0 recensioni
"Non piangere sulla mia tomba, perché io non sarò lì.
Ci sarò nell'aria che respirerai, nel sole che illuminerà la tua pelle, nelle strade che percorrerai."
Le sorrise un ultima volta e poi se ne andò per sempre e lei non potè fermarlo.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO XVIII
Combattere per sopravvivere.

.La Guerra era oramai cominciata, tutti erano impegnati a combatterla, a impiegare tutta loro forza per distruggere quei nemici oramai  minacciavano il mondo e di conseguenza l’ umanità.

Machi sorrise pensando quanto quella guerra fosse ridicola in confronto al suo contrasto interiore, al vuoto che si portava dentro da dieci lunghissimi anni, alla solitudine, al dolore, allo strazio di vivere una vita dominata da scelte sbagliate, alcune di esse erano sue e se ne prendeva la piena responsabilità ma altre invece no. Era stata trascinata in cose più grandi di lei, più forti di lei, dimenticandosi che in quel momento poteva scegliere, si, poteva farlo, poteva non agire e  lasciare che la sua vita scorresse da se, poteva dire di no e imboccare la strada opposta ma invece disse “si”, lo fece per amore, per Itachi, per Sasuke e per il villaggio ma non per se stessa. Era stato quello il suo unico grandissimo errore e ora cosa avrebbe fatto?
“Machi?”
Sasuke si voltò a guardarla e rimase scioccato, sconcertato da quello che aveva visto. Il suo bellissimo volto disteso e gioviale si era trasformato in una maschera di dolore, rabbia e odio che non le si addicevano, ebbe come l’ impressione che la sua anima pura stesse mutando, macchiandosi di un dolore più grande di lei che la divorava dall’ interno senza lasciarle scampo.
“Che vuoi?”
Non si voltò nemmeno, rispose con voce fredda e scocciata, non era il suo normale tono di voce, era un suono tetro,  devastante che pronunciato da lei faceva quasi paura.
“Come stai”
“Sto.”
La ragazza scattò in avanti superando Sasuke e procedendo a passo svelto, non per la fretta di arrivare sul campo di battaglia ma per l’ imminente bisogno di combattere  contro qualcuno, contro qualsiasi persona.
Da che parte schierarsi non lo sapeva ancora.
Il giovane Uchiha in un primo momento tentò di accelerare il passo poi, però,  abbandonò quell’ idea, lei voleva  stare da sola e la sua volontà andava rispettata ma lei avrebbe rispettato quella di Itachi?
Sapeva bene quanto il dolore e la rabbia possono cambiare una persona ma fino a che punto si è disposti a cambiare? È davvero necessario abbandonare chi si è realmente e ricominciare ad essere qualcun’ altro?
Il ragazzo abbassò la testa e sconsolatò continuò a correre.
 
Arrivarono pochi minuti dopo sul campo di battaglia, erano tutti lì, tutti i paesi ninja uniti insieme  accantonando le proprie ostilità, le proprie divergenze e i rancori passati, era una cosa così bella anche in un contesto tanto orribile.
“Andiamo Sasuke!”
I due si precipitarono a combattere ma il loro ingresso in quella guerra per la pace non sembrava essere gradito, quelli che un tempo erano loro amici e compagni ora li definivano dei traditori, niente di più.
“Hey che ci fate voi qui?” disse Kiba con tutta la rabbia che aveva in corpo, Sasuke si precipitò a rispondere.
“Combattiamo”
“Non siete degli di stare qui, non abbiamo bisogno di voi!”
“Stai zitto str..”
Machi con una mano chiuse la bocca a Sasuke .
“Che ne sai tu Kiba? Che ne sapete tutti voi? Siete capaci solo a giudicare ma vi siete mai chiesti i motivi che ci hanno spinto a fare quello che abbiamo fatto? No? Bene.
Ognuno nella vita deve prendere delle decisioni,  voi ne avete prese alcune e noi altre ma apri gli occhi! Tu non sei me, tu non sei Sasuke, non hai vissuto quello che abbiamo vissuto noi, non hai sofferto o gioito come noi quindi non puoi sapere, non puoi giudicare.
Noi abbiamo preso strade diverse da voi, questo è vero ma ora siamo qui. Chi ti ha detto che esiste solo un percorso? Nessuno. Perché è solo una balla!”
Il ragazzo del clan Inuzuka rimase interdetto, con gli occhi sbarrati, incapace di contraddire o di ribattere in alcun modo.
 “Diamine se ha ragione!” affermò Naruto con la sua insolita energia “Sono contento di rivedervi!”
Alzò il pollice all’ insù accennando un mezzo sorriso, era sempre il solito spensierato e solare ragazzino dei tempi in cui facevano parte del team 7, niente era cambiato.
Machi ricambiò il sorriso e distrattamente incrociò gli occhi di Shikamaru, fu sollevata nel vederlo ancora vivo ma allo stesso tempo un velo di assoluta tristezza coprì il suo cuore.
“Shikamaru…”
“Machi…” il ragazzo abbassò la testa triste “Sono contenta che tu stia bene..”
“Shika… io.. mi dispiace..”
Il giovane Nara sorrise malinconico “Non ti preoccupare, davvero, sto bene. Mi fido di te!
La ragazza annuì sicura.
“Sasuke, abbiamo una guerra da combattere.”
“Si!”
 
“ Itachi…”
“Dimmi Machi!”
“ Come posso sbagliare senza ferire le persone?”
Il ragazzo le sorrise amaro.
“Probabilmente non puoi”
La bambina abbassò la testa sconsolata, a quel tempo aveva
11 anni.
“E allora come posso fare la cosa giusta?”
“Sai, a volte del tuo cuore devi stabilire delle priorità,
ferirai sempre qualcuno ma se hai dei saldi principi
non avrai rimpianti e forse un giorno
potrai dire di aver fatto la scelta giusta”
“Fa male fare la scelta giusta?”
“Forse più di quella sbagliata ma non siamo soli al mondo!”
 
 
Shikamaru guardò Machi come se fosse l’ unico raggio di sole in una giornata oscura, la osservò da cima a fondo più volte come per accertarsi che la sua immagine fosse reale, come per imprimerla definitivamente nella sua mente, una volta per sempre.
Ora lei era lì ma finita la guerra sen ne sarebbe andata di nuovo? Sarebbe sopravvissuta al suo più grande dolore?
La ricordò in  lacrime, disperata sulla tomba di Asuma, pochi giorni dopo il suo funerale, era venuta di note e in segreto, nessuno la aveva vista tranne lui che però non le disse una parola, si limitò ad osservarla da lontano tra la rabbia e la tristezza che provava nei suoi confronti.
“Shikamaru, aggiornaci sulla situazione!”
Il giovane alzò la testa e si ritrovò di fronte il volto fiero di Sasuke.
“Tobi, l’ ex membro dell’ Akatsuki , in realtà è Obito Uchiha, è stato lui a riportare in vita Madara e a iniziare questa guerra, Obito però grazie all’ intervento di Naruto è stato  sconfitto. Ora tocca all’ altro!”
Sasuke annuì determinato e guardo  Machi che, non riusciva a distogliere gli occhi da quelli di Madara, ne era ipnotizzata. 
  
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