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Autore: Jecchan92    15/11/2013    8 recensioni
Il titolo è ciò che Sana dice in una puntata dell'anime.
Dopo aver avuto Shuri, la sua bambina, avrà cambiato idea? E Akito cosa ne penserà a riguardo?
Raccolta di one shot sulla vita di Sana e Akito, e sulle loro decisioni in ambito familiare.
Buona lettura! ^^
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Truppa Hayama, a rapporto, o faremo tardi! Sappiate che non ho alcuna intenzione di mettermi in fondo all’aula!-
Subito tutti i figli scesero le scale, agghindati e profumati a dovere.
-Mamma, mi fai la treccia?-
La piccola Maide corse verso sua madre con la spazzola in mano. Peccato fosse ancora in pigiama.
-Maide! Non sei ancora pronta! Chi aveva il compito di vestirla?-
Nessuno dei suoi figli parlò, tutti trovarono improvvisamente interessante le venature nel pavimento di marmo.
-Scusa Kurata, penso che toccasse a me, mi sono dimenticato- disse Akito, scendendo trafelato le scale ed allo stesso tempo tentando di sistemarsi la cravatta.
Sana sospirò: è proprio vero che gli uomini non riescono a fare due cose contemporaneamente.
-Tobi, vai a vestire tua sorella, per favore-
-Certo mamma. Ok scricciolo, andiamo-
Prese la sorellina in braccio e salì le scale.
Tobi aveva un amore viscerale per quella sorellina, la viziava come poteva e le perdonava tutto.
Anche se in realtà Sana dovette ammettere che tutti i suoi fratelli stravedevano per lei.
Povera Maide, chissà che drammi quando porterà a casa un ragazzo!
-Voi due andate in macchina, vi raggiungiamo subito-
-Posso guidare, papà?- chiese Yu.
-Posso ricordarti che hai sedici anni?- ringhiò Akito di risposta.
I gemelli sogghignarono e sgattaiolarono fuori.
-Vieni qui, ti sistemo io-
Sana mise le mani sul disastro che Hayama aveva combinato su quel pezzo di stoffa.
-Ma ci pensi? Stiamo andando alla laurea di nostra figlia- sussurrò lei.
-Sembra ieri quando è nata, come sembra ieri quando sono nati tutti i nostri figli. Ricordo ogni istante, ogni sensazione- disse lui con una nota di malinconia.
-Non ci pensare nemmeno, io e te non faremo più figli!-
Lui la fissò con un sopracciglio alzato.
-Mi pare ovvio, visto che ho detto ciao ciao alla mia virilità-
Già, perché finalmente Akito si era deciso. Sana aveva “semplicemente” dovuto rischiare di morire per convincerlo.
Sapeva quanto a suo marito dispiacesse, ma dopo l’ultima gravidanza, l’idea di avere altri figli l’avrebbe portata direttamente al suicidio.
-Sei sempre un bell’uomo, nessuno si è accorto che la tua virilità ha fatto le valigie- scherzò lei, finendo di sistemare la cravatta.
Lei fece per togliere le mani dal suo petto, ma lui le trattenne a sé.
-Grazie Sana. Grazie per quello che mi hai dato, per quello che hai dovuto sopportare da quando ci conosciamo, sono un uomo felice-
Sana concentrò tutte le proprie energie per non piangere, aveva passato delle ore a farsi il trucco, ma quello che Akito le aveva appena detto aveva mirato dritto al cuore.
-Grazie a te. Ti amo così tanto-
Lui le mise le mani sul viso e avvicinò le proprie labbra alle sue.
Dopo tanti anni, dopo cinque figli, dopo tutti i litigi, loro erano ancora lì, insieme, e si amavano ancora come quando avevano quattordici anni.
-Ehm, noi saremo pronti- li interruppe Tobi, le mani sugli occhi della sorellina.
-Tobi, togli le mani!- esclamò Maide, cercando di scrollarselo di dosso.
-Andiamo, siamo già in ritardo- ribatté Akito, rosso come un peperone, mentre prendeva per mano sua figlia e si avviava verso la macchina.
-Ma come fate?- chiese Tobi a sua madre.
-Come facciamo a fare cosa?-
-Come fate.. questo. Ad amarvi così tanto dopo tutti questi anni. Più della metà dei miei amici ha i genitori divorziati, quando provo a raccontare di voi nessuno mi crede. Come è possibile?-
Lei sorrise.
-Quando troverai la ragazza giusta, lo capirai anche tu. Io e tuo padre abbiamo un vissuto un’infanzia singolare e difficile, ci siamo trovati e ci siamo lasciati. Abbiamo vissuto alti e bassi, litighiamo spesso, e ti giuro che a volte lo ucciderei. Ma non rinuncerei a nulla di tutto questo-
Anche Tobi sorrise, e prese sottobraccio sua madre.
 
Sana non riuscì a smettere di piangere per tutta la discussione della tesi di Shuri.
Dovette uscire qualche minuto, per placare i rumorosi singhiozzi che avevano disturbato gli altri genitori.
Quando anche i suoi compagni finirono, li chiamarono ad uno ad uno.
-Shuri Hayama, laureata in Fisioterapia con votazione finale di 105. Congratulazioni-
Questa volta, al boato che si scatenò, Shuri non si vergognò.
Si meritava quelle urla e quegli applausi, aveva lavorato sodo ed ora aveva finito.
Guardò in direzione dei suoi genitori, e per poco non svenne: suo padre piangeva.
Non l’aveva mai visto piangere, ma sapere che quelle erano lacrime di gioia la commuoveva.
Subito andò verso di loro.
-Sono stata brava? Non sembravo nervosa vero? Perché dentro di me avrei voluto urlare dalla tensione!-
Sua madre l’abbracciò.
-Sei stata fantastica! Puoi laurearti ancora? Mi piace vestire bene tuo padre ed i tuoi fratelli!-
Lei rise, poi si voltò verso suo padre.
-Posso chiamarti ancora papà, oppure è meglio capo?-
Lui ghignò, poi dolcemente l’attirò a sé.
-Non sai quanto io sia fiero di te, Shuri- le sussurrò all’orecchio.
E la ragazza scoppiò in lacrime.
Sana osservava tutta quella gente che era lì per sua figlia: Rei, la mamma, Tsuyoshi e Aya, Fuka, Naozumi, il signor Hayama e Natsumi, tutti i loro amici di sempre erano lì, a gioire dei successi della sua bambina.
Non avrebbe potuto desiderare di meglio dalla vita.




NdA: Buon pomeriggio!
La vostra attesa è finita: questo è l'ultimo capitolo!
Chiedo scusa per la lunghissima attesa, ma la laurea è sempre più vicina e la mia vita sociale sempre più lontana, quindi non ho mai avuto tempo di aggiornare.
Ecco la fine, mi piace pensare che tutti abbiamo diritto ad un lieto fine, non solo i protagonisti delle nostre storie.
Quindi anche voi, lottate per il vostro happy ending, come hanno fatto Sana e Akito in questa storia.
Grazie a chi ha letto ed a chi ha commentato, e soprattutto grazie a chi ha continuato a seguirmi nonostante le ingiustificate lunghe pause tra un capitolo e l'altro
Grazie a tutti ^^
Jecchan
  
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